Gizem e Federica 2

Scritto da , il 2021-09-02, genere feticismo



L'esperienza dell' outlet aveva stranito Federica per diversi motivi dei quali non riusciva a spiegarsi del tutto.
I giorni successivi trascorsero molto normalmente, Gizem ogni sera si faceva applicare seminuda la 'lozione' e qualche volta si faceva fare dei massaggi ai piedi, ormai la puzza era diventata per Federica qualcosa di familiare, nemmeno più qualcosa di sgradevole, ma solo di caratteristico.
Aveva notato che Gizem ora utilizzava quasi solo le calze 'mascherina' ovvero che coprivano la punta del piede ed erano fissate con un laccio sul tallone.
Fede si sorprese un giorno quando Gizem le diede un dono. Aveva creato unendo un paio di questo tipo di calze, prese sicuramente dalla cesta di stracci per le 'creazioni',una mascherina nera con un 'F' gialla ricamata. Federica aveva notato subito che non erano nuove, ma ormai non faceva più caso a quell' odore. Nel complesso poi Gizem aveva fatto un ottimo lavoro e si sarebbe offesa se non l'avesse vista sempre con indosso il suo regalo.
Con il passare dei giorni purtroppo arrivò un lockdown severo e dunque Gizem fù a casa il rapporto tra le due si rafforzò, sebbene il distacco riservato di Gizem rimaneva.
La proprietaria iniziò a dare lezioni di yoga individuali, alcune ragazze e signore di ogni età venivano tutti i giorni, talvolta anche in gruppi di 2 o tre. Federica era stata invitata ad unirsi quando avesse voluto e talvolta lo fece. Scopri che Gizem era un insegnante capace e rispettata, molto brava e comprensiva, ma anche rilassata nell' approccio. Tutte le donne erano soddisfatte. Gizem aveva un corpo tonico e flessibile ma anche elegante a modo suo nella sua lieve muscolosità e tatuaggi che su altre sarebbero risultati un po' sgraziati.
Federica notò un giorno qualcosa di molto strano. In una lezione individuale ad una ragazza cliente. Le due praticavano pose strane in due Gizem era sopra la ragazza le metteva i pedi sul corpo e le teneva le gambe alzate. Intanto Fede era nascosta e spiava da un'altra stanza. Un'altra posizione molto strana era sempre con la ragazza a terra con Gizem che accovacciata ripiegava le gambe della ragazza verso se tipo a 30°, facendo ciò le sue natiche erano praticamente se non direttamente sul viso della ragazza, Federica non riusciva a capire bene, il fatto rimaneva Molto strano comunque.
La stessa sera Fede decise di chiedere a Gizem che tipo di yoga fosse quello che avesse fatto quel giorno con quella ragazzina bionda. Gizem rispose " si può sembrare strano forse, ma è una sessione di yoga meditativo in coppia. Si tratta di meditazione oltre che yoga, è qualcosa di psicologico che ti connette con il modo. Quando vuoi posso insegnarti..."
"Ahh non conoscevo questa pratica...per adesso mi limiterò allo yoga semplice grazie..."
" Va bene. È una pratica che apre molto la mente."
La conversione strana finì lì.
Federica non riusciva ad immaginare come avere il culo di Gizem in faccia o essere calpestata potesse aiutarla in qualche modo od essere piacevole.
Qualche giorno dopo Federica assistette ad una scena ancor più strana di queste sessioni di 'yoga meditativo': era sempre la ragazzina bionda di nome Gaia che tra l'altro era molto bella e teneva molto al trucco e vestiti.
Gizem parlava e diceva frasi come:"lasciati andare, abbandonati ai sensi, espandi le percezioni...ecc"
Da una posizione strana all'altra Gizem finì con i piedi prima sulle spalle della ragazza tirandole le braccia, poi sedutasi su di lei, usando le gambe di Gaia piegate come schienale, prendendole le mani mise lentamente i pedi sul volto della ragazzina e a tratti la tirava a se tirandole le braccia. Federica era incredula. Gaia si faceva mettere letteralmente i piedi in testa, anzi in faccia da Gizem e per quale motivo? Era davvero una esperienza formativa quella meditazione?
Intanto Gizem diceva:" abbandonati, lascia da parte l'ego e l'egoismo, concentrati sul presente. Metti da parte la tua persona e con umiltà entra a far parte el mondo, prendi il contatto con la terra.." dicendo ciò lentamente accompagnò la testa di Gaia per terra sempre con i piedi sopra, probabilmente senza fare pressione, abbandonandole le mani Gizem rimase nella stessa posizione. I grossi piedi smaltati di nero con i barefoot sandals neri coprivano il volto di Gaia, dai quali spuntavano ciocche di capelli biondo cenere.
" Inspira ed espira, connetti tutti i sensi e abbandona il tuo ego, unisciti con la terra"
Così si sentirono respiri forti di Gaia. Federica rifletteva su ciò che stava assistendo incredula. I piedi di Gizem erano probabilmente sporchi e puzzolenti. Era una situazione strana, va bene, l'odore che non era così schifoso, ma il fatto era strano comunque.
Le due rimasero così per un quarto d'ora poi fecero altre pose più 'normali'
Federica notò che Gaia aveva un rispetto enorme per Gizem, anzi, la adorava, sembrava avesse quasi una cotta da ragazzina.
Qualche giorno dopo qualcosa cambiò, Gizem non chiedeva più a Federica di fare massaggi ai piedi. Federica non capiva il perché, finché con enorme stupore non assistette attonita ad una scena incredibile.
Una sera verso le 18 appena rientrata a casa da una commissione Federica notò Gaia accucciata sul tappetino di yoga con in mano le gambe di Gizem, la quale era distesa. Più da vicino notò che Gaia stava incredibilmente baciando e leccando i piedi di Gizem, mentre questa che senbrava quasi addormentata, si godeva molto il trattamento.
Federica non si fece notare, ma sicuramente entrambe sentirono il suo arrivo e non si curarono di nulla, come se fosse normalissimo, anzi Gaia, che era rivolta verso l'ingresso, attraverso la porta semichiusa lanciò anche un occhiata distratta a Federica.
Quello che aveva assistito era totalmente assurdo. Non aveva mai visto nulla di simile. Leccare i piedi ad un'altra donna era assudo sotto qualsiasi punto di vista. Che razza di meditazione era quella. Ecco perché non si faceva più applicare la saliva, perché aveva una schiava pronta a farlo!
La sera stessa a cena, con ulteriore sorpresa di Federica, Gizem tra un discorso e l'altro, disse anche questo: " non so se hai notato che ormai non ti chideo più da qualche tempo di applicarmi la crema naturale la sera o tantomeno non chiedo più troppi massaggi ai piedi, questo perché con grande gioia, Gaia si è offerta di fare questo lavoro per me , dal momento che le piace e la fa sentire meglio in uno stato meditativo di assoluta tranquillità e dal momento che da qualche tempo, ne parlavo anche con te ricordi? Volevo qualcuno o un cane che mi leccasse mani e piedi per le proprietà acclarate di cui noi sovente abbiamo discorso in passato. La fortuna ha voluto che Gaia spontaneamente tragga pace interiore da ciò e quindi la pratica surrogata che prima facevi ora non è più necessaria."
Federica era stupefatta dalla tranquillità con cui Gizem aveva spiegato la vicenda, come se fosse la cosa più naturale del mondo.
E rispose:" capisco, ho visto oggi, se traete beneficio entrambe da quella...'cosa' è bello.. immagino.."
"Si è molto rilassante e benefico per me e lei."
La stranissima conversazione finì lì, Federica non sapeva più a che pensare, era molto strano che Gaia traesse piacere da quelle pratiche, come se adorasse Gizem alla stregua di una divinità.
I giorni passavano e Gaia frequantava giornalmente l'abitazione, per Fede le giornate erano taranquillissime, quasi vuote, contunuava ad usare la sua mascherina fatta da Gizem, alla fine non sentiva più odore, anzi era ormai un odore familiare che le ricordava del tepore della casa e di quella volta che aveva riso con Gizem all'outlet.
Un giorno però le cose cambiarono, Gaia non fece più visita alla casa e Gizem pareva scontrosa, Fede non chiese nulla finché una sera, mentre paralvano di leggings, Federica, senza volerlo, citò Gaia che portava spesso una determinata marca, a quel punto sorse spontanea la domanda a Gizem, di che fine avesse fatto, dal momento che prima la frequantava tutti i giorni.
A Gizem non parve piacere la domanda.
"Che fine ha fatto Gaia mi chiedi Federica? Bene, guarda ogni tanto ci si illude, mi ero illusa di avere un ottima allieva, un'anima compagna di yoga meditativo, ma a quanto pare è troppo difficile lasciare i preconcetti e i pregiudizi alle spalle completamente. Per lei era "troppo" e non è riuscita a continuare le sessioni meditative. Mi sono sbagliata sul suo conto. Per di più ora anche le altre allieve di yoga meditativo per una ragione o l'altra sono assenti ed io non posso nemmeno praticarlo da sola..."
Federica aveva visto poche volte Gizem arrabbiata e mai delusa.
"Mi dispiace molto Gizem... Si magari non è facile capire lo yoga meditativo, non è per tutti"
"Hai ragione Federica, non è per tutti e spesso alcune allieve che sembrano molto promettenti mi deludono.. da quelle più insospettabili e scettiche invece spesso ho ottenuto il massimo della collaborazione meditativa.."
Federica aveva intuito dove Gizem voleva andare a parare. Era da tempo che la invitava a queste sessioni, ma oltre allo yoga normale, non voleva affatto essere calpestata, avere il culo in faccia o leccare i piedi di un altra donna. Ma allo stesso tempo non voleva offendere colei che le pagava il lauto stipendio che percepiva nonché la ospitava. Magari avrebbe potuto fare tre lezioni per poi dire che non faceva per lei, giusto per non offedere Gizem.
"Se vuoi Gizem, posso provare io qualche volta, come mi avevi proposto... Però non prometto nulla, premetto che non intendo fare cose strane... Ti deluderò sicuramente.."
Il volto prima triste e ottenebrato di Gizem ebbe nuova luce ed un sorriso che metteva in mostra tutti i denti. La donna Turca colse con entusiasmo l'offerta di Federica: "Benissimo, brava, così si fa, bisogna provare nuove cose, essere cusrisosi, espandere le sensazioni. Così mi piaci. Vedrai che farai grandi progressi interiori, devi solo fidarti di me anche se gli insegnamenti che riceverai sembreranno assurdi. Domani mattina alle 8:00 iniziamo allora!"
Federica si era già mezza pentita:
"Ok..!"
La mattina seguente dopo colazione Gizem era pronta, vestita con leggings bianchi e top nero, portava cavigere nere ed insolitamente fantasmini neri.
Federica vaeva un completo rosa ed era scalza.
Federica era un po' tesa e Gizem se ne accorse ed esordì con una frase inaspettata: "Federica stai tranquilla, non ti chiederò mai di fare cose contro la tua volontà, non ti obbligherò a leccarmi i piedi o altro. Dovrai solo rilassarti e cercare di connettere la mente al corpo e poi il tuo corpo al mio per infine connettere le due menti"
Dicendo ciò Gizem sorrise e Federica si tranquillizzò parecchio.
Iniziatrono con esercizi aerobici, per poi fare delle pose di yoga, a due, una che tirava l'altra ecc. Questo a dire di Gizem era per "familiarizzare con il corpo dell'altra" in tutto ciò di sottofondo c'era musica rilassante e Gizem diceva frasi atte a rilassare federica, le diceva che posizione adottare, come respirare, come lasciarsi andare ecc. Tutto ciò con grande rilassatezza ed armonia. Era proprio tranquillizzante pensò Fede. Gizem era molto brava, si sentiva davvero meglio. A parte il contatto tra i due corpi, non accade nulla di imbarazzante in quella sessione, Federica ringraziò moto Gizem, non credevo sinceramente di poter apprezzare quello yoga a coppie, ma effettivamente le era piaciuto.
Il giorno seguente fù la stessa cosa, Gizem indossava sempre cavigliere e fantasmini, Federica si chiedeva perché, dal momento che quasi sempre aveva visto Gizem praticare yoga scalza. Gli esercizi furono molto belli, Fede iniziava sinceramente a trarre beneficio da quello stato di relax e la stima verso Gizem cresceva, perché era davvero abile nel suo lavoro, sapeva bene come mettere a proprio agio una persona. Trascorsa una settimana, Federica fù sorpresa di non aver 'subito' pose imbarazzanti come aveva visto, ma nulla di strano era accaduto, se non che Gizem mettesse i piedi sulla suo addome per tirarala o sulla schiena, nulla di troppo strano dopotutto.
"Gizem, come ti ho detto più volte questa settimana, devo proprio ricredermi, sei un'istruttrice fantastica e non mi sembrano affatto strane le pratiche, mi sento molto rilassata ed è solo grazie a te. Spero che anche tu lo sia, perché sembra solo che stai 'dando' invece che ricevendo."
"Grazie cara" Gizem aveva iniziato a chiamare Federica più spesso 'cara' "somo contenta che stia apprezzando la meditazione, sono sicura che le tue percezioni si stanno già espandendo. Lo yoga meditativo è fatto da due persone, una il maestro e l'altra l'allievo. Il mestro insegna tutto ciò che sa, poi l'allievo apprende e restituisce a modo suo, in base a ciò che ha appreso. È anche in base alla bravura del maestro, ma soprattutto alla predisposizione dell'allievo. Posso dire che prometti bene. Gioisco anche io adesso, ma più sarai meglio allenata e più trarrò benefici in futuro"
Federica non aveva capito molto, bene, ma di sicuro era presto per poter dare i frutti dell' insegnamento.
Ma comunque per adesso tutto andava benissimo ben oltre le grigie aspettative.
Il giorno successivo nella sessione di yoga Fede fù leggermente sorpresa dall' essere 'calpestata' di schiena e sull'addome da Gizem, in compenso fù molto sorpresa di dover mettere i propri piedi nudi e sporchi sulle spalle di Gizem. Il tutto fù piuttosto strano, ma tutto sommato si era preparata bene a ciò.
Il giorno seguente, fù tutto normale se non che Federica mise i piedi nudi sporchi in faccia a Gizem e questa mise i propri sulle spalle di Federica, inoltre sia lei che Gizem ebbero il proprio sedere molto vicino che sfiorava le rispettive facce.
Federica comunque aveva trovato piacevole l'allenamento. Pose però a Gizem una domanda:" Gizem, ma non ti ha dato fastidio che ti mettessi i piedi in faccia oggi? non erano neppure pulitissimi..."
"No cara, i piedi sono molto naturali, sono a contatto con la terra e noi veniamo da essa. Bisogna familiarizzare con i piedi, per vivere in armonia sulla terra"
La filosofia di Gizem non faceva una piega.
"Capisco... Ma allora perché tu indossi le calze?"
" Indosso le calze per rispetto tuo. Perché da come parli ho intuito che hai schifo dei piedi e non ti forzieri a fare nulla che non ti piace"
Gizem era molto premurosa pensò con stupore Federica. Ecco perché quella differenziazione rispetto al solito.
"Ah, sei molto gentile, ma in realtà, ho detto che mi avrebbe fatto schifo leccare dei piedi, grazie comunque della premura."
"Va bene, allora facciamo che quando sarai pronta potrai togliermi tu le calze, quando sarai a tuo agio"
Federica si sentiva quasi in colpa, come se i piedi di Gizem fossero schifosi, non era nemmeno vero, anzi, quell' odore, lo stesso della sua mascherina artigianale, era diventato decisamente positivo per Fede, poiché associato alla personalità di Gizem che ormai era qualcosa di positivo ed irrinunciabile nelle sue giornate. Avrebbe dimostrato che non era così.
Il giorno seguente nella lezione quotidiana, dopo le solite posizioni già fatte, arrivò un momento in cui Gizem, senza chiedere il permesso (come per tutte le altre posizioni) mise i pidei in faccia a Fede. così come aveva visto fare a Gaia giorni prima, Federica si ritrovava quei 40 sul proprio volto. Le sensazioni non erano così negative anzi, ora non sembrava così assurdo dopotutto, nel contesto di una meditazione profonda e guidata dalle parole di Gizem era molto rilassata e quasi non si accorgeva dei piedi calzati che premevano sul suo volto. I piedi dopotutto sono una parte del corpo come un'altra. "Respira profondamente, lascia vagare le tue percezioni, abbandonati"
Federica si applicava nel cogliere l'attimo "con tutti i sensi", come la sua istruttrice predicava.
L'odore delle calze di Gizem era intenso, ma non era affatto cattivo, anzi, pensò Federica, era quasi associabile al confort e al relax, dopo qualche minuto, poté dire tra se e se che le piaceva quell'odore la tranquillizava era un sedativo, anzi una droga.
Per tutto il giorno Fede pensò a come fosse strano amare quell' odore, ma anche quanto fosse sorpresa che le potesse piacere. Ora, pensava tra se e se era pronta a provare i piedi nudi in faccia, magari sarebbe stato persino meglio, avrebbe provato nuove sensazioni magari migliori.
Ma le cose presero un piega inaspettata. La preannunciata riapertura delle palestre sarebbe incominciata il giorno dopo, il che significava che non avrebbero avuto più tempo per le meditazioni. Proporio quando ci aveva preso gusto, pensò Federica.
Dunque non avrebbe mai piu esplorato quella nuova sensazione appena scoperta che tanto le piaceva? Non sapeva darsi una risposta. Di male in peggio Gizem non aveva più chiesto a Federica di applicarle la saliva da lei prodotta su mani e piedi, forse perché aveva detto che non avrebbe mai leccato i piedi di un'altra persona, facendo intendere a Gizem che avesse schifo di quella parte del corpo.
Federica qusi si pentiva di ciò, dal momento che ora apprezzava molto quell' l'odore così assuefacente.
Le occasioni di sentirlo erano solo una volta ogni tanto per la pedicure e raramente per dei massaggi, che non aveva mai imparato bene a fare secondo Gizem.
Con il passare del tempo la voglia di risperimentare quell'afrore fù tale che Fede, nei momenti in cui Gizem era via, annusava le calze lasciate nelle scarpe dalla sua signora.
Una sera a cena Federica si decise e disse:" Gizem, le lezioni mi sono piaciute molto, ti volevo chiedere se fosse possibile continuare ogni tanto..."
Gizem fece uno dei suoi grandi sorrisi e guradandola diritta negli occhi, disse frasi di elogio e non vedeva l'ora di farlo. Avrebbero fatto tre sessioni settimanali mattutine.
Federica era entusiasta della notizia.
La mattina seguente, alle 6, un ora prima dell' orario di apertura della palestra dove Gizem doveva recarsi, iniziò lo yoga meditativo.
Le pose solite si susseguivano, mentre Fede non vedeva l'ora che arrivasse il momento agognato. Gizem mise sul viso di Federica il proprio paio di 40 calzati. Federica si godeva i respiri profondi incitati da Gizem, quando decisa disse:"Gizem vorrei provare senza..." La voce arrivava soffocata data la situazione. "Certo, certo mia cara. Toglili". così li tolse.
Le piante erano appiccicaticce, callose e nerborute ma anche morbide calde e accoglienti. L'odore per Federica era magnifico. Era un cuscino da cui non avrebbe mai voluto separarsi. Si sentiva come abbracciata. Dopo pochi minuti persino si addormentò e dovette essere svegliata dalla pressione delle piante di Gizem. La sessione finì lì, Gizem andò a lavorare, dopo essersi complimentata con Federica, sembrava davvero soddisfatta.
La giornata fu tumultuosa per Federica, non faceva altro che pensare a quella sensazione, a quell' odeore così buono. Sie ra completamente ricreduta su quell' argomento.

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