Marco - Vacanza al villaggio turistico 1

Scritto da , il 2022-06-09, genere etero

Marco - Vacanza al villaggio turistico 1

Estate di più di vent’anni fa.
Parto insieme alla mia compagnia di amici formata da coppie storiche e io ed un mio amico single.
Arriviamo a Hurghada in Egitto. Caldo pazzesco fuori dall’aeroporto!
Ci danno il benvenuto due occhi azzurri strepitosi di nome Elisabetta, Betty per gli amici.
Nella mia mente scatta qualcosa. I nostri sguardi si toccano e sento che non sarà una vacanza all’insegna della solitudine.
Attacco bottone, come si suol dire, e scopro che è di Milano e che farà parte dello staff del nostro villaggio.
I nostri occhi non si staccano e i sorrisi si sprecano.
Saliamo sull’autobus e un pinulone alto e biondo le si avvicina e le dà un abbraccio… scopro poi che è il suo attuale ragazzo, il dj del villaggio, ma che l’indomani dovrà partire per dieci giorni a sostituire il dj del villaggio a 30 km dal nostro.
Un sorriso sardonico mi compare sulle labbra….
Arriviamo in albergo ci assegnano le camere e andiamo a mangiare.
Tutto stupendo, fantastico, ristorante da 5 stelle!
Al pomeriggio andiamo in spiaggia, mare cristallino, la spiaggia più bella di Hurghada.
Io e il mio amico ci avventuriamo a scoprire il villaggio e decidiamo di buttarci in piscina per rinfrescarci. Li incontriamo due ragazze bresciane che avevamo conosciuto quando siamo scesi dall’aereo. Ragazze carine e simpatiche con un corpo morbido e accattivante. Curve avvolgenti e un seno da urlo.
Barbara e Lucrezia sono spigliate e simpatiche e le invitiamo a bere qualcosa al bar nell’acqua della piscina. Ordiniamo 4 Cuba LIbre e l’atmosfera comincia ad elettrizzarsi. Le ragazze non sembrano reggere molto l’alcol e cominciano a ridere dicendo cose senza molto senso. Io e Simone ci guardiamo e capiamo che potrebbe essere un inizio promettente di questo soggiorno. Finiamo i nostri drink e tutti e quattro continuiamo il nostro bagno. Le ragaze sono molto allegre ma si reggono ancora bene in piedi. Io e Simone cominciamo a fare qualche battutina di ardita e vediamo che le due ragazze stanno al gioco.
Anzi si scambiano ogni tanto qualche occhiata maliziosa.
Io mi avvicino a Lucrezia la mora e Simone a Barbara la biondina.
Le mettiamo un braccio intorno alle spalle e sempre ridendo e scherzando le tiriamo a noi e cominciamo a baciarle sul collo.
Le ragazze non arretrano, anzi, piegano la testa per facilitare il nostro operato.
Non ci tiriamo indietro e cominciamo a baciare e mordicchiare il lobo degli orecchi mentre con una mano risaliamo e cominciamo a sfiorare delicatamente il seno da sopra il costume aiutati dal fatto che nell’acqua eravamo un po nascosti.
Lucrezia dal canto suo comincia a toccarmi una coscia e si avvicina al cavallo del mio costume. Il mio amichetto di sotto era già bello vispo e la sua mano non ha tardato ad impugnarlo da sopra il costume.
Senza smettere di baciarle l’orecchio le dico che è meglio andare in un posto più tranquillo visto che siamo in un paese musulmano e lei annuisce.
Io e Lucrezia ci dirigiamo verso la nostra camera mentre Simone e Barbara si dirigono verso la camera di Barbara.
La mia erezione era nascosta dall'asciugamano mentre Lucrezia indossa il copricostume che nell’area del costume rimane bagnato.
Entriamo nella hall e l’aria condizionata ci colpisce e noto con piacere che i capezzoli di Lucrezia hanno un sussulto e si rizzano.
Entriamo in camera e appena chiusa la porta la giro e la sbatto contro il muro baciandola profondamente. Le sfilo il copricostume dalla testa e le scosto la parte di sopra lasciando liberi i seni prosperosi e morbidi. I capezzoli sono ancora turgidi dal cambio di temperatura e comincio a baciarli e mordicchiarli.
Lucrezia accoglie con piacere le mie attenzioni. Scendo sulla sua pancia e le sfilo la parte di sotto continuando a baciarle la pelle e noto che il suo monte di Venere è attentamente rasato. Lo bacio, le sollevo una gamba e me la appoggio alla mia spalla e scendo con la lingua tra le sue labbra, le schiudo, comincio a giocare con il suo clito che sta uscendo dal suo guscio e affondo poi la lingua nel suo dolce antro.
Lucrezia mi preme la testa contro il suo sesso e ansima dicendo di non smettere.
Non ne ho la minima intenzione.
Anzi….. infilo un dito nella sua patatina fradicia e continuo a giocare con lia lingua sul suo clito che ormai si erge eccitato.
Il suo orgasmo non tarda ad arrivare e un effluvio di umori mi inonda la mano. Scendo e lecco e mi disseto dal suo sesso mentre non smetto di deflorarla con ormai due dita dentro di lei.
Con un altro dito lubrificato dai suoi umori stuzzico la sua rosellina posteriore.
Lucrezia geme e sembra aver perso il senso dell’orientamento e della ragione. Un nuovo violento orgasmo la raggiunge quando le introduco un dito e comincio a giocare anche con il suo buchetto posteriore. Le tremano le gambe e ho paura che l’unica gamba su cui di appoggia ceda.
La prendo e la adagio sul letto.
Mi si avvicina e mi abbassa il boxer da bagno e in un lampo imbocca il mio sesso tra le sue morbide labbra.
Non perdo tempo. Mi sdraio sul letto e la faccio salire su di me in un sensuale 69.
Sento la sua lingua e le sue labbra che lavorano sapientemente sul mio uccello teso al limite.
Da parte mia continuo a dissetarmi dalla sua fonte di piacere visto che i suoi orgasmi si susseguono uno dopo l’altro sotto i colpi della mia lingua e delle mie dite.
La giro, la metto a 90°. Appoggio la mia cappella gonfia all’imbocco della sua patatina fradicia e senza il minimo sforzo entro in lei.
Lucrezia inarca la schiena e mi aiuta nella penetrazione muovendosi avanti e indietro e roteando i fianchi per sentire la mia penetrazione in ogni dove della sua fichetta vogliosa.
Un altro orgasmo la coglie sotto i miei colpi lenti e profondi. La metto a pancia in su nella classica posizione del missionario. Entro in lei lentamente e rimango tutto dentro il suo sesso strofinando il mio pube contro il suo clito ormai eccitato al massimo.
Lucrezia gode, e ancora e ancora. Mi inonda il pube e l’uccello del suo godimento.
Sono allo stremo. Estraggo il mio sesso da lei e glielo do da succhiare.
Lo prende ingorda ripulendolo dai propri effluvi e succhiandomelo voracemente.
Sento il mio seme che mi sta salendo e le tengo la testa mentre vengo nella sua bocca inondandola.
Un po della mia sborra le esce dal lato della bocca ma lei sapientemente la lecca con la lingua e la ingoia fino all’ultima rimanenza.
Rimaniamo spossati sul mio letto e ci addormentiamo in un breve sonno ristoratore.
Usciamo dalla camera dopo aver fatto una doccia e vedo che dalla camera vicino alla mia esce anche Betti…. Mi guarda maliziosamente e mi chiede se abbiamo riposato bene….
Evidentemente aveva sentito tutto…. Ma questa è un’altra storia….

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