Scala Reale
di
Sea&sail
genere
prime esperienze
L’invito a cena ricevuto da una coppia di conoscenti della ex moglie non giungeva nuovo. Era diverso tempo che lei (la chiameremo Elena, la ex moglie) mi parlava di questa coppia e del loro studio commercialista, dove andava spesso a lavorare per conto della propria azienda.
Quindi non mi ero stupito quando arrivò l’invito a cena. Anzi ero anche un pochino scocciato perché avremmo dovuto fare quasi 50 chilometri per raggiungere casa loro.
Raggiungiamo casa loro verso le 19:30, quasi in perfetto orario, una bella villetta con un giardino intorno, posizionata in bel quartiere di quella città. Ad attenderci il padrone di casa, un uomo sui 50 anni ben portati, (che chiameremo Luigi); le presentazioni tra me e lui sono molto cordiali e si scusa subito per il tempo che ruba a Elena e di conseguenza a me, quando lui e sua moglie (chiamiamola Enrica), hanno bisogno di risolvere alcuni problemi lavorativi.
Nel salotto di casa ci presenta altre due coppie loro amiche e finalmente conosco anche Enrica; una bella donna, anche lei sui 50 anni, un sorriso radioso e vestita con un bellissimo completo camicia/pantalone che le mette in risalto il fisico. Le altre due coppie, di cui non ricordo i nomi essendo passato troppo tempo, stiamo parlando di quasi 20 anni fa, sono molto piacevoli a vedersi e durante la cena si dimostrano anche molto simpatiche.
Dopo l’aperitivo di rito, dove l’ottimo vino servito già aveva iniziato a fare il suo effetto, inizia la cena. Elena viene presa sotto le ali “protettive” dei padroni di casa e noto che il suo bicchiere ogni qualvolta è vuoto, viene riempito.
Il tempo trascorso a tavola oltre a essere impegnato sui discorsi lavorativi, e dai quali per ovvie ragioni sono escluso, verte su temi a me più congeniali: la Grecia. Iniziamo quindi a parlare di quella terra, di quel mare e di quelle spiagge. Luigi ed Enrica, essendoci stati molte volte, ne parlano estasiati. Sentono la mancanza della libertà di quelle spiagge e della libertà di poter prendere il sole senza il costume. Le altre due coppie fanno i nomi di altre spiagge famose in Europa per il nudismo,chiedendoci se anche noi pratichiamo il nudismo.
Imbarazzati rispondiamo che sì è capitato ma solamente in luoghi appartati e quasi del tutto privi di ogni forma umana, durante le vacanze sempre in Grecia. Il nostro imbarazzo crea ilarità nel gruppo di amici; gli uomini mi prendono in giro asserendo che ero geloso di far vedere la moglie nuda da altri, essendo una gran bella ragazza (all’epoca dei fatti Elena aveva 28 anni e io 25!). Sorridendo con molto imbarazzo, non so cosa rispondere, farfuglio qualcosina e viene in mio soccorso Elena, raccontando che dove possibile almeno lei il topless la fa, senza problemi. A quella frase, le tre coppie quasi all’unisono, come se la nazionale di calcio avesse segnato il goal della vita, applaudono! L’imbarazzo sale, ma anche una certa sensazione in mezzo alle gambe.
A fine cena, dopo il caffè e l’ammazza caffè, mentre le signore presenti aiutano la padrona di casa a sparecchiare, seguo i tre uomini in salotto dove, sul tavolino presente, c’era un mazzo di carte. Luigi lo prende in mano e inizia a mischiare le carte: “ aspettiamo che arrivino le signore e poi iniziamo a giocare”. Annuisco, non sapendo dove volesse andare a parare.
Dopo qualche minuto arrivano anche le signore e si accomodano sui due divani e sulle due poltrone presenti a circondare il tavolino con il piano di cristallo, intorno al quale eravamo seduti.
Elena si trova di fronte a me, seduta vicino a Luigi sul divano; io sono seduto su una poltrona alla mia destra ho Luigi e alla mia sinistra la signora di una delle due coppie ospiti. Insomma, una donna, un uomo a completare il cerchio. Dire se la nostra diposizione fosse casuale, mi sembra molto ingenuo, ma all’epoca proprio non ci avevo fatto caso.
Luigi con molta calma, guardando le carte che stava mescolando comunica che si giocherà a poker, texas holdem. Non vedendo le fiches, lo faccio notare. Un sorriso beffardo nasce sulle bocche di tutti i presenti, ad esclusione di Elena e del sottoscritto. Enrica ci comunica che le fiches per partecipare al gioco, già le abbiamo: sono i nostri vestiti, si giocherà a streap-poker!
Sento un calore salarmalirmi dal profondo dello stomaco che risale verso l’alto, invadendo il mio viso che immagino, sia diventato rosso come un pomodoro!! Guardo Elena e la vedo nella mia stessa condizione. I nostri sguardi si incontrano ed è come se ci scambiassimo le nostre perplessità….
Enrica ci guarda, capisce il nostro massimo imbarazzo e ci dice che se non ce la sentiamo… ma non termina la frase. Sarà stato quello che abbiamo bevuto prima e durante la cena, sarà stato il senso di ospitalità, sarà stata la voglia nascosta, ma Elena ed io quasi insieme e senza esserci parlati, diciamo che va bene, non consociamo bene le regole ma… Luigi subentra nelle nostre parole e ci spiega le regole del gioco: chi avrà il punto più basso, dovrà togliersi un indumento. Il primo che rimarrà senza vestiti dovrà accettare “come forma di pagamento” la richiesta da parte di chi avrà il punto più alto. Ci dice che qualora non ci si sentisse a nostro agio, di comunicarlo senza problemi. Inizia il gioco.
Dopo alcune mani vinte e perse un po’ da tutti quanti, la prima donna a rimanere solamente con l’intimo, è guarda caso, proprio Elena. Le fasi di gioco proseguono e man mano tutti iniziamo a essere del tutto nudi. Faccio fatica a stare seduto in una posizione in cui il mio cazzo in erezione si noti il meno possibile; la vista di tre donne quasi nude, mi eccita da morire. Lo sguardo vola dai loro seni, alla ricerca della presenza di peli pubici attraverso il pizzo della biancheria intima indossata. Elena la vedo imbarazzata, seduta a gambe strette, non appoggia mai la schiena sul divano, quasi a coprirsi con le braccia il seno ancora coperto dal reggiseno. Quando ci siamo vestiti a casa, prima di uscire, le avevo fatto apprezzamenti per la scelta del completino in pizzo color marrone e le autoreggenti: era un vero schianto per i miei occhi, e come scoprirò più avanti, anche per gli altri.
Il gioco proseguono, i vestiti cadono e l’ambiente si fa veramente caldo…. Enrica ha vinto una mano con un bel full, ed io ho perso con una doppia coppia! Mi tolgo l’ultimo baluardo contro la mia totale nudità. Non mi alzo per levarmi il boxer che indossavo per vergogna nel far vedere a quelle sette persone che ce l’avevo in tiro. Rimango quindi seduto, lo sfilo e lo appoggio allo schienale, ma l’erezione più di tanto non si può nascondere, e ululati di approvazione si alzano sia da parte dei partecipanti che dalle partecipanti. Elena sorride, tutta rossa in viso, nascondendosi il viso con una mano. Sorrido anche io blaterando parole senza senso.
Il gioco continua, e dopo un paio di mani passate indenne, ne perdo un’altra, contro Enrica. Mi tocca “subire” il pegno di non avere un altro indumento da togliere… Dal nulla Enrica fa comparire una benda di colore nero, e la fa vedere sbandierandola con la mano in alto; si alza dalla sua postazione, si avvicina a me, mi benda gli occhi e dice “adesso ti accompagnerò da una donna e la dovrai baciare, ma un bacio alla francese, non un bacio casto”. Mi aiuta ad alzarmi, mi prende per mano, mi fa fare un paio di giri su me stesso come se già non fossi abbastanza spaesato di mio, mi dirige dove vuole lei e mi dice di cercare la bocca della donna che devo baciare. Appoggio le mani sulle spalle della donna che aspetta la mia “penitenza”, abbasso la testa e cerco la sua bocca; riconosco il profumo di Elena e quando inizio a baciarla, ne ho la conferma: le sue labbra le riconosco a occhi chiusi, è proprio il caso di dirlo. La bacio con passione e una mano vola a toccarle un seno, a prenderlo in mano a massaggiarlo; sento l’eccitazione intorno a noi crescere e sento che anche Elena si sta eccitando, riconosco il respiro che accelera! Arriva Enrica e dolcemente allontana la mia bocca da quella di Elena, dicendo che il gioco deve riprendere.
Mi tolgo la benda dagli occhi, la luce seppur non forte, mi colpisce e un piccolo giramento di testa mi accompagna mentre torno a sedermi nella mia posizione; guardo Elena e le mando un bacio. Altra mano, altro giro! E questa volta è Elena a perdere contro l’uomo di una coppia. Enrica prende la bende e la posiziona sugli occhi di mia moglie, che cerca di alzarsi convinta di dover andare a baciare qualcuno. Enrica le dice di stare dove si trova, che il diretto interessato si farà avanti nel suo caso. E infatti si alza Luigi, che già le si trovava accanto. Le prende la mano e se la porta al cazzo! Vedo il corpo di Elena sussultare e la sua mano quasi ritirarsi. Enrica molto dolcemente, vedendo la sua titubanza, le ricorda che qualora non volesse più giocare, bastava dirlo. A quelle parole Elena non risponde! Lo prende meglio in mano e inizia a massaggiarlo, a tastarlo. Vedo che le sue dita che accarezzano delicatamente la cappella di quell’uccello, lo vedo che si indurisce e mi sento andare a fuoco. Per la prima volta nella nostra storia, lei aveva un uccello tra le mani che non fosse il mio. Enrica invece di fermare la penitenza, prende delicatamente Elena per le spalle e la accompagna ad appoggiarsi allo schienale del divano; nel farlo, la presa sul cazzo di Enrico non viene meno, anzi, ci si aggrappa come se fosse un’ancora di salvataggio! Le mani di Elena dalle spalle scendono verso i suoi seni, soffermandosi ad accarezzarli..
Non posso credere a quello che sto vedendo: Elena che tocca un altro uomo e che viene toccata da una donna!! Eppure sono sveglio.
Una delle due altre donne presenti, si abbassa verso di me e me lo prende in bocca.. mi appoggio anche io allo schienale, ma il mio sguardo non si schioda da quello che sta accadendo a mia moglie. Enrica che continua a toccarle i seni, Luigi che prendendo la sua mano nella sua, le avvicina alla sua bocca, le appoggia la cappella sulle labbra e lei che apre la bocca e inizia a fargli un pompino. Ha la mano sinistra sul gluteo di Enrico e la destra libera. Ma per poco ancora perché verrò subito impegnata da un altro uomo.
Oddio…. Sta facendo un pompino a Luigi, con la mano libera sta accarezzando un altro cazzo e adesso c’è Enrica che spostandosi davanti le sta leccando i seni e sta scendendo sempre più verso il monte di venere!! Non avrei mai immaginato di vedere ma soprattutto di vivere una esperienza come quella.
Nel frattempo la signora che si stava occupando di me, continuava a deliziarmi con la sua bocca mentre veniva scopata da credo, suo marito. I miei occhi sembravano una pallina da tennis: guardavo il mio cazzo scomparire e riapparire ma il più delle volte guardavo lei Elena. Sempre con la benda sugli occhi, con le mani sulla testa di Enrica e il cazzo di Luigi in bocca… Era la sua prima esperienza bisex, e me la stavo gustando in diretta!!!
Ho voglia di buttarmi con lei nel provare questa nuova esperienza, non voglio lasciarla sola; chiedo scusa alla signora che con cotanta bravura mi stava spompinando, mi alzo e mi avvicino a Elena. Mi avvicino al suo orecchio e le sussurro “..sono qui…”! Si gira verso di me e ci baciamo, appassionatamente. Enrico nel frattempo fa sdraiare Elena e con delicatezza iniziale, inizia a scoparla, portandosi le sue gambe al petto. Io continuo a baciarla, cercando di seguire il ritmo di quella scopata. Le tolgo la benda dagli occhi, il tempo di abituarsi alla luce e guarda chi la sta penetrando. Socchiude gli occhi iniziando a mugulare di piacere. Mi siedo vicino a lei e le offro il mio cazzo, portandoglielo alla bocca. Si avvicina anche Enrica e provo il primo pompino a due bocche della mia vita: non riesco neanche a capire quanto sia bello, da quanto sono stravolto da quella sensazione. Luigi chiede il cambio e arriva il loro amico, pronto a scoparsi la mia Elena. Forse quel cazzo è più grosso di quello di Luigi, perché sento Elena fremere durante l’ingresso nella sua figa, oppure è solo pazza di eccitazione, non saprei dire. So che giro Enrica e la scopo alla pecorina. Si trova sopra Elena, ed Enrica si abbassa quel tanto che basta da farsi leccare i seni da Elena.
Sono situazioni difficili da raccontare, perché il turbinio di emozioni e il susseguirsi degli eventi sono tali che ti stravolgono.
Enrica dopo aver raggiunto un orgasmo, si sfila dal mio cazzo, e mettendosi a cavalcioni sopra la testa di Elena, si abbassa per farsela leccare, mentre viene ancora scopata dal loro amico. Non mi guardo intorno per vedere cosa stanno facendo gli altri, voglio vedere e voglio godere con la mia donna e scoprire sino a che punto arriveremo.
Elena assaggia per la prima volta il gusto che ha un sesso femminile. E’ la sua prima volta. Ma sta godendo, vedo i rivoli di piacere, di umori vaginali che scendono sulle sue cosce. E l’amico continua a scoparla come se non ci fosse un domani. La vedo leccare la figa, ben depilata di Enrica, la vedo che cerca di aprirla per raggiungere le parti più interne, la vedo che la penetra con un dito, poi due e che queste dita entrano ed escono mentre continua a leccarla.. Poi la vedo smettere di colpo, la vedo godere, la vedo irrigidirsi nell’attimo che precede l’orgasmo. La sento godere e mentre gode prende per i fianchi l’uomo che la stava scopando e lo costringe a pomparla con più forza, sino alla sua esplosione! Luigi, Enrica ed io siamo li che la vediamo godere, con gli occhi che roteano verso l’alto, quasi a far vedere il bianco delle pupille. A fine orgasmo, l’uomo che l’ha fatto godere in quel modo, le si avvicina e tirando fuori la lingua, le lecca la bocca, il collo, scende verso i seni e con una mano le tocca la figa. La mano è tutta umida di umori!! La porta alla bocca di Elena e gliela fa leccare.. Ci fermiamo tutti alcuni minuti a prendere fiato, a riposarci..
Elena ripresasi da quel momento di estasi, si avvicina a me. Mi sale sopra e mi dice che vuole scopare con me. Prende il mio cazzo con la mano e se lo guida dentro. La sento caldissima e ancora bagnatissima; inizio a scoparla lentamente, prendo i suoi glutei in mano e tiro verso l’esterno, in modo tale da assecondare il ritmo che abbiamo preso e anche per offrire una visione migliore a chi sta seduto sull’altro divano. Da dietro il divano arriva Luigi insieme ad un suo amico e offrono i loro cazzi alla bocca di Elena. Mi fa un po’ senso avere due uomini proprio dietro la testa e sapere che mia moglie li sta spompinando a turno o insieme, insomma, che sta facendo sesso con tre uomini insieme. La mia eccitazione sale… Mentre la scopo, le dita della mano destra si avvicinano al suo buchino. Lo tasto, lo massaggio e alla fine la penetro con un dito. Sento che le piace, che si sporge quasi come se ne volesse un altro, o qualcosa di più. Ci infilo un secondo dito dell’altra mano; cose che già facevamo nella nostra intimità, nulla di particolare.
Sull’altro divano, vedo che il terzo amico che stava scopando insieme alle altre due donne, guardare verso di noi, capire la situazione, chiedere permesso alle due signore e arrivare dietro Elena. Capisco cosa voglia fare, lo voglio anche io; scivolo sino al limite del divano, per agevolarlo, ma senza dire nulla ad Elena. L’uomo si prepara per penetrare analmente Elena, mentre io la scopo in figa!! La famosa doppia penetrazione, sempre sognata e mai provata..
L’uomo si avvicina al culo di Elena, le appoggia la cappella all’ingresso del.buco non vergine, e inizia a spingere delicatamente. La sento che si irrigidisce, che ferma la sua cavalcata. Si gira verso di lui e gli dice “fai solo adagio”. L’uomo annuisce, e inizia la penetrazione! Lo sento anche io che entra, e man mano che affonda la penetrazione, il mio piacere aumenta. Come quello di Elena! Le prendo il viso tra le mani e la vedo stravolta, forse anche un po’ dolorante, ma sta godendo, le sta piacendo. Tenere il ritmo di due cazzi insieme non è facile, devono essere sincronizzati, cosa che non sono. Ci si prova con la forza dell’eccitazione… Si va avanti così per alcuni minuti, sino al secondo, devastante, immenso orgasmo di Elena!!! Quasi un ruggito sentito provenire dal profondo. Io e l’altro ci fermiamo, dentro di lei, in attesa che il suo orgasmo abbia fine e decida da sola cosa fare, volere. Al termine di quel momento di estremo piacere chiede a entrambi di uscire, di farla sentire meno piena. Credo di essere venuto anche io insieme a lei, anzi ne sono convinto, ma ho ancora il cazzo in tiro e non accenna a mollare.. Durante la doppia Elena non faceva che ripetere, “mi state spaccando, ma non smettete, vi voglio…” lo diceva a occhi chiusi, con il fiatone, sudando.. Adesso appoggia il suo viso sul mio petto, la sento esausta al momento, sento il calore della sua pelle e il sudore che le gronda dal viso e dai folti capelli neri. La accarezzo e le asciugo il sudore con la mano e con quello che trovo dei miei vestiti o dei suoi.
Beviamo qualcosa, ci riposiamo e guardiamo gli altri scopare come dei forsennati; anche Enrica è alle prese con una doppia e le due signore stanno spompinando Luigi. Elena ed io siamo abbracciati, ogni tanto ci baciamo ci tocchiamo. Dopo qualche minuto arriva Luigi, si siede vicino a Elena e le chiede se ha voglia di farsi ancora una scopata. Mi guarda, sorride, si gira verso Luigi e gli dice “perché no!”. Si abbassa verso di lui, glielo prende in bocca e inizia il pompino. Li lascio soli andando verso le due signore rimaste libere per offrire loro la mia voglia di fica. Inizio a leccare quella che si era sdraiata sul tavolino di cristallo. La lecco tintillandone un capezzolo con le dite di una mano e con l’altra scopandole la figa. La amica me lo prende in bocca, un trio per chi ci vede e un duo di donne per me!
Il gioco continua sino a quando non vedo Elena che scopando con Luigi sopra di lui, si alza, si gira dandogli la schiena e infilandosi il cazzo sempre nella figa. Lei mi guarda mentre sono con due donne. Io la vedo mentre scopa, vedo la sua figa riempita da quel cazzo e i suoi capezzoli che si ergono duri come non mai.
Mi stacco dalle due signore, invitandole a venire con me. MI adagio davanti a Elena e inizio a leccarle la figa mentre viene scopata. Le due signore si stanno occupando dei suoi seni, della sua bocca. Ad un certo punto il cazzo di Luigi fuoriesce dalla tana di Elena! Mi prende la testa con decisione e la dirige verso il cazzo di Luigi, dicendomi “leccalo!”, imperativo… Non ci penso un secondo; lo prendo in mano e con la bocca assaggio la mia prima cappella, il primo cazzo. Quasi lo ingoio tutto avidamente. Ho le mani di Elena che dettano il ritmo del pompino! Non guardo nulla tranne quello che sto facendo. Un cazzo che sa di umore vaginale, duro come il marmo. Elena mi allontana da quel membro, e lo dirige nuovamente verso la sua figa. Lo vedo scomparire e continuo a leccare sia lei che lui. Ad un certo punto Luigi dice “sto per venire”, alza Elena di peso, la posiziona di fianco. Con la mano la invita a prenderlo in bocca, cosa che ovviamente fa, richiamando all’ordine anche a me. Insieme lecchiamo il cazzo di Luigi. Quando viene è come se fosse stata una esplosione di sborra. Sia lei che io lasciamo la cappella libera di sborrare, ma senza smettere di leccarlo. Sento il gusto nelle labbra, un gusto mai provato prima e che sto condividendo con lei. Continuiamo a leccarlo sino a quando quel cazzo non abbandona la durezza che aveva prima. Luigi, ha gli occhi chiusi, il fiato corto e continua a ripetere “fantastico”.
Arriva anche Enrica che reclama la sua parte di sborra coniugale e ripulisce quello che avevamo lasciato Elena ed io. Sono eccitato da morire… Voglio venire anche io. Mi siedo vicino a Luigi. Elena ed Enrica si avvicinano con le loro bocche e iniziano a farmi il pompino tanto desiderato e agognato. Luigi, insaziabile, si alza e mi porge il suo uccello.. Lo prendo in bocca sino a quando non sto per venire. Enrica a quel punto se lo prende tutto facendomi venire direttamente in bocca. Solo dopo che era finito l’orgasmo vero e proprio ha lasciato campo libero a Elena.
Eravamo gli ultimi a venire. Le altre due coppie erano sedute e ci guardavano soddisfatte.
Siamo rimasti sul divano a bere qualcosa e a riposarci per un po di tempo, parlando del più e del meno, come se nulla fosse successo.
Ci rivestiamo tutti, e dopo aver bevuto un caffè, ringraziamo per la bellissima serata e per.la.loro splendida compagnia. lasciamo quel luogo turbati, stravolti e durante il tragitto verso casa, nessuno dei due parla. Ci si tiene per mano, ma nessuno parla. Arrivati a casa, dopo esserci fatti una doccia ci mettiamo a letto, ci abbracciamo, ma nessuno parla. Ci addormentiamo così....
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