Il percorso di due amici cuck bsx ritrovatisi anni dopo. parte 4

Scritto da , il 2022-09-15, genere prime esperienze

Ieri ci siamo incontrati di nuovo, questa volta da me perché avevo casa era libera. Alle 10 Giulio mi avvertiva di ritardare una mezz’ora e io nell’attesa ho approfitto per depilarmi meglio il culo. Io ci spero sempre ed è tale la voglia che mentre aspetto gioco un po’ con uno dei vibro di mia moglie. Il tempo passa in fretta e suona il citofono, rimetto al suo posto il vibro e vado ad aprire. Giulio entrando mi saluta, ma non come al solito, questa volta mi da una toccatina alla patta e commenta: “vedo che sei carico”. Ci accomodiamo sul divano e subito se lo tira fuori. Resto sorpreso per la sua determinazione, di solito parliamo e poi davanti ad un video iniziamo ad approcciare, del resto siamo amici e tendenzialmente ci siamo comunque comportati come amici. Guardandomi mi dice: “allora, se vuoi imparare a fare bene i pompini, questo è il momento, basta che ti fai guidare e non ti seghi, se vuoi, puoi solo toccarti il culo”. Annuisco tra l’imbarazzo e l’eccitazione per l’approccio forse troppo diretto, certo che mai avrei immaginato di sperimentare una situazione del genere anche se di fantasie ne avevo fatte tante.
G: “questa volta devi spogliarti e metterti in ginocchio davanti a me, voglio che mi guardi mentre lo succhi, poi, a mano a mano ti dico io cosa devi fare”. Dopo essermi spogliato non senza imbarazzo, andavo a posizionarmi come mi aveva detto cercando di raccogliere la saliva. Appena in ginocchio ho alzato lo sguardo e aperto la bocca per darmi da fare. Però, mentre mi calavo ho istintivamente chiuso gli occhi, forse per concentrarmi meglio e raccogliere tutte le sensazioni. G: “andiamo bene, cosa ti ho appena detto?” IO “scusa, non mi sono reso conto” G: “bravo, ora bagnalo e usa la lingua tutto attorno, usa tanta saliva e guardami perché devi capire come farmi godere. Ogni tanto accoglilo in bocca e accompagna i movimenti con la mano, se riesci affondalo in gola ma senza esagerare”. Cercavo di eseguire le sue indicazioni, effettivamente potevo notare le sue reazioni quando passavo sul filetto o roteavo la lingia, ma anche quando lo prendevo in bocca avevo notato che apprezzava, soprattutto quando cercavo di prenderlo in profondità. Se spingevo e insistevo con il su e giù notavo sulla sua faccia quasi una espressione di fastidio”. Mi stavo eccitando parecchio nel vederlo godere e la tentazione di segarmi era forte ma mi era vietato. Mi piaceva guardarlo mentre lo succhiavo, poi, messo a pecorina mi sentivo sottomesso e anche questo aveva il suo peso. Giulio iniziava ad ansimare, ogni tanto chiudeva gli occhi dicendomi: “bravo, stai diventando bravo, mi raccomando, non ti segare, puoi solo toccarti il culo, anzi, toccatelo, vediamo come va”. Sorreggendomi solo sulle ginocchia iniziai a toccarmi il culo. Da solo ogni tanto lo facevo mentre mi segavo e la cosa mi faceva venire in un attimo. Anche in questa situazione, senza toccarmi però il cazzo, lentamente arrivava il piacere, piccole onde che si facevano più frequenti, ma sempre piccole onde di piacere. Vedendo il mio sguardo assorto nel piacere, Giulio mi disse: “fammi sentire come godi, ansima, di cose porche, fai la maiala che mi piace sentire come godi” Mentre inizio goffamente ad ansimare, ma poi ci ho preso la mano ma non sono riuscito a proferir parola, Giulio prende la mia testa tra le sue mani e inizia a muoverla dandomi il ritmo, poco dopo esplode trattenendomi e spingendo la testa. Volevo togliermi, spostarmi ma ero bloccato, in quella posizione, con il cazzo nel fondo della mia gola ho iniziato ad avvertire l’inizio della sua sborrata. Credo di aver ingoiato direttamente i primi schizzi, il resto me lo sono trovato in bocca ma non era finita. Solo a quel punto Giulio allentava la presa sulla mia testa continuando a venirmi le ultime gocce in faccia. Ero tutto imbrattato, anche perché me lo aveva strusciato sulla faccia e sentivo il bisogno di andarmi a lavare quando Giulio mi disse: “prima di lavarti ti devi specchiare, devi vederti sborrato in faccia, ora sei un pompinaro vero”.
Mentre ero in bagno a ripulirmi la faccia Giulio arriva da dietro, il suo corpo addosso mi eccitava mentre la sua mano cercava il mio cazzo che nel frattempo si era smosciato quasi per effetto della prova di sottomissione. G: “adesso tocca a me farti godere, mettiti sul divano”.
Mi metto comodo, Giulio si posiziona come prima ero io e me lo prende in bocca, poi inizia a toccarmi lo sfintere trovandolo già lubrificato. Inizia a penetrarmi con una e poi due o forse più dita mentre mi spompina. È davvero bravo con la bocca ma non riesco ad apprezzarlo fino in fondo perché la stimolazione anale mi fa venire subito. Restiamo sul divano ancora un poco, poi ci rivestiamo e riprendiamo la nostra routine dei discorsi. Solo nel salutarci torna a farmi i complimenti aggiungendo che il mio culo gli è sembrato accogliente.
Purtroppo, il giorno dopo è partito di nuovo, forse dovranno passare un paio di mesi prima di rivederci e questa volta sarà ancora più difficile aspettare.

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