Viaggio traditore 4 (EXTRA)

di
genere
gay

Sono passati mesi da quel viaggio di lavoro e Mattia ed io non ne abbiamo mai parlato. Tutto è tornato come prima, ognuno dalla fidanzata sua.
Dopo mesi di totale calma e silenzio tra noi, un giorno Mattia venne da me e mi chiese di vederci per una pizza. Lì per lì rimasi perplesso e indeciso ma lui subito mi tranquilizzó dicendo che era solo una pizza e che da quando era successa quella cosa aveva paura che lafosse nostra amicizia si rotta. Così accettai di uscire.
La serata trascorse nel più semplice dei modi. In fondo era una pizza con il mio migliore amico. Ma il dopocena si rivelò interessante. Datosi che a tavola ne avevamo parlato, nei miei pantaloni c'era una leggera erezione che scalpitava a causa dei ricordi di quei giorni di fuoco, e soprattutto notai che anche Mattia aveva un rialzo nei jeans.
Decisi in poco tempo che avrei voluto rivivere quelle sensazioni: così chiesi al mio amico se volesse venire da me per una chiacchiera più comodi.
Entrammo in casa che ci stavamo già baciando, buttammo i nostri vestiti, strappandoceli di dosso, a terra e in giro nell'ingresso. Andammo subito in camera mia. Eravamo già nudi e arrapati. Mattia mi bació il petto, il torace e scese fino alla zona intima. Non perse tempo che subito cominciò a leccare e succhiare il mio pisello. Già stavo impazzendo.
Lo feci fermare e mi girai inginocchiandomi sul letto. Da dietro lui infilò la sua faccia tra le mie chiappe e sbavó grosse quantità di saliva sul mio buco.
Dopo pochi secondi mi girai verso di lui e mi sistema meglio. Mattia su di me su fece strada nel mio corpo. Allargai le gambe pronto ad accogliere il mio migliore amico. Entró in breve tempo molto facilmente e iniziò il suo viaggio dentro me. Le mie gambe intorno al suo bacino, i piedi gli accarezzavano le sue gambe, mi scopava baciandomi ogni parte del corpo dal busto in su, sul collo, il mento barbuto e mi infilava di tanto in tanto la lingua in bocca. Gli accarezzavo i capelli e la testa e graffiavo la schiena. Con le mani scesi fino alle sue chiappe palapandole e spingendole verso di me mentre egli mi scopava a ritmo.
"Mettimi a pecora adesso, voglio che mi scopi così" d'un tratto lo implorai di cambiare posizione.
Mi misi a carponi e Mattia si riposizionó dietro di me, ricominciò a scoparmi con forza e velocità. Il suo cazzo sentivo meglio a pecora, mi piaceva così tanto prenderlo.
Volli ancora di più. Mi disse che stava per venire così lo fermai. "Non venire ancora aspetta", lo feci stendere sulla schiena e mi misi a cavalcioni su di lui. Cominciai a muovermi io stavolta, cavalcando il suo pisello. Lui mi guardava e con una mano mi masturbava. Venni spruzzando sul suo petto, sul mio e sporcando il letto. "Adesso puoi venire, sborrami dentro".
E venne, liberandosi finalmente dentro me.
Facemmo una doccia dopo qualche ora di pausa. E la facemmo insieme come la prima volta.

FINE (DEFINITIVA)
scritto il
2022-09-03
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