Pompino da sempre sognato

di
genere
etero

Passai a prendere Ginevra la sera per ritrovarci in un locale per fare serata, il suo ragazzo per mia felicità era via per cose sue.
La passo a prendere e mi lascia senza fiato: capelli raccolti, rossetto bordeaux, top nero, minigonna nera e tacco nero aperto, insomma una topa da urlo. Andiamo nel locale e la serata procede bene come sempre, con i nostri amici bevevamo e scherzavamo, la classica serata via. Io buttavo sempre l’occhio sulle tette e sul culo di Ginevra, specialmente dopo l’episodio della sega (vedere racconto) e me la immaginavo nuda farmi quello che volevo.
Andiamo via verso le 23:30 e la riaccompagno, con evidente erezione mentre guido e lei che la guardava di nascosto mi sono accorto. Arrivati a casa, con la solita è più vecchia delle scuse mi fa salire, “dai ci si prende l’ultimo bicchierino” fa, e io ovviamente non faccio obiezioni.
Ci versiamo davvero da bere e cominciamo a parlare finendo ovviamente sul sessuale; “ce lo avevi duro mentre guidavi eh” disse, replico: “ si scusa ma vederti così bella e sexy, con quel rossetto e queste scarpe mi ecciti tantissimo” dico e nel mentre borda un’altra erezione.
Mi ha già visto segarmi con le sue mutandine quindi non nascondo che ce l’ho dritto e all’improvviso Ginevra mi dice quello che più volevo sentirmi dire: “ormai ho visto come si drizza a vedermi, annusarmi e pensarmi, e devo dire che hai davvero un bel cazzo, l’altra volta mi sono sditalinata due volte a ripensare a come ti segavi”, non stava più nei pantaloni e succede la cosa più bella: si toglie il top è il reggiseno rivelando le sue tette sode e stupende, areole e capezzoli rosa scuro perfettamente allineati e poi si abbassa minigonna e mutandine rimanendo solo in tacchi.
In quel momento si inginocchia, mi tira giù in una volta pantaloni e mutande e comincia a segarmi lentamente, bacia passionalmente ma teneramente la cappella, tutta l’asta fino alle palle e mentre mi guarda se lo mette tutto in bocca. Volevo urlare da quanto godevo e come era brava. Continuava a succhiare come una troia e massaggiarmi le palle, poi lo tirava fuori e baciava la cappella, poi di nuovo dentro, la saliva le colava da un lato della bocca. Non resisto più le chiedo dove vuole che venga, e per mi enorme gioia vuole in bocca, quindi mentre mi sta risucchiando anche l’anima, esplodo nella sua bocca con le labbra bordeaux tutta la sborra che avevo in corpo, eccitato com’ero era tantissima e lei senza esitazione ha ingoiato tutto mentre nuda rimaneva in ginocchio e mi guardava appagata mentre godevo. Le chiesi se potessi leccargliela per fare pari, ma mi disse che era per un’altra volta eventualmente, lei si è rivestita, abbiamo bevuto un ultimo bicchiere, la bacio sulla guancia per salutarla e me ne torno a casa leggero leggero.
di
scritto il
2022-07-18
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