Il percorso del sesso senza limiti 1 (continua)
di
LanA
genere
prime esperienze
Il mio rapporto con il sesso è iniziato da ragazzina, quando a quattordici anni, ad una festa di compleanno, dopo aver bevuto qualche bicchiere di birra di troppo mi sentivo euforica.
Dopo qualche tempo, un ragazzo più grande di me, con la scusa di ballare mi ha stretta un po’ troppo e ho iniziato a provare una piacevole sensazione nello stomaco.
Quando il ragazzo ha avvicinato la bocca alla mia e ha infilato la lingua dentro, pur con fare inesperto, ho ricambiato il bacio.
Il ragazzo mi ha presa per mano e portata in una camera al piano superiore della casa, dove potevamo restare soli. Mi ha infilato le mani sotto il pullover e ha iniziato ad accarezzarmi le tette e i capezzoli che si sono irrigiditi immediatamente.
Il ragazzo ha continuato a baciarmi e palpeggiarmi, poi si è aperto la patta dei pantaloni e si è tirato fuori il membro già duro.
Poi lui mi ha preso una mano e l’ha posata sul cazzo. “Dai fammi una sega”
“Cosa devo fare?” risposi
Poi, con dolcezza, il ragazzo mi ha insegnato come muovermi.
Inizialmente reagii in modo goffo, poi sempre in modo più disinvolto.
Ben preso il ragazzo mi ha riempito la mano di sborra e soddisfatto mi ha baciata ancora una volta poi se ne è andato lasciandomi in uno stato di turbamento e confusione, con una strana sensazione in mezzo alle gambe.
Il giorno seguente, a scuola, ho incontrato il ragazzo nei corridoi e lui mi ha invitata a passare del tempo con lui. Infatti, quel giorno i suoi genitori non erano in casa e avrebbero potuto approfondire la conoscenza reciproca.
Nel pomeriggio, agitata come non mai, ho raggiunto l’indirizzo del ragazzo che mi ha accolta con un grande sorriso e mi ha portata direttamente in camera da letto.
“Adesso dovresti spogliarti nuda, e poi giocheremo un po’, vedo che sei inesperta di sesso ma se vuoi posso insegnarti un po’ di cose che ti faranno provare piacere” mi disse, dopo aver chiuso la porta della stanza dietro le sue spalle.
Non ho esitato un attimo, mi sono immediatamente sfilata maglietta, gonna reggiseno e mutandine.
Anche il ragazzo si è sbarazzato in un attimo dei vestiti. Mi ha fatta coricare sul letto ed ha iniziato ad accarezzarmi, a baciarmi in bocca.
Poi, con delicatezza ha posato le labbra sulle mie tette e succhiato i capezzoli.
Il piacere saliva come una scarica elettrica dal mio sesso, ma non sapevo come comportarmi, cosa fare.
Mi accorgevo però che il cazzo del ragazzo si induriva dentro le mie mani e, memore della sera prima lo ho preso in mano per bene, cominciando a pompare su e giù.
CONTINUA ...
Dopo qualche tempo, un ragazzo più grande di me, con la scusa di ballare mi ha stretta un po’ troppo e ho iniziato a provare una piacevole sensazione nello stomaco.
Quando il ragazzo ha avvicinato la bocca alla mia e ha infilato la lingua dentro, pur con fare inesperto, ho ricambiato il bacio.
Il ragazzo mi ha presa per mano e portata in una camera al piano superiore della casa, dove potevamo restare soli. Mi ha infilato le mani sotto il pullover e ha iniziato ad accarezzarmi le tette e i capezzoli che si sono irrigiditi immediatamente.
Il ragazzo ha continuato a baciarmi e palpeggiarmi, poi si è aperto la patta dei pantaloni e si è tirato fuori il membro già duro.
Poi lui mi ha preso una mano e l’ha posata sul cazzo. “Dai fammi una sega”
“Cosa devo fare?” risposi
Poi, con dolcezza, il ragazzo mi ha insegnato come muovermi.
Inizialmente reagii in modo goffo, poi sempre in modo più disinvolto.
Ben preso il ragazzo mi ha riempito la mano di sborra e soddisfatto mi ha baciata ancora una volta poi se ne è andato lasciandomi in uno stato di turbamento e confusione, con una strana sensazione in mezzo alle gambe.
Il giorno seguente, a scuola, ho incontrato il ragazzo nei corridoi e lui mi ha invitata a passare del tempo con lui. Infatti, quel giorno i suoi genitori non erano in casa e avrebbero potuto approfondire la conoscenza reciproca.
Nel pomeriggio, agitata come non mai, ho raggiunto l’indirizzo del ragazzo che mi ha accolta con un grande sorriso e mi ha portata direttamente in camera da letto.
“Adesso dovresti spogliarti nuda, e poi giocheremo un po’, vedo che sei inesperta di sesso ma se vuoi posso insegnarti un po’ di cose che ti faranno provare piacere” mi disse, dopo aver chiuso la porta della stanza dietro le sue spalle.
Non ho esitato un attimo, mi sono immediatamente sfilata maglietta, gonna reggiseno e mutandine.
Anche il ragazzo si è sbarazzato in un attimo dei vestiti. Mi ha fatta coricare sul letto ed ha iniziato ad accarezzarmi, a baciarmi in bocca.
Poi, con delicatezza ha posato le labbra sulle mie tette e succhiato i capezzoli.
Il piacere saliva come una scarica elettrica dal mio sesso, ma non sapevo come comportarmi, cosa fare.
Mi accorgevo però che il cazzo del ragazzo si induriva dentro le mie mani e, memore della sera prima lo ho preso in mano per bene, cominciando a pompare su e giù.
CONTINUA ...
7
voti
voti
valutazione
3
3
Continua a leggere racconti dello stesso autore
racconto precedente
Giocare con culetto e figa 8 (ultimo capitolo)racconto sucessivo
Il percorso del sesso senza limiti 2 (continua)
Commenti dei lettori al racconto erotico