Intesa tra fratelli 1
di
gioia23
genere
interviste
Salve a tutti, è il primo racconto che scrivo e spero vi piaccia; vi chiedo scusa in anticipo in questo capitolo non troverete molta azione ma ci tengo a precisare bene il contesto e a descrivere i minimi particolari, per questo mi dilungherò un po' e la storia sarà divisa in più capitoli. Per farmi perdonare l'assenza di azione in questo capitolo, troverete il secondo già online. Vi ringrazio e vi mando un bacio.
Martina e Gabriele erano due fratelli come tanti, si volevano bene ed erano legati ma non condividevano spesso del tempo insieme. Lei era un solo anno più piccola di lui, ma non lo dimostrava, era silenziosa, intelligente e amava passare il tempo in disparte o a fare cose semplici con i suoi pochi amici di sempre. Gabriele invece era un tipo più estroverso e ogni scusa era buona per uscire di casa e passare nottate intere con uno dei suoi 4 gruppi di amici. Spesso quando rientrava alle 3 del mattino Martina era ancora in piedi ad aspettarlo, persa in qualche libro o ad ascoltare la sua musica, si davano la buona notte ed andavano a dormire tranquilli. In compenso Gabriele era molto protettivo con lei e nonostante le numerose attenzioni suscitate da sua sorella sui suoi amici, non aveva permesso a nessuno di loro di avvicinarsi; non che non fossero bravi ragazzi, ma non riusciva ad immaginare le mani di uno di quei tipi farsi strada sul corpo di sua sorella, perché non era difficile ammettere che Martina fosse una gran figa. Tutti gli anni di danza classica che aveva fatto le avevano fruttato un fisico snello e atletico, in più la sua quarta di seno data dalla pillola, il sedere tondo e sodo e la sua avversione naturale per i reggiseni la rendevano una bomba ad orologeria pronta a far esplodere qualsiasi ragazzo da un momento all'altro. Inoltre era altamente stronza e amava provocare le persone, sia fisicamente che intellettualmente, per poi sbattere i suoi occhi verdi fingendosi innocente e lasciandoti all'asciutto.
Gabriele si sorprese un po' quando Martina chiese proprio a lui di accompagnarla a Milano; era anche vero che i loro genitori lavoravano e le sue amiche erano tutte impegnate con gli esami, così accettò senza troppi problemi, più stava lontano da casa, meglio era.
Così partirono per una settimana e che si consumò quasi subito; passarono i primi 3 giorni mentre Martina sbrigava faccende per l'università e Gabriele visitasse vari locali con degli amici. Il quarto giorno riuscì a convincere la sorella a prendersi una pausa e a passare la serata nel birrificio sotto casa con un amico di entrambi. Si prepararono ed uscirono in ritardo, come sempre, raggiungendo il loro amico Francesco, che fin da subito cominciò a complimentarsi con Martina, per come era cresciuta, per i suoi capelli ricci e per la camicetta. Gabriele, che fino ad allora era concentrato solo sulla sua birra, fece caso ai complimenti di Francesco su sua sorella e si rese conto che era vero: Martina era davvero bella. Poi notò che l'amico le fissava il seno e si infastidì, finché non notò anche lui il bottone che le stringeva sulle tette e la sua mente cominciò a galoppare, pensando a tutti i momenti che i due avevano trascorso in casa in cui lei era sempre seminuda. Di colpo sentì il pacco rigonfiarsi e tornò alla realtà solo con lo schiocco di dita di Martina, che nel frattempo si era accorta di tutto e rideva divertita.
Passarono la serata in modo piacevole e travolgente, tra aneddoti e risate e soprattutto sguardi accattivanti e battute pungenti tra i fratelli; si era creata, un po' per l' "inconveniente" di prima, un po' per l'alcol, una tensione sessuale tra i due palpabile. Martina lo osservava mentre sorseggiava la birra e lo scrutandolo da cima a fondo si rese conto che non sapeva gran che sulla vita sessuale di suo fratello. "con quante ragazze hai scopato?" esordì mentre poggiava il bicchiere lentamente sul tavolo. Gabriele fu sorpreso dalla domanda ma non si scompose troppo, si aggiustò sulla sedia e rispose con calma "quattro". Martina sembrò soddisfatta dalla risposta e riprese a bere, il tutto avvenne sotto gli occhi preoccupati del loro amico, che dopo poco decise di andare via, sentendosi in qualche modo a disagio.
I due lo accompagnarono alla fermata del bus prima di tornare a casa e ne aspettarono l'arrivo anche se Martina si era vestita troppo leggera e stava morendo dal freddo. Gabriele aprì la cerniera del suo parka e la invitò ad abbracciarlo per scaldarsi, lei lo fece e scoprirono un contatto fisico nuovo; per qualche motivo le unghie di sua sorella che stringevano il maglione e sfioravano la pelle gli fecero una strana sensazione e allo stesso modo il respiro caldo di Gabriele solleticava il collo di lei in maniera davvero stuzzicante.
Martina e Gabriele erano due fratelli come tanti, si volevano bene ed erano legati ma non condividevano spesso del tempo insieme. Lei era un solo anno più piccola di lui, ma non lo dimostrava, era silenziosa, intelligente e amava passare il tempo in disparte o a fare cose semplici con i suoi pochi amici di sempre. Gabriele invece era un tipo più estroverso e ogni scusa era buona per uscire di casa e passare nottate intere con uno dei suoi 4 gruppi di amici. Spesso quando rientrava alle 3 del mattino Martina era ancora in piedi ad aspettarlo, persa in qualche libro o ad ascoltare la sua musica, si davano la buona notte ed andavano a dormire tranquilli. In compenso Gabriele era molto protettivo con lei e nonostante le numerose attenzioni suscitate da sua sorella sui suoi amici, non aveva permesso a nessuno di loro di avvicinarsi; non che non fossero bravi ragazzi, ma non riusciva ad immaginare le mani di uno di quei tipi farsi strada sul corpo di sua sorella, perché non era difficile ammettere che Martina fosse una gran figa. Tutti gli anni di danza classica che aveva fatto le avevano fruttato un fisico snello e atletico, in più la sua quarta di seno data dalla pillola, il sedere tondo e sodo e la sua avversione naturale per i reggiseni la rendevano una bomba ad orologeria pronta a far esplodere qualsiasi ragazzo da un momento all'altro. Inoltre era altamente stronza e amava provocare le persone, sia fisicamente che intellettualmente, per poi sbattere i suoi occhi verdi fingendosi innocente e lasciandoti all'asciutto.
Gabriele si sorprese un po' quando Martina chiese proprio a lui di accompagnarla a Milano; era anche vero che i loro genitori lavoravano e le sue amiche erano tutte impegnate con gli esami, così accettò senza troppi problemi, più stava lontano da casa, meglio era.
Così partirono per una settimana e che si consumò quasi subito; passarono i primi 3 giorni mentre Martina sbrigava faccende per l'università e Gabriele visitasse vari locali con degli amici. Il quarto giorno riuscì a convincere la sorella a prendersi una pausa e a passare la serata nel birrificio sotto casa con un amico di entrambi. Si prepararono ed uscirono in ritardo, come sempre, raggiungendo il loro amico Francesco, che fin da subito cominciò a complimentarsi con Martina, per come era cresciuta, per i suoi capelli ricci e per la camicetta. Gabriele, che fino ad allora era concentrato solo sulla sua birra, fece caso ai complimenti di Francesco su sua sorella e si rese conto che era vero: Martina era davvero bella. Poi notò che l'amico le fissava il seno e si infastidì, finché non notò anche lui il bottone che le stringeva sulle tette e la sua mente cominciò a galoppare, pensando a tutti i momenti che i due avevano trascorso in casa in cui lei era sempre seminuda. Di colpo sentì il pacco rigonfiarsi e tornò alla realtà solo con lo schiocco di dita di Martina, che nel frattempo si era accorta di tutto e rideva divertita.
Passarono la serata in modo piacevole e travolgente, tra aneddoti e risate e soprattutto sguardi accattivanti e battute pungenti tra i fratelli; si era creata, un po' per l' "inconveniente" di prima, un po' per l'alcol, una tensione sessuale tra i due palpabile. Martina lo osservava mentre sorseggiava la birra e lo scrutandolo da cima a fondo si rese conto che non sapeva gran che sulla vita sessuale di suo fratello. "con quante ragazze hai scopato?" esordì mentre poggiava il bicchiere lentamente sul tavolo. Gabriele fu sorpreso dalla domanda ma non si scompose troppo, si aggiustò sulla sedia e rispose con calma "quattro". Martina sembrò soddisfatta dalla risposta e riprese a bere, il tutto avvenne sotto gli occhi preoccupati del loro amico, che dopo poco decise di andare via, sentendosi in qualche modo a disagio.
I due lo accompagnarono alla fermata del bus prima di tornare a casa e ne aspettarono l'arrivo anche se Martina si era vestita troppo leggera e stava morendo dal freddo. Gabriele aprì la cerniera del suo parka e la invitò ad abbracciarlo per scaldarsi, lei lo fece e scoprirono un contatto fisico nuovo; per qualche motivo le unghie di sua sorella che stringevano il maglione e sfioravano la pelle gli fecero una strana sensazione e allo stesso modo il respiro caldo di Gabriele solleticava il collo di lei in maniera davvero stuzzicante.
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