Piero,il fratello remissivo 4

Scritto da , il 2022-09-04, genere dominazione

Lei si fa una doccia, torna a letto, mi fa una carezza sulla testa e si addormenta come un sasso girandomi le spalle. Io resto a guardare il soffitto e a cercare di riordinare le idee, dopo questa giornata tumultuosa. Cinzia mi mostra tenerezza, ma non si fa scrupolo di tradirmi …con Claudio e con altri. Lo ha fatto poco dopo averli conosciuti. Lo ha fatto convinta che io fossi all’oscuro dei suoi maneggi con gli altri uomini. Di sicuro capisco che le piace molto darsi a maschi ben dotati, che la scopano senza remore, come fosse una troia. Ci gode ad essere sbattuta in un letto, come su un tavolo, o in piedi, anche sapendo che io sono a pochi metri da lei. Cosa devo dedurre dalle mie argomentazioni? Che lei ha capito la mia indole sottomessa e ne approfitta? Che futuro immagina per noi? vuole continuare a fare sesso con tutti, nell’idea che io comunque accetterò tutto da lei? Anche a lei piace essere sottomessa? I pensieri mi frullano nella testa, non riesco a venirne a capo, né a trovare una soluzione. Alla fine, crollo anche io nel sonno profondo, ho vissuto emozioni molto forti oggi, anche profonde umiliazioni. La mattina seguente ci svegliamo e ci prepariamo per andare al mare. Lei è molto allegra, sembra ignorare quanto successo ieri. Decido di assecondarla e far finta di non sapere. Arrivati in spiaggia, mi calo dietro il giornale, continuando a sorvegliare di sottecchi le intenzioni della mia fidanzata. Sembra tranquilla, solite cose, si mette in bikini, uno di quelli vinti, si spalma l’olio e si sdraia al sole. Tiro il fiato, per ora la situazione mi sembra sotto controllo. Ogni tanto si anima il suo telefonino, lei ci getta uno sguardo, ma poi riprende a godersi il sole. Verso le tredici sento la vibrazione del cellulare e la vedo leggere il messaggio appena giunto. Mi sembra emozionata da quanto ha letto. Passano una decina di minuti e mi annuncia che va a fare una doccia e qualche acquisto nella farmacia e nel supermercato, sul lungomare. Aspettami qui, caro, mi dice. Torno tra pochi minuti, non ti scomodare, aggiunge! Insospettito come al solito la lascio raccogliere le sue cose ed avviarsi, poi la seguirò di nascosto. Risale la passarella lungo la spiaggia, quando sta per scomparire alla mia vista, mi alzo e mi avvio. Girato l’angolo vedo che si saluta con un uomo, lui la bacia sulle labbra e la stringe a sé. Poi, tenendola per mano, si avviano lungo la strada, in direzione del centro. Mi avvicino quanto basta per riconoscere in Claudio il suo accompagnatore. Tenendosi per mano, baciandosi ogni tanto, lui la porta verso un ingresso secondario dell’albergo. Dal giardino li vedo entrare in una porticina metallica seminascosta, nella parte posteriore della costruzione. Faccio passare un minuto e poi entro anche io, sulle loro tracce. Vedo che superata la porta, ci sono scalini che portano in basso…altra porticina, in fondo. La apro con circospezione e mi appare un garage/magazzino privato della costruzione. Ci saranno almeno una decina di auto, molti scatoloni impilati, forse di dipendenti; tra una serie di colonne e di numeri scritti sulle pareti. Dalla mia posizione li vedo verso il fondo del sotterraneo, che parlano in piedi. Si è aggiunta un’altra persona che ancora non so ben definire. Mi avvicino lentamente, senza il minimo rumore, passando piegato tra le auto e le colonne. Arrivo finalmente alla giusta distanza per vedere e sentire tutto, a pochi metri, nascosto ai loro occhi da un furgone bianco. Il terzo personaggio parla con loro due. Deve essere una figura importante, Claudio gli parla con rispetto in terza persona. Le volevo presentare una nostra cliente, gli dice. E’ una ragazza di ottime qualità, accompagnata da un fidanzato mediocre e scarsino. Cara Cinzia, ti presento il sig. Michael, di cui ti avevo già parlato, è un uomo esperto e autorevole. Può farti felice, felice di esprimere i tuoi desideri e le tue voglie di donna. Lui la osserva con attenzione e tace. Lo guardo bene, sarà sulla cinquantina, sportivo, molto fisicato, un viso duro con grossi baffi e occhi azzurri, molto penetranti. Vediamola! dice a Claudio. Allora il vicedirettore le va dietro, le solleva la maglietta fin sotto il mento. Poi le alza il micro-gonnellino a pieghe bianco. Cinzia è un po' tremante mentre lui le sfila del tutto la maglietta. La appoggia sul sedile di un’auto scura con lo sportello aperto. Il reggiseno del bikini non può nascondere il gonfiore dei capezzoli della donna. I due uomini lo notano subito. Lui la fa girare lentamente tra le sue mani e tenendo su la gonnellina esibisce a Michael anche il culetto incorniciato dal perizoma... l’uomo lo guarda poi allunga una mano e le palpa una natica, dandole uno schiaffetto conclusivo. Claudio da dietro le toglie il reggiseno, che getta sopra la maglia sul sedile. Il seno è ora tutto nudo e le mammelle dondolano sotto gli sguardi dei due. Michael le afferra con le dita e tira i capezzoli fino quasi al doppio della loro lunghezza. Poi li stimola con buffetti e li torce, ora sono diventati lunghi e sporgono molto dalle mammelle. Vedo che trattano la mia ragazza come fosse un giocattolo erotico, mi sento molto umiliato. Cinzia invece sembra gradire questo tipo di trattamento, si concede senza resistenze, sorridendo, alle manovre dei due. Claudio, inoltre, la rassicura dicendole che lì non poteva venire nessuno, di lasciarsi andare tranquilla. Nel frattempo, Michael continua a tenere il seno di lei , lo palpa con libidine, sempre tirando i capezzoli. Claudio poi la sospinge da dietro ad offrirsi alle mani dell’altro, stringendole le mani sulla schiena. Di conseguenza il seno è spinto in avanti. Le sue mammelle, infatti, sono soppesate, palpate, carezzate e anche strizzate dall’altro uomo. Lei ogni tanto fa una smorfia di dolore, ma poi riprende a sorridere. Quando lui si ritiene soddisfatto fa un cenno a Claudio e lo invita a sedersi sull’ auto. Lui entra, scansa gli abiti di Cinzia e attraverso lo sportello aperto prende le mani della ragazza. Le tira con energia fino a trascinarla con il busto nell’auto. Le gambe e il bacino sono rimasti fuori, lei si ritrova piegata ad angolo retto; ecco che dietro si avvicina Michael. Con un movimento dolce lui le abbassa il perizoma sui piedi e chinandosi inizia a leccarla tra le gambe. Cinzia immobilizzata per le braccia tenute da Claudio cerca di divincolarsi dalla scomoda posizione... Ma l’uomo, seduto, la tiene stretta per le braccia, piegata in avanti e si apre la zip dei pantaloni, estraendo il pene. Tenendolo con una mano dritto e spingendo la testa della ragazza, glielo strofina sulle labbra, premendo fino a costringerla a prenderlo in bocca. Mi sporgo un po' dal mio nascondiglio e vedo che lei lo succhia con piacere, continuando a leccarlo anche quando le esce dalla bocca. In particolare, le piace molto leccare la cappella violacea e dura del maschio, su cui si accanisce. Capisco che lei per me non prova molto, forse un affetto, ma desidera essere di altri. Il suo piacere sessuale di femmina lo vuole trovare altrove. Sono deluso ed avvilito, non so cosa fare. Intanto Michael da dietro di lei si rialza, guarda la mia ragazza piegata in avanti e con le mani le fa allargare bene le gambe. Così piegata, lui le carezza e le bagna la fica, totalmente visibile, anche dalla mia posizione, fino ad infilarle un dito dentro. Con il medio totalmente penetrato nella vagina simula un rapporto sessuale estraendolo e rinfilandolo tutto. Si sente il rumore del dito che ci scivola nella vagina. Mi giungono anche i lamenti di piacere di lei che nonostante la bocca occupata dal membro di Claudio, apprezza le sensazioni che le provengono dal pube. Michael dopo poco estrae del tutto il dito, si abbassa la zip ed estrae un membro del tutto eretto. Non lunghissimo, lo vedo però molto grosso in circonferenza e totalmente eretto. Lo appoggia con calma alla vulva della donna e comincia a spingere con i fianchi. Nonostante lei si sia già tutta bagnata le dimensioni del pene dell’uomo rendono la penetrazione difficoltosa. Lui le ordina di restare con le cosce completamente aperte, di inarcare la schiena e di spingere anche lei indietro col pube, verso di lui. Cinzia ubbidisce alle perentorie richieste del maschio e dopo un urletto finalmente riesce a far entrare la punta dell’attrezzo dentro di lei. Per il dolore della penetrazione ha smesso di succhiare restando ferma col membro in bocca. Ma Claudio spingendola con la mano sulla testa la obbliga a riprendere il suo pompino. Implacabile un millimetro dopo l’altro Michael sta entrando e la costringe ad aprirsi tutta per riceverlo. Con le mani ha afferrato la donna ai fianchi e facendo forza su essi riesce a penetrarla sempre più a fondo. Sporgendomi dall’altro lato, vedo la fica che si è aperta tutta, le labbra sono stirate per contenere la grossa virilità del maschio. Lui le lascia il tempo di adattarsi alle sue dimensioni, poi inizia a sbatterla con energia. La donna si abbandona al maschio e si mette a gemere, sottolineando il passaggio dalla fase dolorosa a quella in cui il suo piacere monta. Michael continua a scoparla vigorosamente alternando colpi forti ad altri più lenti e profondi. Ogni tanto le dà anche qualche sberla sul culo, come a ravvivare la collaborazione e l’attenzione di lei. Pochi minuti gli bastano per trovare l’orgasmo e lo vedo dai colpi più frequenti e parossistici che le dona. Vedere le tette di lei che si muovono come impazzite nell’auto mi provoca, mio malgrado, un ‘erezione che non riesco a controllare. Devo abbassarmi il pantaloncino, il mio pisellino mi fa male compresso dall‘elastico del costume. Anche Claudio sta venendo nella bocca, sento che lei deglutisce, rumorosamente tutto il liquido che le inietta dentro. Tutto fino all’ultima goccia! le dice lui, ordinandole di continuare a leccarne ogni stilla. Michael, nel frattempo, viene con una serie di contrazioni rapide nella fica, quasi in contemporanea anche lei, doppiamente penetrata, si abbandona all’orgasmo. Il maschio in piedi le tiene spinto dentro il suo membro e le permette di goderne per tutto il tempo del piacere della donna. Dopo il pompino non vedo più Claudio nella macchina. Resto nascosto col pisellino in mano mentre Michael mantiene la donna penetrata e piegata nella stessa posizione. Guarda, Guarda chi abbiamo qui che ci spia! Dice una voce forte dietro di me. La figura massiccia di Claudio mi domina, da sopra, con aria cinica deridendomi. Il fidanzatino cornuto si stava segando dietro alle macchine e si godeva lo spettacolo! dice ad alta voce. Mi sento morire dalla vergogna. Lui mi mola una sberla in viso e mi prende per un orecchio tirandomi su. Mi impedisce anche di sollevare il costume che mi cade del tutto. Con forza mi trascina, sempre tenendomi per l’orecchio verso gli altri due. Michael chiede spiegazioni a Claudio su chi io sia e cosa stessi facendo dietro il furgone. Lui è il fidanzatino della ragazza precisa indicandomi. Ora si segava guardandoci, ma credo che abbia spiato spesso la sua donna. Gli deve piacere molto sapersi cornuto e vederla montata da veri maschi, aggiunge con sarcasmo. Cinzia si tira su e Michael le esce dalla fica. Lei mi urla: ma come hai potuto porco! Non ti vergogni di quello che hai fatto! Un nuovo insulto da Claudio. Ti avevo avvertito di fare il bravo ubbidiente. Hai voluto prendere iniziative sbagliate e ora ne paghi le conseguenze, mi dice con tono duro. Questo cornuto si merita una bella lezione, conclude Michael con autorità. Mi prende anche lui per un braccio mentre io ho lo sguardo a terra, mi vergogno di sentirmi nudo, davanti a loro tre. Cinzia continua mandarmi improperi. Michael mi esamina, poi conclude. Il cervo ha un pisellino che si merita le corna, ma ho visto cha ha anche un bel culo, tondo e bianco, che merita attenzione e riguardo, dice ridendo. Apre le porte posteriori del furgone e dice a Cinzia di sedersi li e di aprire bene le gambe. Mostra al tuo amore come sei stata scopata, le dice. Cinzia ubbidisce si siede sul bordo e apre le cosce. Si vede la sua fica umida e molto aperta, le pareti interne bagnate. Tu, cornutello, ora la pulisci bene con la lingua, per scusarti con la tua donna. Infatti, dalla fica di lei cominciano a comparire le gocce dello sperma del coito precedente e lui mi spinge sulla testa a leccarle. Piegato verso lei, sotto i rimproveri dei due uomini, comincio a leccarle. Subito ho in bocca il sapore del maschio. Ingoia tutto, da bravo, mi ordina Claudio, io eseguo cercando di vincere il disgusto. Contemporaneamente i due iniziano a schiaffeggiarmi il culo con forza. Si alternano sulle mie natiche colpendo con mani robuste, le vogliono vedere tutte rosse. Il dolore dei colpi è forte e faccio fatica a sopportarli, ad ogni percossa il dolore aumenta, mi sento tutto irritato e dolorante dietro. Dopo qualche minuto di questa punizione la mia donna non perde più liquido maschile. Michael mi fa rialzare, dice a Cinzia di togliersi e mi obbliga a mettermi nel suo posto seduto sul bordo del furgone. Mi dice di alzare le gambe in alto, si avvicina e con un dito mi esplora il solco delle natiche. Individuato il buco con il dito medio inizia a penetrarlo facendomi male. Lancio un urlo ma Claudio con uno schiaffo sul viso mi dice di tacere. Il grosso dito si fa strada nel mio culo, fino a raggiungere il fondo. Ora ti puoi segare mi dice Michael. Non ho il coraggio di muovermi, ma Claudio mi afferra le palle con una mano strizzandole forte; dice di ubbidire se non voglio che me le stacchi. Mi trovo con le palline strette, doloranti e imprigionate dall’uno e il dito dell’altro nel culo; non mi resta che ubbidire e segarmi davanti a loro. Tieni su in alto le gambe, fino alle spalle mi dice Michael. Tutti mi guardano, il mio culo è penetrato con forza anche da un secondo dito del capo, l’umiliazione è completa! Cinzia addirittura ride di me dicendomi parolacce. Così umiliato e stimolato, vengo dopo pochi minuti schizzandomi sulla pancia molto liquido. Lei con un dito, su suggerimento di Michael lo raccoglie con cura e me lo mette in bocca. Faccio una seconda bevuta di sperma, almeno questo è mio, penso. Finita l’operazione i due mi liberano e mi permettono di rialzarmi. Su tornate al mare ragazzi, ci dice Claudio, stasera ne riparliamo. Di sicuro vi faremo felici, come vi meritate, sentenzia Michael. Sono un cane bastonato quello che segue in silenzio Cinzia tornare in spiaggia. Lei non mi parla e io non ho il coraggio di guardarla. Il culo mi brucia ancora molto, ma non è questo che mi fa più male….


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