Medico di base

di
genere
tradimenti

Sono una dottoressa di base di 32 anni. Alta circa 1 metro e 60, capelli scuri a caschetto e con un corpo minuto ma bello sodo.

Come ogni mattina mi reco nel mio studio dove pratico l'attività di medico di base. Sotto il mio camice bianco indosso una camicetta nera, un paio di jeans e delle ballerine scure.

Faccio entrare il primo paziente. Un ragazzo di colore alla sua prima visita. Inizialemente compilo tutta la sua scheda e non riesco a non notare un certo fisico, muscoloso e tonico. Provo un pò di imbarazzo dato che sono sposata e con mio marito stiamo cercando anche di avere un figlio. Ma in fin dei conti che c'è di male nel guardare e non toccare.

Ad un certo punto lo faccio stendere sul lettino e con lo stetoscopio inizio a controllargli la respirazione. Sotto la maglietta non posso non notare i pettorali e gli addominali molto ben allenati ed inconscimente alla mia testa arriva qualche pensiero poco innocente. Fino a quando mi accorgo che con una mano sto provando la respirazione e con l'altra gli accarezzo involontariamente il corpo.

Accarezzo a partire dai pettorali per poi scendere sugli addominali duri e scolpiti fino artrivare al bordo dei pantaloni. A quel punto la mia mano gli si infila sotto e dopo aver spostato l'alstico dei boxer si ritrova in mano un membro veramente dura e dalle dimensioni apparentemente importanti.

Glie lo sfilo dai pantaloni ed appena fuori si mostra per qwuel gran cazzone che è, dalle dimensioni veramente notevoli. Inizio a fargli una srga con dei movimenti lenti e regolari, inutile dire che sotto i miei jeans le mie mutandine, rosa di di pizzo quel giorno, iniziavano a inumidirsi.

Dopo pochi secondi mentre continuo a masturbarlo mi giro a guardarlo negli occhi e vedo che pure lui è fortemente eccitato, allora come se nulla fossa mi avvicino con il viso al sulo glande ed aprendo la bocca lo avvolgo cerandi massaggiarlo con la mia lingua.

Il pompino da dolce e delicato diventa sempre più famelico ed avvolgente facendo aumentaare l'eccitazione del ragazzo e l'umidità delle mie mutande, ad un certo punto sento una mano prendermi per i capelli e tirarmi con forza, il ragazzo mi staccò di violenza dal suo cazzo e con un gesto velocissimo si mise in piedi dietro di me mi chinò a 90 gradi sul lettine ed in men che non si dica ero con il camice alzato e i jeans abbassati.

Lui si inginocchiò dieto di me ed iniziò a passare la sua lingua tra le mie mutande ormai zuppe, la vagina e il buco del culo. Io non ce la facevo più e non vedevo l'ora di essere penetrata. Lui si alzò appoggiò il suo cazzo alla mia figa ed iniziò a scoparmi forte.

Con quella foga di chi vuole aprire a metà il suo partner sessuale, io godevo come una pazza con i miei jeans abbassatti ed i piedini che iniziavano a sudare nelle ballerine. Ad un certo punto èperò in preda ad un attimo di lucidità mi ricordai che con mio marito non stavo più prendnedo contraccettivi e quindi tra un orgasmo e l'altro gli dissi se poteva sborrasre di fuori che non prendevo la pillola.

Credo che la cosa lo abbia eccittato ulteriormente dato che dopo la mia richiesta lui iniziò a scoparmi ancora più forte. E più mi scopava forte e più io mi eccittavo. Dopo qualche minuto senti i suoi grugniti e un rigolo caldo scendere dalla mia figa sulle mie gambe. Mi aveva sborrato completamente dentro e la cosa mi eccittava tantissimo. Non mi pulii nemmeno, mi tirai su le mie mutandine umide che si inzupparono del suo sperma e mi risollevai i pantaloni. Lui si rivestì e senza nemmeno salutarmi uscì dal mio studio.
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scritto il
2023-03-06
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