La fantasia di Alessia

di
genere
trio

Beatrice e Alessia sono due ragazze sui vent’anni, nel pieno della loro giovane bellezza che condividono
insieme in una relazione stabile. Le due si amano moltissimo, stanno molto bene insieme, ma qualcosa nel
loro rapporto non va, l’ombra di molti litigi e traumi che riviene sempre in superficie e trasforma
quell’idilliaca relazione nella più infernale delle immagini. Ogni qualvolta che le due vogliono avere un
momento di intimità ecco che escono fuori i problemi. Alessia, la più scaltra, ci prova spesso con la sua
metà, con l’intenzione di fare qualcosa, ma Beatrice non coglie mai i segnali e, quelle poche volte che li
coglie si raggela e tutto crolla, entrambe iniziano a sentirsi in colpa, entrambe reagiscono allo stesso modo:
perdono la parola. L’aria intorno diventa tesissima, come una corda che, da molto tempo supporta un peso
eccessiva, piano piano si sfila, lasciando incerto, ma ineluttabile la sua rottura, così tra le due amanti. Anche
Alessia ha dei problemi, ogni volta che gli viene voglia, si sente in colpa, sente come se ciò fosse sbagliato;
ama le attenzione che le dà Beatrice, coglie l’intensità le sporadiche occasioni e le rivive nella sua testa,
dando vita a mondi e storie affascinanti. Una di quelle che meritano di essere raccontate è la “storia”
basata sulla presupposizione che da un rapporto a 3 con un ex-scopamico di Alessia, le due avessero potuto
risolvere le loro distanze. Pensava “Se ci trovassimo nella stessa situazione insieme magari la nostra fiducia
aumenterebbe e cadrebbero i taboo creatisi nel tempo”, così iniziò a immaginare e si lasciò trasportare dal
flusso di queste erotiche fantasie.
“Leonard”, ragazzo sui 30 anni, di origine extra-europea “sarebbe perfetto, è molto attraente, simpatico e
già si conoscono… però Bea non accetterebbe mai, direbbe che se già abbiamo problemi tra noi 2, ciò
andrebbe a lenire quella poca fiducia tra di noi… che è un’idea troppo estrema” questo ciò che vagava nella
testa di Alessia. Chiuse gli occhi, prese la sua mano e piano raggiunse il monte di venere, sfiorando la poca
peluria ordinata, per arrivare a toccare le labbra. Così la mente prima così offuscata ora diveniva sempre
più nitida, fino al punto di sembrare reale…
Dopo aver spiegato molto velocemente la sua idea alla ragazza, essa rispose entusiasta e subito andò in
camera sua per cambiarsi (Alessia era già preparata per l’occasione). La visione di Beatrice mentre si vestiva
con un completo nero in pizzo, un pezzo intero, che però lasciava scoperta la parte centrale del ventre e
andava poi a chiudersi in una V poco prima del suo monte di Venere, mentre dietro lasciava una visione
paradisiaca del suo tondo e pieno culo, incorniciato dalla brasiliana che andava scomparendo in esso,
risaltandolo ancor di più. La tensione sessuale in Alessia aumentò, così che iniziò a toccarsi con più foga,
tanta che passò direttamente alla scena dell’incontro, saltando tutti i convenevoli…
Erano in casa di Paolo, in salotto, dov’era situato un grande divano in pelle nera che faceva angolo, insieme
ad una chaise-long collegata a quest’ultimo, davanti un grande tavolo di vetro e al di sotto un grande
tappeto persiano. Il ragazzo era seduto sul comodo divano aspettando le altre 2 per vedere un film, mentre
le ragazze erano ancora in piedi. Una situazione normale, tra amici…finché Beatrice non fece il cenno che
subito l’altra intese e in un attimo le loro lingue si intrecciarono, iniziarono a far correre le mani sul corpo
dell’altra, in uno spettacolo apprezzato da Paolo, che non appena vide lo spettacolo regalatogli dalle 2 ebbe
un’erezione dirompente e rimase lì a guardare e a godere di quel bellissimo spettacolo. A poco a poco le
due ragazze rimasero in intimo, Beatrice con il completino intero, mentre Alessia indossava un completo di
pelle nero, un corpetto che evidenziava il suo seno fiorente e pieno, un perizoma nero in pizzo e delle
autoreggenti collegate a delle calze a rete. Il ragazzo rimase incantato da quella visione così erotica che le
due ragazze gli stavano regalando. Alessia si stacca e va dal ragazzo, si inginocchia e gli tira fuori il suo cazzo
eretto, la leggera punta della lingua percorre velocemente tutta l’asta, per poi guardare la sua amata e
invitarla a darle una mano. Subito Beatrice arriva e insieme alla sua ragazza inizia a leccare il membro di
Pablo, che gode della visione e del fantastico bocchino che sta ricevendo. Le due si guardano negli occhi e le
loro lingue si toccano mentre leccano lentamente prima o poi più veloce il cazzo lungo e snello di Paolo, che
terminava con una cappella dirompente. Alessia mise una mano nella vagina di Beatrice, che nel mentre
continuava il suo lavoro, e la sentì molto umida, calda; così si mise dietro di lei ed iniziò a passarle leggeri
colpi di lingua tra le piccole labbra, che sempre di più si bagnavano.
Alessia è sempre più infuocata, le sembra di partecipare a quella sua fantasia, ma sa che sono belle affinché
rimangono fantasie, perché una cosa di questo tipo non è pensabile realizzata nella realtà che conosciamo.
Così continua a manipolare quel mondo e quel tempo… D’un tratto vediamo Beatrice legata al letto sia
nelle braccia che nelle gambe, bendata e isolata acusticamente da un paio di cuffie. È stata privata di tutti i
sensi, non sa dove siano gli altri 2. D’un tratto sente la sua gamba vibrare e piano piano l’oggetto che crea
la vibrazione sale sempre di più nelle sue gambe, sfiorando le labbra e passando per il monte di venere, per
poi proseguire dal ventre fino al collo, passando in mezzo al piccolo e bianco seno. Pian piano i capezzoli
rosei iniziano ad inturgidirsi, reagendo alle vibrazioni e rilasciando ormoni. Il vibratore riscese e questa volta
si fermò per 1 secondo in mezzo alle grande labbra, per poi continuare il suo percorso. Dopo 2 volte
finalmente ora si muove tra il clitoride e l’apertura, lentamente, per coglierne ogni istante di quell’intenso
piacere. Nel mentre Alessia baciava tutto il corpo della sua amata, ma mai la bocca, arrivava all’angolo al
massimo e poi riscendeva. Le toccava il seno e i suoi bianchi fianchi, mentre Paolo ora era intento a infilare
un dito dentro Beatrice, lentamente…
Alessia sente di star per venire, la sua mano si muove veloce nella vagina, è tutta un fremito, deve fermarsi
un attimo. Vuole portare a compimento la sua fantasia, vuole scoprire come andrà a finire… Sempre
Beatrice legata, questa volta è Alessia a dare attenzioni alla figa bagnata di Beatrice, lo fa con un
leggerissimo su e giù della lingua, prendendo come limiti l’entrata e il clitoride, che piano piano stava
uscendo. Ogni tanto questo movimento veniva spezzato con delle leccate più decise che si soffermavano
nel clitoride, e, come conseguenza facendo gemere di piacere Beatrice, che godeva di ogni attimo. Ogni
qual volta che le si passava una mano anche solo vicino alla sua vagina lei gemeva, era un fuoco, il suo
liquido scolava per terra. Paolo intanto si faceva una sega alla visione così erotica di queste due bellissime e
basse ragazze. Alessia portava anche un paio di stivaletti neri in pelle con un bel tacco abbastanza fino e
alto, sui 7 cm. Intanto passava le mani su tutto il corpo della ragazza immobile e leccava con passione e
decisione, fino a che non mise 1 dito, poi 2 e poi 3 dentro. Continuò così per 5 minuti circa, con movimenti
lenti e decisi, alternati a movimenti poco più veloci. La ragazza cercava di contorcersi, ma era immobile,
impossibilitata di ogni minimo movimento, cieca e sorda, non sapeva chi facesse cosa, poteva solo
concentrarsi sull’inevitabile piacere. Paolo si unì ad Alessia, mise il suo cazzo dritto dentro la figa bagnata e
calda di Beatrice, che gemette più forte e più intensamente, lasciò fare per un po’ il ragazzo, che andava
con un buon ritmo, prima piano, lentamente, poi poco più veloce, poi colpi secchi e decisi per poi tornare di
nuovo al lento. Beatrice godeva, si bagnava e ormai quasi urlava, stava per venire. Così Alessia prese il
vibratore e lo accese e iniziò a torturare così il clitoride della sua amata ed essa dopo poche scariche di
vibrazioni si lasciò andare in un orgasmo intenso, un fremito la scosse, tremò per dei secondi, per poi
essere esausta e sfinita. I due la slegarono…
E così anche Alessia venne, ed ora è nella sua oasi di pace. Non sa se questo potrà mai accadere, forse spera
di sì, o forse no, ha paura che nel realizzarsi poi magari è un’esperienza deludente. Preferisce tenere la sua
fantasia così eccentrica e strana per sé. Anche se freme dal condividerlo con la sua partner tanto amata.
Chissà, magari un giorno…
di
scritto il
2022-12-16
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