Una matrigna in pelle - capitolo 2

Scritto da , il 2021-03-27, genere incesti

Oggi dovrebbe essere una giornata di festa perché è la vigilia di capodanno, ma non lo è affatto perché devo andare a casa dei miei suoceri. Non li sopporto, come io non sopporto loro e la loro superiorità verso di me, facendomi sentire a disagio. Si è fatto tardi e faccio una doccia veloce,
lavo ben bene tutto il mio corpo, le mie mammelle, i miei capelli biondi, la schiena, la pancia per poi indugiare sulla vagina, i fianchi, il sedere e le gambe. Uscita dalla doccia asciugo i capelli e poi con indosso l’accappatoio entro in camera da letto per vestirmi. Tolgo l’accappatoio e libero il
mio corpo nudo. Mi siedo sul letto e apro il cassetto per prendere la biancheria intima, un perizoma e un reggiseno rosso come da tradizione nella speranza di un buon anno e dei collant neri. Li indosso, ma mentre lo faccio ho la sensazione di essere spiata e in effetti è così. Marco è dietro lo stipite della porta e mi osserva, una volta scoperto entra in camera.
– Mmm, mutandine rosse non credevo seguissi la tradizione.
– Eh, già. Ma che ci fai qui? Se ti vede tuo padre sono guai.
– Papà non c’è. E’ andato già a casa dei nonni.
– Ma come già?
– Si. Sei dispiaciuta? Ci sono qui io – toccandomi i fianchi.
– Lasciami stare – dissi infuriata per quello che aveva fatto mio marito.
Marco esce dalla stanza, mentre io continuo a vestirmi mettendo il jeans nero di pelle, un maglione blu e le scarpe con tacco 8 cm. Sono pronta ed esco di casa, entro in macchina e alla guida c’è Marco che vedendomi esclama:
– Sei bellissima
– Grazie
Arrivati a casa saluto i miei suoceri in modo molto gelido e lo stesso fanno loro ed entro in cucina per dare una mano alla cuoca nel preparare la cena. Mentre cucino sono scossa dal fatto che qualcuno mi ha palpato il culo. E’ Marco.
– Ma che fai? Se la cuoca ci vede…
– Non ci vede faccio con discrezione – e mi accarezza di nuovo il culo.
– Che matto che sei.
– Sai che non resisto al tuo culone.
E’ l’ora di cena e ci sediamo a tavola. Io mi siedo accanto a Marco mentre mio marito si siede con il suo socio Riccardo che aveva invitato insieme alla moglie Cristina e ai suoi due figli Emanuele e Romina.
La cena trascorre tranquillamente come da programma, mi annoio tranne per le continue e fugaci toccatine di Marco. E’ diventato sfacciato e adesso mi tocca in presenza di altri. Arrossisco per la vergogna ma anche per il piacere. Sentire la sua mano insinuarsi nel mio interno coscia e poi
risalire fin sulla vagina…
Poi durante la cena mi sussurra all’orecchio:
– Non mi sento molto bene. Vieni nella cameretta mia – e si alza dal tavolo.
– Vengo tesoro.
Ci alziamo da tavola ed entriamo in camera da letto. Si stende e mi dice:
– Non mi sento bene.
– Cosa ti senti?
– Non lo so…però so che tu mi puoi guarire… prendi la medicina nella tasca del mio cappotto.
– Ok.
Esco dalla stanza e vado dove c’è l’appendiabiti e frugo nella tasca del suo cappotto e trovo un un profilattico, sorrido e me lo metto nella tasca posteriore del jeans quella sulla natica destra. Lo guardo e sorrido. Poi entro nella stanza e lo trovo disteso sul letto con il suo cazzo semi duro che svetta. Chiudo la porta alle mie spalle.
– Mmm che porcellone che sei.
– Mi puoi guarire?
– Si ci pensa la tua Daniela – apro la bocca e lo accolgo
– Mmm com’è calda… mmm
Inizio a fare una fellatio, facendo su e giù su quell’asta di 15 cm fin quando non è dura. Apro la bocca e lo libero per imprigionarlo nel profilattico… poi mi alzo dal letto e vedo una scrivania su cui appoggio le mani e piegò in avanti la schiena. Lui intanto si è alzato e lo sento dietro di me. Mi
tocca il seno, la pancia, poi i fianchi e infine il sedere.
– Mamma mia che culo che hai.
– Eh no… culone – sorrido e lo stesso fa lui.
Poi Marco ritorna sulla pancia, sbottona il jeans di pelle e abbassa la zip, lo aiuto e lo faccio scivolare sui miei fianchi insieme ai collant. Rimango con il perizoma, ma per poco. Subito dopo sento che la mia vagina rasata ma con qualche ciuffetto di peli è nuda e poi diventa oggetto della lingua di Marco. Trattengo il piacere per evitare di farmi sentire però gli sussurro:
– Dai su che è bagnata… è da un ora che la tocchi.
– Lo vedo.
E Marco non si fa attendere… si insinua nella mia vagina che non oppone resistenza.
– Mmm siii Marco…sono pronta a curarti.
– Grazie Daniela sapevo di contare sul tuo aiuto – e inizia a stantuffare prima con calma per poi andare sempre più forte.
– E’ bellissimo sentire quel pezzo di carne giovane e pulsante che si è insinuato nella mia vagina e che gode del mio corpo, tant’è che emetto un urlo.
A causa di quell’urlo dopo un po’ sentiamo bussare:
– State bene? – è mio marito Roberto.
– Si tesoro – rispondo io mentre Marco mi scopa lentamente per permettermi di rispondere.
– Sbrigatevi che fra meno di 5 minuti è mezzanotte.
– Si veniamo subito – mentre dico veniamo sorrido a Marco che capisce la situazione.
– Dobbiamo fare presto ma non vogliamo interrompere quell’immenso piacere e quindi inizia a stantuffarmi quasi violentemente e mi mette la mano destra sulla bocca per evitare che urli.
Continua a scoparmi per 5 minuti finché non molla la presa sui miei fianchi. Mentre esplodono i fuochi esplode lui nel suo orgasmo, anzi esplodiamo nel nostro orgasmo. Mi volto e lo vedo togliersi il profilattico pieno di sborra, lo guardo eccitata e mi inginocchio pulendo il suo pene semi duro ma sporco. Lo lecco e poi ci rivestiamo per poter ritornare nella stanza da pranzo e
brindare il nuovo anno.

scrivetemi a mammadaniela35@gmail.com

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