Mia mamma fa la porca e io la scopo

di
genere
incesti

mia mamma fa la porca e io la scopo
Mi chiamo Luca 20 anni, frequento l'università, sono figlio unico, mamma fa la casalinga e mio padre lavora per una società, la nostra vita scorre tranquilla, mamma ha 50 anni, si tiene in forma, in casa ha un tapis roulant, mio padre 60.
Un giorno saltano delle lezioni in università e in tarda mattinata torno a casa nella nostra villetta, di solito mamma e' in taverna che corre sul tapis roulant, entro tranquillo, vado in camera mia e sento dei gemiti provenire dalla camera dei miei, mi avvicino e vedo mamma nuda che con i seni prosperosi, era seduta sul letto, stava facendo una succulenta spagnola a un ragazzo di colore, poi si portò il cazzo alle labbra e bevve la sua sborrata.
Il ragazzo era ancora eccitato e la penetrò alla missionaria, mentre lei si toccava il clitoride, la sua cappella entrava e usciva, un altro fortissimo orgasmo la sconvolse e lui sollevato dalle sue gambe, semi soffocato dai suoi seni, le diceva che era una porca, una gradissima porca e mia mamma godeva ancora di più, gridava ahh come godo, dopo un paio di orgasmi lui le disse vengo e lei allora lo fermò e lo fece venire in bocca.
Io rapido uscii di casa, ero sconvolto, mio padre non lo meritava, la sera tornai a casa e non dissi nulla, mamma era tranquilla, la notte mi svegliai e sentii che stavano facendo l'amore, andai a guardare, mio padre si inginocchiava e iniziava a leccarle la figa, vedevo il viso di mamma contorcersi per il piacere, dopo una ventina di minuti venne o almeno così pensai, papà smise di leccarla e si sdraiarono, capii che a mio padre non veniva duro.
Io non riuscivo a pensare ad altro che a mamma che scopava il ragazzo, come era bella e come era bello vederla godere, una mattina con una scusa andai in camera sua, lei riposava, le dissi che mi faceva male la pendice, lei si sedette su letto e il lenzuolo scivolò aveva un reggiseno nero semi trasparente, il cazzo da mezzo duro divenne duro, lei mi toccò l'addome e a un certo punto non resistetti, le presi la mano e la posizionai sul cazzo, la vidi arrossire ma che fai mi disse, e io so tutto di te e del ragazzo, sei una troia e poi tirai fuori il cazzo e cercai di infilarglielo in bocca, cercò di spingermi ma ero troppo pesante, si sdraiò sul letto cercando di scendere dall'altra parte, ma io riuscii a prenderla per un braccio e lei ricadde sul letto, mi gettai su di lei, iniziai a baciarla, dai porcona fatti sbattere, so che sei porca e lei dapprima cercò di resistere ma poi iniziò a baciarmi anche lei, le spostai le mutandine e le infilai il cazzo nella figa bagnata, entrò con facilità, iniziai a scoparla, le strappai il reggiseno e le succhiai le tette da sogno, ero troppo eccitato e sborrai subito dentro di lei, ma rimanemmo abbracciati a baciarci, poi scesi sul collo e dopo le leccai la figa bevendo anche il mio sperma, iniziammo una sessantanove, succhiava il cazzo che era un piacere mi tornò subito duro mi disse di stare fermo e iniziò a cavalcarmi sempre più veloce, la sentivo godere urlare il piacere a lungo represso, stavo quasi per venire ma si fermò guardandomi e sorridendo, non verrai subito e infatti mi cavalcava ma quando vedeva che mi irrigidivo si fermava, le palle mi facevano male dalla voglia di sborrare, era più di un ora che si divertiva, era venuta molte volte, sulle palle mi colava il suo umore, poi finalmente mi disse ora verrai e iniziò a farmi un pompino, ma si divertiva troppo, si fermava e ricominciava, stavo impazzendo, dopo mezz'ora si mise di impegnò e io sborrai come mai avevo fatto, quattro o cinque schizzi che lei ingoiava con piacere, mi faceva male il cazzo per quanto avevo sborrato, lei mi pulì per bene e mi lasciò svuotato, ero estasiato, la abbracciai e la strinsi forte a me, ero felice, rimanemmo abbracciati a lungo e poi ci alzammo per preparare qualcosa da mangiare, preparò i tortellini, nel frattempo il cazzo era tornato duro, mi sedetti sulla sedia, lei posizionò i due piatti colmi di tortellini vicini e si sedette sul mio cazzo facendoselo entrare tutto e poi mi disse io imbocco te e tu imbocchi me, e così mangiammo i tortellini mentre lei con il mio cazzo dentro si muoveva, a un certo punto mi fermò e venne colando sulle mie palle. Sentivo le gocce che mi scivolavano sulle palle, poi riprendemmo a imboccarci, facemmo la scarpetta con il pane e lei mi leccò le dita, poi continuò a baciarmi e a venire, non le bastava mai, poi a un certo punto le dissi che stavo per venire e mi disse vienimi dentro, con l'eccitazione fu una grande sborrata, rimanemmo così e sentivo lo sperma colare, le succhiai le tette, i capezzoli, poi andammo a lavarci, da quel giorno divenni l'amante di mamma, mi raccontò che a papà non veniva duro e che aveva problemi di cuore, ma con te rimarrà tutto in famiglia figlio mio mi disse.


di
scritto il
2023-04-14
2 0 . 5 K visite
Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.