L'occasione fa l'uomo ladro

di
genere
incesti

Sono Aldo, un ragazzo di 25 anni, alto 180 cm e 90 kg di muscoli ben definiti e ben distribuiti, muscoli costruiti con molta palestra e Kick Boxing, lavoro per un'azienda che si occupa di programmazione e fornitura di programmi per aziende. Il mio compito è quello di tenere sempre aggiornati i server delle aziende e per questo spesso sono in giro per la penisola a prestare la mia opera. E' un lavoro che mi piace, anche se passo molto tempo in macchina per gli spostamenti. Non ho la fidanzata e vivo con i miei genitori Elisa 45 anni ben portati casalinga e mio padre 49 anni leggermente sovrappeso e con un'incipiente calvizie che lavora nella mia stessa azienda nel reparto contabilità.
Lunedì mattina mi viene dato il prospetto lavorativo della settimana, mi devo recare nella provincia di Mantova dove devo aggiornare i server di alcune aziende, anche importanti, per cui nel primo pomeriggio parto e raggiungo l'hotel che mi hanno prenotato a Mantova.

Qui abita una mia zia Rossella, sorella minore di mia madre, più giovane di 10 anni, ma che non vedo quasi mai, anzi mai, per colpa sua in quanto è praticamente una stronza. ha litigato con tutta la famiglia. Rossella è sposata con Riccardo, uomo molto ricco di professione notaio e discendente di una stirpe di notai.

Preso possesso del mio alloggio studio la tabella di marcia del lavoro da svolgere, devo dire che le giornate, imprevisti a parte, sono impegnate solo la mattina, e la prima ditta da visitare si trova nella periferia sud di Mantova, si occupa di prodotti assicurativi.

La mattina dopo alle otto sono in ditta e mi presento al responsabile la quale mi fa vedere dove sono situati i server che devo aggiornare.

Dopo due ore ho terminato l'aggiornamento, ed avvisato il dirigente riferisco che avevo terminato e che sarei tornato verso le dodici per vedere se tutto funzionava bene.

Passo il resto della mattinata girando per altre due aziende minori dove il lavoro era molto più tranquillo e che gli aggiornamenti sono stati molto veloci.

Alle 12.30 sono di nuovo a Mantova a controllare che il sistema stia funzionando bene e questa volta vengo accompagnato dal dirigente il quale ha voluto vedere di persona il tipo di lavoro che avevo svolto la mattina. Il controllo dura poco più di dieci minuti, tutti i server funzionano alla perfezione, il mio lavoro qui è terminato dico al dirigente che complimentandosi con me mi invita a prendere un aperitivo al bar di fronte all'azienda.

Tra una chiacchiera e l'altra consumiamo l'aperitivo, dopo di che ci salutiamo e mi avvio verso al mia auto posteggiata davanti all'azienda, mentre il dirigente si dirige nel suo ufficio.

Mentre salgo in auto vedo che una donna, strafiga, si avvicina al dirigente e lo bacia sulle labbra. Per un attimo gira la testa nella mia direzione e... Cazzo ma quella è mia zia Rossella.

Stai a vedere che se la fa con il dirigente, ahahah chissà le corna che porta lo zio Riccardo.

Non parto subito, voglio vedere cosa accade, tanto per oggi ho finito il lavoro.

I due si dirigono verso un'auto parcheggiata all'interno del recinto dell'azienda e poco dopo partono. Decido di seguirli per vedere dove vanno.

Dopo alcuni km si fermano davanti ad un motel lungo la statale. Io prendo il cellulare ed inizio a riprendere il tutto. Scendono e prima di entrare si danno un bacio focoso, pensavo si strappassero le lingue, e poi entrarono. Resto in attesa della loro uscita che avviene dopo due ore, risalgono in auto e ritornano in azienda.

Lei scesa dall'auto del suo capo sale sulla sua auto e si avvia direzione centro di Mantova. Io la seguo, anche molto vicino e vedo che porta il telefono all'orecchio destro. Decido di sorpassarla, sfruttando il momento di rallentamento causato dall'uso del telefonino.

Una volta sorpassata mi viene in mente di farle una bastardata. Infatti metto giù una frenata usando il freno a mani, e lei impegnata com'era al telefono non realizza in tempo il mio rallentamento tanto che riesce a tamponare la mia auto, anche se non molto violentemente.

Scendo dall'auto imprecando nella sua direzione facendo finta di non averla riconosciuta, e vado a controllare gli eventuali danni all'auto.

Lei tutta spaventata e quasi piagnucolando scende dall'auto "Mi scusi, oddio mi scusi, si è fatto male?... Non me ne sono accorta di esserle troppo vicino, sono dispiaciuta. Adesso facciamo subito la costatazione amichevole. E' colpa mia ero distratta:"

Io. "Vediamo quanti danni ci sono, speriamo pochi perchè ci devo lavorare, e per di più l'auto è della ditta, maledizione." Dopo di che mi giro e la vedo sgranare gli occhi..."Aldo, ma tu sei Aldo, che ci fai qua a Mantova?" "Zia Rossella, ahahahah ma proprio tu mi dovevi tamponare, sono qua per lavoro. Dimmi ti sei fatta male?" "No nulla, vediamo i danni".

La mia auto aveva solo dei piccoli graffi al paraurti, nulla di importante e la sua lo stesso per cui non abbiamo fatto neanche la costatazione amichevole.

"Ma Aldo che fai non mi abbracci, dai dammi un bacio." Mi avvicino e le stampo un bacio sulle labbra.

"Ma che fai, non puoi baciarmi sulle labbra." " A si, io no ma il tuo dirigente si?", a che gioco vuoi giocare."

"Ma che dici sei impazzito, quale bacio, quale dirigente, tu sei completamente fuori di testa." " A si, allora guarda questo", prendo il mio telefonino e gli faccio vedere il breve filmato fatto davanti al motel prima che entrasse.

La vedo sbiancare, vorrebbe ribattere ma gli manca il fiato. "Dai spostiamo le auto prima che arrivino i carabinieri e ci facciano una multa per intralcio alla circolazione, ci fermeremo più avanti presso il primo bar che troviamo, e ne parleremo."


(continua)
di
scritto il
2023-04-11
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