Le cagne dell’ufficio: il malavitoso a casa di Valeria e Camillla

Scritto da , il 2022-11-17, genere dominazione

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Un paio di giorni dopo vidi la figlia del notaio in ufficio dal padre e il malavitoso per un rogito. Prima di andare via comunicammo alle interessate i passaggi di proprietà che avevamo concordato.

Camilla era delusa, ma le avevo fatto capire che essere la donna di un malavitoso di quel livello le avrebbe dato solo vantaggi. La madre Valeria invece era al settimo cielo: vide la cosa come una promozione sul campo.

La figlia del notaio rimase frustrata, perché aveva assaggiato il mio cinismo e mi guardò con dispiacere e comprendeva che l’aspettava un avvenire ancora più incerto.

“Salutami quel cornuto di tuo padre e domani mattina vieni in ufficio da me tenendo presente che nel mio ufficio le puttane entrano senza mutandine.”

Il giorno dopo mi arrivò in ufficio il padre di Camilla e marito di Valeria Francesca. “Lei è un mostro, ad aver venduto mia moglie e mia famiglia alla criminalità, se non le lascia andare la denuncio.”

“Lei non denuncia proprio nessuno se non vuole che vengano diffuse su internet tutte le prestazioni di sua moglie e sua figlia, che tra l’altro hanno dato il consenso a essere riprese, con un documento che tengo in cassaforte” disse l’uomo.

L’uomo andò via con la coda tra le gambe per la vergogna e con la consapevolezza di essere in trappola. Prima di vederlo di uscire dalla porta del mio ufficio gli dissi:” non mi interessa, tanto fare sesso con una donna, ma adoro le relazioni umani che scaturiscono dalla sottomissione.”

“Lei è un mostro” Disse l’uomo.

chiamai il malavitoso per raccontargli quello che era successo, e mi disse “mi inviterò a casa loro e gli insegnerò da che parte stare”

Il giorno dopo uno degli scagnozzi del malavitoso andò a casa loro ad avvertirli che il capo sarebbe andato a trovarli a casa nel fine settimana e che anzi sarebbe stato lui a invitarlo a casa sua in modo che potesse fare i suoi comodi con sua moglie e sua figlia.

Arrivato a casa di Camilla e Valeria il malavitoso suonò il campanello curioso di capire cosa avrebbe trovato. Valeria aveva una camicetta bianca con solo bottone al livello dell’ombelico, mentre Camilla una minigonna cortissima che lasciava intravedere la fighetta.

“Io avrei da preparare la cena” disse Valeria

“Alla cena può pensare lui, tu hai cose più importanti da fare” disse il malavitoso

Tra le varie diavolerie della casa c’era anche una specie di home theatre, con cui vedi la televisione come fossi al cinema. Il malavitoso chiese la proiezione del DVD che gli avevo dato con le prestazioni di moglie e figlia di casa, di Valeria e Camilla.

“Ovviamente è una copia, poi te la lascio così puoi vederla con la moviola” il malavitoso disse al marito che era impietrito a guardare la moglie e la figlia che si davano da fare come fossero delle professioniste.

Lasciò perdere di guardare il filmato e andò in cucina per servire la cena che fu veramente squisita

“Allora è arrivata la fine della cena, il vino era eccezionale, è ora di offrirmi qualcos’altro?”

“Vuole una grappa?” disse l’uomo

Intervenne Valeria per trarre d’impaccio il marito e offrì al malavitoso il miglior champagne che avevano in casa.

L’uomo prese la cosa sghignazzando e disse:” Si va bene porta qui la bottiglia, che poi me le porto in camera da letto.”

Intanto sul video scorrevano le immagini del culo di Valeria e Camilla e le dieci casse di amplificazione riportavano fedelmente ogni sospiro e godimento delle due cagne, i cui gridolini ritmici facevano da contrappunto allo sbattere dei loro culi contro le cosce di chi di volta in volta le aveva scopate.

Non aveva via di scampo e racimolate le ultime briciole di coraggio che gli rimanevano l’uomo disse:” se vuole può scopare Camilla e Valeria nel nostro letto matrimoniale.”

“Bravo, ce l’hai fatta! Adesso però devi dare loro una mano, non puoi lasciare fare tutto a loro, aiutale a spogliarsi e portarle qui sul divano.”

Lui le raggiunse, le spogliò, arrivati davanti al divano dissero” Prego, si accomodi e faccia pure i suoi comodi con mia moglie e mia figlia.”

Quasi fosse stata una sceneggiatura arrivò la voce di Camilla e Valeria che nel filmato stavano godendo.

Il malavitoso si alzò dal divano, con una mano prese la bottiglia e con l’altra disse “Portatemi nella vostra camera da letto.”

Mentre si spogliava ordinò a Camilla e Valeria di mettersi con il culo all’aria e infilò il suo cazzo a turno nel sedere bianco delle due, incominciando a sbattersele nella speranza che urlassero, cosa che puntualmente avvenne.

Quando fu soddisfatto mise loro il cazzo nelle loro bocche che furono ben felici di ospitarlo.

Valeria e Camilla si fermarono solo un attimo per dire” la preghiamo, abbiamo la figa in fiamme, ci infili il suo cazzo.”

L’uomo mollò loro uno sganassone “Chiedetelo con gentilezza.” Disse

“La prego, abbiamo la figa in fiamme, ci sbatta, ci dia il suo cazzo, la preghiamo.” Dissero

L’accontentarono e l’uomo le penetrò fino a farle venire l’orgasmo.

Prima di andarsene però volle strafare nella voglia di distruggere quella famiglia che si credeva di essere Dio in terra un tempo.

“Valeria e Camilla sono state soddisfatte quindi penso di essermeli guadagnati cinquecento euro per la mia prestazione.”

L’uomo lo guardò con faccia stizzita, ma prese cinquecento euro e li diede al malavitoso.

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