Racconto a due mani : Valentina al privè 1

Scritto da , il 2012-05-29, genere orge



Matteo
.Entriamo tranquilli in quel privè che non ci aveva impressionato positivamente la volta precedente . Non c’è molta gente ma è presto e si sta riempiendo, saltiamo tra il piano superiore e la sala da ballo poi ce ne andiamo alla stanza delle coppie un po’ sconsolati e lo facciamo da soli con una altra coppia lontana che fanno petting.
Non sono eccitatissimo ma comunque siamo soli e con lei ci faccio sempre bene l’amore. E’ di amore che si tratta. Mi fa notare che non avrei bisogno del pompino per portarlo all’erezione ma sono viziato da lei e così mi godo la sua superba capacità di godere ad averlo in bocca e solo dopo la penetro. Io la sento subito e anche lei mi sente . Il dito nel culetto pare disturbarla : vorrebbe godere la fica e lo lascio stare per un po’. Inizia a mugolare , si stringono le pareti vaginali, le contrazioni .Allora le infilo due dita umettate dal suo secreto vaginale e iniziano le contrazioni anali ampie grandi, quasi da aspirare le mie dita all’interno della cavità anale e quando le spingo in fondo con violenza un vero e proprio orgasmo a cui non resisto e sto per venire. Lo tolgo appena in tempo per sborrarle sul suo fianco destro e la pancia. Ci ripuliamo pensando ad una serata finita ma gli faccio notare che è presto.
Vale è attratta da uno che ci riferisce di essere del locale ma ha un attimo di pausa e allora Vale tenta uno dei suoi approcci sfacciati dicendogli che è un bel ragazzo.
Poco dopo mentre giriamo nella stanza dei buchi Vale sta sbirciando dai buchi una coppia , il bel ragazzo del locale l’ha seguita e inizia ad alzare la gonna e palparle le chiappe e poi passa la mano tra la fica e il culo appoggiando il polpastrello nell’ano delicatamente. Quando mi mostro si rende conto che non sono io ma quando realizza che è il bel ragazzo di prima le sorride dicendomi che lo aveva lasciato fare perché ero sicuro che fossi io giustificandosi:”pensa tocca come te!”
Questo non impedisce di passargli con la mano sulla patta dei pantaloni che si riempie di cazzo immediatamente ma lui poi si allontana
Intanto finalmente qualche coppia sta giocando , la ragazza con i pantacollant che le sottolinea il culo, una coppia nella sala coppie e anche qualche stanza occupata.
Nella nostra stanza ( quella della volta precedente ) c’è una coppia con lui con una bandana e lei gradevole. Ci invitano ed entriamo .Vale prima spenta diventa in versione sprint accarezza persino dolcemente lei , la bacia sulla bocca e si avvicina al lui. Io tocco lei prima delicatamente le cosce poi le tocco le grandi labbra e infine le infilo un dito nella fica e lei inizia a spingere sul mio dito . E’ molto eccitata, la fica prima stretta e asciutta si sta bagnando letteralmente..
Vale intanto va quasi a sottrarre il cazzo dalla bocca della compagna che le lascia strada ed inizia ad assaggiarlo . Il cazzo del tipo con la bandana passa da una bocca all’altra ma quando vale lo affonda in gola si retrae e mi si avvicina poco dopo riferendomi che non gradiva il suo sapore. E comunque mi chiede se lei mi piace ma mi puntualizza che dovrei essere convinto altrimenti potrei fare brutta figura con lei. In quella condizione la mia indecisione diviene incertezza totale anche perché ho delle riserve nonostante abbia una bella pelle ,un culo niente male e una fica bagnata di voglia.
Lei comunque ha già deciso ; lui non gli piace e solo un modo per impormi come sempre ciò che vuole fare ma a me va bene. Inizia a giocare con me sempre nella stessa stanza e quando si avvicinano al cancelletto due con cui poco prima aveva scherzato ,inizia soddisfatta a ridere.
I giovani intanto le si erano fatti vicini, con i loro cazzi dritti come pali e lucidi di voglia
Come in una scena preordinata Valentina si pone davanti al primo dei ragazzi poi,con delicatezza e movimenti attenti gli ha apre la cerniera trovando una grossa cappella scura congestionata dalla lunga costrizione gia' fuori dalle mutande e completamente inzuppata di sborra

Continua a descrive la serata Valentina:
Ho allungato la mano ed ho cominciato a masturbarlo indifferente a tutto, l’ho masturbato con due mani, e cresceva in lunghezza e poi in larghezza, servivano le due mani per circondarlo completamente ma rimaneva libero ancora dello spazio.E’ allora che mi sono accorto del secondo ,suo amico che più riservato rimane in disparte. Libero una delle due mani ma per farmi perdonare affretto i movimenti e mi accingo ad impossessarmi anche del secondo che inizio a palpeggiare. Il secondo ha una bella dimensione ma vedo che sta tardando la risposta, mi appare sempre più timido almeno rispetto al primo che con disinvoltura mi parla , scherza e va ad esplorare i meandri delle mie intimità.
Mi inginocchio e prendo con decisione in bocca il secondo per sentirlo rigonfiarsi dentro la mia bocca , affondo due tre colpi per far sentire al glande .la ristrettezza della gola. Quando sono certa di averlo pieno mi dedico al primo che è quasi un po’ deluso poi alterno nella bocca i due cazzi che ora sono quasi vicini.

Matteo a questo punto,vedendo la mia determinazione a lasciare la coppia per i due avvenenti singoli ci chiede di passare nella stanza di fronte per l’evidente imbarazzo con la coppia.
Faccio a Matteo una domanda retorica ..ma con tutte e due? Sperando che acconsentirà.
Entriamo e subito ed iniziano a spogliarsi io li precedo denudandomi integralmente lasciando solo le autoreggenti. Inizio a pompare di nuovo il primo che si pone sul lato destro mentre il secondo si pone di fronte. Io mi sto accingendo a godere di due giovani cazzi(30 anni) e il guardare del mio compagno stranamente mi disturba forse perché mi vorrei concedere più liberamente. E’ un pensiero egoista : nel bene nel male è grazie a lui che sono lì Al secondo gli infilo il preservativo con la bocca per non fargli perdere l’erezione . Il clima è disteso , si fanno battute quando il secondo dice che è alla prima esperienza di privè io replico ridendo che tutti dicono così .
Passo all’altro anche su suggerimento del secondo e il primo ( che soprannominerò ciop) se lo sta menando per portarlo ad una erezione completa
Inizio a pompare di nuovo il primo che aveva atteso e gli infilo il preservativo anche a lui con la bocca e lo faccio con tutta la mia passione ma l’altro ritenendosi pronto mi sdraia supina . Il cazzo è appoggiato sulla mia vagina aperta, ho la gambe divaricate e sollevate indietro ma il preservativo privo di lubrificante rimosso con il pompino ha difficoltà ad entrare. Il primo affondo avviene in maniera energica,dopo la prima difficoltà la carne scivola nella carne e si sente uno schiocco tondo mentre quando torna indietro si sente il risucchio che emette un luogo bagnato ed io lo ero fradicia di umori
Quando entra tutto dentro inizio a muovere il bacino per facilitare la penetrazione, mentre lui mi metteva le mani sotto il culo per facilitare l'amplesso
Mi scopa per un paio di minuti poi si gira di lato ed io approfitto per pompare il primo e farmi una doppia. Subito ho una contrazione , di quelle che mi provocano poco dopo un orgasmo devastante e comunque contraggo un urlo a bocca piena , ero certa di aver ricoperto il cazzo di Cip di umori, sentivo la mia figa colare come non era mai accaduto e il profilattico non era più asciutto perché sentivo scorrerlo facilmente nonostante le dimensioni e mi piaceva che Ciop mi spingesse la testa contro il suo voluminoso cazzo.
Mi piace essere porca e mi esalta esserlo di fronte a Matteo ora per due ordini di motivi:
il primo perché mi sento realizzata a fare quello che è nella mia naturale inclinazione e quindi sentirmi come gli uomini mi vogliono ossia una grande troia( termine che agli uomini li eccita molti) .Per me ha un valore liberatorio anche perché sento proprio in quelle condizioni il mio ruolo di comprimario. Il secondo è nei confronti di matteo a cui mi lega un amore profondo e per il quale mi piace assecondarlo, ma contemporaneamente penso anche di punirlo sottoponendolo ad una forma di punizione , che anche quand’anche fosse da lui scelta, lo mette rispetto a me in un ruolo secondario. Il gioco infatti prende vera consistenza quando io vengo presa dai miei sensi quasi da dimenticarmi di lui e la cosa nella vita comune non accade quasi mai perché il mio pensiero è troppo costantemente su lui.
Si forse è una rivalsa o è una forma di perequazione degli equilibri che si attua quando lui è apparentemente ai margini o comunque possa provare gelosia e senso di inadeguatezza cosa con cui io ho a che fare molto e lui quasi mai.
Comunque il timido mi accarezza i genitali , affonda le dita nella mia fica umida ma presto non resiste e mi mette a 90° . Pone una particolare attenzione a posizionarmi in modo da esaltare la linea del mio culo e mi divarica le gambe.
Penso per un attimo che possa essere imbarazzante perché sono tanto aperta da sentire l’aria fresca entrare dentro. Stavolta la penetrazione è quasi scomposta , titubante, sento entrare e uscire il membro da dietro come se si prendesse una pausa e l ‘uccello ha perso la sua consueta consistenza.
Posso concentrami sul glande che ho in bocca che invece non conosce flessioni e come forma di ricompensa, soppeso le palle, lo accarezzo, quasi lo coccolo e poi tolgo il profilattico e le mie labbra scivolano sul glande come su un succoso gelato.
Lo ingoio golosa e quel sentire in gola quel piccolo istintivo fastidio che può dare quando un corpo estraneo ti titilla l’ugola e il faringe sembra mitigare la differenza d’età che ci separa
E’ strano fare in quei pochi secondi mille pensieri: ripenso quando Matteo mi dice che una donna matura può farsi perdonare l’età con un bel corpo ancora integro come so di avere ma anche con una maggiore esperienza che equivale a performance più ardite
.Chiudo gli occhi come in preda ad un estasi e l’estasi ha preso il tipo a cui si gonfiano le palle pronta a sputare secreto. Capisco solo in ritardo che mi sta sborrando in bocca ma non faccio a tempo a toglierlo il primo schizzo mi riempie la bocca centrandomi la gola . Ingoio sorpresa ma mi precipito ad impedire il secondo centro a cui non posso impedire di colpirmi le labbra. Un terzo arriva a lato dei capelli, le mie mani prendono possesso del cazzo che cerco di controllare come un tubo incontrollato sotto la pressione dell’acqua, dirigendolo verso le tette ..
Sborra , sborra schizza dappertutto e non solo per terra perché so che agli uomini piace sporcare le donne. Quando tento di pulirmi oltre nella bocca ce l’ho nelle labbra ,nei capelli nei capezzoli e molto essendo inginocchiata mi era colata nel pube impiastricciandomi i peli
Quel primo schizzo lo considero quasi un tradimento, non voglio ingoiare di solito e comunque non lo avevo previsto ma mi ricordo di avere due ragazzi giovani e bellissimi e prima ho mentito sulla mia età quando mi sono tolto 10 anni. E lo considero una forma di compenso. Ancora piena di sperma in bocca e con altro che mi sta colando dai capelli e dalle labbra mi avvicino baciandolo e lui non disdegna sopratutto quando le uso la cortesia che può baciarmi tranquillamente perché ha un buon gusto.
Il secondo rimasto in attesa mi rimette a pecora ma è disturbato
E rinuncia . a quel punto mi prodigo in un appassionato pompino certa che nessuno deve uscire senza una giusta soddisfazione
Inizio a parlottare con lui e quando mi riferisce del suo imbarazzo chiedo a ciop e a Matteo di uscire dalla stanza. Lo fanno e poco dopo Cip (che poi tanto cip non era) sputa un onda di secreto che mi versa nelle tette l’altro schizzo lo dirigo volontariamente sulla faccia con la precisa intenzione di portarlo ad una eccitazione massima per fargli svuotare completamente le palle e lo farà sporcandomi dappertutto

Devo ammettere che da tempo mi ero accorto che vicino a Matteo mi guardava anche il bellissimo ragazzo del locale che avevo incontrato prima ma con rammarico avevo perso. Pensando alla volta prossima volevo che conoscesse le mie capacità amatorie quindi con un po’ di esibizionismo avevo ingoiato lo sperma, passandomi le labbra su quello che colava e giocherellando con lo sperma che avevo addosso. Sbirciava anche quando lo vedevo parlare con Matteo e la dedizione a Cip era anche un po’ in suo onore tanto che gli ho ammiccato più volte dalla tenda scostata
Quando esco assillo Matteo per farmi dire quale impressioni avesse avuto. Mi continua a ripetere quanto avesse gradito dicendo che una porca così bella non la vedeva da tempo. Io continuo a chiedere con insistenza e mi rivela che mi aveva invitato per una serata bukkake che si sarebbe tenuta la settimana seguente , spiegandomi cosa fosse.
Il colloquio si era svolto per l’intero periodo in cui mi ero appartata con il secondo ragazzo.
Matteo mi aveva assicurato di averle detto che a me non piacevano quelle pratiche e che era eccezionale quello che aveva fatto e che quindi non si sarebbe ripetuto
Lui aveva replicato che non si faceva coinvolgere spesso anzi per serietà rimaneva spesso solo a controllare. In conclusione Matteo conclude: “ mi ha fatto capire che farebbe uno strappo alla regola se le dedicasse qualche performance speciale.” Sono incuriosita e poi mi rendo conto che farei carte false per quel bel ragazzo.
Chiedo cosa dovrei fare e Matteo mi risponde che potrei trovarmi in una situazione in cui io sia la protagonista del bukkake. Insomma dovrei segare e spompinare decine di ragazzi e farmi sborrare dappertutto .nel corpo ma se si potesse nel culo fuori dell’ano e nella fica a grandi labbra aperte con alcune donne che la leccano. Comunque dovrei almeno farmi sborrare in bocca da lui e quando fosse piena ingoiare almeno il suo sperma. Non sono scandalizzata più di tanto e quando Claudio me lo descrive con naturalezza penso che potrei farlo per un ragazzo del genere.
Non ho avuto remore a dire a Matteo la verità: “ Era un gran bel moro alto possente almeno al buio sembrava un attore, con un ottimo profumo e in mezzo alle gambe un gran bel pacco che mi viene l’acquolina in bocca a ricordarlo. Io da quello mi faccio fare tutto: la sua sborra per me è nettare e credo ubbidirò ad ogni suo ordine Che me ne frega mi faccio anche sborrare da tutti gli altri se volesse. Sarò la regina della serata, la sua regina.”
e Matteo?... Gli permetterò di essere il mio valletto. Magari gli permetterò di ripulirmi

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