Quella volta in cui non andò come volevo (seguito)

Scritto da , il 2021-08-24, genere dominazione

La prima iniziativa che presi con Paola fu di restituirle il gusto di essere guardata che come accennato nel prologo aveva perso del tutto. Le consigliai quindi un abbigliamento più femminile, per nulla sfrontato, ma che facesse intuire il suo corpo che ben conoscevo in quanto lei stessaaveva desiderato mandarmi alcune sue foto scattate quell'estate al mare. 

Paola non era una bellezza da urlo e nemmeno aveva forme in linea con per me stupidi stereotipi maschili, ma aveva davvero tutto per intrigare un maschio. Per prima cosa la feci truccare in modo più stuzzicante con la valorizzazione di due bellissimi occhi azzurro verdi e con l'uso di un rossetto rosso tenue che dava colore a due labbra molto carnose quindi.... assai erotiche...

Indi le ordinai di uscire con gonne che sempre dovevano avere un qualcosa di sexy: una volta un'apertura a portafoglio, una con un leggero spacco o una con una fine trasparenza. Visto che parliamo di settembre al sud quindi clima assai caldo, di sopra canotte a spalline sottili con bottoni quindi...regolabili. Inoltre scarpe con tacco non eccessivo, ma sempre a spillo quindi molto femminili. Mi confessò che molti di questi capi non li usava più da anni.


Paola cominciò a sentirsi sempre più sicura di se stessa. intuiva di avere sguardi frontali e non solo quando incrociava uomini o ragazzi. Mi disse che cominciava ad eccitarsi pensando a quello che passava per la mente di chi la vedeva e più volte anche di sera mi arrivavano sms in cui confessava che si stava toccando per il pomeriggio trascorso.

Capivo che potevo cominciare ad andare oltre e quindi iniziai ad ordinarle delle piccole forme di esibizionismo tipo chiedere in auto ad un passante l'indicazione per una via con la gonna a cintura e quindi intimo all'inizio e sesso in seguito, a vista per il fortunato.

Oppure al supermercato far cadere qualcosa e piegarsi con gambe diritte lasciando quindi che la gonna aderente dietro salisse con nelle vicinanze un maschio. Un giorno mi scrisse in tempo reale che la preda di quel giorno l'aveva seguita in cassa e in quel mentre le stava facendo sentire la sua eccitazione appoggiandola al culo. Alla mia domanda di come si sentisse la sua risposta fu "sono un lago, sto colando"

Un giorno le chiesi di andare a comprarsi delle scarpe nuove con una gonna a portafoglio che si apriva facilmente. Fu servita da una giovane commessa.Ebbi la prova di come Paola stesse cambiando. Mi aveva sempre confessato di non essere interessata alle donne, ma quel giorno seguendo i miei ordini mentre provava le varie calzature, fece in modo che la gonna si aprisse molto.

Mi scrisse che la ragazza fissava le sue belle gambe scoperte mordendosi le labbra. Le ordinai allora di sorriderle. La ragazza prese cosi coraggio e con la scusa di provarle degli stivali per l'autunno fece risalire la mano fino all'intimo di Paola. La prima reazione fu quella di chiudere le gambe, ma quando le scrissi ordinandole di riaprirle leggermente lo fece e si godette il tocco della ragazza fino ad un orgasmo molto forte che fece fatica a mascherare.

Capivo che la mia Paola era pronta per andare oltre. Quel pomeriggio mi telefonò in auto appena uscita dal negozio e mi disse che era stata un'esperienza incredibile, che un orgamso simile non lo aveva mai provato, con una donna poi. Le chiesi cosa l'avesse eccitata cosi tanto e con la voce roca mi rispose che era stato per il connubio della mano di quella giovane, ma anche molto per il fatto che era stata guidata da me nel farlo. La feci confessare che si stava toccando mentre mi stava parlando senza aspettare il mio ordine e mi rispose che era vero ma che non aveva resistito.

In quel mentre capii che era arrivato il momento di chiederle se voleva andare oltre o fermarsi e la sua risposta fu per me eccitazione pura:

"Bruno sarei la più stupida delle donne se mi fermassi ora e perdessi quindi l'uomo che mi sta regalando momenti indescrivibili e una nuova gioia di vivere. Quindi mi affido totalmente a te fino a quando tu lo vorrai"

Eravamo ad un bivio, la sua crescita mi aveva già regalato momenti di pura eccitazione in quanto capivo che stavo ridando felicità ed autostima ad una donna che per tanto tempo non era stata ascoltata. Capivo che da Paola potevo ottenere ancora di più in quanto era palese la sua voglia di appartenere alla mia mente che lei sapeva bene dove aveva intenzione di portarla.

Nell'ultima parte che posterò presto vi saranno i momenti più erotici della storia, quelli in cui capirete come mai... quella volta non andò come volevo
mastermind1755@gmail.com

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