L’amica col vaginismo

Scritto da , il 2021-04-07, genere etero

Da anni avevo questa amica che soffriva di vaginismo, la voce era girata perché qualche sua amica aveva parlato e il suo rifiutare ogni ragazzo non faceva che aumentare i sospetti.
Inoltre, molti uomini non vedevano in lei una donna con una carica sessuale degna di nota, in altre parole non era eccitante.

Come spesso accadeva, quando rientrai dall’estero, dovetti incontrare tutti i conoscenti che non vedevo da molto tempo ed un giorno tocco a lei.
Dopo varie discussioni decidemmo di andare a cena in un agriturismo e tra un bicchiere di vino e l’altro parlammo di tutto.
Mi confesso anche della sua voglia di avere finalmente un uomo, dopo tanto tempo, ma della sua estrema difficoltà nel trovarne uno. Io cercai di incoraggiarla, evitando di parlare del suo problema.
Finita la cena decidemmo di prendere una camera, era troppo tardi per tornare a casa, da ubriachi per giunta.
Io avrei dormito sul divano.

In camera, presi una coperta, mi tolsi i pantaloni e mi misi sul divano e nel fare tutto questo notai che le mi guardò il pacco quel poco che restai in mutande.
Volevo fare una battuta ma fu lei ad anticiparmi, chiedendo scusa, ma la sua voglia era tanta e non aveva saputo controllarsi, anche per colpa del vino.
Gli dissi di non preoccuparsi, era normale, anche l’avrei guardata, se solo non si fosse chiusa in bagno per spogliarsi.

Mentre dicevo quelle parole, notai che si stava mordendo il labbro, cosa che mi impazzire.
Così mi alzai e pian piano avvicinai la mia bocca alla sua.
Un lungo bacio e nel frattempo le tolsi reggiseno e abbassai le mutandine.
Scesi giù con calma, baciandola ovunque le una volta rimosse le mutandine del tutto, la leccai con avidità.
Il suo sopore era fantastico e il mio amico, spuntava ormai fuori dalle mie mutande.
Dopo parecchi minuti mi fermo e mi disse che era il suo turno, così dopo la prima sorpresa per le mie dimensioni, mi prese in bocca il mio membro turgido e lo succhio e assaggiò intensamente, ma si vedeva che era arrugginita.

Le dissi che la volevo ma lei mi fermo con delle scuse, ma appena le dissi che conoscevo il suo problema arrossì e si arrabbiò, ma apprezzó la mia comprensione.
Le dissi che non era il momento di provare a vincere quel blocco e che l’unica alternativa era l’altro buchino.
Si oppose, non avrebbe mai fatto certe cose, ma non mi sarei arreso facilmente.
Le dissi che doveva iniziare da qualcosa e smetterla di farsi problemi, gli uomini la consideravano poco perché appariva sessualmente morta, non interessante.
La convinsi e cominciai subito a leccare il suo buchino, l’ano ha sempre avuto un sapore particolare per me, diverso da quello della vagina ma non meno eccitante.
Poi vennero le dita, piano piano e al secondo e al terzo dito I suoi versi di dolore mi spinsero a rallentare un attimo il ritmo.

Quando fu abbastanza dilatata, le feci insalivare il mio cazzo per bene mentre io facevo lo stesso con suo buchino.
Fatto ciò, la misi supina con le gambe verso l’alto e puntai la mia cappella ed entrai, la guardavo negli occhi, gli chiuse e si morse le labbra ma io, piano piano entrai.

Mi fermai un poco, quando fui a metà, le chiesi come andava e mi disse bene, ma ero troppo grosso per lei forse, non le dissi che ne mancava ancora una parte, ma lentamente affondai ancora un po’, fu lì che sentii il primo grido di dolore misto a piacere.
Mi fermai, non serviva andare oltre per ora, aspettai un poco che si abituasse e poi partii a stantuffare delicatamente.
Godeva e si vedeva, potevo accelerare e cosi feci.
Quando dopo svariati minuti la sentii completamente dilatata la misi a pecorina, volevo andare in profondità e stimolare il suo punto G.
Dall’alto puntai il suo ano ed entrai, vigorosamente stavolta ed iniziai a pompare, ormai era mia, godeva a più non posso.
Ci vollero più di 10 minuti per farla venire e appena in tempo, le riempii il retto poco dopo.
Ci ripulimmo e la baciai profondamente.
Mi ringraziò per averla convinta, ora poteva godere anche lei.

Le dissi che era stato bellissimo ed ero contento che avesse voluto provare, ma che l’altro problema andava risolto.
Volevo aprire la su fica come una cozza e non avevo molto tempo prima di ripartire

Per info: mcbelt39@protonmail.com

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