Il colmo - cap4 - Angelo

di
genere
tradimenti

Un anno prima

Erano passati già due anni dalla vacanza ai Caraibi che mi aveva cambiato la vita.
Con Daniela avevamo preso a frequentare con assiduità il club a Pavia, in pratica ci si andava quasi tutti i week end. Mi ero fatto parecchi amici ed ero diventato un mago con la stecca. Non mi piaceva molto infatti assistere agli amplessi di mia moglie, preferivo restare al piano di sotto con gli altri mentre lei si toglieva le sue “soddisfazioni”. Il sesso a casa era diminuito in maniera notevole, non tanto perché lei me lo negasse, ma in qualche modo si era accentuato il mio complesso di inferiorità e di incapacità nei suoi confronti (d’altronde lei non faceva nulla per evitarlo) e questo mi aveva tolto la voglia di cercarla.
Qualche volta era successo che fossimo invitati anche ad altri eventi. In fin dei conti con molti mariti avevo fatto comunella e faceva piacere fare qualche grigliata tra noi la domenica a pranzo, stante anche il fatto che le nostre signore si conoscevano ed erano accomunate dalle stesse passioni.
Era primavera inoltrata e quella domenica eravamo invitati a casa di Elisa e Alessandro per un assado in compagnia. Avevano una bella villa con un bel giardino in provincia di Piacenza.
Generalmente a queste feste non presenziavano persone estranee al nostro giro. Invece notai nei pressi del tavolo preparato con sopra gli aperitivi e gli stuzzichini un uomo alto circa un metro e novanta, fisicamente prestante e ben vestito, i capelli corti rasati, che chiacchierava con Elisa, mentre Alessandro era intento a curare la carne sulla griglia. Presi due bottigliette di birra e mi avvicinai a lui, porgendogliene una.
- Grazie Giorgio, ci voleva! Fa un caldo qui vicino!
Facemmo sbattere le due bottigliette e ne demmo in contemporanea un lungo sorso.
Indicai con il mento e con lo sguardo lo sconosciuto
- Chi è?
- Chi Angelo? Lo ha conosciuto Elisa non so dove. So che ha fatto il bull di professione per vent’anni, con coppie molto facoltose che lo riempivano d’oro per i suoi servigi… Credo lo faccia ancora a volte, ma sai, l’età avanza per tutti e da quello che ho capito viene un po' soppiantato da altri più giovani di lui.
- Capita a tutti!
E ridemmo insieme.
Mentre ne stavamo parlando vidi Daniela essergli presentata da Elisa. Angelo, che già non mi piaceva, mi stette istantaneamente ancora meno simpatico.
Alla fine la carne era pronta. Il tavolo era lungo, eravamo circa una ventina di persone. Capitava spesso che ci si sedesse uomini da una parte e donne dall’altra, e quasi tutti i maschi avevano già preso posto da un lato del tavolo. Angelo, che non aveva in pratica parlato con nessuno degli uomini presenti ma praticamente solo con le signore, se ne infischiò e prese posto invece proprio vicino a mia moglie. Per tutto il pranzo chiacchierarono tra loro, quasi non considerando gli altri. Me ne accorsi e la cosa mi diede molto fastidio, tanto che quando ce ne andammo nel tardo pomeriggio mi sentii sollevato.
Il sabato pomeriggio cominciai a prepararmi come al solito per andare al club. Ormai era sottinteso che ci saremmo andati, come sempre capitava ormai da un bel po' di tempo a questa parte. Daniela invece mi gelò.
- Gio stasera non andiamo a Pavia….
- Come mai Dani? Ti sono venute le tue cose?
Per ovvi motivi quando mia moglie aveva il ciclo la serata saltava
- No Giorgio non le ho. Stasera esco con Angelo
Finsi di non capire di chi parlasse
- Angelo chi?
- Angelo, quello che c’era domenica alla grigliata di Elisa
- Ma tu e lui da soli?
- Certo, vorresti mica venire anche tu?
E si mise a ridere nonostante la mia espressione sgomenta.
- Gio non cambia niente dalle altre serate….è sempre un uomo che non sei tu….è per cambiare un pochino!
A quel punto mi arrabbiai e cominciai ad alzare la voce
- Certo che cambia! Tutto cambia! Questa è una cosa che non facciamo per nulla insieme…. Mi avevi detto fin dall’inizio che avresti fatto queste cose con me, che volevi che io fossi presente…invece ora esci con un altro senza avermene nemmeno parlato prima!
- Non gridare! Si tratta di una serata questa volta non con un ragazzo ma con un uomo. Lui mi ha invitata ed io ho accettato, punto e basta! E poi andiamo semplicemente fuori a cena insieme! Stai tranquillo e aspettami a casa, non farò tardi!
- Aspettami a casa? Non farò tardi?
- Certo non farò tardi, forse….
- Come forse?
- Giorgio non essere ingenuo… e non fare così! Ho avuto altri uomini quasi tutti i sabati negli ultimi due anni e adesso ti metti a fare il geloso?
Era vero, adesso ero geloso. Probabilmente il mio sesto senso mi diceva di esserlo.
- Voglio provare questa nuova esperienza. Sai lui è un professionista, e poi non è detto che debba succedere altre volte. Guardati un bel film alla televisione o qualche partita, è tanto che non lo fai. Prenditi una serata tranquilla tutta per te….
Una serata tranquilla tutta per me? Ma che cavolo stava dicendo?
- Ora mi cambio che tra un’ora passa a prendermi…
E si chiuse in bagno.
Quando ne uscì capii subito che si era cambiata per far colpo. Aveva una camicetta bianca sbottonata quel tanto da far vedere lo spacco del seno ed una gonna che le arrivava a metà coscia, sexy ma elegante; ai piedi le sue scarpe nere tacco 12 ed il trucco perfetto. I capelli le cadevano ariosi lungo le spalle mentre parlava al cellulare. Ebbi modo di sentire solo le ultime parole.
- Va bene, sono pronta. Due minuti e scendo!
Prese la borsa da sopra il mobile dell’ingresso e ci infilò dentro le chiavi di casa mentre io ero ammutolito e la seguivo con lo sguardo. Faceva tutto in fretta. Mise la mano sulla maniglia della porta e la aprì, poi si girò verso di me
- Ciao ci vediamo dopo! Riposati che ne hai bisogno!
Mi alzai dal divano sul quale ero seduto ed aprii la porta finestra che dava sul balcone dal lato della strada. Mi sporsi per guardare. Sotto un’audi nera era in doppia fila con le quattro frecce accese ed appoggiato alla portiera aperta vidi distintamente Angelo vestito con jeans, camicia e giacca che aspettava mia moglie. Quando lei comparì le andò incontro e si scambiarono i canonici due baci sulle guance, poi lui le aprì galantemente la portiera dal lato passeggero e la fece salire.
Vidi partire la macchina e da quel momento cominciai a sentirmi disperatamente solo.
La serata fu terribile. Cercai di distrarmi in tutti i modi, con la televisione, con i giochini sul cellulare, con la birra. Lo stomaco era chiuso e non riuscii a mangiare praticamente nulla. Oltrettutto dopo passata la mezzanotte uscivo ogni mezz’ora sul balcone e restavo in attesa di vedere comparire dall’incrocio l’audi che mi avrebbe riportato a casa Daniela.
Alle quattro e quindici del mattino sentii la chiave girare nella toppa. Ero seduto nel buio sul divano nel completo silenzio. Daniela accese la luce e mi vide. I suoi capelli erano scompigliati, il trucco sfatto.
- Ah, sei ancora sveglio! Meglio così non devo svegliarti io!
Si sfilò le scarpe e venne a sedersi di fronte a me, sul lato opposto del divano ad angolo, e cominciò a massaggiarsi i piedi.
- Non mi chiedi com’è andata?
- No grazie, guardandoti posso immaginarlo da solo….
Mi sorrise compiaciuta.
- Ho parlato molto a cena con Angelo. Mi ha spiegato molte cose sui mariti come te…
- Sui mariti come me?
- Si, come te. Sui mariti a cui piace sapere che la loro moglie fa sesso con altri uomini, che si sentono inadeguati…
- Ah davvero? E il genio che ne sa di me?
- Giorgio non fare ironia inutile. Mi ha spiegato bene come alla fine siate tutti uguali. Comunque lasciamo stare questo discorso, lo riprendiamo un’altra volta che ora sono stanca. Però ho dovuto promettergli che quando sarei rientrata a casa avrei fatto una cosa…
Si mise in piedi, si portò a mezzo metro da me seduto sul divano e si raccolse la gonna intorno alla vita, poi mise le dita sui bordi dell’elastico del perizoma nero che indossava e cominciò a calarlo molto lentamente.
Cominciai a vedere il suo monte di venere liscio e depilato poi le mutandine cominciarono a staccarsi con fatica, un liquido biancastro le teneva incollate alla pelle di mia moglie. Alla fine si separarono da lei e potei vedere con chiarezza la macchia di sperma sulle mutandine e quello che era attaccato alla sua vagina. Rimasi allibito con lo sguardo incollato in mezzo alle sue gambe.
- Angelo mi ha riempita di sperma, lo vedi? Lo abbiamo fatto senza preservativo perché lui ha voluto così e mi ha riempita. Poi ha voluto che reindossassi le mutandine ancora piena di lui, senza lavarmi, e mi ha detto che una volta a casa avrei dovuto farti vedere tutto!!!!
- Perché mi stai facendo questo Daniela?
- Angelo mi ha detto che è necessario, che serve a rimarcare la differenza tra lui e te! Ah, poi mi ha detto di dirti anche questa cosa….
- Che cosa?
Daniela mi guardò fisso negli occhi, era motivata
- Mi ha detto di dirti che il cornuto deve imparare quando gli viene chiesto a pulire la fica della moglie dallo sperma del suo bull, e che dovresti imparare a farlo fin da ora. Mi ha detto anche che alla fine ti abituerai e ti piacerà!
- Stai scherzando spero….
- No Gio, non sto scherzando ed anzi sto per chiedertelo, anzi come mi ha detto Angelo ad ordinartelo… voglio che mi pulisci la fica con la lingua e per bene!
Così dicendo balzò in avanti e mi schiacciò il suo pube sulla faccia. Io mi ritrassi schifato e la allontanai.
- Ma vaffanculo! Tu e lui!
E mi diressi verso il bagno dove potermi sciacquare la faccia e togliermi quello schifo di dosso
- Imparerai Giorgio. Imparerai….. – mi disse Daniela ridendo mentre mi allontanavo.
Per quel mese tutti i fine settimana di Daniela furono impegnati con Angelo. L’ultimo addirittura sparì il venerdì sera per tornare la domenica sera. Le conversazioni tra noi erano ridotte al minimo sindacale. Non eravamo più andati al club a Pavia. Alcuni dei miei “amici” mi avevano cercato per sapere cosa potesse essere successo ed io avevo risposto tenendomi sul vago ed adducendo qualche problema di lavoro che mi aveva gioco forza tenuto lontano, ma che presto avrei risolto.
Il venerdì sera al mio rientro dal lavoro trovai la tavola in salotto apparecchiata per tre. Chiesi subito spiegazioni a Daniela, stante il fatto che non avevo proprio nessuna voglia di avere ospiti.
- Stasera viene Angelo a cena! – mi disse lei tutta eccitata.
L’espressione che feci tradì tutto il fastidio che stavo provando.
- Io ed Angelo abbiamo ritenuto necessario parlare di quello che sta accadendo, e lui è sicuro che in questo modo potrai capire meglio
- Fantastico! Non ne vedevo l’ora! Chissà cosa ci sarà da capire oltre a quello che so già…
Eravamo seduti a tavola da un bel po'. Mangiavo senza quasi proferire parola. Mi sentivo osservato. Ad un certo punto Angelo prese la parola
- Allora Giorgio, che cosa vogliamo fare?
- Che cosa vogliamo fare in che senso?
- Nel senso di noi tre. Facciamo un piccolo riassunto tanto per chiarire le cose: tu ormai dovresti avere ben chiaro che non sei in grado di soddisfare sessualmente tua moglie, ed è per questo che io mi trovo qui seduto a questa tavola. Perché questo è il mio compito adesso: soddisfare Daniela e darle quello che con te non ha mai avuto. Lei in questa casa è diventata una specie di regina….
Mia moglie sorrise prendendogli la mano, e lui continuò
- Quindi il mio compito è quello di soddisfarla, mentre il tuo è quello di non farle mancare niente, di coccolarla e di accudirla. E perché no, di viziarla! Devi essere contento del ruolo che hai, che è quello di renderla felice e di assecondarla in tutto quello che decide. Invece Daniela mi racconta che non sei per nulla collaborativo!
- In pratica vorreste che io fossi una specie di schiavo di mia moglie? Ma siete impazziti?
A questo punto intervenne Daniela
- Gio, dovresti almeno provare e vedere se le cose possono funzionare non credi?
- Funzionare per chi? Dani, io e te abbiamo perso tutta la nostra intimità! Sai da quant’è che non stiamo insieme? A letto ma anche fuori dal letto! Tutto il tuo tempo libero che avevi lo hai passato con lui! Ma che volete da me ancora dopo che volente o nolente sto sopportando tutto questo?
- Giorgio, ti prometto che passerò più tempo per te e che faremo anche di più l’amore….
Ci pensò un attimo e poi continuò
- Sempre se Angelo sarà d’accordo. Sai adesso stiamo instaurando questo rapporto tra noi due e non credo lui voglia dividermi con qualcun altro….
Lui annuì e sorrise
- Potrei anche qualche volta essere d’accordo, ma è ovvio che non si fa niente in cambio di niente…. Se Giorgio diventasse più collaborativo e ci mettesse impegno perché le cose possano andare bene tra noi tre, potrei anche acconsentire….
Nella mia mente confusa la strana idea che avrei avuto la possibilità di stare con Daniela cominciò a farsi spazio. Nutrivo la speranza di farla ragionare e magari di farla tornare sui suoi passi. Ero convinto che ancora mi amasse.
- Dai Giorgio, promettimi che ci proverai! Tante persone vivono così e alla fine riescono a vivere bene! Me lo prometti?
- Ok, ci proverò…
- Molto bene, brindiamo alla nostra nuova famiglia! – disse Angelo - Direi di cominciare subito a capire se Giorgio poco fa ha detto la verità. Daniela prendi il regalo che gli abbiamo comprato!
Tutta eccitata mia moglie si diresse verso la sua borsa e ne estrasse un piccolo pacco regalo.
- Ecco Giorgio è per te!
Cominciai a scartarlo. Non appena lo ebbi aperto rabbrividii: era una cintura di castità.
- Voglio che lo indossi subito! Non vedo l’ora di vedere come ti sta!
- E’ uno scherzo vero?
- Gio hai appena finito di dire che avresti collaborato! Forza abbassa i pantaloni e le mutande che te lo metto! Ho visto come si fa su internet!!!!
Angelo mi prese per il braccio e mi fece alzare in piedi.
- Forza, fai come ti dice Daniela!
Riluttante mi abbassai i pantaloni e dopo le mutande.
- Ma guarda guarda che cazzettino piccolo! Ma dove devi andare con quello? Ma ti rendi conto?
Angelo si mise ad infierire su di me, mentre Daniela cominciò ad armeggiare col mio pene. Inevitabilmente cominciai ad avere un’erezione.
- Guarda guarda si sta scaldando….ma non deve, altrimenti non riesco a mettergli la cintura!
Angelo aveva una soluzione per tutto
- Prendi qualcosa di ghiacciato dal freezer, vedrai che gli passano i bollenti spiriti!
Mi applicarono la busta del minestrone e con non poca difficoltà Daniela riuscì a completare l’opera. Ora il mio pisello era racchiuso e luchettato dentro una custodia di plastica.
Ma le sorprese non erano finite.
- Gio, adesso mi sono eccitata ed ho voglia di fare l’amore con Angelo. Noi andiamo di là in camera nostra. Tu riordina tutto!
Mentre mettevo ordinatamente i piatti nella lavastoviglie sentivo il letto cigolare ed i gemiti di mia moglie che non riusciva a trattenersi. Un verso da parte di lui e un urlo da parte di lei mi fecero capire che avevano raggiunto il climax. Sentii Daniela chiamare il mio nome dicendomi di raggiungerli. Deglutii amaro perché immaginavo cosa mi aspettasse.
Aprii lentamente la porta li vidi. Angelo nudo con il suo enorme uccello appoggiato di lato su una coscia che stava perdendo consistenza, lei con le cosce divaricate, sudata e slabbrata.
- Ricordati che hai promesso Giorgio!
- Si me lo ricordo!
- Allora forza datti da fare!
Mi chinai tra le sue cosce e cercando di mandar via i conati di vomito che mi assalivano cominciai a ripulire la fica di Daniela da tutta la sborra di Angelo.
scritto il
2022-10-14
4 . 3 K
visite
7
voti
valutazione
3
il tuo voto

Continua a leggere racconti dello stesso autore

racconto precedente

Il colmo - cap3 - La resa

racconto sucessivo

Il colmo - cap5 - Cornugames
Segnala abuso in questo racconto erotico

Commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.