La villa del potere 2 Primo giorno di lavoro

Scritto da , il 2020-11-15, genere dominazione

Tornando a casa con la testa piena di pensieri rifletto su quello che è successo nella villa e penso che mi sono umiliato fino allo stremo ma almeno ho ottenuto il lavoro. Certo riassumendo il tutto ho subito umiliazioni verbali da una governante mai vista prima , le ho baciato e leccato i piedi e tutto cio sembra avermi causato una certa dipendenza perché non vedo l'ora di tornare domani per il mio primo giorno di lavoro e finalmente conoscerò la Contessa , chissà che tipo di persona sarà e se sarà severa come la Governante. Intanto mi chiedo anche che ruolo abbia quel bel ragazzo di colore , sicuramente sarà una specie di cameriere o inserviente anche lui ma a prima impressione nelle gerarchie gia mi trovo sottomesso anche a lui visto che ho strisciato ai suoi piedi e lui mi guardava divertito e soddisfatto . Comunque vado a dormire con lo stato d'animo agitato e una sensazione misto eccitazione e timore di quello che mi aspetterà domani.

La mattina dopo mi presento fuori alla villa mezz'ora prima , non voglio certo far arrabbiare la Signora Governante per un eventuale ritardo che non è assolutamente contemplato. Aspetto che manchino un paio di minuti alle sette e citofono.
Questa volta mi risponde la Signora Governante in persona :
G"Chi è!"
Io"Signora Governante buongiorno sono io l'autista"
G"Entra servo!!!"
Mi affretto ad entrare e quando arrivo trovo il portone gia aperto e nessuno ad accogliermi , però gia conosco la strada e vado direttamente verso l'ufficio della Signora Governante.
La porta è aperta e quindi entro , lei è lì sul suo trono , quest'oggi è vestita con un abito aderente fino a metà coscia molto estivo e ai piedi calza dei sabot rossi che lasciano intravedere le dita dei piedi che il giorno prima non avevo visto . La vista di quelle dita mi intontisce , sono stupende l'alluce è grande inspira crudeltà e lo smalto rosso fuoco mi ordina soltanto di inginocchiarmi.
Cosi faccio mi inginocchio e mentre lo faccio dico:
"Buongiorno Signora Governante"
E giu di lingua lecco bene ogni centimetro di quelle scarpe che hanno un forte sapore di cuoio (la Signora Governante calza scarpe di ottima fattura perché anche il giorno prima ho notato che le sue décolleté avevano un buon sapore di pelle ) oltre alle scarpe lecco anche le dita o meglio l'alluce e un pezzettino di dito medio che sporge fuori dalle scarpe. Lei resta in silenzio e non muove neanche i piedi quindi provo ad alzare lo sguardo per vedere se è compiaciuta e a quel punto solleva il piede destro e schiaccia la faccia sul pavimento con molta forza e aiutandosi col peso del suo corpo molto robusto. Mi provoca molto dolore , all'incirca peserà un centinaio di kg e mi strappa un gemito di dolore.

G"Non ti ho detto di guardarmi lurido verme , quindi continua a leccare fin quando non ti dico di smettere, altrimenti ti conficco il tacco in un occhio pezzo di merda"
Io"Mi perdoni Signora Governante"
E riprendo a leccare le suole delle sue calzature. Vado avanti per circa 10 minuti fin quando lei indispettita mi allontana con un gesto di stizza mi scalcia non forte ma giusto per farmi capire che devo smettere e mi dice che è ora di conoscere la Contessa .
Il mio cuore pompa 200 battiti al minuto per l'emozione e mentre lei si incammina io la seguo ovviamente strisciando dietro di lei.
Osservarla mentre cammina così imponente mentre striscio ai suoi piedi mi fa sentire veramente piccolo e lei ogni tanto si frena così che io vado a sbattere con la faccia addosso ai suoi tacchi . Ad un certo punto si inchioda e improvvisamente mi pianta il suo tacco 12 nella guancia e preme forte , mi sembrava che mi stesse trapassando la bocca ma cerco di resistere.
G"Stai per conoscere la Contessa Barbara Colucci Fasoli di Montalto , quindi per te che sei un umile servo deve essere un privilegio. Rivolgiti a lei come se fosse una Dea e attento non sbagliare perché te ne potresti pentire amaramente."
Io"Si Signora Governante"
Risposi con la bocca schiacciata dalla sua scarpa numero 43.
Riprende a camminare , percorriamo un corridoio interminabile e arriviamo ad una stanza , lei bussa e quando si apre la porta vedo soltanto due gambe di colore scuro e intuisco che è l'uomo d'ebano che il giorno prima mi ha accolto al mio arrivo alla villa.
La governante entra e mi ordina di aspettare lì, l'uomo d'ebano aspetta lì con me . Non posso che ammirare il suo fisico , non che sia gay, ma è veramente statuario. Il primo giorno era molto coperto e avevo notato solo che era molto prestante fisicamente ma ora veste con un pantaloncino molto leggero bianco di quelli estivi e sopra è a torso nudo. Ai piedi calza delle infradito di pelle nera , ha dei piedi molto grossi , proporzionati al suo fisico imponente e nonostante sia un uomo i suoi piedi sono belli e fatti bene.
Lui nota che lo sto osservando e mi dice:"Benvenuto servo , avremo modo di conoscerci meglio non appena la Governante ti lascerà nelle mie mani hahahahha!!!"
Io :"Scusa ma non capisco"
UE :"Sarà meglio che impari subito che qui sei l'ultimo e che mi devi portare rispetto altrimenti ti faccio veramente male servo di merda !!!"
Mentre dice questo mi assesta un calcio in pieno volto molto forte e devo dire che la sua possenza fisica si fa sentire tutta . Cosi capisco subito che sono nulla di fronte a lui e che mi conviene obbedire se non voglio tornare a casa con la faccia spaccata.
Così per fargli capire che non voglio mancargli di rispetto inizio a baciare i suoi piedoni neri con molto trasporto. Avevo gia baciato e leccato piedi di donna prima di allora ma i piedi a un uomo mai . Devo dire che la sensazione è la stessa ma l'odore che avevano i suoi piedi era molto più forte. Comunque continuo e devo dire che non mi dispiace, lui se ne accorge e mi fa:
"Piano piano servo , che avrai tempo per adorarmi e non solo i piedi , adesso andiamo che la Contessa ti riceve quindi vieni dietro a me e striscia verme!!!"

Naturalmente obbedisco e mentre striscio dietro di lui mi racconta che è l'inserviente personale della Contessa cioè colui che la aiuta in tutte le sue attività giornaliere visto che la Contessa è aimé una donna disabile.

Finalmente arriviamo al cospetto della Contessa e quando la vedo mi appresto a strisciare ai suoi piedi per porgerle i miei omaggi ma vengo stoppato dalla Signora Governante che mi schiaccia una mano con la scarpa come se stesse spegnendo una sigaretta:
"Che fai schiavo !!! Non ti avvicinare mai alla Contessa senza il suo permesso!!!"
E mi arriva l'ennesimo calcio in faccia ma.stavolta mi prende bene con la punta del sabot sul labbro e mi fa sanguinare.
A quel punto sento per la prima volta la voce della Signora Contessa:
"Lascialo cara!!"
La Signora Governante toglie subito il piede dalla mia mano e vedo la Contessa che con la sua sedia a rotelle elettrica avanza verso di me , così al posto del piede della governante sulla mia mano mi ritrovo la ruota della sedia a rotelle e il dolore si raddoppia ma soffro in silenzio.
C"Benvenuto schiavo , era un po che non avevamo uno schiavo in questa casa , l'ultimo lo abbiamo sfruttato così tanto che l'abbiamo dovuto mandare in pensione anticipata hahahaha!!!"

La Contessa Barbara Colucci Fasoli di Montalto è una donna abbastanza anziana ma tenuta egregiamente. Si vede che l'uomo d'ebano fa un ottimo lavoro con lei . Avrà all'incirca tra i 75 e gli 80 anni , molto magra e gracile . Indossa un vestito molto elegante, le manca la corona per farla sembrare una regina e nonostante il dolore per la mia mano schiacciata dalla sua ruota non posso che notare i suoi piedi , molto piccoli che calzano delle scarpe con tacco quadrato non molto alto , comunque molto eleganti.
Ascoltando le sue parole resto perplesso, ero andato a fare un colloquio per un autista e mi ritrovo ad essere schiavo di due donne e un uomo.
Tutto cio mi impauriva moltissimo e allo stesso tempo mi eccitava , e comunque non avevo molta scelta e di lì a poco avrebbero confermato i miei pensieri.

G"Da oggi in poi sarai nostro schiavo tutti i giorni esaudirai i nostri capricci in tutto e per tutto . Tornerai a casa solo la sera e percepirai uno stipendio adeguato. Ogni tuo diritto qui dentro non esiste più."

C"Adesso servo hai il permesso di leccarmi le scarpe e sappi che da oggi la tua vita cambierà hahahahha!!!"

Detto questo comincio a leccare quelle bellissime scarpe con molta dedizione mentre la Signora Contessa che teneva in mano una frusta comincia ad usarla sulla mia schiena assestando dei colpi abbastanza duri ed io continuo a leccare tra le risate dei presenti.
Vi confesso che qualche lacrima mi scende pensando che passerò molto tempo tra le grinfie dei miei aguzzini, ma del resto è uno sporco lavoro ma qualcuno lo deve pur fare.... Continua...

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