La vicina di appartamento

di
genere
saffico

E’ una signora matura la mia vicina di pianerottolo.
Ha già superato i 50 anni, dai lunghi e curati capelli biondi, un seno generoso e accogliente al primo sguardo.. Il marito, più anziano, si vede poco nel palazzo, forse ancora impegnato con una sua attività…
Ma lei la incontro sempre sulle scale o vicino all’ascensore, con il sorriso sempre pronto che si apre su quelle labbra morbide e sempre coperte da un leggero strato di lucidalabbra….
Quando mio marito ha avuto quel brutto incidente nel traffico è stata lei che è venuta e mi ha invitato a bere un caffè da lei, a casa sua per cercare di risollevarmi il morale..
A quel caffè se sono seguiti altri, anche dopo che mio marito si è ripreso ed è tornata a casa e in forma… siamo entrate in confidenza parlando di mariti e figli, lei ha una figlia grande ed è già nonna.. per quanto vedendola non lo diresti mai!!
Oggi sono da lei, per il solito caffè…non ci sono più tante formalità tra noi, suono due volte.. lei apre senza chiedere chi è… mi fa entrare e subito vengo avvolta dal suo profumo che mi accarezza il viso…
Mi bacia sulla guancia, due volte…la seconda volta…forse per colpa mia il suo bacio cade sull’angolo della mia bocca…. È caldo il suo respiro…
Indossa un abito che non le avevo mai visto, forse è nuovo…di cotone leggero, tutto abbottonato davanti…morbido e aderente sul suo seno generoso che non puoi fare a meno di ammirare…
Mi accompagna in salotto e nel farlo sento la sua mano posarsi sul fondo della schiena, subito sopra la prima parte dei glutei… Non ci faccio caso, anche se mi sembra che la sua mano si soffermi qualche secondo di troppo e sia più insistente di quanto ci si potrebbe aspettare..
Ha già preparato le tazzine sul tavolino di cristallo davanti al suo ampio divano rosso… Mi fa accomodare e subito comincia a chiedermi dei figli… ne ho due di 10 e 12 anni che sono dai nonni come spesso capita…e ovviamente del marito che ha ripreso il lavoro ed è in ufficio…
Mentre parliamo sorseggio il caffè, sempre buono il suo caffè… e intanto ridiamo a qualche battuta su vicini di casa o negozianti del vicinato…
Nel farlo mi accorgo della sua mano sinistra appoggiata sul mio ginocchio… e anche del fatto che il primo bottone del suo abito colorato è slacciato… strano, ma prima mi sembrava chiuso…
Lo sguardo mi cade sull’attaccatura del suo seno ampio e accogliente che spesse volte avevo già ammirato, talvolta chiedendomi come doveva essere senza vestiti… lei se ne accorge subito, solleva la mano destra e se la passa sul collo lamentandosi dello strano caldo che fa oggi…
La pelle del suo collo è liscia e ancora giovane… la sua mano è sempre sul mio ginocchio, forse un pochino più su…e pure io comincio a sentire caldo, ma non per il tempo bensì per la strana situazione e atmosfera che si sono create tra noi…
Io non sono una ragazzina, è ovvio che ho avuto le mie esperienze in passato ma mai con donne e nemmeno mi è mai venuto in mente se non in recondite e nascoste fantasie… e quindi mi sento un po’ stranita…
Capisco, o quanto meno mi sembra di capire, che lei, la mia vicina che avevo sempre visto solo come una signora gentile e matura, sta cercando di corteggiarmi e, sorprendentemente, mi rendo conto che la cosa mi emoziona e non mi dispiace affatto…
Le tazzine, vuote, sono appoggiate sul tavolino, mentre noi ci guardiamo in silenzio.. sappiamo quello che sta per succedere… non l’avevo previsto né programmato ma so che sta per succedere..
Abbiamo tempo davanti a noi questo pomeriggio quando lei avvicina il suo viso al mio e appoggia le sue labbra alle mie… La sua mano ora stringe con dolce forza la mia coscia mentre si slaccia un altro bottone del vestito…
Poi prende la mia mano e se la porta al seno coperto ancora dal reggiseno chiaro… lo stringo, sento il capezzolo eretto sotto il sottile velo del cotone… ma non riesco a contenerlo tutto questo seno… grande, morbido, caldo… mi stacco dalla sua bocca e lo guardo, guardo la mia mano che, per la prima volta nella vita, stringe un seno femminile che non è il mio..
Vedo le mie mani scendere a continuare l’opera iniziata da lei…slaccio, uno dopo l’altro i bottoni del suo vestito… Sento le mani di questa donna sconosciuta, con la quale fino a poco tempo fa ci si limitava al buongiorno, salire lungo le mie gambe, sfiorare il bordo dei miei slip, accarezzare con la dita agili il mio solco segreto…
Faccio scivolare dalle sue spalle l’abito aperto ai miei occhi per guardarla coperta solo della biancheria intima, un intimo normale per così dire, né castigato né sexy..l’intimo di una donna come posso essere io…
Si appoggia allo schienale del divano e si lascia guardare…quasi nuda, ma non ancora del tutto esposta al mio sguardo curioso…
Poi, dopo qualche istante, con un sospiro mi chiede di alzarmi…
“E’ così tanto tempo che volevo vivere questo momento…ma avevo timore che ti spaventassi…” mi dice mentre abbassa la cerniera lampo della mia gonna e mi slaccia i bottoni della camicetta…fino a quando rimango anch’io nella luce di questo pomeriggio strano ed eccitante vestita solo del mio intimo…
“Sii dolce con me, non spaventarmi” le chiedo supplice mentre le sue mani dapprima febbrili e poi più tenere e tranquille mi sfilano i piccoli slip e il reggiseno…e finalmente rimango nuda, vestita solo della luce del sole che penetra attraverso le tende chiuse..
Vedo una cascata di capelli biondi appoggiarsi al mio addome, scendere lenta verso il mio bosco segreto che sento già solleticato da due labbra calde, da una lingua sapiente che percorre la strada nascosta che porta al paradiso…
Le slaccio e sfilo il reggiseno, le sua mammelle finalmente libere pesano nelle mie mani, stringo forte i capezzoli fino a sentire il gemito dolce e appagato..…. la faccio stendere e il suo corpo ora nudo contrasta in modo meraviglioso con il rosso violento del divano… mi guarda i capelli d’oro sparsi, i seni grandi appoggiati sul suo torace…via questi inutili slip…ecco il suo vello, il paradiso che avrò…
MI chino tra le sue cosce, strofino il viso tra esse…già umide…avvicino la bocca al suo sesso dischiuso e profumato di desiderio..le sue mani prendono i miei capelli e li stringono mentre mi guida là dove so di voler andare… la lingua che assapora i suoi umori, la lingua che la penetra insaziabile…
Lei geme, si irrigidisce, si rilassa, di nuovo rigida, di nuovo rilassata.. poi la schiena si inarca e lei viene nella mia bocca gemendo roca…e chiamando il mio nome mentre bevo il suo godimento fino all’ultima goccia ….
Poi scorro su di lei, la mia bocca copre di baci la sua pelle calda, cerco la pace e la quiete tra i suoi seni mentre le sue mani percorrono lente e delicate la mia schiena nuda e sudata..
Il pomeriggio scivola insieme a noi verso la sera…
scritto il
2023-01-20
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