Tutto inizia con una febbre = cap 1

Scritto da , il 2021-07-22, genere trans

Questo è il racconto di wellpass che io sto proseguendo. Scrivimi a jackdwight2021@gmail.com

Tutto inizia con una febbre fastidiosa,avevo 19 anni,ne avevo avute tante di influenze ma quella non voleva proprio guarire .Poi dopo una settimana inizia un dolore al basso ventre che mi lascia piegato in due ,per un giorno e una notte. Mamma decide allora di chiamare il dottore che viene il giorno seguente, di mattina presto. Entra in stanza fa uscire mia madre e dice di raccontare cosa mi sta succedendo. Spiego del dolore all’inguine e al basso ventre e lui dopo avermi ascoltato mi fa spogliare sul letto. Si mette dei guanti in gomma e comincia guardare il mio pisellino e le palline. Il suo tocco mi risveglia una dolenza sorda e io mi lamento vistosamente,ma lui non se ne cura. mi palpa tutto con attenzione e in particolare il sacchetto dei testicoli. Poi esce e si mette a parlare con mamma di cose che non posso sentire. Devo prendere nuove cure, conclude e fare analisi varie. La terapia funziona e dopo pochi giorni mi ritrovo bello guarito e mi ritornano subito le forze. Mamma mi sorveglia chiedendomi sempre come mi sento e mi annuncia che il pomeriggio andiamo a studio dal dottore per un controllo. Dopo la solita attesa ci riceve e mi fa sdraiare sul lettino di visita;stessa accurata manipolazione e poi scuote il capo sconsolato. si gira verso noi e ci dice:signora ciò che temevo è successo. L’infezione da virus ha compromesso la pubertà del ragazzo e ora resterà sempre sterile e efebico di aspetto, i suoi ormoni maschili sono quasi tutti spariti. Non capisco molto di quello che dice ma torniamo a casa con aria da tragedia. Mamma mi spiega che sarò diverso dai miei compagni e che non sarò mai un vero uomo ma che avrò lo stesso una vita felice. La cosa mi cade sul capo come una montagna e mi rifugio nel bagno per piangere a dirotto. Dopo un po’ mi guardo allo specchio e lentamente capisco cosa mi succede. Mi spoglio e vedo un ragazzo magro, alto ,biondastro, con una pelle chiara che si riflette nello specchio,mi sembra quasi una persona sconosciuta. Mi soppeso,poi i miei genitali e vedo che si sono notevolmente ridotti,li sento ancora dolenti. Ora il mio pisellino risulta lungo circa due dita,come svuotato,flaccido e soprattutto è completamente insensibile quando me lo tocco. Provo invano a masturbarmi come facevo prima ma non mi riesce,il pene resta li minuscolo,senza vita.Non mi da più alcun piacere. Sono in preda al panico e tremo tutto. Mi rivesto e vado a letto senza guardare nessuno in faccia. La notte non riesco a dormire e mi immagino di essere deriso da tutti i compagni .Non vorrei tornare mai più a scuola e la mattina sono distrutto e silenzioso mentre faccio colazione in cucina. La giornata passa come un incubo, sempre chiuso a immaginare di tutto e a sentirmi inadatto a continuare la mia vita di ragazzo. Il giorno dopo i miei si impuntano e mi costringono a tornare a scuola . il ritorno è penoso ma l’amicizia dei miei compagni mi fa bene e mi sento rincuorato. Soprattutto il mio compagno di banco Maurizio mi è molto vicino e mi aiuta con i compiti. Lui è molto diverso da me ,si vede dalla sua mole massiccia dai suoi baffetti e lo sguardo deciso del maschio adolescente. Tutte cose che io non ho più. Non avrò mai più . Credo che lui intuisca qualcosa del mio cambiamento ,ma non dice nulla,sorride e si comporta come sempre con il solito cameratismo. Il giorno dopo mi invita ad andare a casa sua a studiare e io accetto molto volentieri. Siamo soli in casa e dopo due ore passate sui libri mi dice che mi vuol fare vedere una sorpresa. Ridendo accetto pensando a uno solito dei suoi scherzi. Apre con aria misteriosa un cassetto chiuso a chiave e tira fuori una rivista. Ci mettiamo vicini sul divano e vedo che si tratta di un giornale pornografico. Maurizio si sofferma a mostrarmi le foto delle donne che lo eccitano di più e sfogliandole le vediamo sempre nude a fare sesso con maschi super dotati. Con la coda dell’occhio vedo che Maurizio si sistema il pacco, in quanto è molto aumentato di volume e lo sfiora attraverso i suoi pantaloni. Penso che si stia eccitando ,cosa che io non provo affatto. Il mio sguardo per la prima volta si posa sul cazzo dei modelli e credo sia per invidia ,viste le mie attuali condizioni. Poi mi rendo conto che mi eccitano di più i maschi che le donne delle foto e questo mi procura un certo malessere e un senso di disagio diffuso. Non capisco cosa mi stia accadendo ma comincio a sudare tutto. Il mio compagno se ne accorge e mi dice che è meglio smettere e che avremmo continuato il giorno dopo. Dopo poco ci salutiamo e io sento il bisogno di restare solo,arrivo a casa di corsa e mi rinchiudo in bagno. Mi spoglio come al solito e mi metto a riflettere ,tutto nudo davanti allo specchio. Noto ora con attenzione i cambiamenti avvenuti su di me. Mi scruto bene e vedo che le mie labbra sono gonfie ,forse me le sono morse’ma realizzo che tutto il mio corpo risulta cambiato da dopo la malattia. Il petto si è un po’ gonfiato e ho quasi un accenno di tette femminili,anche i capezzoli sono più grossi e morbidi .Lo sguardo mi scivola in basso sui fianchi e li vedo più rotondi, mentre il culetto risulta prominente e molto gonfio. Il mio pene è sempre più piccolo e ha perso quasi tutti i peli che avevo : sono diventato liscio e morbido come una femmina. Inoltre rifletto che mi piaceva vedere le foto con gli attributi dei maschi,ne provavo una sorta di confuso desiderio di toccarli o addirittura”’Non può essere mi dico,sto impazzendo ma lo specchio mi rimanda sempre la mia figura effeminata,non ho più nulla del ragazzo che ero prima del febbrone. Allora forse io desidero avere un maschio e fare la donna visto che non posso fare altro? Certo potrei essere gay come tanti ma sento che ho superato un certo limite che esiste tra i due sessi. Ora sono a metà strada e non so quale direzione prendere. Mi metto a letto ma non posso non toccarmi con curiosità le tette e sento immediatamente una forte fitta di piacere che mi lascia sbalordito .Mi viene anche istintivo toccarmi il culetto e se sfioro il buchino avverto lo stesso piacere ,fisico e mentale di prima. Mi viene da pensare che sto diventando una donna in quanto non ho più gli ormoni maschili e che gli altri se ne accorgeranno di sicuro, deridendomi. Diventerò il bersaglio di ogni scherzo. Il femminiello della classe’.. che grosso guaio. Il giorno seguente cercai di riordinare la mia vita e decisi di vederci chiaro in quello che mi era successo per cui dopo averne parlato con mamma prendo un appuntamento dal dottore per andarci nel pomeriggio insieme. Solita attesa interminabile poi finalmente la segretaria ci fa entrare nello studio. Il medico ci guarda e ci chiede il motivo della nuova visita. Prendo la parola e gli chiedo spiegazioni su quanto mi sta succedendo e come mi devo comportare. Gli racconto tutti i miei cambiamenti nei più intimi particolari.Lui mi guarda perplesso e mi dice di mettermi sul lettino mentre infila i guanti da visita in lattice. Ora sono nudo sul lettino e tremo un po’ dal freddo e un po’ dall’emozione. Lui è molto professionale mi rassicura e inizia a ispezionarmi il seno che si sta formando.Al tocco delle sue dita i miei capezzoli si gonfiano subito e provo un senso di vuoto allo stomaco,sebbene non certo spiacevole come sensazione. Anche le mammelle sembrano cresciute e gonfie in questi ultimi giorni affermo:lui le palpa con attenzione e mia madre mi guarda in silenzio. Bisogna che togliamo gli slip mi dice abbassandomeli e vediamo i genitali. Con le dita magre e ossute gira e rigira il mio pisellino e poi le palline che sono ancora dolenti , quasi atrofiche. Mi chiede spesso se ho dolore dove mi tocca ma rispondo onestamente di no . Mi fa girare e mi guarda il culetto separando bene le natiche ,ora il mio buchino è tutto esposto alla fredda luce della lampada. Sto tremando e mi sento indifeso ma capisco che mi deve visitare. Sento sullo sfintere un gel freddo spalmato con delicatezza e poi il suo dito comincia a penetrare nell’ano che immediatamente si contrae come per difendersi dall’intrusione. L’esperienza e la forza della sua mano fanno scivolare dentro prima un dito e poi un secondo subito dopo. Il dolore che provo è modesto e appena riesco a rilassarmi mi rendo conto che provo molto piacere a sentirmi violato in questo modo. Lui se ne accorge e manovra le dita in senso circolare per farmi aprire bene e poi si spinge molto in fondo per saggiare la prostata. Mi sento sciogliere dal piacere ,vorrei che non togliesse mai più quella mano dal mio culetto ma dopo pochi istanti la sento uscire lentamente e lui allontanarsi mentre mi dice di rivestirmi. Getta in un cestino i guanti appena usati e si siede alla scrivania. Io scendo dal lettino e inizio a rivestirmi con le gambe molli per il trattamento subito e per l’ansia di quanto mi avrebbe detto ora. Non ci possiamo fare molto, esordisce l’uomo ma dobbiamo seguire il corso della natura in questo caso. Non capisco dove voglia parare mentre mi siedo vicino a mamma e davanti a lui che scrive una ricetta. Allora,prosegue, i tuoi ormoni maschili sono praticamente scomparsi e non li possiamo prendere come farmaci perché sarebbe troppo rischioso per la salute. Quindi stiamo assistendo a una trasformazione del tuo fisico in senso femminile, per la prevalenza degli ormoni sessuali della donna che sono comunque presenti. Quindi io vi consiglio di accettare questo fatto e cominciare a ragionare su Daniele come se fosse una donna. Anzi noi dovremmo già iniziare a chiamarla Daniela. Quindi per concludere ti prescrivo medicine che completeranno lentamente questa trasformazione e poi ti voglio vedere dopo 2 mesi di questa cura,ma già da oggi sarà bene cambiare il guardaroba al femminile e ragionare in questi termini per tutte le manifestazioni della vita sociale di’DANIELA!!! Credo che un vaso di fiori che mi fosse caduto sulla testa mi avrebbe fatto meno danni di quanto aveva appena detto il medico. Ia mamma stessa è sbalordita e mi sembra incapace di reagire mentre usciamo dalla stanza muti e a testa bassa. Saliti in auto la vedo riprendersi e mi dice che in fondo è felice di sapere che non ho nessuna malattia o rischio per la salute e che poi una figlia o un figlio sono la stessa cosa. Mi sento rinfrancato dalle sue parole e non posso fare a meno di abbracciarla fortemente. Passiamo in farmacia e compriamo le medicine necessarie per me. Arrivati a casa lei mi parla molto dolcemente e mi dice che stasera lo avremmo detto al papà, mentre da domani bisognava prendermi delle cose più adatte al mio nuovo stato. Mi chiudo in bagno con le lacrime agli occhi ma non posso dimenticare del piacere provato nella visita e mentre mi lavo il buchino faccio scivolare un dito dentro e subito mi torna quella sensazione piacevole di essere penetrato. Gioco un po’ con le dita e sento il mio culetto che stringe meno forte con lo sfintere,anzi più provo a giocarci e più si rilassa e mi regala sensazioni deliziose di una libidine molto intensa. Comincio pertanto a vedere meno nera la mia situazione e mi sembra che la mia nuova condizione al femminile presenti anche dei lati molto piacevoli. La sera mamma si chiude con papà nella loro stanza e parlano a lungo,io non so cosa pensare visto che non escono più. Infine li vedo comparire e papà mi chiede come mi senta. Tutto bene rispondo mentendo e lui mi dice che allora da domani mamma avrebbe fatto acquisti per me,come convenuto da entrambi. Poi mi porta per un braccio in bagno e mi chiede di spogliarmi per vedere questo cambiamento epocale del mio corpo. Arrossendo violentemente mi tolgo la maglia e il mio bianco seno fa la sua apparizione,lui mi carezza una mammella e ne conviene che sembra proprio quello di una donna.Poi tolgo il resto degli abiti e rimane stupito dalla completa scomparsa di ogni pelo ;sono diventato liscio e glabro come una statua di marmo. Mi abbasso gli slip e mi guarda con attenzione il mio pene, o meglio quello che ne è rimasto. Si tratta di un cosino di pochi centimetri ,totalmente molle e incappucciato. La sacca dei testicoli poi risulta rattrappita e svuotata del suo contenuto. Mi sento morire dalla vergogna. Mi sento come un essere ibrido e efebico e avrei voglia di scappare da quella casa e soprattutto dalla mia condizione. Mi fa girare e scruta infine il mio culo che invece trova florido e eccitante per un maschio come lui. Non riesce a trattenersi e mi regala una carezza sulle natiche che trovo molto gradevole. Finita l’ispezione scuote la testa e mi lascia solo con i miei problemi nel bagno andando a confabulare fitto con la mamma che lo attende in cucina. Il giorno seguente sarà cruciale, me lo sento. Questa storia sta prendendo un andamento progressivo e minaccioso’mah ‘.. vedremo”. La notte mi trovai a pensare a tutto quanto mi era capitato e cercavo di riordinare il flusso delle emozioni che il mio stato mi aveva procurato. Non sapevo come vivere la nuova condizione e mi immaginavo situazioni e dialoghi che mi si sarebbero proposti nei prossimi giorni. Non avrei potuto evitare confronti imbarazzanti e sorrisi maliziosi sul mio conto. Poi la mia tendenza all’erotismo mi portò a carezzarmi e indugiavo con la mano sul seno che trovavo turgido e rigoglioso;forse la mia vecchia natura di maschio restava attratta da tutto quello di femminile che si era plasmato ora .Notai che i capezzoli erano cresciuti e divenuti rosei e molto sensibili. Mi bastava sfiorarli per provare un brivido intenso dentro e un senso di calore diffuso che mi prendeva alla gola. Anche il mio culetto era territorio di esplorazione e il piacere che mi provocava giocare con il buchino non era possibile pensare . Come potevo essere così cambiato ,a me piacevano le ragazze e ora ero io a sentirmi una femmina e a pensare con un certo desiderio al sesso dei maschi. Mentre riflettevo mi accorsi che il mio dito era scivolato dentro me,praticamente senza incontrare nessuna resistenza e ora saggiava il contatto con pareti morbide e elastiche che lo avvolgevano. Mi veniva istintivo farlo scorrere in senso fuori-dentro e lo sfintere si contraeva regalandomi spasmi di piacere intenso e molto profondo. Non credevo possibile che avessi dentro me dei sensori così attivi alla stimolazione meccanica e mi veniva naturale aggiungere al primo un secondo dito. Girato su un fianco continuavo a penetrarmi e ne ricavavo intenso piacere,immaginando inoltre che fosse un maschio posizionato dietro di me a prendermi con il suo membro. Mi piegavo in avanti per facilitare sempre più l’introduzione delle dita e tutto il mio corpo si piegava a un piacere nuovo e inatteso .Poi improvviso come una saetta avvertii uno spasmo più violento degli altri e un orgasmo esplose con il mio culetto che si contraeva intorno alle dita in modo convulso. Spossato e sbalordito da quanto mi era successo finalmente crollai in un sonno profondo trovando alfine un po’ di pace alle mie ansie notturne.

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