Moglie provocatrice
di
Pino di Messina
genere
voyeur
L'episodio che racconto, risale al duemiladiciotto, prima della pandemia. All'epoca, mia moglie aveva quarantacinque anni ed io dieci in più, frequentavamo spesso i club privè di Milano, ma d'estate avevamo preso l'abitudine di trascorrere i week end al mare in Liguria. Il dramma però era il rientro a Milano la domenica sera, le code ci facevano perdere ore ed ore, il tempo necessario per il rientro era interminabile. Una domenica sera avevamo deciso di abbandonare l'autostrada e percorrere la statale. Il traffico era scorrevole, e in breve eravamo arrivati in cima al valico, un paesino dell'entroterra ligure, poichè erano le otto di sera, ci eravamo fermati in un bar birreria frequentato prevalentemente da motociclisti. Il nostro ingresso, era stato notato dai diversi uomini, anche perchè a mia moglie, da incallita esibizionista, piace vestire in modo assai provocante, quella sera era vestita con una camicetta rossa molto scollata ed una corta minigonna bianca con scndaletti rossi e tacco alto. Ci eravamo accomodati ad un tavolino ed avevamo preso un paio di toast con birre, mia moglie aveva subito notato il barista, un ragazzo sui trenta anni, coda di cavallo, bel giovane veramente e mi aveva subito detto che se non fosse stato per quella ressa, se lo sarebbe accalappiato. Avevo sorriso e l'avevo invitata ad andare lei alla cassa, così avrebbe potuto almeno conoscerlo. Nella breve permanenza alla cassa, l'avevo vista parlottare con il ragazzo, poi all'uscita le avevo chiesto cosa si erano detti:" Sai caro, le ho chiesto se tutte le domeniche le passa con tutto quel lavoro, lui mi ha spiegato che succede solo il sabato e la domenica sera, tutta la settimana si annoia perchè c'è pochissima gente. Poi mi ha detto che sono una bella donna e che mio marito è fortunato a potermi avere in esclusiva. Io gli ho risposto: Chi ti dice che mio marito mi ha in esclusiva? Lui lo sa che sono una donna libera e mi lascia molto spazio. Il furbacchione mi ha risposto di passare qualche volta nei giorni feriali che avrebbe voluto chiacchierare un po' di più con me. Hai visto come sono ancora gettonata non ostante i miei quarantacinque? Ah ah ah..." Avevamo riso e le avevo promesso che la settimana seguente, avremmo potuto prolungare il fine settimana fino al lunedì sera, così avremmo potuto metterlo alla prova. Il lunedì seguente, mia moglie si era vestita per l'occasione, sandaletti rossi, cortissimo tubino nero, camicetta bianca aperta su un seno della quarta sostenuto da un osceno push up. Alle venti, eravamo arrivati al piazzale della birreria, effettivamente, nessuna moto o auto erano posteggiate, eravamo entrati e lui stava lavando alcuni bicchieri. Ci aveva salutati con gentilezza, e noi avevamo ordinato un tagliere e due birre. Quando ci aveva serviti, mia moglie le aveva fatto gli occhi dolci, lui si era immediatamente ricordato di lei, le aveva chiesto:" Siete di passaggio spesso da queste parti? Di dove siete? Vero signora che lei è già passata domenica scorsa? Ma lo sa che quando è uscita due signori mi hanno chiesto se lei frequenta spesso il mio bar? Io ho risposto di no... purtroppo... ha fatto colpo, e non solo su di loro...- Poi rivolto a me- La prego di non giudicarmi un dongiovanni, non voglio farla arrabbiare..." Mia moglie aveva risposto subito:"No, siamo passati casualmente, siamo di Milano. Non ti preoccupare, a mio marito fa piacere se mi apprezzano, però non siamo così vecchi da meritare il lei, dacci del tu, tassativamente, io sono Laura e mio marito è Pino, tu, ho già sentito che ti chiami Mario." Lui aveva ripreso:" Ah, ultimamente vado spesso a Milano, ho scoperto un locale divertente." Mia moglie aveva preso la palla al balzo:" Che genere di locale? Come si chiama?" Mario aveva esitato, ma poi aveva confessato:" E'un locale particolare... per adulti... si tratta di un club privè in via ........ da quando la mia ragazza mi ha lasciato, ho deciso di divertirmi." A me veniva da ridere e capivo che per quel ragazzo la situazione era imbarazzante, ma mia moglie sicuramente con la sua spigliatezza lo avrebbe cavato d'impaccio, quindi aveva subito precisato:"Beh, anche a noi è successo di frequentare i club di Milano, conosciamo bene quel posto, carino... ma a noi piace il ......... maaahh... quali sono le tue fantasie ed i tuoi gusti? Lui titubante aveva risposto:" A me piace scopare con le mogli degli altri... mi piace quando una donna al club si apparta con me e suo marito sta a guardare... mi sento un prescelto..." Si era allontanato discretamente lasciandoci le consumazioni. Mia moglie aveva commentato sottovoce:"Cazzo amore come mi piace... è un bonazzo... me lo farei volentieri questa sera... " Le avevo detto che avrebbe fatto bene ad approfittare del momento libero dal lavoro di lui, in quel momento non vi erano altre persone all'infuori di noi, detto fatto, lei si era immediatamente alzata ed era andata al banco a parlare con lui, io avevo continuato a mangiare al mio tavolo. Poco dopo, lui le aveva porto una chiave, lei si era diretta alla porta di ingresso, l'aveva chiusa con un giro di chiave ed aveva messo sul vetro un piccolo biglietto con scritto TORNO SUBITO, mi aveva guardato e fatto l'occhiolino, poi era passata dietro il banco ed era andate nel retro con lui. Dal mio angolo, li vedevo abbracciarsi e baciarsi, ma volevo lasciarli liberi di conoscersi meglio, quindi avevo continuato a mangiare tranquillamente. Dopo aver finito, mi ero diretto a guardare cosa succedeva in quel retrobottega, loro erano già sdraiati su un divano, mia moglie sotto e lui tra le sue cosce allargate, mi ero eccitato subito, dalla porta li guardavo e mi toccavo, poi mi ero introdotto in quello stanzino, mi ero seduto su una sedia a osservare in silenzio e a masturbarmi. Il rumore di due motorini, ci aveva disturbati, poi il bussare ai vetri ci aveva allarmati, Mario si era fermato, si era alzato mettendo in mostra il cazzo teso e durissimo di notevoli dimensioni, aveva guardato verso l'ingresso ed aveva esclamato:" Cazzo, sono i due rompicoglioni del lunedì, non importa, lasciamo che aspettino... " ed era tornato dentro la figa di mia moglie. Era passato circa un quarto d'ora tra il bussare ai vetri ed i gemiti di mia moglie, infine avevo sentito lui venire con un urlo soffocato, poi si erano rialzati, ci eravamo ricomposti tutti tre e ci eravamo diretti nella sala bar, lui aveva riaperto la porta e due ragazzini giovanissimi erano entrati protestando per l'attesa, si erano seduti al banco ed avevano cominciato a parlare con il barista. Mia moglie che si era seduta a finire la sua parte di tagliere, guardandomi maliziosamente mi aveva detto:"Amore... ha un cazzo fortissimo... mi ha fatto godere due volte prima che arrivassi tu e una volta mentre ci guardavi... maaa... e se mi facessi anche i ragazzini??? Ora vado a stuzzicarli, andiamo al bar per il caffè." Ci eravamo avvicinati al bancone, avevamo preso due caffè, poi io ero uscito con la scusa della sigaretta, mia moglie aveva detto al barista:" Mario, non hai della musica per fare due balli con questi due bei ragazzi?" Lui le aveva fatto un sorriso complice ed aveva messo una musica disco, ai due ragazzini non pareva vero, lei ballava strusciandosi su di loro, li provocava oscenamente, poi preso uno, lo aveva limonato davanti al barista, infine quando io ero rientrato, lei era venuta a sedere al nostro tavolo facendosi accompagnare dai due ragazzini, il gioco della moglie provocatrice era ripartito, mi aveva presentato i due ragazzi:"Amore... loro sono i miei nuovi amici, Luca e Valerio... " Si era seduta sulle ginocchia di Valerio, il più giovane, la gonna era risalita lasciando scoperte le sue polpose cosce e abbronzate, il ragazzino era a disagio e mi guardava impacciato temendo una mia reazione, lei lo stuzzicava appoggiandogli le tette al torace, vedevo che ogni tanto muoveva il sedere e guardandomi lasciava intendere che sentiva il cazzo duro sotto il suo sedere, io facevo finta di non vedere, ma ero eccitato come un toro per la troiaggine di mia moglie. Era arrivato a sedere con noi anche il barista, io provocatoriamente avevo chiesto a Valerio:" Ma sotto le cosce di Laura, non ti viene duro l'uccello? Io non resisterei e a quest'ora sarei già venuto nelle mutande."Il ragazzo era arrossito e temendo di passare da stupido, aveva detto:"Nooo dai come faccio a farlo diventare duro solo per una donna seduta sulle gambe?" Mia moglie era scoppiata a ridere e limonandolo brevemente aveva detto: " Bugiardo... lo sento benissimo che è duro... glielo tiro fuori così lo vedete voi stessi..." Una fragorosa risata era scoppiata nel locale, Laura aveva tirato giù la cerniera dei pantaloni al ragazzo ed aveva estratto un cazzo nel massimo dell'erezione, Mario il barista, era tornato a chiudere a chiave la porta del bar, poi aveva limonato mia moglie per far capire ai due ragazzi che la serata continuava nel retro del bar alla presenza del marito consenziente. Mario era stato il primo ad entrare in lei, lei prendeva i due giovani cazzi tra le mani, poi si era lasciata andare alla scopata con il barista e guardava i ragazzi con occhi carichi di libidine, ogni tanto tra i gemiti diceva:" Adesso voglio Valerio... ora voglio Luca..." e i ragazzi si alternavano ai suoi comandi. Infine, si percepiva che la voglia non lasciava più scampo ai ragazzi, e uno alla volta, avevano riempito i preservativi nella figa di mia moglie. Quella sera, la serata era finita così, con tre ragazzi tutti per Laura, nelle settimane seguenti, siamo sempre rincasati dai week end il lunedì sera, e mia moglie ha sempre beneficiato dei tre cazzi giovani.
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