L'occasione fa l'uomo ladro 2
di
Aldo.59
genere
incesti
Poco dopo eravamo seduti in un tavolo defilato di un bar. "Allora come sta lo zio, o dovrei dire il cornuto?" " No, non dire così, non'è come pensi tu, lascia che ti spieghi." "E cosa c'e da spiegare, e cosa ne sai cosa penso. Io ho visto che lo baciavi con la lingua e che insieme siete entrati al motel Stella ed uscirne due ore dopo, non dirmi che siete andati a cambiare le lenzuola ai letti del Motel? Chissà cosa direbbe lo zio, non credo che la prenderebbe molto bene." "No ti prego non dire nulla ti darò tanti soldi.", "Non so che farmene di soldi, guadagno bene, molto bene con il mio lavoro." "Farò quello che vuoi, ma per favore non dire nulla a Riccardo, quello se non mi ammazza mi riduce sul lastrico, mi rovina." " Ok, allora questa sera vengo a cena da voi, mi raccomando fatti trovare bella e sexi, possibilmente senza mutandine, non le sopporto." "Ma ceh dici, senza mutandine, ma sei pazzo!", " Ok ci vediamo alle otto, io sono un tipo puntuale, ciao a più tardi." Mi alzo pago e torno al mio hotel a riposare.
Alle otto puntuale suono al cancello della villetta degli zii, mi apre lo zio con un sorriso stampato sulle labbra, se sapesse riderebbe sicuramente di meno.
"Ciao nipote come stai? Quanto tempo che non ci si vede." " E' vero zio, è molto tempo, sono sempre impegnato ed in giro per la penisola per lavoro. Adesso sto facendo dei lavori qui a Mantova e nella provincia sino a venerdì, di sicuro ci rivedremo ancora."
"Dai entra che la zia sta ai fornelli, cosa preferisci vino bianco o rosso?" " Rosso grazie, lo digerisco meglio." "Bene allora scendo in cantina a prenderne, vai a salutare la zia in cucina." "Volentieri zio grazie".
Vado in cucina la zia è piegata a 90 gradi e sta guardando dentro al forno, gli arrivo alle spalle e le ficco subito una mano tra le cosce e la trovo senza mutandine, in compenso è abbastanza bagnata. Immergo le dita nello spacco della fica e le ritraggo portandole al mio naso dopo di che le lecco, mentre la zia mi guarda con rabbia. Se gli occhi fossero una pistola mi avrebbe sparato.
"Fermati che fai, può arrivare lo zio, ma sei matto?" " No volevo vedere se veramente non avevi messo le mutandine. devo dire che sei ubbidiente, ed il tuo sapore è molto afrodisiaco senti qua." Gli prendo una mano e la porto sul mio pacco che nel frattempo si era indurito. Lei tenta di ritrarre la mano, ma io con una mano l'afferro sulla schiena e con l'altra la guido fino al cazzo e la obbligo a prenderlo in mano.
Le sue guance diventano rosse, ma poi si rilassa anche perchè sentiamo che lo zio sta giungendo.
Dopo aver bevuto un aperitivo, la zia serve la cena, devo dire che è brava ai fornelli. Durante la cena parliamo di famiglia, lavoro e sport. Ogni tanto butto delle occhiate in direzione di Rossella per vedere la sua reazione e lei distoglie subito lo sguardo abbassando il viso.
Alle 22.00 prima di andarmene li invito per la sera seguente a bere qualcosa dopo cena e che non avrei accettato rifiuti, appuntamento per le 21.00.
Arrivato in hotel ripenso al fatto che la zia non avesse indossato la mutandina, e che la sua fighetta era bagnata, la troietta era eccitata.
Il giorno dopo, finito il giro dei clienti mi ritiro in camera dove dopo aver riposato qualche ora mi preparo per la serata con gli zii.
Giunto a casa loro mi apre la zia e fattomi entrare mi accompagna in salotto dove lo zio era ancora in vestaglia e ciabatte, mentre la zia indossava un semplice vestitino da casa.
"Ma come vi avevo detto che sarei arrivato a quest'ora, ancora non siete pronti?" Mi risponde lo zio Riccardo " Scusami, ma oggi ho avuto una giornataccia e sono stracotto, non ce la faccio proprio ad uscire." "E tu zia, dai almeno tu vieni, beviamo qualcosa insieme. E' tanto tempo che non ci vediamo dai fammi contento" "Ma non so...lo zio potrebbe avere bisogno di me." "No Rossella vai pure non ti preoccupare, fra un po vado a letto, divertiti ed approfittane di stare in compagnia dell'unico familiare che ti ha cercato, ma senza ubriacarvi, ahahahah."
"Ok allora Aldo aspettami che vado a prepararmi, dammi 15 minuti" e si ritira nella sua camera.
Dopo 20 minuti la vedo uscire dalla stanza con un vestito elegante verde petrolio composto dalla gonna appena sopra il ginocchio con spacchetto dietro, ed una giacca doppio petto, sotto si intravedeva un top di colore nero, ai piedi scarpe tacco 10/12. Gli offrì il braccio e salutando lo zio ci avviammo alla mia macchina.
(Continua)
Alle otto puntuale suono al cancello della villetta degli zii, mi apre lo zio con un sorriso stampato sulle labbra, se sapesse riderebbe sicuramente di meno.
"Ciao nipote come stai? Quanto tempo che non ci si vede." " E' vero zio, è molto tempo, sono sempre impegnato ed in giro per la penisola per lavoro. Adesso sto facendo dei lavori qui a Mantova e nella provincia sino a venerdì, di sicuro ci rivedremo ancora."
"Dai entra che la zia sta ai fornelli, cosa preferisci vino bianco o rosso?" " Rosso grazie, lo digerisco meglio." "Bene allora scendo in cantina a prenderne, vai a salutare la zia in cucina." "Volentieri zio grazie".
Vado in cucina la zia è piegata a 90 gradi e sta guardando dentro al forno, gli arrivo alle spalle e le ficco subito una mano tra le cosce e la trovo senza mutandine, in compenso è abbastanza bagnata. Immergo le dita nello spacco della fica e le ritraggo portandole al mio naso dopo di che le lecco, mentre la zia mi guarda con rabbia. Se gli occhi fossero una pistola mi avrebbe sparato.
"Fermati che fai, può arrivare lo zio, ma sei matto?" " No volevo vedere se veramente non avevi messo le mutandine. devo dire che sei ubbidiente, ed il tuo sapore è molto afrodisiaco senti qua." Gli prendo una mano e la porto sul mio pacco che nel frattempo si era indurito. Lei tenta di ritrarre la mano, ma io con una mano l'afferro sulla schiena e con l'altra la guido fino al cazzo e la obbligo a prenderlo in mano.
Le sue guance diventano rosse, ma poi si rilassa anche perchè sentiamo che lo zio sta giungendo.
Dopo aver bevuto un aperitivo, la zia serve la cena, devo dire che è brava ai fornelli. Durante la cena parliamo di famiglia, lavoro e sport. Ogni tanto butto delle occhiate in direzione di Rossella per vedere la sua reazione e lei distoglie subito lo sguardo abbassando il viso.
Alle 22.00 prima di andarmene li invito per la sera seguente a bere qualcosa dopo cena e che non avrei accettato rifiuti, appuntamento per le 21.00.
Arrivato in hotel ripenso al fatto che la zia non avesse indossato la mutandina, e che la sua fighetta era bagnata, la troietta era eccitata.
Il giorno dopo, finito il giro dei clienti mi ritiro in camera dove dopo aver riposato qualche ora mi preparo per la serata con gli zii.
Giunto a casa loro mi apre la zia e fattomi entrare mi accompagna in salotto dove lo zio era ancora in vestaglia e ciabatte, mentre la zia indossava un semplice vestitino da casa.
"Ma come vi avevo detto che sarei arrivato a quest'ora, ancora non siete pronti?" Mi risponde lo zio Riccardo " Scusami, ma oggi ho avuto una giornataccia e sono stracotto, non ce la faccio proprio ad uscire." "E tu zia, dai almeno tu vieni, beviamo qualcosa insieme. E' tanto tempo che non ci vediamo dai fammi contento" "Ma non so...lo zio potrebbe avere bisogno di me." "No Rossella vai pure non ti preoccupare, fra un po vado a letto, divertiti ed approfittane di stare in compagnia dell'unico familiare che ti ha cercato, ma senza ubriacarvi, ahahahah."
"Ok allora Aldo aspettami che vado a prepararmi, dammi 15 minuti" e si ritira nella sua camera.
Dopo 20 minuti la vedo uscire dalla stanza con un vestito elegante verde petrolio composto dalla gonna appena sopra il ginocchio con spacchetto dietro, ed una giacca doppio petto, sotto si intravedeva un top di colore nero, ai piedi scarpe tacco 10/12. Gli offrì il braccio e salutando lo zio ci avviammo alla mia macchina.
(Continua)
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