Puttana a distanza 6

Scritto da , il 2021-10-05, genere etero

Quando Tommy dà un ordine io devo eseguire. È questa la regola del gioco.
Quindi Tommy mi ha ordinato di scrivere io il sesto capitolo, ed eccomi qui :
...
Non ero ancora del tutto sciolta, non ero ancora pronta a svelarmi . Non del tutto almeno. Non lo sapevo ancora .
Ma avevo voglia di mostrargli qualcosa di me.
Dopo qualche giorno mi trovavo da sola nel letto disfatto in camera mia , ho sollevato la canotta, faceva ancora caldo , ho appoggiato l'avambraccio sopra le mie tette e dall'alto ho scattato la foto.
Le mie tette grandi si vedevano , i capezzoli no, si vedeva la mia pancia , il mio viso no.
Spostami questo braccio Tommy, guarda cosa c'è sotto, stringi queste tette tra le tue mani. Toccami la pancia, metti la tua lingua sul mio ombelico.
Fammi vedere la tua eccitazione, la sento , voglio vederla.
No, non gliel'ho detto, erano solo i pensieri che mi attraversavano in quel momento, in quei momenti.
A distanza di qualche giorno Tommy mi chiede : Monica vuoi vedere?
E solo dopo il mio "sì" ho visto il suo cazzo.
Tommy era nella vasca da bagno. Il suo cazzo era coperto in parte dalla schiuma. Lo vedevo appena.
Stava giocando come me, stava stuzzicando il mio appetito .
Ero curiosa.
Volevo vederlo intero, volevo sapere .
Fammi entrare con te nella vasca , Tommy.
Fammi giocare con la schiuma , fammi spostare l'acqua tra le tue gambe muscolose ed il tuo inguine.
Fammi prendere in mano il tuo cazzo, fammelo sentire. Voglio vederlo .
Naturalmente io non gli dissi nulla di tutto ciò.
E Tommy mi lesse nella mente.
Arrivò un video, il suo uccello uscì dall'acqua, nella sua mano.
Avvampai per il piacere.
Non distolsi lo sguardo.
Ero già la sua puttana.

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