Il motel delle sorprese (Parte I)

Scritto da , il 2021-07-26, genere esibizionismo

Racconto di fantasia (una fantasia che faccio spesso mentre avidamente mi strimpello il clitoride)

Ada è la proprietaria di un motel abbastanza malandato in un piccolo paesino della Romagna. I clienti erano pochi e sempre meno assidui, urgeva un repentino cambio di rotta. Una sera, con tre amiche, Grazia, Donata e Veronica, complice qualche bicchiere di troppo, si parlava di qualche idea per risanare i conti del malandato motel. Fu Veronica a proporre un'idea che, lì per lì sembrò un'assurdità. "E se offrissi qualche servizio extra ai clienti? Tipo una compagnia nelle solitarie serate del tuo motel?" "Veronica, ma che dici? Queste cose sono illegali. E poi anche volendo, dove le trovo delle ragazze disponibili a questo tipo di cose? La mia clientela è, diciamo, un po' vintage". Veronica, con un sorrisino malizioso, disse:" Tesoro, a me piace il vintage, e poi mi farebbe piacere arrotondare un po' il mio stipendio." Donata e Grazia si guardarono sorprese, ma non così incredule.

Ada tornò a casa, e ripensò a quella proposta, tutto sommato era una cosa fattibile e magari si sarebbe sparsa la voce e i clienti sarebbero aumentati. Complice anche l'alcool, le venne una gran voglia di cazzo, viveva da sola e il sesso le era sempre piaciuto ma era stata sempre molto sfortunata in amore. Afferrò con vigore il suo vibratore e si crogiolò in quei pensieri malconci.

Qualche giorno dopo, invitò Veronica, Grazia e Donata a bere un tè al motel, ma il suo pensiero era sempre uno solo. "Ragazze, ho pensato all'idea di Veronica e vorrei provare...Questo weekend ci sono solo due prenotazioni, due uomini soli sulla sessantina che devono partecipare ad un congresso qui vicino, però ho bisogno di qualche idea e il vostro aiuto ovviamente". Veronica era elettrizzata, Grazia imbarazzata e Donata pensierosa. "Tesoro io sono a tua completa disposizione, penso che un'idea sarebbe quella di portare qualcosa in camera la sera, e sondare un po' il terreno vedendo se sono interessati alla mercanzia, posso cominciare io, sai che ci so fare con gli uomini... Per ora vogliamo solo che si sparga la voce, quindi non li facciamo pagare, una volta che vengono qui per quello mettiamo un supplemento extra". "Veronica sei una fonte inesauribile di sorprese". "Se volete posso provare anche io", disse Donata, "mio marito è in cassa integrazione da 6 mesi e a casa i soldi scarseggiano". "Io per ora passo, ma non escludo di voler provare in futuro", finì Grazia. "Grazie infinite ragazze, siete le migliori amiche che potessi desiderare".

Arrivò il weekend e alle 9 Veronica bussò alla porta del cliente della 132 con un vassoio con prosecco e tartine, aprì un uomo in accapatoio, sulla sessantina, brizzolato, fisico asciutto e un po' di barba incolta. "Che fortuna", pensò. Veronica aveva un vestitino plissettato color pesca con una generosa scollatura e sandali aperti col tacco. L'uomo la squadrò dalla testa ai piedi e nei suoi occhi apparì un barlume di eccitazione. "Buonasera, le ho portato un omaggio da parte della casa, posso?". "Certo Signora, si accomodi". Veronica fece finta di prendere una storta e si sedette sul letto. "Signora si è fatta male? Mi permetta di aiutarla, sono un medico ho sempre un po' di ghiaccio secco per le evenienze". "Grazie, è molto gentile, è qui per il congresso?" "Si, ma è una cosa super noiosa a cui bisogna partecipare annualmente, ma stasera volevo proprio rimanere in camera a rilassarmi". "Oh, mi scusi, sono venuta a disturbarla, allora". "No, no ci mancherebbe, la compagnia di una donna come lei, anche se breve, fa sempre piacere". "Bè, se vuole posso rimanere un po' di più a farle compagnia, è stato così gentile". Veronica sapeva palesemente il fatto suo in quanto a uomini. Il cliente era eccitatissimo, un barlume negli occhi faceva capire che aveva una voglia di figa incredibile. "Oh, molto volentieri" e cominciò a salire dalla caviglia verso la gamba massaggiando dolcemente, interno coscia e poi sù a sfiorare le mutandine di pizzo. "Mmmm, come ti chiami tesoro?". "Veronica, piacere". "Credo proprio che il piacere sarà tutto mio". Spostò la mutandina e "Mmmm ma che bella maiala, sei già bagnata" e le infilò due dita dentro facendola distendere sul letto e baciandola avidamente. Le sfilò le mutandine e "Oddio che figa magnifica, e poi tutta bagnata, credo proprio che la leccherò". "Mmmmm si ti prego". Il cliente le allargò le gambe ed affondò la lingua tra le sue labbra fradice. Veronica era un lago e mugugnava di piacere.

Nella 135, stesso corridoio, stava un uomo grassoccio, pelato e con i baffi, Donata dal corridoio sentì i mugugni di piacere di Veronica e la invidiò molto, di doveva divertire molto. Bussò alla porta e aprì il cliente, Donata disse "Buonasera, le ho portato un omaggio da parte della casa". Il cliente uscì dal corridoio e disse "Se è quello che avete portato nella 135, ne voglio due porzioni". Aveva una faccia da maniaco incredibile, Donata poggiò il vassoio sul tavolino e disse "Non so di cosa stia parlando, io le ho portato prosecco e tartine, buona serata". Uscì e chiuse la porta dietro di sè, non ce l'aveva fatta!

Nel frattempo Veronica mugugnava e urlava di piacere, si udiva dal corridoio, le amiche erano felici per lei che col marito non scopava da tempo e ovviamente per le sorti del motel.

Il cliente della 132 si alzò con la bocca piena degli umori di Veronica e disse "Ora me lo devi succhiare tu". Veronica non se lo fece ripetere due volte, afferrò il suo cazzo durissimo e se lo mise in bocca massaggiandogli le palle, il cliente urlava di piacere e la chiamava "porca" e "maiala". Le afferrò i capelli, la girò di spalle e glielo infilò con forza nella figa grondante "Mmmmm che figa, bella maiala" "Siiii sfondami la figa, spingi". Il cigolio del letto era coperto dalle loro urla di piacere che echeggiavano in tutto il corridoio.

Il cliente della 135 sentendoli cominciò a menarselo in una sega spaziale, pentendosi di essere stato così avventato, sarebbe potuto essere lui ora a sfondare la figa della donna che gli ha consegnato il prosecco.

Dopo un'oretta Veronica scese dalle amiche con un sorriso a 32 denti "Ragazze che scopata favolosa", in coro "Ti abbiamo sentita!!" "Donata e tu?" "Io non ce l'ho fatta, ma me ne sono pentita sentendo te, sono tutta bagnata". Le ragazze scoppiarono in una fragorosa risata.

Il mattino dopo, il cliente della 132, saldando il conto, lasciò 200€ in più dicendo ad Ada "Questi sono per Veronica, alla prossima" e Ada "speriamo che il soggiorno le sia piaciuto e che ci consiglierà ai suoi amici". "Può giurarci", commentò il cliente. Il cliente della 135, lasciò 50€ in più di mancia e all'invito di Ada di consigliarci ai suoi amici aggiunse "Certamente e tornerò anche io". Il motel aveva svoltato...

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