Con mio cugino ci siamo chiavati la mia giovane moglie al mare
di
Karly
genere
incesti
Mio cugino abitava in Liguria ed era separato dalla moglie da circa un anno. Lui aveva 30 anni ed io 32.
Mia moglie N. ne aveva 30.
Una donna sensuale dal viso arrapante. Capelli corti, seni piccoli, cosce lisce e vellutate, un culo duro e sporgente, una figa coperta da una peluria nera e liscia. Solo a vedere quel ciuffetto tra le cosce, ti veniva voglia di coprirlo di sborra. Ma poi pensavi che era uno spreco.
Meglio dentro di lei, col rischio cercato di ingravidarla.
Un fine settimana andammo a trovarlo. Lei, più carina del solito, indossava un abito leggero color crema, che dietro segnava lo slip e faceva sognare.
Mio cugino fu felice di venirci incontro e ci invito' subito a pranzo nel ristorante sul mare più conosciuto della zona.
Il pranzo a base di pesce (mia moglie ne va matta in tutti i sensi), innaffiato da un vinello bianco freddo e frizzante, aveva cementato il rientro dopo mesi di assenza da Nervi. Ci eravamo stati forse l'anno prima...
Dissi a voce alta a mio cugino "sai N. ama davvero il pesce...ogni volta che c'e' l'occasione lo vuole". Lei mi guardo' con uno sguardo tra il biricchino e l'imbarazzata, mentre io e mio cugino ci gettammo un'occhiata che diceva tutto.
N. bevve più del solito, invogliata da mio cugino che diceva "Ma si', tanto dopo andiamo a fare la siesta, dai, falla bere". E lei sorridente ingurgitava bicchiere dopo bicchiere. Io osservavo e devo confessare che mi eccitavo per questa loro complicità.
Il suo viso era diventato piacevolmente rosso, le sue risate sonore mostravano una bocca bellissima, dei denti bianchi come la neve e una lingua che guizzava a ogni parola.
Mi ero eccitato moltissimo e già fantasticavo... Consideravo davvero che mia moglie aveva quella che si dice una faccia da sborra.
Vedevo che mio cugino la guardava costantemente e anche lei gettava un'occhiata veloce, abbassando poi gli occhi sul piatto. Chissa' che pensava lei? immaginavo invece quello che pensava mio cugino...
Finito il pranzo ci avviammo a piedi verso l'abitazione di mio cugino. Lei barcollava un poco e rideva come una bambina. La sorreggevamo dalle due parti. Vidi che la mano di mio cugino sfiorava il suo seno. Lui mi guardo' e io non gli dissi nulla, ma anche io toccai il suo seno dall'altra parte, sorridendo a mio cugino. L'intesa sembrava piena, anche se non ne avevamo mai parlato. Capii che mio cugino , se avesse avuto l'occasione, se la sarebbe scopata subito. L'occasione si stava avvicinando...Lei voltava il viso ora a me e ora a mio cugino, sorridendo e mostrando quei denti che sarebbero stati leccati di li' a poco da noi due, insieme a quella lingua dolce e vellutata.
Giungemmo al palazzo di mio cugino ed entrammo nell'ascensore. Era piccolo e angusto. Ci trovammo uno contro l'altro. A mio cugino tocco' il bellissimo culo di mia moglie e non resistette a farglielo sentire contro. Lei si volto' a guardarlo sorridendo poi si giro' verso di me. Le presi il viso e la baciai in piena bocca. Sentii la sua lingua guizzare, mentre mio cugino si faceva più ardito e spingeva contro quella spaccata profonda, che era stata tante volte insidiata nei mezzi pubblici. Lei lasciava fare, abbracciandosi sempre piu' a me, ma offrendo quelle natiche sode a mio cugino.
Arrivati al pianerottolo, mio cugino apri' la porta.
N. ci guardo' interdetta. Si aspettava qualcosa, che non tardo' ad arrivare.
Immaginava che ce la saremmo chiavata tutti e due, ce lo leggeva nello sguardo e nei pantaloni estivi rigonfi davanti.
Senza parlare, la portammo direttamente in camera da letto. Mio cugino abbasso' la tapparella creando una leggera oscurità.
La baciai sul collo, leccandoglielo, dicendole "puttana, ora ti chiaviamo per bene e ti mettiamo incinta.Ti faremo una chiavata che non dimenticherai. Cosi' assaggerai il pesce..come sempre hai voluto tu".
La mia voce era roca dal piacere e le mie mani la carezzavano dappertutto. Lei aveva gli occhi socchiusi e la bocca semiaperta, disposta a ricevere le nostre lingue assetate. Quando senti' mio cugino dietro di lei, si volto' e, rossa in viso per l'eccitazione ed il vino, si fece baciare anche da lui. La sua lingua era il primo nostro obiettivo. Mio cugino poi mi disse che, ogni volta che la vedeva parlare, si perdeva in quella bocca grande e fresca dove la lingua non poteva non essere notata... Ce la godemmo a lungo. Lei si lasciava baciare gemendo un poco e voltandosi ora verso l'uno ora verso l'altro. I suoi "aaah....mmmm....oooh..." ci facevano godere come bestie. I nostri cazzi erano dritti, pronti a entrare dentro di lei, dappertutto e con cattiveria.
Dissi a mio cugino "Spogliala". Lui lo fece subito, sfilandole l'abito chiaro. Lei si abbandono' alle sue mani favorendo la caduta per terra del sottile abito in cotone.Aveva sotto solo gli slip. I seni, piccoli e turgidi, si ergevano con capezzoli dritti e prepotenti, che lui subito succhio'.
La facemmo distendere sul lettone e io le sfilai gli slip, dicendole "Puttana, non ti servono ora". Lei era in calore, gemeva come una cagna pronta per essere presa da vari cani, dimenandosi languidamente e invitandoci a chiavarla.
Dissi a mio cugino "Prendila, e' tua. Fottila per bene, abbiamo tempo fino a domani".
Lui mi guardo'felice e la fece voltare a pancia sotto. Lei obbedi' ansiosa ed eccitata.
Lui avvicino' il suo pene al buchino del suo culo, ancora vergine. Era il mio regalo per lui.
Lo umetto', lo avvicino', lo struscio' bagnando quel buchino stretto, poi comincio' ad entrarvi piano, delicatamente. Lei si irrigidiva a quella penetrazione all'inizio dolorosa, ma poi ando' adattandosi alle dimensioni ragguardevoli del suo cazzo.
La vedevo muoversi piano, facilitando l'ingresso di quella bestia nelle sue natiche toste. Pensai quanto fosse puttana, sembrava l'avesse fatto da sempre. Evidentemente, nelle donne c'e' qualcosa di atavico che affiora...
Quando lui vi entro' del tutto, fino alle palle, lei comincio' a dimenarsi e a muoversi piu' forte.
Spingeva indietro ritmicamente. La cosa ando' avanti per un po' mentre io li guardavo eccitato. Lui la teneva per i fianchi rotondi e le diceva "Sei proprio una puttana, ha ragione tuo marito, ....spingi spingi, troia!"
E dicendo questo eiaculo' dentro di lei. Furono fiotti violenti, densi, che si gettarono nell'intestino di mia moglie, mentre lei continuava a dimenarsi finche' il cazzo divenne moscio.
Era il mio turno. La posizionai alla missionaria e l'accarezzai col mio cazzo lungo i peli neri della figa. Lei ha peli nerissimi e liscia che fanno impazzire.Li carezzai col mio cazzo durissimo e poi entrai subito dentro di lei, affondando fino ai testicoli gonfi di seme. Aveva la bocca aperta mentre il suo respiro si faceva piu' pesante, godeva come una cagna in calore.
La chiavai con cattiveria, eccitato anche dalla presenza di mio cugino.Era stato la prima volta che lui l'aveva avuta e se l'era goduta davvero. Lei gemeva, ansimava, mi offriva la sua lingua. Io le tenevo le cosce dal di sotto e fu un attimo. Sborrai nella sua figa calda con getti violenti. Vari fiotti che mi fecero emettere un grugnito di sazieta' e di piacere.
Rossa sempre più per l'eccitazione, venne nuovamente presa da mio cugino che nel frattempo si era ricaricato. La chiavo' forte a cosce aperte e venne dentro di lei, inarcando la schiena nel momento in cui senti' arrivare il getto.
La riempi' di sborra, che ormai scorreva fuori dalla figa,ben allargata, lungo le cosce e sul lenzuolo.
Decidemmo di fare un piccolo break, poi riprendemmo tutti e due, chiavandocela in una doppia violenta. Lei era eccitata al massimo e si faceva penetrare di dietro e davanti contemporaneamente. Non aveva mai provato una doppia e impazzi' di piacere.
I nostri membri durissimi la sbattevano con furore.
Poi mio cugino lo tolse per poterle sborrare in viso. La riempi' di sperma dappertutto, dicendole "Ecco puttana quello che cercavi e che meriti". Il suo viso luccicava sotto lo strato gelatinoso del suo seme, che aveva raggiunto anche i capelli. Una maschera di bellezza.
Io finii la mia sborrata in figa, scaricando ancora dentro di lei tutta la sborra che ancora avevo.
Ci riposammo e il giorno dopo, fatta una colazione abbondante, ci posizionammo nel lettone e la chiavammo nuovamente a turno. Lei aveva una faccia da troia e ci incitava a sbatterla con forza.
La demolimmo letteralmente per ore. Ce la godemmo in tutti i suoi buchi, mentre lei aveva orgasmi sempre più forti e rumorosi. era ricoperta del nostro sperma, sul corpo, dentro, sul viso, sulle cosce e sul culo. I suoi peli luccicavano per le tante volte che i nostri cazzi si erano deliziati li' su.
Il mese dopo risulto' incinta.
Mia moglie N. ne aveva 30.
Una donna sensuale dal viso arrapante. Capelli corti, seni piccoli, cosce lisce e vellutate, un culo duro e sporgente, una figa coperta da una peluria nera e liscia. Solo a vedere quel ciuffetto tra le cosce, ti veniva voglia di coprirlo di sborra. Ma poi pensavi che era uno spreco.
Meglio dentro di lei, col rischio cercato di ingravidarla.
Un fine settimana andammo a trovarlo. Lei, più carina del solito, indossava un abito leggero color crema, che dietro segnava lo slip e faceva sognare.
Mio cugino fu felice di venirci incontro e ci invito' subito a pranzo nel ristorante sul mare più conosciuto della zona.
Il pranzo a base di pesce (mia moglie ne va matta in tutti i sensi), innaffiato da un vinello bianco freddo e frizzante, aveva cementato il rientro dopo mesi di assenza da Nervi. Ci eravamo stati forse l'anno prima...
Dissi a voce alta a mio cugino "sai N. ama davvero il pesce...ogni volta che c'e' l'occasione lo vuole". Lei mi guardo' con uno sguardo tra il biricchino e l'imbarazzata, mentre io e mio cugino ci gettammo un'occhiata che diceva tutto.
N. bevve più del solito, invogliata da mio cugino che diceva "Ma si', tanto dopo andiamo a fare la siesta, dai, falla bere". E lei sorridente ingurgitava bicchiere dopo bicchiere. Io osservavo e devo confessare che mi eccitavo per questa loro complicità.
Il suo viso era diventato piacevolmente rosso, le sue risate sonore mostravano una bocca bellissima, dei denti bianchi come la neve e una lingua che guizzava a ogni parola.
Mi ero eccitato moltissimo e già fantasticavo... Consideravo davvero che mia moglie aveva quella che si dice una faccia da sborra.
Vedevo che mio cugino la guardava costantemente e anche lei gettava un'occhiata veloce, abbassando poi gli occhi sul piatto. Chissa' che pensava lei? immaginavo invece quello che pensava mio cugino...
Finito il pranzo ci avviammo a piedi verso l'abitazione di mio cugino. Lei barcollava un poco e rideva come una bambina. La sorreggevamo dalle due parti. Vidi che la mano di mio cugino sfiorava il suo seno. Lui mi guardo' e io non gli dissi nulla, ma anche io toccai il suo seno dall'altra parte, sorridendo a mio cugino. L'intesa sembrava piena, anche se non ne avevamo mai parlato. Capii che mio cugino , se avesse avuto l'occasione, se la sarebbe scopata subito. L'occasione si stava avvicinando...Lei voltava il viso ora a me e ora a mio cugino, sorridendo e mostrando quei denti che sarebbero stati leccati di li' a poco da noi due, insieme a quella lingua dolce e vellutata.
Giungemmo al palazzo di mio cugino ed entrammo nell'ascensore. Era piccolo e angusto. Ci trovammo uno contro l'altro. A mio cugino tocco' il bellissimo culo di mia moglie e non resistette a farglielo sentire contro. Lei si volto' a guardarlo sorridendo poi si giro' verso di me. Le presi il viso e la baciai in piena bocca. Sentii la sua lingua guizzare, mentre mio cugino si faceva più ardito e spingeva contro quella spaccata profonda, che era stata tante volte insidiata nei mezzi pubblici. Lei lasciava fare, abbracciandosi sempre piu' a me, ma offrendo quelle natiche sode a mio cugino.
Arrivati al pianerottolo, mio cugino apri' la porta.
N. ci guardo' interdetta. Si aspettava qualcosa, che non tardo' ad arrivare.
Immaginava che ce la saremmo chiavata tutti e due, ce lo leggeva nello sguardo e nei pantaloni estivi rigonfi davanti.
Senza parlare, la portammo direttamente in camera da letto. Mio cugino abbasso' la tapparella creando una leggera oscurità.
La baciai sul collo, leccandoglielo, dicendole "puttana, ora ti chiaviamo per bene e ti mettiamo incinta.Ti faremo una chiavata che non dimenticherai. Cosi' assaggerai il pesce..come sempre hai voluto tu".
La mia voce era roca dal piacere e le mie mani la carezzavano dappertutto. Lei aveva gli occhi socchiusi e la bocca semiaperta, disposta a ricevere le nostre lingue assetate. Quando senti' mio cugino dietro di lei, si volto' e, rossa in viso per l'eccitazione ed il vino, si fece baciare anche da lui. La sua lingua era il primo nostro obiettivo. Mio cugino poi mi disse che, ogni volta che la vedeva parlare, si perdeva in quella bocca grande e fresca dove la lingua non poteva non essere notata... Ce la godemmo a lungo. Lei si lasciava baciare gemendo un poco e voltandosi ora verso l'uno ora verso l'altro. I suoi "aaah....mmmm....oooh..." ci facevano godere come bestie. I nostri cazzi erano dritti, pronti a entrare dentro di lei, dappertutto e con cattiveria.
Dissi a mio cugino "Spogliala". Lui lo fece subito, sfilandole l'abito chiaro. Lei si abbandono' alle sue mani favorendo la caduta per terra del sottile abito in cotone.Aveva sotto solo gli slip. I seni, piccoli e turgidi, si ergevano con capezzoli dritti e prepotenti, che lui subito succhio'.
La facemmo distendere sul lettone e io le sfilai gli slip, dicendole "Puttana, non ti servono ora". Lei era in calore, gemeva come una cagna pronta per essere presa da vari cani, dimenandosi languidamente e invitandoci a chiavarla.
Dissi a mio cugino "Prendila, e' tua. Fottila per bene, abbiamo tempo fino a domani".
Lui mi guardo'felice e la fece voltare a pancia sotto. Lei obbedi' ansiosa ed eccitata.
Lui avvicino' il suo pene al buchino del suo culo, ancora vergine. Era il mio regalo per lui.
Lo umetto', lo avvicino', lo struscio' bagnando quel buchino stretto, poi comincio' ad entrarvi piano, delicatamente. Lei si irrigidiva a quella penetrazione all'inizio dolorosa, ma poi ando' adattandosi alle dimensioni ragguardevoli del suo cazzo.
La vedevo muoversi piano, facilitando l'ingresso di quella bestia nelle sue natiche toste. Pensai quanto fosse puttana, sembrava l'avesse fatto da sempre. Evidentemente, nelle donne c'e' qualcosa di atavico che affiora...
Quando lui vi entro' del tutto, fino alle palle, lei comincio' a dimenarsi e a muoversi piu' forte.
Spingeva indietro ritmicamente. La cosa ando' avanti per un po' mentre io li guardavo eccitato. Lui la teneva per i fianchi rotondi e le diceva "Sei proprio una puttana, ha ragione tuo marito, ....spingi spingi, troia!"
E dicendo questo eiaculo' dentro di lei. Furono fiotti violenti, densi, che si gettarono nell'intestino di mia moglie, mentre lei continuava a dimenarsi finche' il cazzo divenne moscio.
Era il mio turno. La posizionai alla missionaria e l'accarezzai col mio cazzo lungo i peli neri della figa. Lei ha peli nerissimi e liscia che fanno impazzire.Li carezzai col mio cazzo durissimo e poi entrai subito dentro di lei, affondando fino ai testicoli gonfi di seme. Aveva la bocca aperta mentre il suo respiro si faceva piu' pesante, godeva come una cagna in calore.
La chiavai con cattiveria, eccitato anche dalla presenza di mio cugino.Era stato la prima volta che lui l'aveva avuta e se l'era goduta davvero. Lei gemeva, ansimava, mi offriva la sua lingua. Io le tenevo le cosce dal di sotto e fu un attimo. Sborrai nella sua figa calda con getti violenti. Vari fiotti che mi fecero emettere un grugnito di sazieta' e di piacere.
Rossa sempre più per l'eccitazione, venne nuovamente presa da mio cugino che nel frattempo si era ricaricato. La chiavo' forte a cosce aperte e venne dentro di lei, inarcando la schiena nel momento in cui senti' arrivare il getto.
La riempi' di sborra, che ormai scorreva fuori dalla figa,ben allargata, lungo le cosce e sul lenzuolo.
Decidemmo di fare un piccolo break, poi riprendemmo tutti e due, chiavandocela in una doppia violenta. Lei era eccitata al massimo e si faceva penetrare di dietro e davanti contemporaneamente. Non aveva mai provato una doppia e impazzi' di piacere.
I nostri membri durissimi la sbattevano con furore.
Poi mio cugino lo tolse per poterle sborrare in viso. La riempi' di sperma dappertutto, dicendole "Ecco puttana quello che cercavi e che meriti". Il suo viso luccicava sotto lo strato gelatinoso del suo seme, che aveva raggiunto anche i capelli. Una maschera di bellezza.
Io finii la mia sborrata in figa, scaricando ancora dentro di lei tutta la sborra che ancora avevo.
Ci riposammo e il giorno dopo, fatta una colazione abbondante, ci posizionammo nel lettone e la chiavammo nuovamente a turno. Lei aveva una faccia da troia e ci incitava a sbatterla con forza.
La demolimmo letteralmente per ore. Ce la godemmo in tutti i suoi buchi, mentre lei aveva orgasmi sempre più forti e rumorosi. era ricoperta del nostro sperma, sul corpo, dentro, sul viso, sulle cosce e sul culo. I suoi peli luccicavano per le tante volte che i nostri cazzi si erano deliziati li' su.
Il mese dopo risulto' incinta.
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