Una doccia bollente:

Scritto da , il 2021-07-11, genere masturbazione

Sabato sera all’orario di chiusura del bar dove lavoro, dopo essermi cambiata nel retro del bar ed essermi data una sistemata, ho chiuso in fretta il bar e poi sono partita per andare in città. Mi dovevo trovare con alcune amiche per bere qualcosa e per divertirmi un pò. Loro stavano facendo serata già da alcune ore e quindi ci siamo trovate in un locale molto carino e tranquillo dove siamo state per un oretta abbondante a parlare, scherzare e discutere di eventuali gite estive post-esami universitari. Ci ha servite da bere una cameriera molto carina e simpatica (Giulia) che conoscevo già da 4-5 anni sia perché frequentavo spesso quel locale sia perché frequentiamo la stessa palestra (ci siamo conosciute li) e spesso ci alleniamo insieme, anche se abbiamo compagnie diverse e di solito non usciamo insieme. Giulia é una mia coetanea, è una ragazza alta più o meno come me (1,75m) con i capelli rossi (tendenti all’arancione) corti fino alle spalle, ha un bel viso spesso non truccato e con occhi castani, un bel fisico “a clessidra” con dei seni un pò meno voluminosi dei miei (probabilmente porta una seconda) ma ha un sedere decisamente migliore del mio messo in risalto dai suoi shorts e delle bellissime gambe. Dopo essere uscite dal locale abbiamo fatto un mini tour dei locali della zona e un giretto per le strade della città, poi ci siamo salutate e siamo tornate a casa. Arrivata a casa, dopo essermi spogliata, mi sono sdraiata sul letto in mutandine e canotta senza maniche a leggere e a rispondere ad alcuni messaggi che mi erano arrivati. Quando ho finito di rispondere ai messaggi non avevo ancora sonno, cosi sono stata su internet e, tra le altre cose, ho letto alcuni racconti erotici, tra cui alcuni racconti saffici. Dopo un pò ho deciso di dormire cosi ho spento il cellulare e la luce della stanza, mi sono tolta la canotta e ho chiuso gli occhi. Uno dei racconti che avevo letto mi aveva fatto venire in mente Giulia e, forse complice la lettura dei racconti erotici e la mia fantasia (mai realizzata) di fare sesso con una donna che ultimamente si era ravvivata, all’improvviso ho iniziato a provare una forte eccitazione. Cercavo di dormire ma continuavo a pensare a lei e in breve tempo la mia vagina ha iniziato a bagnarsi, cosi ho deciso di masturbarmi e Giulia é diventata la protagonista della mia fantasia. La mia fantasia é iniziata cosi: “io e Giulia, dopo aver finito di fare cyclette in palestra, siamo andate nello spogliatoio. La palestra avrebbe chiuso mezz’ora dopo e non c’erano altre ragazze oltre a noi quindi avevamo lo spogliatoio libero. Prendiamo i borsoni dagli armadietti e ci mettiamo vicine sulla stessa panca, dopo aver tirato fuori dai borsoni le ciabatte e gli asciugamani, ci spogliamo per andare a fare la doccia”, nel mentre ho iniziato a toccarmi i seni e la vagina da sopra l’intimo. In spogliatoio avevo visto Giulia nuda diverse volte perciò la sua immagine nella mia fantasia era molto realistica: “abbiamo iniziato a spogliarci insieme mentre parlavamo, incrociando saltuariamente i nostri sguardi. Giulia si è tolta la maglietta bianca e il reggiseno sportivo verde, mettendo in mostra cosi i suoi seni, poi si è tolta i pantaloncini neri e le mutandine verdi, esibendo cosi il suo pube depilato e quando si è voltata per mettere nel borsone gli indumenti usati, ho visto il suo meraviglioso sedere. Contemporaneamente io mi sono tolta il top rosa, i pantaloncini neri, il reggiseno sportivo blu e le mutandine dello stesso colore”. Io continuavo a toccarmi e, parallelamente alla me stessa della fantasia, mi sono tolta il reggiseno e le mutandine. Con una mano mi toccavo i seni mentre con l’altra mi toccavo le grandi labbra e poi ho iniziato a stimolarmi il clitoride. Sul momento ho deciso che la parte più erotica della mia fantasia si sarebbe ambientata in un luogo dove mi piace fare sesso nella vita reale: la doccia: “una volta che abbiamo finito di spogliarci siamo entrate in doccia insieme, le docce nella mia palestra non hanno divisori quindi eravamo sotto a due doccini vicini. Ci siamo insaponate a vicenda facendoci i complimenti per la bellezza dei nostri corpi mentre l’acqua calda ci coccolava, il tocco delle nostre mani si faceva sempre più malizioso e si concentrava nelle zone più intime dei nostri corpi fino a quando, ormai abbracciate, ci siamo scambiate un sorriso d’intesa e ci siamo baciate intensamente”. Fuori iniziava a piovere forte, il rumore dell’acqua che cadeva al suolo e sui tetti delle case mi ricordava quello della doccia corroborando cosi la mia fantasia e, di conseguenza, incrementando la mia eccitazione: “dopo quel primo lungo bacio ho messo Giulia con le spalle al muro e ho iniziato a baciarla sul lato sinistro del collo scendendo poi lentamente sul petto, sul seno sinistro e poi su quello destro, sull’addome e, infine, ho iniziato a leccarle il clitoride mentre con un dito la penetravo. Giulia ansimava, si toccava i seni e mi chiedeva di non smettere. Allora io continuavo a masturbarla, a percepire le vibrazioni del suo corpo pervaso dal piacere, a sentire i suoi gemiti trattenuti a stento e il suo respiro affannato”. Mentre la mia mente era impegnata ad immaginare quella scena cosi eccitante la mia mano che accarezzava i miei seni si è spostata lungo il mio corpo, fino a raggiungere l’altra mano, impegnata a sollecitare il mio clitoride, e ha iniziato a penetrarmi con un dito che incessantemente entrava e usciva dalla mia vagina. L’eccitazione era tanta e volevo continuare a godermi il sensuale corpo di Giulia in ogni sua parte: “continuavo a masturbare Giulia, ad un certo punto l’ho fatta voltare contro il muro, con una mano continuavo alternativamente a penetrarle la vagina, con l’altra la penetravo analmente e contemporaneamente le baciavo il sedere. Dopo un pò Giulia ha avuto un orgasmo ma non mi sono fermata, volevo continuare a possedere il suo corpo, a sentirla gemere, a gustare i suoi umori, mi piaceva troppo…”. Mi contorcevo nel letto in preda al piacere e la mia mente continuava a lavorare: “mi sono alzata in piedi e ho baciato Giulia sul collo e sulla guancia destra, lei si è voltata, ci siamo baciate e poi ci siamo invertite i ruoli. Mi baciava i seni e mi leccava i capezzoli mentre con la mano destra mi accarezzava il pube soffermandosi sulle mie grandi labbra ricoperte da una corta peluria bionda, il suo dito poi si intrufolava nella mia vagina stimolando il mio clitoride. Si è inginocchiata davanti a me e mi ha praticato del sesso orale mentre con una mano mi penetrava la vagina e con l’altra mi penetrava analmente”. Le mie mani continuavano a donarmi piacere muovendosi sempre più velocemente, i miei gemiti e il mio respiro ansimante erano gli stessi che esternava la me stessa della fantasia. Alla fine ho avuto un potente orgasmo che ho espresso vocalmente con i miei gemiti e con il mio ansimare mai cosi intensi, un orgasmo accompagnato da una bellissima sensazione di benessere e avvenuto in parallelo a quello che ho avuto nella mia fantasia: “la lingua di Giulia era sempre dedita a prendersi cura del mio clitoride mentre le sue dita mi penetravano con sempre maggiore frequenza e fermezza, io la incitavo a farmi godere di più, sempre di più fino a quando anche io ho avuto il mio orgasmo”. Finito l’orgasmo mi sono toccata ancora un pò ripensando alla mia fantasia, conscia del fatto che probabilmente non si avvererà mai, dopo mi sono addormentata. Non è stata la prima volta che mi masturbo pensando a una donna, mi piacciono i corpi femminili nudi e non mi dispiacerebbe affatto avere un rapporto saffico (anche se preferisco gli uomini) ma non ho il coraggio di provarci con una donna perchè ho paura della reazione che potrebbe avere, tantomeno con Giulia con cui ho un legame da conoscenti più che da vere e proprie amiche.

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