Confidenze di gabriella 3

Scritto da , il 2022-08-10, genere prime esperienze

Dopo la doccia cerco di ricompormi per tornare a casa ,lo zio mi vede sistemarmi e mi congeda dicendo che la prossima lezione sarebbe stata tra 3 gg ,in quanto nei prossimi aveva dei lavori che lo portavano lontano. Del resto lui era un imprenditore, sempre molto impegnato e io una ragazza che proseguiva i suoi studi nel campo alberghiero ,quindi molto più libera di lui. Nei giorni seguenti pensavo spesso a quello che era accaduto tra noi, non riuscivo a capacitarmi di come fossi stata capace di fare quelle cose. Trovavo strano che lui non avesse mai dovuto forzarmi in nulla, ma che mi ero adattata con gioia ai suoi giochi. Anzi superato il primo imbarazzo mi sembrava naturale essere tra le use braccia nuda a farmi prendere da lui, in un modo così erotico. Non ero sicura di voler continuare questo strano rapporto. Lui aveva detto la sua lezione. Pensavo che sarebbe stato più saggio telefonargli per congedarmi con una qualche scusa e chiuderla lì. Ma il desiderio era troppo forte in me per attuare un simile distacco dai suoi maneggi. A volte di notte mi rivedevo nelle sue braccia che mi prendeva da dietro come aveva fatto e allora era naturale toccarmi da sola nel letto. Con questi stati d’animo si avvicinava il prossimo incontro ed ero ancora incerta se partecipare o defilarmi. Zio mi aspettava per il pomeriggio alle 18 ed io ero già pronta un’ora prima ,con una scusa già inventata per partecipare. Questo giorno avevo deciso di mettere un jeans e una maglietta sopra l’intimo, vedermi uscire così non avrebbe creato nessun sospetto in famiglia, era il mio solito abbigliamento. Arrivo con leggero anticipo da lui, che mi apre e mi fa notare di rispettare gli orari e di essere puntuale alle lezioni. Ci resto un po' male, ma entro dietro lui in casa come fossi un’allieva col suo maestro. Anzi, in pratica lo ero, anche se non si trattava di una materia scolastica. Tutt’altro. Zio mi dice di andare nella sua camera da letto, in cima alle scale e di indossare solo le cose che mi aveva lasciato sul letto . Salgo le scale lentamente e mi dirigo nella stanza indicata . lui resta sotto e lo vedo sedersi sul divano in attesa del mio ritorno. Apro la porta della stanza e con un tuffo al cuore vedo sul letto, in buon ordine ,appoggiati una guepiere bianca che terminava con il reggicalze , due calze dello stesso colore. Il bustino era pieno di fiocchetti,non copriva il seno ed era molto stretto in vita. Mi chiedevo come riuscire a metterlo con tutti quegli agganci dietro la schiena e poi non vedevo traccia di reggiseno o slip. Del resto lui era stato categorico , voleva che indossassi solo quello presente sul letto. Decido di farmi coraggio e inizio a spogliarmi davanti la specchiera dell’armadio. Mi appare il mio corpo di ragazza mentre mi libero di pantalone e camicetta. Tutta nuda, un po' tremante, prendo l’indumento bianco. Davanti allo specchio cerco di indossare il bustino. La misura è precisa, un vitino di vespa e inizio ad allacciarlo dietro .Con mia sorpresa è molto facile da chiudere passando le mani sulla schiena. Quando l’ho messo, mi siedo sul letto e mi metto le calze fissandole con le giarrettiere ,perché siano perfettamente tese sulle gambe. Solo allora noto un paio di scarpe bianche con i tacchi che sono ai piedi del letto. Le calzo e tirandomi su mi sento circa 10 cm più alta. L’immagine che vedo nello specchio è quello di una giovane donna sexy, sofisticata ,pronta per un incontro sessuale. Deglutisco, sono imbarazzata dal mio look e vado verso la porta, la apro e mi dirigo un po' traballante verso le scale. Lo zio dal divano del salone mi vede scendere, dal basso, gli scalini, praticamente nuda e ancheggiante. Mi tengo alla ringhiera , con questi tacchi non voglio fare una caduta pericolosa. Lui mi scruta con attenzione, sento il calore del suo sguardo sulla pelle, mi eccita esibirmi per lui. Lo devo ammettere. Vedo che rimira le mie mammelle dondolare a ogni scalino e il pube liberamente esposto nella sua visione da sotto. Quando gli sono dinanzi si alza, mi palpa un seno e mi carezza il culetto girandomi attorno. Mi sento affannata ed eccitata da queste sue ispezioni ,mi dice di sedermi accanto a lui sul divano .Il contatto del mio pube nudo sulla pelle del divano mi dà una forte scarica di eccitazione. Ho i capezzoli dritti quando lui mi dice: stai bene così cara Gabriella, ma ci sono ancora particolari da correggere, seguimi! Si alza e si avvia attraverso il salone ,io lo seguo dappresso. Entriamo nel bagno e lui mi fa segno di sedermi sul bidet. Ora apri bene le gambe mi sussurra. Mentre eseguo lo vedo prendere qualcosa da un armadietto. Con in mano una forbice da barbiere scende davanti al mio pube tutto esposto e inizia a tagliare i peli presenti sulla fica. Con colpi rapidi e precisi azzera quelli sul monte di venere e poi si dedica a quelli ai lati della vagina. Tieni sempre le cosce molto aperte ,mi ammonisce. Prende una bomboletta di schiuma e me la spalma sui monconi residui dei peli . Con una lametta multilama la passa ovunque raccogliendo la schiuma e radendo a zero ogni peluria. Più volte la ripassa fino a quando mi vede totalmente liscia . Allora mi invita a lavarmela bene, mi da una strana sensazione sentirmela completamente depilata sulle mie mani. Mi porge una salvietta per asciugarmi e mi dice mettermi davanti allo specchio. Dal solito cassetto estrae una parure di trucchi da donna e mi chiede di ritoccare bene le labbra e il contorno occhi. Mi metto all’opera ed in poco tempo mi vedo riflessa con un lucido molto evidente sulle labbra e un trucco nero ben visibile su ciglia e palpebre. Guarda il risultato e sembra soddisfatto. E’ ora di tornare in salone con lui. Se prima mi sentivo con il pube esposto scendendo le scale ,ora lo sento addirittura più nudo in quanto anche in posizione normale si vede il solco della mia femminilità. Mi fa sedere sul divano, lui resta in piedi e mi viene con il bacino davanti al viso. Gabriella toglimi i pantaloni, mi dice carezzandomi i capelli .Io eseguo e li deposito di lato . Ora anche il boxer ,aggiunge. Mentre lo faccio salta fuori il suo membro totalmente eretto a pochi centimetri dal mio viso e dalle mie labbra lucide. Su cara inizia a leccarlo bene mi dice la sua voce. Fammi vedere con la lingua come lo sai lavorare e guardami da sotto mentre lo fai, mi ordina. Mi avvicino, lo sento profumato di buono e inizio a passare la lingua sulla cappella gonfia. Guardami mentre lo fai ,mi ricorda lui . I nostri sguardi si incrociano mentre continuo a leccare tutta la parte del pene più vicina a me. Il membro acquista sempre più tono e turgore per la mia stimolazione. Spesso lui mi indica col dito dove devo continuare a leccare. Infatti vuole che arrivi fino quasi alla radice leccando tutta la superfice esterna dell’asta. Lo vedo che segue attentamente le mie manovre orali, ogni tanto mi dà qualche consiglio . Non manca qualche complimento per la mia prestazione e in alcune circostanze mi sposta anche la testa per migliorare il piacere che posso dargli. Sei brava, vedo che impari presto ,mi dice ,ora apri bene la bocca ,al massimo che puoi. Mentre eseguo mi prende la testa e me la blocca ,con le mie labbra spalancate davanti al suo bastone. Poi con lentezza me lo fa scivolare nella bocca, impedendomi con le mani di arretrare il capo. Rapidamente inizia un lento movimento sulla mia lingua dove il pene scorre fino alla gola. Ho la sensazione di vomito quando tocca la gola, ma lui continua a incitarmi a prenderlo tutto in bocca. Me ne entra una buona parte e i suoi continui movimenti gli fanno guadagnare spazio dentro di me, così ne può introdurre di più ad ogni colpo. Il pene totalmente duro e gonfio mi forza la gola e con le mani lui cerca di arrivare a vincere ogni mia resistenza, per entrare fino in fondo. Cerco di sottrarmi alla penetrazione così profonda, ma tenendomi ferma la testa non mi riesce. Alla fine, mi muove addirittura lui la testa sul suo pisellone, mi dice: sta ferma e vince le mie ultime resistenze. Con un senso di fastidio grosso lo sento nella mia gola in profondità ,tossisco, mi viene da lacrimare. I suoi testicoli mi colpiscono sul mento ad ogni nuova introduzione ,ma ormai mi sono arresa e lo faccio entrare tutto. Sento che sotto, nella fica, mi sono molto bagnata per il trattamento. Dopo qualche minuto lo estrae dalla mia bocca e mi fa i complimenti dicendomi che me la cavo molto bene ,ma che potevo ancora migliorare.. mi asciugo le lacrime uscite ,anche il trucco degli occhi si è un po’ disfatto. Cerco di ricompormi con un fazzolettino sugli occhi. Ma sento che lui si piega verso me. Le sue mani scivolano sulla sedia, sotto di me e mi afferra per il culetto. Mi sento sollevare di peso e mi appendo con le braccia al suo collo mentre mi riporta in alto, sempre tenendomi per le natiche. Si gira e mi posa delicatamente sul tavolo del salone. Con la mano mi spinge e mi fa sdraiare sulla schiena : quindi mi fa aprire le cosce, con le calze tese al massimo dalla guepiere. La mia fica liscia ora è tutta a sua disposizione, lui scende col viso e inizia a leccarla con decisione. Sento la sua lingua farmi impazzire per come la muove, non resisto più e mi abbandono al primo orgasmo. Lo zio se ne accorge e mi incita a provare tutto il piacere possibile ,senza remore. Sei una femmina molto calda, aggiunge e devi essere scopata spesso e a fondo. Senza dire altro con le mani mi tira a sé trascinandomi sul tavolo. Quando mi ritiene nella posizione giusta mi appoggia il membro sulla vagina e lo introduce con una spinta decisa dei fianchi. Mi sento tutta penetrata e lancio un urletto di piacere misto a dolore. I miei seni vengono afferrati dalle sue mani e tenendosi ad essi zio inizia a scoparmi con forza. Dopo pochi colpi sono tutta dilatata e bagnata e lo faccio entrare senza sforzo apparente, nonostante le sue ragguardevoli dimensioni. Mi parla con affetto e mi scopa deciso, con le dita gioca spesso con i miei capezzoli. Capisco che non posso resistere troppo a questo trattamento ed esplodo in un secondo orgasmo. Anche lui sta per venire , ma lo estrae mi viene di lato e me lo mette in bocca un attimo prima. Rapidi schizzi del suo seme mi entrano in bocca e lui mi incita a deglutire tutto lo sperma che mi riversa. Ci provo ma non è facile in quella posizione per cui alcuni mi escono sulle labbra . Lui col dito me li rimette in bocca dicendomi ad alta voce di mandarli giù. Quando la tempesta si placa, mi ritrovo col suo sapore in bocca a guardare il soffitto distrutta…. Non so cosa pensare…

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