Il vicino di casa depravato - l’ascensore (2)
di
Dass92l20
genere
prime esperienze
Insistevo. Quel porco mi guarda e tu non dici un cazzo?
Ma sei pazza.. ma non vedi che è un coglione? Un ragazzino? Ma smettila…
Non stavo bene. Non ero sicura e il cornuto faceva finta che mi inventassi io tutto.
Ma io so. Mi stavo vestendo, questa sera uscirò con amiche e voglio vestirmi per me stessa. Scelgo un vestito verde attillato. Tacchi a spillo nere, abbinate al mio intimo.
Quella sera, apro il cassetto e decido di mettere gli autoreggenti nere con un bel bordo di pizzo verde. Mentre le indosso penso solo ad una cosa: quel porco bastardo chi sa se se ne accorge.
Metto il profumo ed esco sul pianerottolo. La porta non si apre. Salgo sull’ascensore e niente. Non ci sarà.
Dal settimo piano al piano terra sono una manciata di secondi. Mi guardo allo specchio, tiro lo spacco per guardare le mutandine e gli autoreggenti. Mi sento sollevata perché il porco non c’è.
Sono assorta nei pensieri e penso… apro il cancello ed è li. Mi guarda. Vedo la sua eccitazione. Mi saluta e io non ricambio e scappo via.
Il cancello non si chiude. Cazzo, ma non è entrato? Che fa?
Cammino ma mi sento i suoi occhi sul culo, sulle mie cosce. Mi giro e lo vedo li.
Il coglione fa finta di parlare al cel. Mentre lo vedo, sento un brivido.
Cazzo, il mio perizoma si è bagnato. Una goccia mi scorre e lambisce l’elastico degli autoreggenti.
Per colpa di quel guardone quella sera avrei tradito quel cornuto del mio ex.
Ma sei pazza.. ma non vedi che è un coglione? Un ragazzino? Ma smettila…
Non stavo bene. Non ero sicura e il cornuto faceva finta che mi inventassi io tutto.
Ma io so. Mi stavo vestendo, questa sera uscirò con amiche e voglio vestirmi per me stessa. Scelgo un vestito verde attillato. Tacchi a spillo nere, abbinate al mio intimo.
Quella sera, apro il cassetto e decido di mettere gli autoreggenti nere con un bel bordo di pizzo verde. Mentre le indosso penso solo ad una cosa: quel porco bastardo chi sa se se ne accorge.
Metto il profumo ed esco sul pianerottolo. La porta non si apre. Salgo sull’ascensore e niente. Non ci sarà.
Dal settimo piano al piano terra sono una manciata di secondi. Mi guardo allo specchio, tiro lo spacco per guardare le mutandine e gli autoreggenti. Mi sento sollevata perché il porco non c’è.
Sono assorta nei pensieri e penso… apro il cancello ed è li. Mi guarda. Vedo la sua eccitazione. Mi saluta e io non ricambio e scappo via.
Il cancello non si chiude. Cazzo, ma non è entrato? Che fa?
Cammino ma mi sento i suoi occhi sul culo, sulle mie cosce. Mi giro e lo vedo li.
Il coglione fa finta di parlare al cel. Mentre lo vedo, sento un brivido.
Cazzo, il mio perizoma si è bagnato. Una goccia mi scorre e lambisce l’elastico degli autoreggenti.
Per colpa di quel guardone quella sera avrei tradito quel cornuto del mio ex.
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