Il gatto è il topo 2

di
genere
incesti

Premesso che ero sempre più spesso casa della mia fidanzata, anche a volte a cena, essendo studente fuori sede mi chiedevano spesso di rimanere. Una sera mi capitò anche di vedere mia suocera vestirsi in camera per una cena fuori, la sbirciai dalla porta lasciata, non credo intenzionalmente, semichiusa, era in reggiseno, reggicalze e mutandine striminzite, con un po' di nera peluria che strabordava, era uno schianto, ebbi un'erezione improvvisa scaricandola poi sulla figlia non appena rimanemmo soli in casa (come ho detto i suoi erano invitati a cena), feci mettere a Diana reggicalze e mutandine e pensando di essere con sua madre e me la feci due volte di seguito facendola godere anche con il culetto.
Ero proprio partito, ero innamorato della figlia, ma la madre mi suscitava una libidine profonda solo come possono fare le belle donne sui 30/40 anni.
Cominciai nei giorni successivi a fare apprezzamenti lusinghieri a mia suocera (chiamare suocera una fica reale come quella era un eufemismo) complice anche le numerose assenze di mio suocero, ma non mi sembro' che sortissero effetto alcuno.
Poi una sera che eravamo soli in cucina, all'ennesimo complimento, mi disse guardandomi negli occhi:
Ascolta bene, sono abituata ai complimenti dei giovani, compresi i miei studenti ed ho visto come mi guardi a volte, so anche che a voi ragazzi le signore che chiamate milf fanno un certo effetto, ma con me te lo puoi scordare, capito.
Non seppi cosa rispondere, ero sconfitto, deluso e inbarazzato.
Metabolizzai l'avvenimento nei giorni successivi e decisi comunque di insistere (ero anche un po' incazzato con lei) cambiando strategia, complice il fatto che Diana mi raccontò che aveva sentito sua madre in camera discutere con il marito perché non era mai pronto per le coccole (scopate tradussi io).
Cominciai a limonare con Diana anche davanti a sua madre, non soddisfatto, una volta che ero in bagno, lasciai la porta semiaperta e quando sentii che passava mia suocera, mi misi in bellavista con il cazzo di fuori bello barzotto, credo che mi abbia visto ma non disse nulla.
Poi una sera che mio suocero era fuori a cena, portai Diana in camera e la montai per una mezz'ora, lasciando aperto uno spiraglio nella porta.
Mia suocera non poteva non sentire i gemiti della figlia, tanto che, dopo un po', la vidi con la coda dell'occhio osservarci, approfittai per tirare fuori il cazzo, bello turgido per l'occasione, dalla fichetta della figlia perché lo vedesse bene, prima di rificcarlo dentro facendola sbrodare con colpi decisi e profondi, subito dopo mi girai ma lei non c'era più.
Continua.
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2023-05-01
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