Antonella e Marco VII

di
genere
dominazione

I lampi e i fulmini arrivano molto attutiti dentro l’appartamento di Marco che è stato perfettamente isolato sotto la direzione del padre. E’ venuto proprio un forte temporale su Milano, la pioggia è stata molto insistente e si sentono ancorale gocce picchiettare sui vetri. Sono le 14 passate di sabato, antonella è nuda e sta guardando dalla portafinestra del salone il cielo cupo che incombe su Viale Certosa, prova una sensazione di paura ma allo stesso tempo di piacere di stare nella casa del suo Padrone e di essere protetta. Il senso di protezione l’avvolge come una calda coperta messale addosso dal suo Padroncino. Vede la propria immagine riflessa con l’applicazione specchio dello smartphone, ed è assorta guardando il rpprio musetto che oggi si rivela particolarmente infantile e felice. le tracce della sborra che le imbrattano ancora i lati della bocca ela fronte e le incollano la chioma bionda. Si Lui le ha proibito assolutamente di ripulirsi concedendole solo di lavarsi gli occhi, antonella ne sente ancora in bocca il sapore. Ricorda come Lui stanotte ha domato la sua reazione di ripulsa quando ha cercato di sottrarsi all’ingoio, non aveva mai ingoiato prima, sente la mano di Marco che l’ha tenuta ferma.
Spegne l’applicazione e rimette via il Samsung. Si sta facendo tardi, sono le 14.23 e Marco ha dato ordini precisi di essere svegliato alle 14.30. Pensa con un brivido a quello che il figlio le ha detto prima di addormentarsi, che sacrificherà il suo fine settimana per lei questo fine settima.Si avvia alla camera da letto.

Allineate ordinatamente al battiscopa, alla destra della porta della camera ci sono le scarpe e le autoreggenti. Le scarpe sono dei sandali eleganti, con la parte superiore che riporta due fasce larghe che si incrociano e che sono interamente ricoperte di strass, il cinturino alla caviglia e il tacco molto particolare oltre che molto alto essendo di 16 centimetri. Aveva comprate queste scarpe circa anno prima e le aveva indossate solo 2 volte quasi per gioco.
Abituata da sempre ai collant perché esponevano meno a visioni troppo audaci quando si indossano gonne corte, aveva usato le autoreggenti solo qualche volta e non poteva negarlo in quelle occasioni si era sentita molto più femmina. Ma da quando aveva perso la scommessa le autoreggenti erano diventate un must. Già dal ritorno dai colloqui con i professori in cui antonella una volta a casa era andata nella stanza di Marco a tributargli il riconoscimento della sua vittoria e di conseguenza la propria resa.
In quell’occasione Marco non aveva perso tempo e l’aveva ispezionata. La sua mamma indossava un vestito che le arrivava due centimetri sopra metà coscia e tacco alto, una mise intonata a quanto Lui le insegnava nei giorni di Camogli motivo per il quale era sicura che sarebbe stato contento, ma Marco era sempre un passo contento e non si mostrò contento.. Il figlio volle sottoporre ad ispezione subito la femmina, e non prese in considerazione le scuse di lei che adduceva la presenza del marito in casa. Con la porta della camera rimasta aperta alle sue spalle Marco comodamente seduto alla scrivania le fece incrociare le mani dietro la testa e le tirò su il vestitino, mentre lei aveva una paura folle che passasse Enrico, ma le parole di Lui si scolpirono nella mente. NON DEVI PERMETTERTI DI INDOSSARE I COLLANT, SONO LA NEGAZIONE DELLA FEMMINILITA’,, E LA MIA SERVA DEVE ESSERE SEMPRE FEMMINILE E SEXY. SOLO AUTOREGGENTI E TACCO A SPILLO PICCOLA. La sera dell’indomani da ritorno dal lavoro era passata al centro commerciale e ne aveva comperato una decina.
Le autoreggenti che ha lasciato pronte vicino alle scarpe sono eleganti con balza con inserto velato 20 denari.
antonella si piega e indossa autoreggenti e tacco 16. Si guarda nello specchio, l’abbinamento con il suo metro e settantadue di altezza naturale è favoloso e grottesco allo stesso tempo, le passa per la testa il pensiero che l’effetto è quello di una porca arrapante. Ma non vuole essere altera, perchè se risulta essere eccitante è solo per merito del Maschio che si sta prendendo il disturbo di renderla ubbidiente ed educarla. E’ pronta per entrare in camera.

e porte nella casa non sono ad anta ma a scorrimento e quella di Marco è stata lasciata appositamente aperta per un terzo, così antonella può mettersi di taglio e scivolare dentro silenziosamente. La camera è in penombra. e questa cosa fa pensare ad antonella che al figlio piaceva dormire in penombra anche da bambino, e cosi l ricordo della piccola peste e di come Lui già allora riusciva in un modo o nell’altro ad imporsi la pervade dolcemente.
antonella oltrepassa lo stipite della porta, adesso è dentro la stanza, si immobilizza e quasi trattiene il fiato. Ha paura di svegliarlo prima del tempo, di rovinare tutto, dimostrandosi goffa e indegna di essere la sua serva. Anzi no, la sua schiava.
I tacchi a spillo non l’aiutano, la rendono molto sexy ma sono troppo suscettibili di fare rumore. Così antonella è presa tra due fuochi. Sono già le 14.29 e tra un minuto deve svegliarlo.

E’ stata brava, è riuscita ad arrivare al letto annullando il rumore. He provato tanta paura di cadere ed essere rimproverata da Lui. Adesso antonella si i ferma e guarda il figlio placidamente addormentato. La sveglia elettronica segna le 14.30 e 20 secondi. E ancora più’ impaurita, non può tardare ulteriorme.
Lui dorme a pancia in su composto. antonella pensa che sembra davvero un guerriero, un guerriero quattordicenne con la sua geisha trentottenne che si accinge a svegliarlo dolcemente.

antonella si inginocchia alla testata del letto. Sa come deve comportarsi per svegliare il guerriero, mani incrociate dietro la testa, pancia in dentro e tette in fuori come piace a Lui. Una posizione molto scomoda per agire ma che deve ammettere con se stessa la fa sentire offerta e posseduta.
antonella si avvicina all’orecchio del figlio. PADRONE ADORATO PERDONATE LA VOSTRA INDEGNA SCHIAVA CHE E’ VENUTA A SVEGLIARVI. Marco già da un po è nello stadio del prerisveglio, percepisce la voce della mamma, un sussurro dolcissimo e molto femminile, piacevolissimo. Che bello il risveglio da parte di una femmina docile ed obbediente. La lascia continuare nella sua preghiera godendosi tutto il momento.
Marco riapre gli occhi e sente ancora la sottomissione di antonella. BUONGIORNO PADRONE LA VOSTRA SCHIAVA E’ QUI PER SERVIRVI. Lui non risponde al saluto. Porta la mano sulla testa di lei e le fa pat pat come si fa con i cani. Fa pat pat alla sua cagnetta ed antonella è felice.


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VAI AD APRIRE LA TAPPARELLA DA BRAVA. Marco nota con soddisfazione che la mamma ha avuto per un istante la tentazione di alzarsi ma che non lo ha fatto. Capisce che i metodi educativi che gli ha insegnato Gregory stanno funzionando e che la femmina sta imparando il suo posto. Lu la ascolta con benevolenza, CON PIACERE PADRONE e la guarda divertito mentre si mette a quattro zampe e si avvia alla finestra
Il pulsante della tapparella elettrica è posizionato a circa un metro e mezzo dal pavimento, antonella si mette ben eretta sulle ginocchia tende il braccio destro in alto e preme. La tapparella si alza e lascia entrare filtrare la luce esterna, il pomeriggio sta rischiarando con il temporale che è cessato velocemente.
antonella porta la mano alla cordicella delle tende per chiuderle. CAGNA QUANDO TI HO DATO IL PERMESSO DI CHIUDERLE? Il tono di Marco è adirato. La mano si ferma, la femmina resta immobile e tremante. MA PADRONE PERDONATEMI Il DOTTORE e si blocca con la voce tremolante. Il tono di Marco adesso è ancora più autoritario CAGNA DISOBBEDIENTE TI HO FATTO UNA DOMANDA. RISPONDI. antonella è confusa e frastornata.
la mamma volea chiudere le tende per un motivo molto semplice, lle camere da letto danno sul cortile interno e sono dirimpetto all’altra ala del palazzo. Con i lavori di ristrutturazione a tutte le finestre erano stati applicati quei particolari vetri che permettono di vedere da dentro a fuori ma non viceversa, a tutte le finestre tranne a quella della camera di Marco, era stato un errore che sarebbe stato rimediato tra 10 giorni, ed è una cosa che Marco così come sa che dall’altra parte cè uno studio medico da cui si può vedere agevolmente qui. Studio Ricciardi è aperto anche il sabato.
PADRONE PER FAVORE POSSONO VEDERMI. antonella comincia a piangere. Le lacrime scendono calde dagli occhioni dolci e i singhiozzi le fanno ondeggiare le tette. SEI MOLTO BELLA MENTRE PIANGI. DOPO DOVRO’ PUNIRTI PER QUESTA DISUBBIDIENZA E CERTAMENTE PIANGERAI DI NUOVO.

Marco è stato bravo nel comunicarle che l’avrebbe punita, il suo tono è deciso e sicuro. antonella non lo sa ma il figlio si è preparato con cura per questo momento. Gregory gli aveva spiegato non solo l’importanza della somministrazione della punizione in se stessa, ma anche del modo in cui veniva imposta, nella sicurezza che la femmina cerca nel tono di voce del Maschio.
Cregory non si era limitato ad una dissertazione teorica, il Maestro è un convinto assertore della teoria unita alla pratica e utilizza elisa come esempio didattico. La ventenne in palestra svolge il lavoro di segreteria e di accoglienza degli iscritti, il suo Uomo l’ha educata bene anche dal punto di vista lavorativo. Puntuale, precisa, e sempre sorridente ed umile nell’accogliere gli iscritti. Abituata a far sentire al Maschio a suo agio. Ma anche elisa come tutte non è davvero perfetta. Gli sbagli sul lavoro sono rari e di lieve frequenza ma qualche volta capita. In due o tre occasioni elisa ha avuto un moto di reazione verso qualcuno dei piccoli atleti. Nulla di eccessivo come una volta che un ragazzino di 12 anni le aveva detto ELISA FILA A PRENDERMI UNA GATORADE e lei aveva risposto MA GIANFRANCO NON LO VEDI CHE SONO OCCUPATA AL COMPUTER, Gregory trova assolutamente inaccettabili questo tipo di reazioni. Marco ricorda perfettamente lo sguardo con cui il Maestro aveva gelato la ragazza e la severità con cui davanti a tutti le aveva promesso di punirla la sera stessa. Ha impresso lo sguardo impaurito della ragazza. la sua preoccupazione. Ricorda le parole balbettanti con cui si era scusata con il fidanzato e con il ragazzino. Si ricorda che elisa per tutto il pomeriggio era rimasta più dolce e servizievole con tutti. Maestro Gregory aveva fatto a Marco il loro cenno d’intesa segreto.
Marco aveva capito la lezione impartitegli. Il ragazzo questa mattina voleva dare prova di se stesso con la sua femmina. Ha avuto un po di titubanza, perchè nonostane sia forte e spavaldo pur sempre un ragazzino che sta sottomettendo una gnocca adulta, una gnocca che lo ha messo al mondo

antonella è impaurita, sente lo sguardo severo di Marco su di se, la sua disapprovazione, ed Il cuoricino esplode in un turbinio di sentimenti. Una successione di colpa, vergogna, ansia, timore. ma Il sentimento che avrebbe dovuto essere più naturale ciòè ribellarsi e risentimento verso di Lui non fanno nemmeno capolino. La dottoressa Fiordalisi che aveva sempre commentato sorridendo le vecchie regole che volevano la potestà maschile e il diritto di correzione adesso sente dentro di se quanto è giusto il diritto del Maschio di punirla, e quel Maschio che ha il diritto /dovere di punirla è addirittura suo figlio.
lei erca di recuperare, di giustificarsi. PADRONE PERDONATEMI SO CHE SBAGLIO MA IO FACCIO DI TUTTO PER SODDISFARVI E DIMOSTRARVI LA MIA SOTTOMISSIONE. Marco si mette a sedere sul letto e la guarda tranquillo. lei è frastornata, cerca di riprendersi e di guadagnare l’approvazione di Marco. PADRONE IO SOLO..IO HO PAURA CHE DALLO STUDIO DAVANTI POSSANO VEDERE..LA FINESTRA, le parole le muoiono in bocca, Marco la vede bellissima così inginocchiata, offerta, attenta a mantenersi con la schiena eretta e lo sguardo basso, per non farlo arrabbiare ulteriormente.

Marco si è seduto sul letto, il cazzo e le palle la sera prima sono state lavate perfettamente dalla lingua della mamma. Si sente forte adesso Marco e riprende il timone, LE PANTOFOLE E IL KIMONO SVELTA. antonella accoglie l’ordine con sollievo. In questo momento vuole solo dimostrargli quanto è brava e sottomessa. Lui la osserva severo. lei zampetta fino all’armadio, non deve sbagliare adesso, non deve deludere di nuovo.
antonella si gira verso Marco, si prostra portando il musetto sul pavimento e sceglie con cura le parole MIO SIGNORE E PADRONE QUESTA STUPIDA SCHIAVA POTREBBE AVERE IL PERMESSO DI ALZARSI PER APRIRE IL VOSTRO ARMADIO E PRENDERE IL VOSTRO KIMONO? c’è la messa tutta per essere umile e sottomessa. Lui non risponde subito e ad antonella il cuore batte forte. E’ in ansia. Il cenno di assenso del figlio la riporta alla vita. lei si alza stando attenta a mantenere lo sguardo basso, apre l’armadio e prende il kimono.
Ma adesso deve portarlo a Marco portarglielo e non deve fargli perdere tempo ad impartire nuovi ordini. antonella si lascia guidare dal proprio istinto femminile adesso. Piega bene il kimono , poi si inginocchia e lo tiene delicatamente tra le mani. Per portare il kimono senza rischiare di farlo cadere non può mettersi a quattro zampe stavolta, arriva spostandosi inginocchiataed ppoggia il kimono sul letto.
Marco ha lasciato le pantofole vicino alla scrivania. antonella alza lo sguardo verso di Lui, e vede il sorriso divertito. Il sorriso di un quattordicenne figo e un po bulletto. Lui schiocca le dita e l’ordine secco VAI ANTONELLA. Lui non ha bisogno di aggiungere altro, come non è necessario aggiungere con la propria cagnetta. antonella subito la posizione a quattro zampe e scodinzola fino alla scrivania, apre la bocca con cui prende le ciabatte, si gira, torna dal Padrone e gliele infila attenta ad usare solo la bocca.
La cagna adesso si trasforma nella geisha che si alza e lo assiste per mettere il Kimono.
Sente lo sguardo severo di Lui su di sé e torna subito in ginocchio. Marco la guarda e il cazzo denuncia quanto gli piace lo spettacolo offerto. All’improvviso l’afferra per un orecchio e si avvia verso la finestra. mantenendo la presa. Il dolore è molto forte e guaisce.
Lui non si cura di antonella, adesso sono arrivati davanti alla finestra e la fa alzare mantenendo la presa salda.
Marco è alle spalle della mamma, lascia l’orecchio e la prende per i capelli.antonella. Con la mano sinistra le strattona i capelli facendole riversare la nuca all’indietro e la domina completamente, tra tacchi e differenza di statura naturale ha dovuto colmare 19 cm a propri svantaggio. Con la destra le accarezza il musetto, scende ad accarezzare zzare il collo, le tette,. . La palpa come un acquirente che valuta un animale. E glielo dice. SEI UNA BELLA VACCA, MA DEVI IMPARARE AD ESSERE UNA VACCA OBBEDIENTE. Scende ad accarezzarla tra le cosce che le fa divaricare, inserisce prima una e poi due dita dentro la fica e la sditalina lentamente.

antonella non capisce più niente, la stretta sui capelli e fa un male cane, ma il dolore si confonde con la dolcezza del ditalino. Si vergogna la piccola ma ha bisogno di venire, Lui le ha dato ordini precisi NON DEVI TOCCARTI DEVI RESTARE IN CALORE e lei è stata obbediente ma cosi è diventata ipersensibile. Gli ordini, la superiorità del figlio ed infine il divieto di godere la rendono tesa come la corda di violino. Si sente vulnerabile e che il suo corpo non è più suo, ma si sente anche enormemente , femmina.
VUOI CHE TI FACCIA GODERE VERO CAGNETTA? lei si sta lasciando andare e non risponde, fasolo qualche gemito incomprensibile. Marco toglie d’improvviso la dita dalla fica, lasciandola insoddisfatta e le rifila due violenti sculaccioni. Il dolore sul culo si aggiunge al dolore ai capelli. Le ha fatto capire che quando fa una domanda lei deve rispondere. La voce di antonella è di nuovo al limite del pianto. SI PADRONE PER FAVORE FATE GODERE LA VOSTRA CAGNETTA.


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Marco si sta dimostrando un educatore capace e risoluto, a quattordici anni sta dimostrando molto più polso della maggior parte degli Uomini, ha tenuto antonella davanti a quella finestra che le faceva tanta paura, senza cedere alla sua richiesta di chiudere le tende. E adesso fa di più. SCHIAVA SEI IN CASTIGO MANI DIETRO LA TESTA E MUSO E MAMMELLE APPOGGIATE SUL VETRO. E’ un ordine crudele. lei ha veramente paura che la possano vedere. Le tende dello studio sono chiuse ed apparentemente non ce nessuno che sta guardando fuori ma non si può sapere. Sono passati forse 7-8 secondi da quando Marco le ha dato l’ordine, poi la mammina lentamente incrocia le mani dietro la testa e si appiccica alla finestra
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TIENI GLI OCCHI APERTI E GUARDA VERSO LO STUDIO DI RICCIARDI. Le ha tolto anche la possibilità di nascondersi nella sua oscurità, guarda fisso verso le finestre dello studio. E’ perfettamente consapevole dello spettacolo che sta dando. Ha paura che il dottore o qualche paziente la stia guardando, essere messa in castigo in quel modo è tremendo.
Improvvisamente qualcosa di meraviglioso, lei Invece di ribellarsi e di incolpare il figlio, si rende conto che la colpa è solo di se stessa. Lui la sta castigando per insegnarle a stare al suo posto, per essere più sottomessa. Così come si rende conto la punizione che le ha promesso è non solo giusta ma anche necessaria.

MIO SIGNORE E PADRONE POSSO PARLARE PERFAVORE? Marco si è seduto tranquillamente alla scrivania, Lo spettacolo della mamma nuda appiccicata al vetro è così eccitante che il cazzo glk fa male nei boxer. PARLA E MENTRE PARLI STRUSCIATI SUL VETRO E CONTINUA A GUARDARE LO STUDIO. antonella obbedisce ed inizia uno spettacolo e un discorso surreale.
PADRONE QUESTA STUPIDA SCHIAVA SI E’ RESA CONTO DI AVERE FATTO MOLTI SBAGLI…LO SBAGLIO PIU’ GRANDE E’ STATO QUELLO DI SFIDARVI…Marco ascolta attentamente le parole e l’effetto è quello di tre pastiglie di CIALIS assieme fortunatamente ha il cuore forte. .VI HO ADDIRITTURA DISOBBEDITO. QUELLA MATTINA ALLO STABILIMENTO A CAMOGLI, QUANDO MI AVETE DETTO DI TOGLIERE IL REGGISENO E IO VI HO RESISTITO. MI SONO PENTITA DEL MIO COMPORTAMENTO. Le scuse per quella mattina sono addirittura paradossali. Era stata obbediente per tutta la vacanza. Si era opposta al figlio che la voleva far stare a tette nude. Ma adesso nella sua testolina è un atto di ribellione al Maschio. E’ bellissimo guardarla mentre si scusa per questo.
antonella continua a trusciarsi sul vetro come una cagna in calore, lei pensa si In calore come Lui vuole che io resti. Il discorso continua con una resa completa. MIO SIGNORE E PADRONE VOI SIETE TROPPO BUONO E PAZIENTE CON ME. PERDETE IL VOSTRO TEMPO PER INSEGNARMI IL MIO POSTO DI FEMMINA E IO NON LO CAPIVO.
Marco deve riprendere il controllo, come prima di un incontro di arti marziali.. Le ultime parole di antonella sono state sublimi per Lui. Ma non è finita qui, il meglio deve venire.
HO PAURA VERAMENTE CHE MI VEDANO DALLO STUDIO DI RICCIARDI MA CAPISCO CHE E’ SOLO COLPA MIA SE SONO IN CASTIGO QUI. La voce si fa rotta e si capisce che le viene difficile continuare. AVETE RAGIONE A VOLERMI PUNIRE PADRONE, LA PUNIZIONE E’ L’UNICO LINGUAGGIO CHE UNA FEMMINA CAPISCE. Non ha smesso di strusciare il muso e le tette sul vetro bagnato dalle sue lacrime.
Il cielo adesso è chiaro e limpido, è uscito anche un po di sole. se c'è qualcuno dietro le tende dello studio non può non vedere, ma non è più importante antonella, l’unica cosa importa per lei adesso è recuperare la benevolenza di Marco.

QUI CAGNETTA la voce del figlio arriva imperiosa e antonella sente il schiocco secco di una mano che viene battuta sulla coscia. Marco si è preso il fine settimana a disposizione per educare la sua mamma, vuole farne una schiava ed una maschilista perfetta, ma per farlo ha tutto il tempo, adesso può soddisfare un’esigenza urgente . antonella si stacca subito dal vetro e si mette a quattro zampe, sguardo basso.
VOGLIO SVUOTARMI LE PALLE le dice il figlio e scioglie il Kimono. antonella raggiunge con la boccuccia i boxer e glieli abbassa, con le mani dietro la testa come Lui vuole e porta le labbra al cazzo, vuole impegnarsi e fargli il miglior pompino che ha mai fatto in vita sua. Deve restare deliziato e perdonarla.
Ma Lui ha altri progetti questa volta, vuole solo venire, scaricare la sborra.. La afferra per i capelli. FERMA VOGLIO FOTTERTI LA BOCCA E STAI ATTENTA A NON PERDERNE UNA GOCCIA STAVOLTA. Le infila il cazzo con un colpo solo fino in gola, ad antonella escono le lacrime, lo sente in profondità come non mai. Marco la stantuffa violentemente, lei on è mai stata presa con tanta forza. Non piu di 8 colpi profondi e velocissimi. Le palle di Marco sono troppo piene per trattenersi. lei stavolta non tenta di sottrarsi, è grata ed onorata che il Padrone la utilizzi per stare meglio, ingoia tutta la sborra, solo un paio di gocce le imperlano le labbra.

Marco adesso sta meglio, può ragionare con più lucidità e continuare l’educazione di antonella..
TO BE CONTINUED
PER COMMENTI, CRITICHE E SUGGERIENTI SCRIVERE A PATERFAMILIASITALIANO@GMAIL.COM
scritto il
2023-07-22
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