In vacanza con gli amici 3

Scritto da , il 2022-08-24, genere trio

Ero ancora tutto frastornato dalla bevuta della sera precedente e non me la sentii di andare, Martina voleva rimanere ma Sofia le disse che sarebbe rimasta lei che aveva nausea. Dopo una mezz'ora Sofi mi portò un'aspirina ma non la presi, parlammo un po' e le confessai che sapevo cosa stavano combinando, stava quasi per piangere poi si sdraiò accanto a me, mise la testa sul mio petto e si accoccolò confessando i suoi problemi di coppia, d'un tratto mi sentii sfiorare la patta non so perché rigonfia. Mi sentii come bloccato, era lei che prese l'iniziativa cacciandomi fuori il cazzo segandolo, poi pian piano scese con la bocca e mi fece uno dei migliori pompini della mia vita, non pensavo ancora a Martina, come se fosse un segno di rivalsa, Sofi leccava che era una meraviglia, prese in bocca anche i testicoli massaggiandoli con grande dovizia. Presi ed infilare le mano nel leggero pigiama, era senza intimo così, trovai subito il suo frutto umido, infilai prima una poi due dita, prima dolcemente poi sempre più intensamente. Bastò poco che ci ritrovammo nudi a scopare come degli assatanati, me stavo chiavando senza ritegno tanto che mentre la stavo sbattendo a pecorina glielo sfilai dalla fica e lo spinsi forte dentro al culo facendola strillare dal dolore e dal piacere. S. “cazzo perché voi uomini siete così stronzi, quando vedete un buco del culo vi infoiate e non guardate più in faccia a nessuno, ora dai sfondamelo a dovere castiga la tua puttana, sai anche Marina presto la troverai col sederino aperto” a quelle parole cominciai per davvero a darci dentro, le mani sui fianchi mi davano il giusto ritmo della galoppata, che botte che le davo. “Hai visto che proboscide che ha Di, quando mi scopava in piscina mi sentivo aprire in due proprio come ha fatto poi dopo che ha preso la tua dolce Martina, l’hai sentita più larga lurido porco?” faceva di tutto per eccitarmi di più “sai che la tua cara amica Valeria fa il filo a Gianni?”, con voce roca resa dalla forte penetrazione anale “quella puttana, rotta in culo, mi vuole fottere il ragazzo? E domani vedrà chi la vince”. Non resistetti più, lo sfilai dal sederino e le chiusi la bocca col mio uccello riempiendogliela di un mare di sperma. Ci ripulimmo e facemmo una doccia, tra noi era nata una certa complicità. Il gruppo ritornò di lì a poco, tutti stanchi e taciturni, mangiammo bevemmo fino a tardi la sera poi ci dividemmo per quella nottata in due gruppi, maschi da una parte e femmine da un’altra comunque non fummo noi molto loquaci e ci addormentammo tutti. La mattina mi svegliai per ultimo e quando uscii dal bagno Valeria mi informò che Gianni aveva accompagnato Rocco e Di alla stazione, strana la cosa, chiesi di Martina e mi fu risposto che era andata con Sofia in paese. Fu proprio una strana giornata, al ritorno delle ragazze Martina mi dette un bacio leggero di lato alle labbra poi mi informò che si sarebbe andata a riposare, Sofia tutta tesa “lo sapevo che finiva male, che stronzi!” ancora intontito non comprendevo il senso di quelle parole “io te lo avevo detto!” Valeria poi mi prese per mano “basta non ti preoccupare che poi passa ora andiamo a mare almeno noi due.” Valeria mi coccolò tutto il pomeriggio poi tornati a casa ci organizzammo per mangiare, Gianni e Carlo andarono poi al porto con un peschereccio per tutta la nottata per non so che pescare ed accompagnarono Sofi da alcuni suoi parenti. Valeria “che ci vuoi fare, significa che staremo un po’ a parlare noi tre”. Vedevo Martina ancora triste e taciturna all’improvviso “Marco ti ho tradito!” scoppiò a piangere e si gettò tra le mie braccia, pensava che l’abbracciassi, volevo confessarle del mio tradimento, la presi per le lunghe “lo so dell’altra sera in piscina” lei continuava a piangere poi non so come Valeria dirottò il discorso su altro portando con se la bottiglia di limoncello che presto finimmo, le due presero a fare le maliziose ed il gioco si scaldò, io per terra con le spalle al divano, Martina ancora appoggiata al mio petto si stava avvicinando alle labbra di Valeria. Si scambiarono baci voluttuosi mentre con le mani mi massaggiavano il pacco, lo presero in mano poi Martina mi baciò e condusse lei stesso la testa di Valeria sul mio uccello. Un altro fantastico pompino, poi Valeria mi salì sopra scopandosi da sola il mio randello. La puledra sapeva come cavalcarmi poi la scostai misi Martina a piegata sul divano le penetrai in figa, era molto calda, bagnata, viscida e molto più larga del solito, non sentivo i suoi normali lamenti di piacere così provai, non so se per accertarmi di qualcosa o per il solito tentativo, ad entrare dove mai mi era stato consentito, pensavo ad una sua minima reazione ma, anche qui scivolai dentro senza problemi, la sentivo che piange ma non poteva sentir dolore. Oh cazzo il culo della mia dolce Martina, lo tolsi presi Valeria e la misi accanto nella stessa posizione e glielo puntai al culo, sapevo cosa ci fosse entrato nei giorni precedenti, entrai molto meno facilmente ….

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