Con i vestiti della sorella

Scritto da , il 2022-04-25, genere gay

Quando avevo 19 anni ebbi la fortuna di trovare uno scopamico mio coetaneo con cui iniziare a soddisfare le mie fantasie. Da qualche tempo iniziavo ad avere dei pensieri particolari, diversi da quelli dei miei amici, che mi portavano a chiudermi in camere con la mia fedele spazzola per capelli. Perciò, quando scoprii di interessare a un mio compagno di classe, non persi l'occasione e fortunatamente ebbi successo.
Le prime volte riuscivo solo a masturbarlo, nei posti più disparati e quasi sempre di fretta per non farci scoprire. Adoravo l'eccitazione del proibito e quando lo facevo schizzare con le mie mani provavo sempre un enorme calore nel basso ventre. A lui piaceva il mio tocco e non faceva a meno di farmelo notare, richiedendo le mie attenzioni in bagno, in palestra e perfino in classe.
Durante l'occupazione di scuola, invece, portai la cosa al livello successivo, facendogli il mio primo pompino in bagno e ricevendo in bocca il suo carico di sperma.
Da quel momento perdemmo tutti gli ultimi freni inibitori rimasti, e ogni occasione era buona per un orgasmo.
Arrivammo quindi al giorno in cui lui ebbe finalmente casa libera per tutto un weekend, e inutile dire che mi invito a passarlo da lui. Sapevo cosa avremmo fatto ed ero pronto e super eccitato, ma non sapevo quanto porco fosse lui.
Appena arrivato a casa sua, mi accolse con un sorriso malizioso e mi portò subito nella zona notte, ma invece di farmi entrare in camera sua mi accompagnò in quella della sorella. Ero un po' sorpreso ma notai dei vestiti sul letto, e lui mi disse a bassa voce di indossarli mentre avrebbe aspettato fuori. Ero confuso, non mi ero mai travestito prima d'ora ma l'idea mi stuzzicava. Fortunatamente la sorella era più grande di noi visto che aveva appena finito l'università, quindi la sua taglia mi entrò a malapena. Aveva scelto dei vestiti molto particolari: una camicetta bianca a mezze maniche, una gonna a pieghe nera, delle autoreggenti e uno slip alla brasiliana.
Non nego che una vestito ero eccitatissimo, mi stavano veramente bene, anche grazie al fatto che mi depilavo per fare sport.
Chiamai il mio amico e lui entrò già nudo ma sgranò gli occhi per la sorpresa e mi disse che ero veramente stupenda. Non ebbi il tempo di ringraziarlo che già si era fiondato su di me, baciandomi avidamente e strizzandomi forte il culo. Era diventato una belva, mi spinse sul letto facendomi sedere e mi mise il suo cazzo in bocca. Inizio a fottermi la lingua mentre con la mano mi teneva la nuca e mi forzava a un ritmo indemoniato. Qualche volta non riuscivo a resistere ed emettevo dei colpi di tosse ma lui non si fermava, cercando di arrivare sempre più in fondo. Poi all'improvviso smise e uscì dalla mia bocca, mi fece girare e mi mise a quattro zampe sul letto. Mi alzò la gonna, scostò gli slip e affondò la sua lingua nel mio buchetto, facendomi gemere di piacere. Era la prima volta che qualcuno mi faceva una cosa simile, e il piacere era immenso, sentivo la sua lingua dentro di me muoversi a una velocità che mi fotteva il cervello. Ma quel piacere durò poco, sentii invece una mano stringermi il fianco e qualcos'altro provare ad entrare nel mio culo. Ero totalmente succube mentre il suo cazzo faceva strada dentro la mia carne, riempiendomi di piacere e dolore e mozzandomi il fiato. Una volta entrato, rimase fermo per alcuni secondi, forse per farmi abituare, ma poi iniziò subito a muoversi su e giù facendomi vedere le stelle. Stavo godendo tantissimo, le sue mani sui miei fianchi e le sue spinte veloci mi facevano impazzire, gemevo senza ritegno e accompagnavo il suo ritmo spingendo indietro il culo.
Sentii uno schiaffo che mi portò subito a palla l'eccitazione, il mio amico stava iniziando a sculacciarmi mentre mi sbatteva ma la cosa che mi fece indurire il cazzo fu il fatto che mi stava chiamando con il nome della sorella, seguiti da insulti su quanto fossi troia. Mi stava usando mentre pensava a lei, per questo mi aveva fatto travestire coi suoi vestiti e ora mi inculava sul suo letto, ero solo un corpo su cui sfogarsi perchè lui non poteva averla. Ma ciò, invece di ferirmi, mi eccitò ancora di più. Risposi ai suoi insulti impersonando la sorella e dicendogli che ero veramente troia e questo lo portò al limite: mi mise le mani sulle spalle e iniziò a fottermi con molta più foga, spinse la mia testa sul cuscino mentre il mio culo rimaneva a pizzo alla mercè del suo cazzo indemoniato. La mia faccia era rivolta verso un armadio a muro dove notai uno specchio...sarà stato guardarmi in quella posizione, vedere il mio amico fottermi da quell'angolazione, vedere il mio culo rosso per gli schiaffi e le mie gambe tremare con le autoreggenti, sentire gli insulti o forse sentire il profumo delle lenzuola usate dalla sorella ma non resistetti. Venni come una fontana, il mio amico lo capì da come stringevo il culo ma continuò a fottermi, ogni sua spinta mi provocava uno schizzo, avevo inzuppato le lenzuola e la mie gambe stavano per cedere.
Fino a che non sentii un'esplosione dentro di me, il mio amico mi stava riempiendo il culo col suo sperma e io avvertivo ogni contrazione del suo cazzo, come lui aveva appena sentito quelle del mio culo. Ero esausto ma felice, soddisfatto al punto giusto.
Passammo il weekend a scopare nella camera della sorella, sulla scrivania, sul tappeto, addosso all'armadio e mi fece indossare tutti i vestiti che lo eccitavano di più. Fu un'esperienza magnifica!

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