Mia cugina si fida di me

Scritto da , il 2021-12-03, genere incesti

Dopo quello che era successo con mia cugina al ritorno dal viaggio, non ci sentimmo penso per un mese, io nel frattempo pensando a quella situazione continuavo a segarmi e a fare fantasie sempre più spinte. Non sapevo se si era pentita o dovevo avere pazienza e stare ai suoi calori.
Un giorno mia madre mentre tornavo dal mare, mi disse che mi aveva chiamato mia cugina e che la sera mi avrebbe richiamato, ebbi la conferma che si trattasse proprio di lei. Mi chiamò e mi disse che se per piacere la potevo accompagnare dai suoi nonni che stavano a circa un paio d’ore di viaggio, mi disse che lei si sarebbe fermata qualche giorno da loro e che se potevo anche andare a riprenderla, le dissi che andava bene, mi avrebbe chiamato l’indomani per accordarci con l’ora. La telefonata finì così e mi eccitò ancora di più.
La partenza l’aveva programmata per il tardo pomeriggio, mi chiamò e disse che era pronta per le 18 30, io dissi solo ok. In realtà era un orario strano perché forse non ce l’avrei fatta a tornare vista la distanza, mi rimisi alla sua volontà. La passai a prendere e partimmo, cominciammo a parlare dei suoi nonni che vivevano in campagna in un casolare e altri aspetti della loro vita. Era quasi tutta autostrada si filava lisci, non uscì nessun discorso riguardo alla volta precedente, segno che si poteva benissimo proseguire il rapporto tra cugini normalmente. Io ero comunque sempre per chiedere o per fare qualcosa che però lei abilmente evitava. Eravamo quasi arrivati e si era fatto quasi buio.
Arrivammo e i nonni avevano preparato una cena deliziosa, rimasi a mangiare e bere, erano passate penso un paio d’ore da quando eravamo arrivati Il nonno mi aveva fatto bere vino, bianco e rosso e varie grappe, ero cotto. Sia mia cugina che i nonni dissero che dovevo rimanere a dormire da loro. Mia cugina mi accompagnò al piano superiore dove c’erano le stanze e mi fece vedere la mia, era accanto alla sua.
Mi stavo eccitando, le guardavo il culo come un assatanato, lei se lo metteva in bella mostra, mi rifece il letto mettendosi sempre a pecorina ed io cercavo di aiutarla, facendole sentire di struscio il mio cazzo. Ero eccitato, cominciai a pensare al suo piano di farmi dormire lì vicino a lei. Le chiesi di accompagnarmi al bagno perché non sapevo dov’era, mi ci accompagnò, io cominciai ad essere più invadente e nel breve tragitto la mia mano palpò il suo culo, i nonni ci avevano dato già la buonanotte, lei non disse niente, entrò prima lei nel bagno, io chiusi la porta e spensi la luce.
Le ordinai di mettesi n ginocchio e succhiarmelo, lei ubbidì. Mi slacciai i pantaloncini e iniziò a metterselo in bocca. Avevo un piccolo problema che dovevo pisciare, sarà stato forse l’alcool ma non mi tirai indietro e le dissi ‘ora tienilo mentre faccio pipì’ stavo nella vasca lei ce lo aveva ancora in bocca, mi scappava non ce la facevo più. Iniziai ad urinare mentre lei si tolse un attimo prima, sicuramente qualche schizzo la bagnò, mi lavò il cazzo e mi accompagnò fuori, andai nella mia stanza e mi sdraiai. Ero nudo sul letto poco dopo entrò lei, aveva il suo giocattolo a disposizione tutta la notte. Mise un lenzuolo per coprirmi il viso e per un po' la lasciai fare. Mi iniziò a leccare le palle e il cazzo era assatanata, con le mani mi toccava dappertutto. Ora la sua lingua la sentivo sulle cosce, le avvicinai un piede alla bocca e lei mi succhiò le dita, allungai un braccio per sentire dove fosse, era piegata verso le mie gambe tutta nuda, la toccai in mezzo alle gambe che lei allargò.
Con le dita sentivo la sua figa e il suo bel culo stretto. Avevo un’erezione fuori dal normale, portai il suo culo verso il mio viso e iniziai a leccare il culo e la figa, volevo mangiarmela, lei si stava strusciando il cazzo sul viso, le iniziai a penetrare con le dita il culo mentre lo leccavo, più andavamo avanti e più i freni inibitori sparivano. Le dissi
“ti voglio mettere il cazzo nel culo”, lei si mise a pecora aspettando il mio cazzo.
Tastai la situazione sentii che lei stava sul letto, mi alzai, tolsi la maglietta perché volevo vedere quel ben di dio, allargai le natiche e con calma feci entrare la cappella, lei gemeva ma le piaceva, il cazzo si stava facendo spazio, la presi per i capelli e dissi ‘mi piace da impazzire incularti’, a queste parole lei fece un gemito ancora più forte, le appoggiai il viso sul letto in modo che se urlava il letto avrebbe attutito.
Le andavo a sangue, lei aveva avuto dei ragazzi ma penso che nessuno era riuscito ad accendere l’interruttore. Forse lei con me non si era quasi mai sbilanciata primo perché siamo cugini e poi penso che ero troppo piccolo. Voleva sperimentare con me un po' di situazioni e sentire tutte i piaceri del sesso.
Cominciai a muovermi, provai a farlo entrare tutto ma lei si spostava, allora tolsi il cazzo e la leccai e le aprii meglio il culo, la leccai nella fica mentre le aprivo il culo. Riprovai a metterglielo dietro, la cappella entrò e lo spinsi dentro, era buio ma comunque riuscivo a vedere il viso che godeva, stavolta lo spinsi tutto dentro, cominciai a muovermi e lei gemeva, il suo culo stretto mi faceva impazzire, cominciai a muovermi più velocemente, volevo sborrare, lo spinsi dentro e mi sdraiai sopra al suo corpo e le sborrai nel culo. Rimasi sopra di lei per un po', mi spostai e ci rilassammo per qualche minuto.
La cosa strana di mia cugina è che in queste situazioni era molto enigmatica, parlava poco e dovevo arrivare a capire le sue perversioni con pochi indizi.
Dopo qualche minuto si alzò, io avevo la maglietta in faccia perché quando la scopavo non voleva vedere il mio viso, con la mano mi strusciò tutto il corpo fino al piede e poi uscì lasciando la porta aperta. Dopo qualche minuto la seguii, stava in camera sua e li aveva un piccolo televisore con un lettore DVD. Aveva la porta aperta, non mi guardò in viso, stava mettendo un film era un porno ma molto spinto. Una coppia ad una vacanza in montagna si trovò alle prese con due boscaioli i quali presero la donna davanti al marito e per diversi giorni anche con altri del posto la fecero diventare la loro schiava.
Lei era sdraiata pancia sotto, nuda, io stavo in piedi dietro di lei, il televisore era davanti dove si vedeva la donna schiavizzata dai due boscaioli mentre il marito guardava incredulo. Avevo il cazzo in erezione, mi appoggiai dietro di lei e glielo infilai nella fica, lei era eccitatissima, la cominciai a sbattere e le sussurrai
“ti faccio diventare la mia schiava”, lei stava già godendo. Le cominciai a parlare in modo sporco.
“Ti faccio scopare anche da un altro, come questa del film” e la sbattevo con forza. “Ti faccio assaggiare il mio sperma e lo devi ingoiare tutto”. Lei ansimava e sentivo che sussurrava un si di approvazione. Continuai dicendo “A ritorno ti vengo a prendere con altri uomini, ti porto in un bosco e ci dovrai soddisfare tutti”. Lei stava godendo dicendo si a voce più alta.
Le infilai i pollici nel culo mentre la scopavo, entravano senza problemi. Intanto nel film c’era la donna con tre uomini e il marito che guardava, aveva un cazzo in bocca, uno se la scopava e l’altro le stava preparando il culo.
Mia cugina gemeva di continuo, io stavo per venire, misi il lenzuolo sulla sua testa, feci uscire il mio cazzo dalla sua fica glielo misi in bocca e dissi
“Ingoia il mio sperma” Lei stava succhiando il mio cazzo, cominciai a godere e sborrare, spinsi la sua testa ancora più forte e lei ingoiò tutto il mio sperma lasciandomi senza forze.
Ci addormentammo così come stavamo, la mattina me ne andai via presto, lasciai un biglietto a lei dicendo che ci saremmo visti tra 6 giorni e che le avrei fatto trovare una sorpresa.
Tutto quello che avevo fatto e visto con mia cugina in quella notte, mi portava a parlare con un mio amico che conoscevo da sempre e provare a coinvolgerlo. Mi fidavo di lui e sapevo che sapeva stare al suo posto.
Gli raccontai la storia e infatti come risposta mi disse che era una cosa da verificare sul posto e vedere se mia cugina ci poteva stare.
Arrivammo dai nonni verso le 7 di sera, lei quando ci vide ci salutò e non fece una piega, spiegammo ai nonni che non potevamo rimanere, ci diedero qualcosa da mangiare un po' di vino e partimmo.
Si stava facendo buio, lei era seduta avanti, il mio amico propose di assaggiare il vino, bevemmo e lo assaggiò anche lei, facemmo due o tre giri. Non avevamo mangiato niente e il vino si faceva sentire. Era buio, non feci l’autostrada, andavo relativamente piano e la zona era piena di boschi.
Parlavamo di argomenti vari ma mia cugina era relativamente in silenzio, la dovevo interpellare per parlare. Il mio amico era particolarmente eccitato e cercava di rendersi simpatico. Ad un certo punto rimanemmo in silenzio, io stavo fremendo e notai, conoscendola, che mia cugina quando cadeva in questi silenzi si stava eccitando.
Misi la mano sulla marcia e inizia a sfiorarle il ginocchio sempre più insistente, lei non diceva niente. Guardai il mio amico che mi stava guardando. Ora la mia mano stava sopra al ginocchio, lei stava ferma. La cominciai a muovere portandomi all’interno della coscia.
Il mio amico dalla parte del finestrino le toccò una spalla e poi le toccò il collo, andò giù e le palpò una tetta, andò giù e le toccò la fica. Conoscevo mia cugina e avevo preparato una maglietta e gliela misi in testa.
Presi la prima stradina isolata disponibile, fermai la macchina e le nostre quattro mani la cominciarono a toccare ovunque. Togliemmo i pantaloncini che aveva, le toccammo la fica, le facemmo leccare le nostre dita da sotto la maglietta. Aprimmo lo sportello e la portammo fuori.
Ci sbottonammo i pantaloni la mettemmo giù, la maglietta le copriva la testa, mettemmo i cazzi sotto la maglietta e lei iniziò a fare un bel lavoretto con la lingua e bocca. Quando prendeva il cazzo in bocca le tenevamo ferma la testa e lo spingevamo tutto dentro. Potevamo fare quello che volevamo, le dicevamo di succhiare e di fare la brava. Con le mani le tastavamo il culo e la fica, andai dietro e le leccai la fica e il culo, cominciai a scoparmela e lei ansimava con il cazzo del mio amico in gola, la stavo sbattendo con forza.
Ora ci scambiammo la postazione, andai con il mio cazzo a cercare la sua bocca e il mio amico verso la sua figa per scoparsela. Le cominciai a sussurrare che ci avrebbe dovuto soddisfare bene, che era la nostra schiava e che tra un po' saremmo passati tutti e due dal suo culo.
Era eccitata e stava godendo di continuo, più le parlavo così più lei era eccitata. Dissi al mio amico di prepararle il culo. Il mio amico tolse il cazzo, sputò sul suo culo e cominciò a farsi largo con un dito. Le ordinai di insalivarmi le dita, tolsi il cazzo dalla sua bocca e andai ad allargare il culo con il mio amico.
Iniziò ad incularsela, gli appoggiò la cappella al culo e cominciò a spingere, io da sotto le toccavo la figa, ansimava come una cagna. Ora cominciò a muoversi più forte. Presi un telo dalla macchina e dissi al mio amico di sdraiarsi con lei sopra. Riuscì a farlo senza togliere il suo cazzo dal culo, mia cugina aveva la maglietta in testa per non farsi vedere, era il suo ultimo velo di pudore. La sentivo che cercava di soffocare le sue urla di piacere.
Era buio pesto i nostri occhi si stavano abituando alla mancanza di luce ma la mancanza di luna tutto nero. Le stavo toccando la figa e andai giù a leccarla, era tutta bagnata, dopo un po' fece un gemito forte e mi bagnò tutto il viso, si lasciò andare completamente. Mi alzai e andai ad appoggiare il viso sulla maglietta dove era il suo viso e contemporaneamente infilai il mio cazzo nella figa. La cominciai a sbattere mentre aveva il cazzo in culo del mio amico. Da dentro la maglietta mi mordicchiava le labbra, a quel punto alzai la maglietta e mi iniziò a leccare dappertutto. Sentii il mio amico che da dietro stava spingendo di più e poi fece un rantolo di piacere e sborrò nel suo culo. Continuai a spingere, sentii il cazzo che scivolò via dal suo culo. Io volevo sborrarle in bocca e vedere anche se al buio il suo viso con il mio cazzo in bocca. E cosi feci, tolsi il mio cazzo dalla figa e lo portai alla sua bocca che aprì, con le mani afferrai la nuca e spinsi dentro, lei stava aspirando durai pochissimo, la stavo guardando, mi eccitava il mio cazzo nella sua bocca, mentre iniziai a sborrare lei intravidi che mi guardava per tutto il tempo della mia goduria, anche lei voleva vedere il mio viso mentre godevo, non ne versò neanche una goccia di sperma, ingoiò tutto.
Avevamo fatto una ricca scopata, lei si alzò e andò in macchina a ricomporsi, chiuse la portiera e ci aspettò, poco dopo entrammo in macchina, presi l’autostrada, lei si addormentò, accompagnai prima il mio amico e poi lei. È da quando che eravamo ripartiti che stavo pensando a cosa dire o non dire per salutarla. Arrivammo a casa sua la aiutai a portare la valigia a casa e dissi
-Allora ci vediamo la prossima volta, l’importante è che sei stata bene-
Lei mi rispose -Si ci vediamo la prossima-
Poi mentre la stavo salutando e andarmene aggiunse
-Sono stata bene, ma posso stare anche meglio, ciao ciao-
Come al solito questo mi dava l’imput per nuove fantasie, mia cugina era fatta cosi, ma quanto avevo goduto dentro la sua bocca.






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