Weekend a Milano Marittima 1 parte: il viaggio

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Weekend a Milano Marittima
1 parte: il viaggio

Con Annalisa decidiamo per un weekend a Milano Marittima.
Propone lei, io non ci sono mai stato.
Ci vuole tornare dopo un po’ di anni, dice misteriosa.
Z3M argento, borsone 48 ore in pelle invecchiata sottratto dopo un passaggio a casa dei miei, occhiali da sole… mi sento molto figo.
La aspetto sotto casa e quando scende mi assale un groppo in gola. Quella figa è lei. Quanto è bella!
Sandali di cuoio, abito attillato grigio scuro, solo due orecchini azzurri a stella marina smalatata. Capelli biondi raccolti. Una borsona sportiva e una borsa di Prada mimetica. Gnocca.
Occhiata di sufficienza all’auto, del resto ho capito già da tempo che non ne capisce e non le interessano, le prendo il borsone e lo metto nel bagagliaio.
-ciao- mi dice tutta allegra.
Si solleva sulle punte dei piedi e mi schiocca una bacio divertito sulla bocca.
-sai vero che dalla finestra mia madre ci stà spiando? -
-allora dovevo darti un bacio un po’ più spinto… così si sarebbe preoccupata…-
-scemo- mi dice ridendo -guarda che anche se vivo con loro non sono una bambina e…-
-quello lo so da tempo-
-e comunque sto cercando casa. Col lavoro va bene, e dovrebbero assumermi a tempo indeterminato… se solo qualcuno ai piani alti ci mettesse una buona parola…-
-ai piani alti non sanno nemmeno che esisti- rispondo sornione
-allora qualcuno dei piani alti stasera non avrà il pompino della buonanotte visto che non sa che esisto!-
-qualcuno dei piani alti ti farebbe CFO subito pur di avere uno dei tuoi special kiss stasera!-
Ridiamo. E partiamo.
Si mette un lucidalabbra chiaro. Io chiudo la capote e ci infiliamo in autostrada. Mi fa impazzire vederla sollevare le gambe nude e appoggiare i piedi sul cruscotto. Smalto rosa confetto, gambe lunghe e lisce, da cerbiatta, abbronzate dalla corsa e dalle ore di tennis.
Nota con la coda dell’occhio che la sto guardando e sorride dietro i Tom Ford.
-guarda la strada che altrimenti ci schiantiamo-
-dovevo portare i paraocchi come quello dei cavalli… sei bellissima Annalisa-
-lo so. Ma grazie-
Ascoltiamo musica, chiacchieriamo, ogni tanto ci sfioriamo le mani.
Arriviamo in hotel.
5 stelle, questo fine settimana mi costerà una fortuna ma sono impazzito per lei.
La settimana scorsa ha lasciato Damiano: ora basta nascondersi e basta vedersi di nascosto, primo weekend ufficiale.
Ce lo meritiamo, me lo merito io dopo questi quattro mesi di litigate, di incontri clandestini, di essere l’amante con cui non voleva scopare… ero io quello che si sentiva tradito quando all’alba lasciava casa mia per andare dal fidanzato che finiva il turno al pronto soccorso, io che fissavo il divano dove fino a poco prima avevamo litigato immaginandola col suo cazzo in bocca per farlo rilassare dopo una notte a salvare vite e ricucire ferite sanguinanti.
Non mi ha mai detto com’è andata. Un giorno mi ha chiamato per annunciarmi semplicemente
-l’ho fatto. L’ho lasciato. Ora mi vuoi ancora?-
-sciocca certo che ti voglio. Vieni da me stasera-
-stasera no. Non Posso, esco con le amiche. Ma questo fine settimana andiamo via io e te. Andiamo a milano marittima. Tu prenota l’albergo-
E così eccoci in camera. Enorme, bianca. Terrazza sul mare, la spiaggia poco sotto.
Tempo di cambiarsi, mettersi in costume e andare al Papeete.
Esce nuda dal bagno.
-spogliati e siediti, guidatore- e mi spinge sul letto.
Presto fatto, via pantaloncini e maglietta.
Allungo un braccio per tirarla a me.
-aspetta aspetta. Facciamo un gioco-
mi prende una mano e solleva un dito
-primo dito: sega. Secondo dito: pompino. Terzo dito: footjob. Quarto dito: non ci tocchiamo ma ci masturbiamo uno di fronte all’altro. Quinto dito: doccia fredda.
E ora contiamo- dice e comincia la conta -Ambarabà ciccì coccò
 tre civette sul comò che facevano l'amore con la figlia del dottore…-
-spero esca il terzo!
-ah punti ai miei piedi allora… porcellino… Il dottore si ammalò... ambarabà ciccì coccò… medio. Sei stato accontentato dagli dei del sesso! Ma prima bisogna lubrificarlo un po’-
mi sputa sul pisello già in erezione. Poi mi si siede di fronte, la figa con una brasiliana bionda esposta davanti a me e comincia a masturbarmi piano piano con le piante dei piedi.
-hai visto come ce l’ho stretta amore?-
Io comincio a godere mentre lei con una mano si tocca il clitoride e continua la sega coi suoi piedini affusolati
-si sì sì continua ti prego Annalisa, ti prego!-
-guarda che porco… ti piace vero? Continuo? Ummm mi sto eccitando anch’io- e mi fa vedere che ha lasciato scivolare la mano verso lo sfintere che comincia a titillare con il mignolo.
A me diventa ancora più duro e lei accelera il ritmo
-vengo vengooo, oh si Annalisa…vengo- e schizzo tra i suoi piedi, sui suoi piedi, sulle dita, sulle caviglie imbrattandole di sperma.
Lei con le mani si avvicina un piede alla bocca e ridacchiando lecca via il mio sperma.
-ummmm, buono. Hai un buon sapore-
Si tira su e mi guarda
-forza, pigrone, portami a bene mojito e ballare fino al tramonto-.
Continua
scritto il
2023-03-19
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