La vicina di cabina (corretto)

di
genere
tradimenti

buongiorno, mi sono accorto di aver sbagliato la mail per consegnare il racconto e ne ho approfittato per correggerlo, purtroppo ho dovuto modificare anche il nickname.


Ciao mi chiamo marco, non sono qui a darvi le misure del mio cazzo, tanto lo puoi avere anche di trenta centimetri che se poi non lo sai usare lo puoi benissimo utilizzare come mattarello per per stendere la pasta!
tornando a noi, ho 45 anni e sono sposato oramai da un paio di decenni, come dice il detto dopo anni di aragosta è giunto il momento di assaggiare qualcos'altro!
Tutto capitò per caso, sono un impiegato, dopo una giornata intensa ed estenuante di lavoro decisi di andare a fare un tuffo in mare, visto anche il caldo di questi giorni.
Arrivai davanti alla mia cabina del lido che frequentiamo ormai da parecchi anni, lì ad "attendermi" c'era la mia vicina eravamo solo buoni amici di spiaggia.
Appena mi vide, mi salutò come al solito: "Ciao Marco, come è andata la giornata? Nuotatina dopo?"
"Ei Gloria! Oggi è stata una giornata sfiancante, ma due bracciate me le farò volentieri!"
Entrai in cabina per mettermi il costume quando sentii del trambusto provenire dalla cabina della vicina.
"Tutto ok Gloria?" Le chiesi.
"Si, solo che non riesco più a trovare una lampada!"
"
Due secondi dopo ero davanti all'uscio della sua porta, "Entra, in due si cerca meglio." mi disse.
le cabine non sono grandissime, circa un metro per due, quindi qualche involontario scontro è possibile. E in effetti un tamponamento c'è stato!
Mi sono ritrovato con il pacco appoggiato al suo bel culo ancora sodo come l'acciaio.
"Scusa Gloria, è stato casuale questo appoggio!"
lei non rispose, in silenzio iniziò a roteare il sedere strusciandolo sul cazzo.
A quel punto chiesi: "Chiudo la porta?"
Lei fece un cenno con la testa e chiusi la porta alle mie spalle, a quel punto lei si girò e mettendosi in ginocchio mi fece scivolare gli slip alle caviglie ed iniziò a massaggiarmi le palle e con la lingua disegnò dei cerchietti sulla cappella.
in breve tempo raggiunsi la massima erezione, lo prese tutto in bocca e lo fece sparire. La mano che prima accarezzava le palle, arrivò in mezzo alle mie chiappe e dopo mi ritrovai un suo dito nel sedere!
Le presi la testa fra le mani e la invoglia ad aumentare il ritmo della pompata, mi accorsi che stavo quasi per venire, la fermai e con una contrazione riuscii a fermare la sborrata.
La feci mettere a pecora e le piantai il cazzo dentro al suo bagnatissimo pertugio ed iniziai a scoparla forte e per non farla urlare le misi una mano in bocca.
dopo un po' mi scostò la mano e con un sospiro mi disse: "Nel culo, mettimelo nel culo!"
come un bravo soldatino obbedii, mentre la inculavo, la sgrillettavo con la mano e dopo alcuni minuti si accorse che stavo per venire, si tolse da quella posizione e inginocchiandosi nuovamente mi segò sino a farsi sborrare in faccia!
"Bene Marco, ci voleva dopo una giornata pesante di lavoro, no?"

Per commenti: cacomangio@yahoo.com

di
scritto il
2022-07-06
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