Il vero padre

di
genere
incesti

Sono nato in una famiglia al femminile, non ho mai conosciuto mio padre, o almeno fino ad ora.
Mia madre è di famiglia benestante, ma, come dice mio nonno, non è di certo un'aquila, sin da giovanissima, si è sempre fatta trasportare dalle amiche, e una di queste, che tutt'ora chiamo zia Cinzia, ha avuto una sorta di controllo sù mamma, che le ha condizionato sia la vita normale che sessuale.
E' stata zia Cinzia, a convincere mamma di essere lesbica, e poi sempre lei l'ha infilita nel letto di molti maschi, che l'anno resa una grandissima troia, insomma mamma alternava la sua natura lesbica, con una vita da prostituta.
Per alcuni anni, da giovanissima, ha intrapreso la cariera di escort, era bellissima e trovare clienti per zia Cinzia non ci voleva poi molto, ha scopato con una miriade di maschi, e allora non c'erano malattie comeora, e spesso non usava preservativo, e proprio a ventidue anni rimase gravida di mè.
Il nonno fece in modo di farla rientrare in famiglia, e cosi mi partorì, un bellissimo bimbo, e crescendo, un pò, forse la mia natura, un pò, il fatto che vivessi solo con donne, mi sentivo attratto dal mondo femminile, non come un maschio dovrebbe essere attratto, assolotamente no, ero attratto dal loro modo di vivere, dai loro indumenti intimi, dalle loro scarpe, capii presto, che ero nata senza utero, ma con un cazzetto.
Vivevamo nella casa dei nonni, io, mamma zia, la nonna, e altre donne, trà nipoti e zie varie, il nonno, era sempre via per lavoro.
Col passare del tempo, iniziai di nascosto ad indossare slip di mamma e di zia, calze delle varie donne di casa, e mi immaginavo passeggiare per il paese come femmina.
Sbirciavo spesso le donne, quando si lavavano, o mamma e zia mentre facevano all'amore trà loro in camera, o altre, scopare con maschi sconosciuti, vedevo i loro cazzi violare le loro fighe o il loro culi, e ne ero affascinata.
Crescendo l'impulso di travestirmi e di poter toccare un vero cazzo cresceva, e così, sempre più spesso, indossavo il loro intimo, le loro scarpe, i loro vestiti, e iniziai a truccarmi.
Così nella mia solitudine, mi masturbavo, mi infilavo nel culetto ortaggi vari, zucchine o cetrioli, e poi col tempo, piccole melanzane, mi allargavo sempre più, e godevo sempre più.
Non venivo mai disturbata quando ero in camera mia, forse le donne immaginavano, che come tutti gli adolescenti, mi masturbassi guardando giornalini porno, e quindi mi sentivo sicura.
Ma un bel giorno, come si può immaginare, fui scoperta, zia Cinzia, entrò improvvisamente in camera mia, mentre ero intenta a masturbarmi, mentre mi muovevo lentamente sopra una bella zucchina di dimensioni notevoli, avevo gli occhi chiusi, indossavo reggicalze calze e tacchi, mi gustavo il piacere che provavo nel sentire il mio culo allargarsi nell'introdurre la zucchina, ero al limite della dilatazione, il dolore misto al piacere mi faceva impazzire, e in più, stavo arrivando al culmine del piacere, sentivo lo sperma nei testicoli, pronto a risalire l'uretra,e sfocire all'esterno.
Zia Cinzia entrò, e mi trovò come descritto, rimasebasita, non parlò, chiuse lentamente la porta e si sedette sulla poltroncina, e assistette alla mia performance, non mi accorsi, iniziai a gemere, a chiedere ad un fantomatico maschio di spingersi sempre più a fondo nel mio culetto, e di devastarmi, lo imploravo a spingere, e poi mi lasciai scivolare e mi infilai trenta centimetri di ortaggio nel profondo del mio intestino, esplori subito dopo, i getti di sperma volarono per poiricadere a terra, emisi un urlo sommesso, e ringraziai il fantomatico cazzo per il piacere che mi aveva dato.
Sentii un respiro pesante, mi voltai di colpo, terrorizzata, zia Patrizia si stava masturbando, aveva sollevato la gonna e stava infilando nella sua figa la mano, e godeva come una troia, e mi guardava con un'intenso sguardo, continua puttanella, fammi vederecome tiinculi, iniziai a muovermi sù e giù, e zia godette urlando.
Si ricompose e mi si avvicinò, mi accarezzò,e aggiunse, lo sapevo ne ero sicura, sei un frocio, come mè e tua madre, brava, e mi baciò.
La sera stessa zia mi portò al cospetto di mamma, e le raccontò tutto, e poi, mi chiese di andare in camera mia, e di prepararmi, per poi raggiungerle, lo feci, e dopo unamezz'ora, mi presentai da loro in vestaglia reggicalze calza, slip,e tacchi, e un trucco pesante, con rossetto rosso chanel, mamma era nuda, era stesa sul letto con le cosce ben larghe, e la zia era intenta ad infilarle la mano nella figa, era già quasi arrivata a metà braccio, appena mi videro mi chiesero di sedermi vicino a loro, ero eccitata, mamma godeva, succhiami i capezzoli, tesoro, e così toccai i suoi seni e i niziai a succhiarli, poi la baciai, lei mi strinse e ricambiò il bacio con la lingua, e così, mi avvicinò a lei, e zia, iniziò a toccarmi il culetto, sfilò la mano da mamma, e mi fece mettere sopra essa, e mi aiutò ad introdurre il mio cazzo nella mamma, scivolai dentro con estrema facilità, e poi la zia iniziò ad occuparsi del mio culetto.
Iniziò con della crema e due dita per passare atrè, e a quattro, e poi iniziò a penetrarmi con la sua mano.
Ci mise parecchio, ma alla fine la sentii scivolare dentro tutta fino al polso, il cazzo mi si gonfiòa dismisura, e za spinse, entrò ancora di più, e io iniziai a montare mamma, il ritmo dell'inculata sosteneva il ritmo della scopata.
Venni poco dopo nella mamma, e mi accasciai al suo fianco, la zia continuava con la sua mano a farmi godere.
Mamma mi accarezzò, la mia bambina, e mi baciò, poi mi disse, è orache conosci tuo padre tesoro,la guardai e le dissi, giuralo, lo vorrei conoscere veramente, la zia aggiunse, appena ti vedrà, ti sfonderà frocetta, e rise, mi feci promettere che sarebbe stato a breve.
di
scritto il
2023-10-27
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