Disfunzione Erettile (Parte Prima)
di
MartinaDolceAmica
genere
prime esperienze
Ciao cari lettori, sono Martina de (Un Lavoro, Imbarazzante!) l'estetista che ha già pubblicato un racconto su questo portale.
Oggi vado a mettere nero su bianco una storia del mio migliore amico, raccontata da lui, quindi posso credere sia vera o di fantasia, non posso essere sicura di nessuna delle due, ma quando me l'ha raccontata sembrava sincero, avvolto nelle sue emozioni.
Raccontata così bene da farmi salire la voglia, facendomi bagnare.
Quindi con il suo consenso vi racconterò la sua storia, e vi posso assicurare che ha dell'assurdo, ma è molto convincente!
Tutto successe quando lui aveva 17 anni un mese dopo ne avrebbe compiuti 18,lui si chiama Enrico con i capelli neri e gli occhi verdi, ha sempre fatto sport e ancora oggi pratica la boxe quindi ha un bel fisico palestrato ed è il classico fighetto che se la tira con un outfit diverso ogni giorno ma sempre alla moda.
Sapendo ogni cosa di lui dato che lo conosco dalle elementari, mi racconta sempre ogni cosa.
Per questo sono al corrente della sua disfunzione erettile da quando aveva 15 anni, pur avendo una ragazza nuda davanti a se o guardando video porno non gli si alzava mai la stecca.
Quindi aveva tutta la voglia tenuta dentro, nonostante si eccitava non gli veniva duro quindi scopare era impossibile senza l'erezione e segarsi senza avere il pene eretto sarebbe stato inutile perché non avrebbe mai avuto un orgasmo per liberarsi da quella voglia fuori controllo.
Un giorno si fece coraggio e lo raccontò ai suoi genitori, che dopo qualche giorno prenotarono una visita privata con un sessuologo psichiatrico di zona.
Quel giorno lo accompagnò la madre in macchina, passando dalla reception per l'accettazione li fecero accomodare in sala d'attesa.
Una giovane dottoressa arrivò a chiamare Enrico e disse alla madre di aspettarlo li in sala d'attesa.
Enrico si alzò e seguí la dottoressa.
Era agitato e imbarazzato, ma voleva capire perché aveva quel problema e cosa poteva fare per liberarsene.
Arrivati nello studio del dottore, la giovane dottoressa accompagnatrice lo salutò e se andò.
Enrico bussò alla porta ed entrò.
Entrando e salutando viene ricambiato il saluto ma da una voce femminile, imbarazzo totale per Enrico.
Alzando lo sguardo disse: credevo che il dottore fosse un maschio.
La dottoressa rispose: in effetti doveva esserci ma è dovuto scappare per una riunione e quindi ha lasciato me a sostituirlo, è un problema?
Enrico rispose di no che non era certo un problema, però era il dottore a sapere già tutto.
La dottoressa disse che era stata informata dal collega e che sapeva tutto, mostrando la cartella che aveva tra le mani.
La dottoressa si presentò e disse ad Enrico che preferisce essere chiamata per nome, cioè, Melissa.
Lo fede accomodare e sedere difronte a lei, la dottoressa dietro la scrivania con sopra computer, stampante e altre cose proprio come in un classico ufficio.
La dottoressa Melissa fece molte domande, avranno parlato per un oretta, Enrico le spiegò bene la situazione del suo problema e le chiese cosa poteva fare per risolvere la situazione.
Melissa lo guarda e gli disse: è molto strano alla tua età, è la prima volta che mi capita un paziente così giovane con questo tipo di problema.
Gli chiese se prima era diverso? Se era tutto normale? O se ha avuto sempre questo problema.
Enrico rispose che dai 14 ai 15 anni era tutto normale, e che da circa un anno che non ha più erezioni.
Intanto Vanessa scrive al computer, e stampa dei fogli.
Poi gli chiese: Se quando funzionava avesse mai avuto rapporti sessuali?
Enrico rispose di no, che ha sempre fatto tutto da solo.
Bene,bene disse la dottoressa. Che di alzò e si avvicinò al lettino chiedendo ad Enrico di accomodarsi.
Seduto sul lettino gli fece togliere la maglia per un controllo respiratorio e cardiaco.
Gli disse che era tutto perfetto!
Gli controllò anche gli occhi e la bocca.
Era tutto normale, sano come un pesce.
La dottoressa disse ad Enrico che doveva dare uno sguardo dove avesse il problema.
Gli chiese di togliersi i pantaloni e le mutande.
Enrico viola, dall'imbarazzo! Immobilizzato!
La dottoressa: Dai su Enrico, non è la prima volta che vedo un uomo nudo. È il mio lavoro, non ti devi preoccupare!
Con voce stridula Enrico disse va bene e cominciò a spogliarsi del tutto.
Rimase nudo quando la dottoressa gli chiese di sdraiarsi e tenere le gambe divaricate.
Vanessa, iniziò toccandolo in vari punti, spingendo.
Nessun segnale disse la dottoressa, e aggiunse dobbiamo provare in un altro modo.
Gli disse di mettersi alla pecorina ecco!
Ve lo dico a parole mie che è più semplice.
La dottoressa iniziò ad allargare le chiappe, e con un dito penetrò il culo di Enrico.
Un verso di dolore. Enrico stava iniziando a sudare.
La dottoressa con quel dito spinto sempre più in fondo sverginò il povero paziente, analmente.
Finito il controllo lo fece girare nuovamente a pancia in su.
Con il pene sempre a riposo, e con la dottoressa molto silenziosa.
Vanessa spezzò il silenzio dicendo: è tutto funzionante, non hai nessun tipo di problema, ora facciamo un altro tentativo Enrico, rimani pure così!
Vanessa prese qualcosa da una vetrina, si avvicinò ad Enrico e gli misurò il pene, dicendo: 15 centimetri perfetto direi.
E 8.5 di circonferenza. Nessun danno riportato dal muscolo.
Enrico, su una cosa non ti devi preoccupare, le dimensioni sono oltre la norma per la tua età, ridendo.
Enrico disse: almeno quello dottoressa e poi le chiese: allora si può fare qualcosa?
La dottoressa rispose: Forse ho capito, ora proviamo una tecnica e vediamo se funziona. Da adesso sta tutto a te caro Enrico, devi concentrarti ed essere sicuro su ciò che vuoi.
Enrico rispose: ok, va bene dottoressa, sono pronto!
Aprendo un cassetto, prese un vibrazione di almeno 20 centimetri di colore rosa.
Si avvicinò e guardando Enrico gli disse: proviamo un ultimo tentativo!
Appoggiò il vibratore sul lettino e con una mano inziò un massaggio prostatico alle palle di Enrico.
Continuando a palpare con l'altra mano prese il pene e cercò di scappellarlo.
Tirò giù tutta la pelle e poi di nuovo su, per un po di volte, come a segarlo.
Un'altra volta giù fino in fondo tirando in giù dolcemente anche la pelle dei testicoli per tenere totalmente glande e corpo all'aria aperta.
Nessuna reazione da parte del pene.
Vanessa si avvicinò con la testa e fece cadere dalla sua bocca un filo di saliva sulla cappella del pene.
Che colò fino alle palle dove aveva ancora la mano a massaggiarle.
Ancora due, tre volte su e giù con la pelle del cazzo, facendo colare la saliva bagnando tutta la stecca.
Prese il vibrazione e fece rimettere Enrico a pecorina.
Appoggiando la punta del vibratore sull'ano iniziò a spingere delicatamente.
Fino ad allargare il buco e spingerlo fino in fondo.
Lo accese facendolo vibrare, continuando a fotterlo da dietro.
Fece passare un braccio sotto le gambe di Enrico e con la mano gli prese il cazzo in mano.
Gli strinse le palle, poi prese in mano il cazzo con delle palpatine.
Ma niente, non vuole diventare duro.
La dottoressa sfilò il vibratore e fece rimettere Enrico a pancia in su.
Enrico disse: niente dottoressa, non succede niente!
Vanessa lo guarda e gli dice in realtà qualcosa è successo ma tu non te ne sei accorto!
Il blocco caro Enrico è dentro di te, nella tua testa e nel tuo pene.
Hai l'orgasmo che vuole uscire, l'eiaculazione è pronta ma la tua testa lo deve accettare.
Quindi cosa devo fare dottoressa?
Concentrati sul tuo pene e sulla voglia di liberarti, ora chiudi gli occhi e immagina ciò che più ti fa eccitare.
E poi dottoressa?
Non preoccuparti! Al resto ci penso io!
Enrico chiuse gli occhi immaginando chissà quale attrice porno mentre la dottoressa prese il cazzo in mano se lo mise in bocca, leccò tutta la corona intorno e prese dentro la bocca la cappella, fino ad ingoiare tutto il cazzo fino alle palle.
Niente da fare rimaneva moscio.
Se lo tolse dalla bocca e lo segò varie volte.
Poi si fermò! Disse ad Enrico di aprire gli occhi e di guardarla.
Enrico non esitò.
La dottoressa sbottonò il camice e se lo tolse, sbottonò anche la camicia bianca dove sotto non aveva il reggiseno.
Quindi le tette rimbalzarono fuori dalla camicia sbottonata a metà davanti lo sguardo perverso di Enrico.
Due belle tette grosse ma non troppo con grandi capezzoli durissimi.
Vanessa se le prese tra le mani pressandole una contro l'altra.
Si stuzzicò i turgidi capezzoli e continuava a palparsele.
Le alzò da sotto per mostrarle ad Enrico in tutta la loro prosperosa dimensione.
Mentre Enrico si era perso a fissare le tette, la dottoressa guardò verso il pene.
Mordendosi le labbra, per far impazzire ancor di più il suo giovane paziente.
Ad un tratto lo sguardo di Vanessa notò che fuoriuscí del liquido dal cazzo e di colpo vide una sborrata immensa cadere sul lettino, liquido spesso con un getto potente schizzò fuori svuotando le palle di Enrico, 6,7 fiotti di sborra volati sul lettino e a terra talmente erano potenti, tutti davanti lo sguardo soddisfatto della dottoressa, il problema è che il ragazzo ebbe euaculato con il cazzo moscio.
Nessuna erezione, ma un passo è fatto almeno è riuscito ad avere un orgasmo.
La dottoressa disse: era questo che ti bloccava.
Enrico disse la sua: era da tanto dottoressa che non mi capitava una cosa del genere, con la voce affannata come se avesse fatto una corsa. E le chiese: però non si è risolto il problema dell'erezione dottoressa, giusto?
La dottoressa si avvicinò a lui con le tette ancora fuori dalla camicetta e gli disse: ancora non lo so prova a mettere le mani sulle tette!
Enrico: cosa dottoressa?
Su, cosa aspetti Enrico? Non succede mica tutti i giorni.
Enrico non esitò! Appoggiò le mani sulle tette di Vanessa e gliele palpò.
Le accarezzò stuzzicando anche i capezzoli, si mise seduto sul lettino e si avvicinò con la testa per leccare un capezzolo e succhiarlo.
La dottoressa non disse nulla e stava al gioco.
Trenta secondi dopo gli disse: ora basta Enrico, può bastare così!
Enrico le chiese: ma come Vanessa? Sono guarito?
La dottoressa gli indicò con un dito il cazzi e poi si ribottonò la camicetta.
E disse: si ce l'abbiamo fatta, guarda Enrico è duro!
Enrico si giro guardandosi il cazzo e sorpreso disse: finalmente dottoressa, grazie, grazie infinite!
La dottoressa rispose: ho solo fatto il mio lavoro, forse sono andata un pochino oltre ma volevo risolverti questo problema. Sei giovane e nell'età dove gli ormoni sono a mille, e devi sfogare tutto ciò che hai dentro e ne hai davvero tanto.
Ora il problema è risolto, ma non puoi neanche stare così, prima di andare fammi vedere come ti masturbi, devi svuotarti totalmente non puoi mica uscire da qui in quello stato, e sorrise.
Enrico disse: in effetti dottoressa, ha ragione!
E intanto in piedi davanti a lui la dottoressa gli fissava il cazzo, era in piena erezione, con le vene gonfie e le palle ancora piene.
Si morse il labbro inferiore, guardando un bel cazzo giovane pieno di voglia.
Puntava gli occhi di continuo su quella grossa cappella ancora bagnata di sperma.
Ma questa non è la fine cari lettori, per conoscere la fine dovrete aspettare la parte seconda. Spero vi sia piaciuto e che leggerete anche la parte 2. Grazie, ciao a tutti, un bacione. La vostra Marty.
Oggi vado a mettere nero su bianco una storia del mio migliore amico, raccontata da lui, quindi posso credere sia vera o di fantasia, non posso essere sicura di nessuna delle due, ma quando me l'ha raccontata sembrava sincero, avvolto nelle sue emozioni.
Raccontata così bene da farmi salire la voglia, facendomi bagnare.
Quindi con il suo consenso vi racconterò la sua storia, e vi posso assicurare che ha dell'assurdo, ma è molto convincente!
Tutto successe quando lui aveva 17 anni un mese dopo ne avrebbe compiuti 18,lui si chiama Enrico con i capelli neri e gli occhi verdi, ha sempre fatto sport e ancora oggi pratica la boxe quindi ha un bel fisico palestrato ed è il classico fighetto che se la tira con un outfit diverso ogni giorno ma sempre alla moda.
Sapendo ogni cosa di lui dato che lo conosco dalle elementari, mi racconta sempre ogni cosa.
Per questo sono al corrente della sua disfunzione erettile da quando aveva 15 anni, pur avendo una ragazza nuda davanti a se o guardando video porno non gli si alzava mai la stecca.
Quindi aveva tutta la voglia tenuta dentro, nonostante si eccitava non gli veniva duro quindi scopare era impossibile senza l'erezione e segarsi senza avere il pene eretto sarebbe stato inutile perché non avrebbe mai avuto un orgasmo per liberarsi da quella voglia fuori controllo.
Un giorno si fece coraggio e lo raccontò ai suoi genitori, che dopo qualche giorno prenotarono una visita privata con un sessuologo psichiatrico di zona.
Quel giorno lo accompagnò la madre in macchina, passando dalla reception per l'accettazione li fecero accomodare in sala d'attesa.
Una giovane dottoressa arrivò a chiamare Enrico e disse alla madre di aspettarlo li in sala d'attesa.
Enrico si alzò e seguí la dottoressa.
Era agitato e imbarazzato, ma voleva capire perché aveva quel problema e cosa poteva fare per liberarsene.
Arrivati nello studio del dottore, la giovane dottoressa accompagnatrice lo salutò e se andò.
Enrico bussò alla porta ed entrò.
Entrando e salutando viene ricambiato il saluto ma da una voce femminile, imbarazzo totale per Enrico.
Alzando lo sguardo disse: credevo che il dottore fosse un maschio.
La dottoressa rispose: in effetti doveva esserci ma è dovuto scappare per una riunione e quindi ha lasciato me a sostituirlo, è un problema?
Enrico rispose di no che non era certo un problema, però era il dottore a sapere già tutto.
La dottoressa disse che era stata informata dal collega e che sapeva tutto, mostrando la cartella che aveva tra le mani.
La dottoressa si presentò e disse ad Enrico che preferisce essere chiamata per nome, cioè, Melissa.
Lo fede accomodare e sedere difronte a lei, la dottoressa dietro la scrivania con sopra computer, stampante e altre cose proprio come in un classico ufficio.
La dottoressa Melissa fece molte domande, avranno parlato per un oretta, Enrico le spiegò bene la situazione del suo problema e le chiese cosa poteva fare per risolvere la situazione.
Melissa lo guarda e gli disse: è molto strano alla tua età, è la prima volta che mi capita un paziente così giovane con questo tipo di problema.
Gli chiese se prima era diverso? Se era tutto normale? O se ha avuto sempre questo problema.
Enrico rispose che dai 14 ai 15 anni era tutto normale, e che da circa un anno che non ha più erezioni.
Intanto Vanessa scrive al computer, e stampa dei fogli.
Poi gli chiese: Se quando funzionava avesse mai avuto rapporti sessuali?
Enrico rispose di no, che ha sempre fatto tutto da solo.
Bene,bene disse la dottoressa. Che di alzò e si avvicinò al lettino chiedendo ad Enrico di accomodarsi.
Seduto sul lettino gli fece togliere la maglia per un controllo respiratorio e cardiaco.
Gli disse che era tutto perfetto!
Gli controllò anche gli occhi e la bocca.
Era tutto normale, sano come un pesce.
La dottoressa disse ad Enrico che doveva dare uno sguardo dove avesse il problema.
Gli chiese di togliersi i pantaloni e le mutande.
Enrico viola, dall'imbarazzo! Immobilizzato!
La dottoressa: Dai su Enrico, non è la prima volta che vedo un uomo nudo. È il mio lavoro, non ti devi preoccupare!
Con voce stridula Enrico disse va bene e cominciò a spogliarsi del tutto.
Rimase nudo quando la dottoressa gli chiese di sdraiarsi e tenere le gambe divaricate.
Vanessa, iniziò toccandolo in vari punti, spingendo.
Nessun segnale disse la dottoressa, e aggiunse dobbiamo provare in un altro modo.
Gli disse di mettersi alla pecorina ecco!
Ve lo dico a parole mie che è più semplice.
La dottoressa iniziò ad allargare le chiappe, e con un dito penetrò il culo di Enrico.
Un verso di dolore. Enrico stava iniziando a sudare.
La dottoressa con quel dito spinto sempre più in fondo sverginò il povero paziente, analmente.
Finito il controllo lo fece girare nuovamente a pancia in su.
Con il pene sempre a riposo, e con la dottoressa molto silenziosa.
Vanessa spezzò il silenzio dicendo: è tutto funzionante, non hai nessun tipo di problema, ora facciamo un altro tentativo Enrico, rimani pure così!
Vanessa prese qualcosa da una vetrina, si avvicinò ad Enrico e gli misurò il pene, dicendo: 15 centimetri perfetto direi.
E 8.5 di circonferenza. Nessun danno riportato dal muscolo.
Enrico, su una cosa non ti devi preoccupare, le dimensioni sono oltre la norma per la tua età, ridendo.
Enrico disse: almeno quello dottoressa e poi le chiese: allora si può fare qualcosa?
La dottoressa rispose: Forse ho capito, ora proviamo una tecnica e vediamo se funziona. Da adesso sta tutto a te caro Enrico, devi concentrarti ed essere sicuro su ciò che vuoi.
Enrico rispose: ok, va bene dottoressa, sono pronto!
Aprendo un cassetto, prese un vibrazione di almeno 20 centimetri di colore rosa.
Si avvicinò e guardando Enrico gli disse: proviamo un ultimo tentativo!
Appoggiò il vibratore sul lettino e con una mano inziò un massaggio prostatico alle palle di Enrico.
Continuando a palpare con l'altra mano prese il pene e cercò di scappellarlo.
Tirò giù tutta la pelle e poi di nuovo su, per un po di volte, come a segarlo.
Un'altra volta giù fino in fondo tirando in giù dolcemente anche la pelle dei testicoli per tenere totalmente glande e corpo all'aria aperta.
Nessuna reazione da parte del pene.
Vanessa si avvicinò con la testa e fece cadere dalla sua bocca un filo di saliva sulla cappella del pene.
Che colò fino alle palle dove aveva ancora la mano a massaggiarle.
Ancora due, tre volte su e giù con la pelle del cazzo, facendo colare la saliva bagnando tutta la stecca.
Prese il vibrazione e fece rimettere Enrico a pecorina.
Appoggiando la punta del vibratore sull'ano iniziò a spingere delicatamente.
Fino ad allargare il buco e spingerlo fino in fondo.
Lo accese facendolo vibrare, continuando a fotterlo da dietro.
Fece passare un braccio sotto le gambe di Enrico e con la mano gli prese il cazzo in mano.
Gli strinse le palle, poi prese in mano il cazzo con delle palpatine.
Ma niente, non vuole diventare duro.
La dottoressa sfilò il vibratore e fece rimettere Enrico a pancia in su.
Enrico disse: niente dottoressa, non succede niente!
Vanessa lo guarda e gli dice in realtà qualcosa è successo ma tu non te ne sei accorto!
Il blocco caro Enrico è dentro di te, nella tua testa e nel tuo pene.
Hai l'orgasmo che vuole uscire, l'eiaculazione è pronta ma la tua testa lo deve accettare.
Quindi cosa devo fare dottoressa?
Concentrati sul tuo pene e sulla voglia di liberarti, ora chiudi gli occhi e immagina ciò che più ti fa eccitare.
E poi dottoressa?
Non preoccuparti! Al resto ci penso io!
Enrico chiuse gli occhi immaginando chissà quale attrice porno mentre la dottoressa prese il cazzo in mano se lo mise in bocca, leccò tutta la corona intorno e prese dentro la bocca la cappella, fino ad ingoiare tutto il cazzo fino alle palle.
Niente da fare rimaneva moscio.
Se lo tolse dalla bocca e lo segò varie volte.
Poi si fermò! Disse ad Enrico di aprire gli occhi e di guardarla.
Enrico non esitò.
La dottoressa sbottonò il camice e se lo tolse, sbottonò anche la camicia bianca dove sotto non aveva il reggiseno.
Quindi le tette rimbalzarono fuori dalla camicia sbottonata a metà davanti lo sguardo perverso di Enrico.
Due belle tette grosse ma non troppo con grandi capezzoli durissimi.
Vanessa se le prese tra le mani pressandole una contro l'altra.
Si stuzzicò i turgidi capezzoli e continuava a palparsele.
Le alzò da sotto per mostrarle ad Enrico in tutta la loro prosperosa dimensione.
Mentre Enrico si era perso a fissare le tette, la dottoressa guardò verso il pene.
Mordendosi le labbra, per far impazzire ancor di più il suo giovane paziente.
Ad un tratto lo sguardo di Vanessa notò che fuoriuscí del liquido dal cazzo e di colpo vide una sborrata immensa cadere sul lettino, liquido spesso con un getto potente schizzò fuori svuotando le palle di Enrico, 6,7 fiotti di sborra volati sul lettino e a terra talmente erano potenti, tutti davanti lo sguardo soddisfatto della dottoressa, il problema è che il ragazzo ebbe euaculato con il cazzo moscio.
Nessuna erezione, ma un passo è fatto almeno è riuscito ad avere un orgasmo.
La dottoressa disse: era questo che ti bloccava.
Enrico disse la sua: era da tanto dottoressa che non mi capitava una cosa del genere, con la voce affannata come se avesse fatto una corsa. E le chiese: però non si è risolto il problema dell'erezione dottoressa, giusto?
La dottoressa si avvicinò a lui con le tette ancora fuori dalla camicetta e gli disse: ancora non lo so prova a mettere le mani sulle tette!
Enrico: cosa dottoressa?
Su, cosa aspetti Enrico? Non succede mica tutti i giorni.
Enrico non esitò! Appoggiò le mani sulle tette di Vanessa e gliele palpò.
Le accarezzò stuzzicando anche i capezzoli, si mise seduto sul lettino e si avvicinò con la testa per leccare un capezzolo e succhiarlo.
La dottoressa non disse nulla e stava al gioco.
Trenta secondi dopo gli disse: ora basta Enrico, può bastare così!
Enrico le chiese: ma come Vanessa? Sono guarito?
La dottoressa gli indicò con un dito il cazzi e poi si ribottonò la camicetta.
E disse: si ce l'abbiamo fatta, guarda Enrico è duro!
Enrico si giro guardandosi il cazzo e sorpreso disse: finalmente dottoressa, grazie, grazie infinite!
La dottoressa rispose: ho solo fatto il mio lavoro, forse sono andata un pochino oltre ma volevo risolverti questo problema. Sei giovane e nell'età dove gli ormoni sono a mille, e devi sfogare tutto ciò che hai dentro e ne hai davvero tanto.
Ora il problema è risolto, ma non puoi neanche stare così, prima di andare fammi vedere come ti masturbi, devi svuotarti totalmente non puoi mica uscire da qui in quello stato, e sorrise.
Enrico disse: in effetti dottoressa, ha ragione!
E intanto in piedi davanti a lui la dottoressa gli fissava il cazzo, era in piena erezione, con le vene gonfie e le palle ancora piene.
Si morse il labbro inferiore, guardando un bel cazzo giovane pieno di voglia.
Puntava gli occhi di continuo su quella grossa cappella ancora bagnata di sperma.
Ma questa non è la fine cari lettori, per conoscere la fine dovrete aspettare la parte seconda. Spero vi sia piaciuto e che leggerete anche la parte 2. Grazie, ciao a tutti, un bacione. La vostra Marty.
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