Selvaggio West

Scritto da , il 2021-05-08, genere etero

Mi avvicinai alla casa appena calato il sole, cercando di non fare rumore
ma con la pistola in mano, pronto a farmi strada con le pallottole, se necessario.
La banda di Mr.Hollister aveva rapito una ragazza, il capo aveva deciso che voleva farla sua. Quella ragazza si chiama Elizabeth e suo padre, il vecchio Joe, un mio caro amico, mi chiese in lacrime di riportarla da lui, che la verginità del suo angelo non venisse violata da quegli animali. Non potevo dire di no.

Ed eccomi lì, pronto a tutto, in attesa del momento giusto.
Vidi un gruppetto di uomini uscire dal fienile ridacchiando in modo sguaiato, chiusero la porta con una trave e si diressero verso la casa; dal fienile balenava una luce fioca, una lanterna forse, e forse avevano chiuso lì Elizabeth.
Mi avvicinai e sollevai la trave senza far rumore, entrai e la vidi, ci avevo preso!
Elizabeth era davanti a me, con le mani legate dietro una colonna, la gonna strappata che le rivelava le lunghe gambe affusolate, la camicetta aperta che metteva in mostra il suo seno abbondante, la testa bionda e riccia china sul petto, segno della sofferenza che stava passando.
- Elizabeth! -
- Tom! Sei tu? -
- sì, mi ha mandato tuo padre, ora andiamo via di qui. - le dissi mentre scioglievo i nodi che le legavano i polsi. - ti hanno... -
- no no, doveva essere quel bastardo di Hollister a violarmi, ma i suoi scagnozzi erano autorizzati a giocare con me, si sono divertiti con il mio corpo, mi hanno schizzato addosso e costretta ad ingoiare... È stato terribile! - singhiozzava mentre lo diceva, lacrime abbondanti sgorgavano da quegli splendidi occhi azzurri. Era davvero un angelo.
Era debole quindi la strinsi a me per portarla via, sentire il suo seno nudo sul mio fianco mi distraeva ma dovevo rimanere concentrato, gli uomini di Hollister erano ancora in giro.
Uscimmo dal fienile e ci dirigemmo verso il mio cavallo.
Uno scagnozzo ci vide e chiamò gli altri, ci ritrovammo in breve ad affrontare uno scontro a fuoco, uno di loro mi colpì al fianco ma nulla di particolarmente grave. Ne eliminai 5 e riuscii ad aprirci uno spiraglio per la fuga, così salimmo in groppa ad Oliver e scappammo via.

Ci rifugiammo in una grotta per riposarci e medicare la mia ferita.
- Elizabeth, puoi riposare ora, siamo ormai lontani, non ci troveranno -
- non ce la faccio, ho ancora il cuore che mi batte all'impazzata -
- beh, allora chiudo un attimo gli occhi io, sono sfinito. -
- fai pure, sto io di guardia - e il suo dolce sorriso da furbetta fu l'ultima cosa che vidi prima di crollare in un sonno pesante.

Una sensazione strana mi ridestò dal sonno. Elizabeth era davanti a me ma non mi guardava, era concentrata a succhiarmi il cazzo, che a quanto pare si era svegliato prima di me.
- Elizabeth... Cosa... -
- non volevo svegliarti - disse sfilando il mio cazzo di bocca e continuando ad accarezzarlo con la destra - eri troppo dolce mentre dormivi ma sentivo il desiderio crescere in me quindi... E comunque non fare quella faccia! Questo bel pezzo di carne l'ho sentito indurirsi mentre mi stringevi e te prima, mi vuoi anche tu! -
Quella espressione imbronciata su quel bel visino era irresistibile: mi sollevai e la baciai con passione.
Elizabeth quindi si tolse i brandelli di vestiti di dosso e si mise a cavalcioni sopra di me.
- Elizabeth, tuo padre è mio amico e tu sei vergine... Se venisse a sapere.. -
- gli diremmo che sono stati quei bastardi! Non lo saprà mai! Voglio che sia tu il primo. Il giusto premio per il mio salvatore.-
Fu così che ci abbandonammo ad una notte di passione, le grida di piacere di Elizabeth riecheggiavano nella valle, ma non ci preoccupammo di Hollister, tanta era l'eccitazione che ci travolgeva.
Il suo corpo era un'opera d'arte che accoglieva vogliosa il mio seme.
Il mio membro affondava dentro di lei con sempre maggior vigore ed Elizabeth aveva lo sguardo di chi non non avrebbe desiderato altro nella vita.

La mattina dopo raccogliemmo le nostre cose e ci incamminammo verso casa. I segni della violenza di quegli uomini su di noi sarebbero presto spariti dai nostri corpi, ormai legati per sempre.

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