Dalle seghe a prenderlo nel culo il passo è relativamente breve.

di
genere
incesti

Mi ero fatto una idea molto precisa, oltre al lavoro mamma e papà uscivano insieme solo per la spesa, ancora insieme pensavano ai lavori domestici e poi tutto il tempo lo dedicavano all'amore. Scopavano sempre, si chiudevano in camera e davano inizio alle battaglie sessuali condite da volgarità gemiti, urla di godimento e tanto altro ancora. Mamma una super figa da schianto, papà un fusto come pochi si attraevano fisicamente, erano innamorati senza fine. Io non avevo altra scelta che praticare la masturbazione forzata. Seghe a ripetizione. Una sera mio cugino Attilio venne a dormire da noi. Attilio era figlio del fratello di papà, venne da noi perché i suoi genitori dovevano andare ad un matrimonio a Lerici. Avevo un letto a due piazze nella mia camera quindi stavamo anche comodi. Quando ebbe inizio lo spettacolo, che per noi era solo acustico, mio cugino si meravigliò e chiese cosa stesse succedendo, risposi che stavano scopando come tutte le sere. Chiese "E tu cosa fai"? "Le seghe" risposi candidamente "Lo faccio anch'io" Subito si tolse le mutande restando totalmente nudo con un cazzo enorme. tolsi anche le mie e due bei cazzi svettavano sui nostri corpi. Fece il primo passo "Prendilo in bocca" "Tu prendi il mio" prima che rispondesse stava già succhiando. Sistemammo i corpi ed ognuno succhiava l'altro. In quel modo non si può resistere, sborrai prima io e lui ingoiò fino all'ultima goccia, quando sborrò lui mi adeguai e feci lo stesso. Si avvicinò alla mia bocca per baciarmi, non l'avevo mai fatto con un ragazzo, fu bellissimo. "Attilio ma sei gay"? "Finora no ma il cazzo mi piace succhiarlo ed una volta l'ho preso anche nel culo, non puoi immaginare come ho goduto. Mi piace anche la figa però" Mamma e papà continuavano imperterriti a scopare ed Attilio era più eccitato che mai, Gli diedi le spalle per spostare la coperta, sentii appoggiarmi il cazzone fra i glutei mentre con le braccia mi cingeva il petto. Non so cosa mi successe mi sentivo nella posizione ideale, sentirmi invaso e protetto in quel modo mi piaceva proprio, poi cominciò a leccarmi i lobi, fu allora che strinsi il culo sul suo cazzo. "Mettilo dentro" "Se non l'hai mai preso ti farà male, hai della crema"? Aprii un cassetto e trovai un tubetto di Cera di cupra, la spalmò una buona dose nell'ano e il restante sul suo cazzo, puntò e spinse piano , più spingeva e più mi piaceva fino all'entrata totale. Un poderoso cazzo nel culo e con una mano mi masturbava non impiegai molto a sborrare sul letto. Mi meravigliai di me stesso, aver sopportato quel cazzone godendo. Naturalmente Attilio volle essere ripagato con la stessa moneta, fu lui stesso a succhiarlo per predisporlo alla penetrazione anale. Per lui fu più facile perché aveva detto una volta, ma il cazzo entrò molto facilmente, altro che una volta, si faceva inculare molto spesso. Gli feci lo stesso trattamento e morì di piacere. Ci ricomponemmo per la notte dormendo abbracciati. Mi sussurrava "Vorrei stare sempre con te" "Anch'io ti voglio con me" Riuscimmo con varie scuse a stare insieme per altri dieci giorni, poi richiamato dai suoi tornò a casa. Quando abbiamo la possibilità ci uniamo ancora nel frattempo abbiamo conosciuto una ragazza che vuole essere scopata da noi contemporaneamente. Ci piace la figa, forse di più il cazzo?
di
scritto il
2022-10-27
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