Nuovi amici grazie a ER

di
genere
trio

Non è molto che scrivo racconti su ER. La maggior parte sono avventure realmente successe.
Si scrivono da sole.
Il sesso ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella mia vita. Senza paure o pudore. Unico limite essere tutti consenzienti.
Per mia fortuna incontri o storie ne ho avute diverse.
Grazie a questi racconti sono entrato in contatto con diverse persone per i motivi più svariati.
Coppie e singoli/e.
Mi hanno chiesto se potevo inserirli in una storia del loro genere preferito. A volte inventata, a volte reale, seguendo loro dati precisi. Di stimolare la loro partner corteggiandola per mail. Di scambiarci foto intime o clip di autoerotismo.
Ho sempre risposto e interagito con tutti molto felicemente, conoscendo coppie e donne fantastiche.
Ho avuto contatti con Lombardia, Toscana, Emilia Romagna, Liguria e Sicilia.
Oggi però voglio raccontarvi, grazie anche al loro consenso, di una coppia in particolare.

- "Ciao, abbiamo letto alcuni tuoi racconti e abbiamo deciso di scriverti. Siamo una coppia a cui piace divertirsi...."
Cominciava così la loro mail. Ne seguirono molte altre attraverso le quali iniziammo a conoscerci mantenendo sempre l'anonimato.
Senza scendere nei particolari del suo lavoro, Riccardo, il marito, mi raccontò che aveva avuto fortuna vendendo un prodotto alimentare ad una catena della grande distribuzione, e che ora poteva togliersi qualche soddisfazione tra beni materiali e vacanze.
Dopo le prime mail conoscitive, ha iniziato a raccontarmi che con la moglie, Lara, aveva trovato un equilibrio sessuale che li appagava entrambi. Lui amava la moglie e si eccitava nel vederla godere. Sia quando la scopava lui, sia quando la scopava un'altro. Sempre però lui presente a guardare e/o a partecipare. Era difficile però trovare le persone giuste. Non volevano frequentare locali di scambisti o similari, ne esporsi troppo in zona. Avevano preferito così vedere se tramite il web avrebbero potuto soddisfare qualche loro desiderio. Ma no su siti d'incontri e niente di mercenario.
Iniziammo a scambiarci foto e video sempre più spinti.
La prima foto è di Lara.
1,70 circa, capelli mori, corti e sbarazzini. È davanti ad un grande specchio in camera. Riflessa.
Guepiere a balconcino di pizzo con capezzoli che escono da sopra. Seno alto e a punta. Dei nastrini collegano il bustino dal suo ventre piatto, non muscoloso ma liscio, alle calze velate. Gambe snelle e lunghe. Scarpa con tacco alto a spillo. Non indossa intimo e un piccolo ciuffo nero di pelo raso contorna la punta più alta del suo sesso.
La foto l'ha scattata Riccardo, dietro di lei, immortalandole anche buona parte del sedere alto, tondo e tonico.
Insomma, una gran bella gnocca! Si notava che aveva cura di sé dai particolari.
Lui, 1,85 circa, fisico asciutto, in boxer. Si notava una peluria leggermente brizzolata su suo petto.
Una mia foto, in erezione, con la sua foto in bella vista nel tablet, fu la mia risposta di ringraziamento.
Le foto e i video si susseguirono a cadenza regolare.
Un giorno mi arrivò un video con lei nuda in disparte al mare che, passera in bella mostra, si toccava e godeva bagnando asciugamano e spiaggia. Passata la mia iniziale eccitazione per l'immagine, notai che conoscevo il posto.
- ".....e bel posto per le vacanze, vero? Io abito ad un'ora circa da li."
- "noi ci arriviamo in 45 minuti circa da casa!"
Sorpresa! Dopo circa 1 mese di mail scoprimmo che abitavamo a circa 1 ora di distanza.
Non avevamo mai visto le nostre facce, eravamo rimasti nell'anonimato, ma ora questa nuova scoperta ci intrigava.
Mi invitarono ad incontrarci, ma entrambi eravamo molto titubanti.
Dopo poco tempo mi si presentò l'occasione. Per lavoro dovevo recarmi nella loro zona e chiesi se volessero prendere un aperitivo una volta terminato il mio impegno.

Alle 19.30 circa, entrarono nel bar dove c'eravamo dati appuntamento. Appena loro aprirono la porta ci riconoscemmo subito.
Lui mocassino, jeans, camicia azzurra e giacca blu scuro in cachemire.
Lei cappotto di panno nero con collo 'peloso', pantaloni in pelle 'pitturati addosso', maglia chiara in merinos a bottoncini con ampia scollatura e stivali alti sopra il ginocchio tacco 12.
Entrammo subito in sintonia, tanto che decidemmo di cenare insieme in un ristorante panoramico nelle vicinanze.
Mangiammo bene ma bevemmo anche meglio.
Accettai l'invito a bere un buon whisky a casa loro e, anche se per tutto il tempo non avevamo mai forzato le cose, il pensiero e la voglia di fare sesso con Lara mi attirava molto.
Giunti a casa loro io e Riccardo, in piedi davanti al camino acceso, ci gustavamo un Tallisker Skye.
Lara, scusandosi, si era defilata da una 20 di minuti dopo aver parlottato allegramente col marito.
- "ti faccio vedere qualche foto delle ultime nostre vacanze? Due anni fa mi sono fatto la parente nautica, così quest'anno abbiamo preso un piccolo yacht a nolo e abbiamo costeggiato tutta l'Elba. Abbiamo trovato baie fantastiche."
Poi cambiando discorso
- " Sai, spesso quelli che abbiamo incontrato si sono buttati su Lara trattandola come una poco di buono, mancando di rispetto anche a me. Se amiamo certe cose o certo sesso, non vuol dire che siamo disposti ad accettare che allunghino subito le mani o usare parole o comportamenti volgari. Tu sei diverso, Lara è rimasta felicemente impressionata da te e dal tuo comportamento."
" perché non hai idea di quello che mi è passato per la testa!" pensai accennando un sorrisino di ringraziamento.
Le foto della loro vacanze sul tablet, o meglio, le foto di Lara con microbikini, topless o nuda, erano ben fatte. Lei era molto bella e sexy, tanto che dopo la terza foto il pacco dei miei pantaloni era già teso e gonfio.
- "Mi sembra ti sia piaciuto il panorama!" disse Lara scendendo le scale.
La guardai. Si era cambiata. Indossava un vestitino bianco che le copriva giusto giusto le natiche. Seguiva le sue curve leggero e morbido. Notai subito, dalla mancanza di segni, la totale assenza di intimo.
Si avvicinò posandomi entrambe le mani sulle spalle e, appoggiando i capezzoli turgidi sul mio braccio mi sussurrò - "odio i segni del costume, anche i più piccoli,e anche l'intimo lo indossò solo quando è necessario. Mi sembra tu sia d'accordo." Così dicendo scese con la mano afferrandomi il pacco.
Sorpreso guardai Riccardo. Lui, con un sorrisino, fece un piccolo cenno di consenso con il braccio. Buttai giù tutto d'un sorso il whisky rimasto nel bicchiere e feci appena in tempo a possarlo che Lara, strusciandomi il seno addosso, si era portata davanti a me e guardandomi negli occhi mi
Slacciava i pantaloni.
Appena liberato mio uccello scattò dritto come una molla dondolando per qualche secondo. Lei prima accarezzò le palle, poi afferrò il membro con il mignolo verso la cappella e inizio a mungermi.
L'afferrai per un gluteo e la strinsi a me. Alzai il vestito scoprendole tutto il culo e, percorrendo il solco, arrivai alla passera già umida.
- "da come sei bagnata sembra che anche a te sia piaciuto quello che hai visto e afferrato. Vero!"
La feci sedere sul divano e le allargai lentamente le gambe.
Mi abbassai sulla sua figa. Iniziai a leccarla in punta di lingua, minuziosamente. Giravo intorno al clitoride per poi scendere da un lato sulle grandi labbra. Giocavo con la rosellina del suo culo, per poi risalire sull'altro lato della fessura. Ripercorrevo poi tutta l'apertura, dal basso verso l'alto, raccogliendo tutti i suoi liquidi stuzzicando il clitoride da sotto.
Ansimava. Mi teneva forte la testa premuta sul suo sesso. Alzava ed abbassava il bacino strusciandosi sempre più freneticamente sulla mia bocca finché non sentii contrarre tutti i suoi muscoli.
- "Non smettere! Dai! Più forte! Così, così! Vengo!"
Mi annaffiò completamente il viso con ripetuti schizzi di umori.
Continuai a leccarla insistentemente. Altri schizzi inzupparono la mia faccia.
Riccardo intanto si era abbassato i pantaloni e, menandoselo lentamente si avvicinava a sua moglie.
Appena lei lo vide lo fece sedere sul lato del divano, afferrò il suo cazzo, e cominciò a succhiarlo roteando le sue labbra sulla cappella. Davanti a me la sua figa grondante e luccicante, si offriva per essere penetrata. Senza troppi ricami appoggiai il glande sulla sua fessura e spinsi fino a far toccare le mie palle sul suo clitoride. Sobbalzò e mugolando aumentò la velocità del pompino. Presi a scoparla con decisione. Lo sciacquettio che proveniva dalla sua vagina aumentava di pari passo con i suoi gemiti. Anche Riccardo si stava godendo il pompino.
- "Ti piace, vero amore, il cazzo del nostro nuovo amico? Lo sento da come succhi e da quanto goccioli. Sei la mia porca meravigliosa. Continua a succhiarlo così che vengo. Si dai. Forza tesoro, succhia! pompa, pompa!"
Lara continuò a far scorrere su e giù la sua bocca finché non sentì il primo schizzo sulla sua lingua. Serrò le labbra intorno alla cappella e succhiò così forte che svuotò completamente le palle in pochi secondi. Solo allora ingoiò tutto. Poi rivolgendosi a me
- "Dai, non smettere! Scopami più forte che vengo! Fammi godere ancora! Dai! Poi mi vieni in bocca! Dai! Siii! Così!"
Sbattevo forte contro lei. Sentivo il mio scroto schiaffeggiare la figa sempre più zuppa.
Schizzò e si contrasse talmente forte che fece saltare fuori il mio uccello. Continuò a contrarsi e godere per qualche secondo, poi di scatto si girò e afferrò il mio cazzo ancora grondante dei suoi umori. Prima lo leccò assaporandone ogni centimetro, poi fece sparire la cappella tra le sue labbra. La leccava, la succhiava e la ciucciava con passione. Era molto brava, ed io, costantemente eccitato e stuzzicato da un po', sentivo che il cazzo continuava a gonfiarsi e pulsare. Sarei venuto a breve. Lei se ne accose e aumentò l'intensità del bocchino.
- "Eccomi! Eccomi! Succhia! Più forte!"
Sborrai copiosamente, e Lara cercò di inghiottire tutto. Un piccolo rivolo di sperma però le colò da un angolo delle labbra.
Lo lasciò li in bella mostra. Poi girandosi sorrise al marito.
Rimanemmo seduti ad accordarci sul nostro prossimo incontro. Abbiamo tante curiosità e sfizi da toglierci.
Passate le feste Natalizie ci vedremo di nuovo.
Sono impaziente.




maxborns4u@gmail.com
di
scritto il
2021-12-29
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