I cambiamenti di una madre 3

Scritto da , il 2020-10-07, genere incesti


Passarono un po' di giorni da quell episodio,mi aspettavo un confronto con Luca, pensavo fosse inevitabile, aspettavo che un momento potevamo rimanere soli, ma questo momento ritardava ad arrivare e in me cresceva l'apprensione, a volte ero addirittura ansiosa, mentre cercavo di studiare lui e mi sembrava sempre tranquillo, riusciva e gestire la situazione meglio di me ma lui aveva qualcosa in mente che io non sapevo e non mi aspettavo.
Una sera dopo cena luca si stava provando dei pantaloni che avrebbe messo al matrimonio di un suo amico e dal bagno sentivo che diceva che erano larghi, io gli dissi di uscire che predavamo la misura per stringerli.
C'era anche mio marito in casa, era in sala a guardare la televisione io in cucina che stavo sistemando e luca in bagno.
Dopo poco luca uscii aveva indosso i pantaloni e mi disse..
"guarda mamma sono da stringere e sono pure lunghi"
"e dai luca possiamo sistemare vediamo"
Mi abbasai per vedere quanto avrei dovuto accorciarli, gli prendevo la misura, poi mi alzai per vedere quanto avrei dovuto stringerli in vita, appena gli presi il bordino dei pantaloni mi accorsi che Luca non aveva le mutande aveva il cazzo completamente duro, sgranai gli occhi per rimproveralo, ma naturalmente non potevo dire nulla perché mio marito era a pochi metri da noi anche se con la porta socchiusa, parlavamo con lo sguardo, lui con la testa fece un cenno come dirmi fai finta di nulla e io non avevo alternativa..
"allora mamma dici che ci riesci?"
"si Luca devo prendere bene la misura"
Era quasi per far sentire a mio marito il nostro discorso anche se lui non ci dava minimamente retta.. Gli prendevo la misura ma era una situazione irreale,non riuscivo a fare finta di nulla, mentre lui mi guardava divertito , in qualche maniera cercavo di prendere la misura lui si sbottono 'pure il bottone..
"mi raccomando mamma prendila bene la misura"
"Luca aspetta andiamo giù in taverna che almeno prendo gli spilli"
Scendevo velocemente le scale, lui dietro di me, presi il cestino del lavoro lui era appoggiato al tavolo.. E a voce bassa ma decisa gli dissi.
"ma sei scemo?"
"prendimi la misura"
"tu sei pazzo.."
"tu non devi preoccuparti"
"si ma cretino allacciati se no non riesco a prenderti la misura"
"allacciali tu mamma"
"Luca muoviti o torno su subito"
Ci scambiammo uno sguardo quasi di sfida, ma mi avvicinai, con calma gli allacciai il bottone sempre senza staccare il mio sguardo dal suo che era chiaramente eccitato..
"sei contento adesso? “
Non disse nulla stavo finalmente prendendo la misura di questi benedetti pantaloni lui continuava a guardami io cercavo di concentrarmi, poi gli dissi..
" finito principino puoi andare "
" brava mamma sai fare proprio tutto ".
Lo fermai prima di salire le scale.
"poi sta cosa me la spieghi eh"
"cosa che sai fare tutto? “
" no scemo questa cosa che ti è saltata in mente con tuo padre li "
Guardò su per le scale mi porto più lontano..
" è tutto il giorno che ti penso, ho rivisto le tue foto al mare, volevo farti vedere l'effetto che mi fai, non voglio che te lo dimentichi, quindi non mi devi dire quello che devo fare, se mi fa di fare una cosa la faccio"
"ma c'era tuo padre a cinque metri!! “
“e secondo te potrebbe mai sospetirsi di qualcosa? “
“non lo so ma è un rischio che non voglio correre"
"eppure adesso sei qui con me, non mi sembra una cosa rischiosa"
"certo che sei una testa dura"
"e tu sei una donna irresistibile"
"non cambiare discorso che non attacca con me e adesso vai"
Si avvicinò..
"vai prima tu che voglio guardarti il culo"
Non dissi nulla ma lo accontentai..
"e sali lentamente fallo per me.."
Quello fu un episodio che a dire il vero all'inizio mi fece arrabbiare, non era di certo la prima volta che Luca cercava occasione per farsi vedere da me, ma era la prima volta che lo fece con mio marito in casa a pochi metri dai noi, questo chiaramente non lo potevo permettere, già tutto quello che era successo aveva ribaltato la mia vita e c'era stato un periodo dove avevo l enorme paura che potesse saltare fuori qualcosa, figuriamoci un episodio del genere quanto poteva spaventarmi, e infatti appena ci fu occasione a Luca glielo dissi..
"senti Luca io posso capire tutto ma l'altra sera mi hai messo davvero in difficoltà cerca di evitare per favore"
Sembrava quasi arrabbiato per averlo ripreso..
"tu adesso mi devi spiegare cosa ho fatto"
"a volte mi chiedo se dici seriamente o scherzi"
"mi dovevi misurare i pantaloni cosa c'è di male"
"che magari ti sei presentato senza mutande?"
“è la prima volta che mi vedi? "
" con tuo padre a fianco un dettaglio che forse hai dimenticato "
" secondo te poteva mai accorgersene? “
“vabbè quello che è mai puoi evitare per favore "
" sei di una noia mamma veramente che palle"
"ohh ma cosa pretendi fammi capire? “
" niente non pretendo niente lascia stare ".
Se ne andò così, deluso, non so sinceramente cosa si era messo in testa, a me lui piaceva, mi piacevano le sue attenzioni perfino i suoi sguardi, lo scherzare su certe cose, la libertà di parlare di certe, adoravo il rapporto che si era creato, ma sembrava che lui volesse andare oltre, solo che quel confronto lo aveva quasi fatto mollare la presa, come se stava perdendo tempo con il suo obiettivo, si perché mi era chiaro che lui voleva rendermi partecipe dei suoi pensieri, e io questo sinceramente non l'avevo ancora capito,ma appena gli davo mezzo dito lui pensava di prendermi tutto il braccio.
Solo che questa sua maniera di reagire poi faceva arrabbiare anche me per un primo momento, poi da arrabbiata passavo ad uno stato che mi sentivo addirittura in colpa perché smetteva completamente di darmi attenzioni, secondo me lui faceva apposta per farmi sentire così e tutte le volte ci riusciva sapeva che era la mia debolezza, ma io conoscevo perfettamente la sua e sapevo come rimettere le cose al suo posto.
Era nelle mie intenzioni, solo che aspettavo il momento giusto, ero molto cauta, ma era una cautela che lui non aveva e quella volta mi aveva anticipato inaspettatamente..
Ricordo perfettamente che era una sera in settimana o martedì o mercoledì, perché c'era una partita, delle volte mio figlio e mio marito invitavano qualcuno, o amici o colleghi a volte veniva un cugino di mio marito, insomma gli piaceva da uomini vedersi insieme la partita.
Io per purissimo caso ero andata ad una riunione per alcuni prodotti esteci in casa di una amica, tornai che davanti alla tele c'era mio marito, mio figlio, più il cugino di mio marito più due amici di Luca, tutti che comunque spesso se non a casa nostra ma da un altra parte si trovavano, li conoscevo benissimo, anzi con il cugino di mio marito e sue moglie avevamo diviso anche parecchie vacanze.
Il tempo veloce di salutare, andai su per cambiarmi, senza quasi nemmeno accorgermi c'era Luca sulla porta della mia stanza..
"che c'è Luca? “
" ti cambi di già mamma? “
"Lucaaa"
"dai scendi così non mi sembra di chiederti molto"
In effetti era così, non è che avessi chissà quale abbigliamento.. Forse si la mia maglietta era un po' attillata, e I pantaloni mi riempivano bene ma nulla di così appariscente ma lui appena mi mettevo qualcosa di diverso sembrava non capire più nulla, io un attimo ho pensato vabbè non mi sembra una richiesta assurda..
"dai muoviti vai"
Scese e dopo qualche secondo scesi anch'io.. Non mi fermai nemmeno un secondo con loro andai direttamente in cucina. Solo dopo un po' mi ripresentai chiedendo se volevano da bere.
Così preparai il caffè e un paio di birre e le portai a loro, vedevo Luca che cercava di capire se qualcuno di loro mi guardasse, ma era una cosa che sinceramente non esisteva, forse lui lo sperava, ma non era così o almeno nei loro occhi non c'era assolutamente malizia, cosa che c'era negli occhi di Luca.
Fini la partita, loro andarono via e mio marito andò a dormire, Luca prima sali in camera poi scese di nuovo...
"volevo ringraziarti mamma"
Sinceramente non capivo..
"e per cosa luca?"
"per non esserti cambiata"
"Luca non mi sembra nulla di che sinceramente"
Ero seduta sulla sedia che guardavo la tele, Luca mi dice di alzarmi mi alzo si siede lui e mi fa cenno di sedermi sulle sue gambe, do solo un occhiata alla sala, poi gli dico "ma se scende tuo padre?"
"papà già dorme poi se scende mica lo fa con le luci spente stiamo attenti"
Guardai di nuovo la sala, ma mi sedetti sulle sue gambe,aveva una mano intorno alla mia vita..
"sai mamma che ti sta veramente bene questa maglietta? “
" ma Luca è una maglietta normale non capisco cosa ti piaccia così tanto in particolare "
" no mamma ma non vedi che tette che ti fa? "
" Luca sono sempre quelle "
In quella posizione il suo sguardo era proprio all'altezza delle mie tette..
"no mamma guarda come ti sta attillata, sembra che esplodono"
"esagerato"
"secondo me quando sei venuta di là te le guardavano"
"ma non dirne più.."
"vabbè ma se te le guardavano ti dà così fastidio"
"oh Luca ce le ho mica posso nasconderle"
"ma infatti è quello che penso anch'io.."
Luca aveva sempre la sua mano intorno alla mia vita solo che non era più fuori dalla maglietta ma dentro mi accarezzava la pancia mentre l'altra era sul mio ginocchio..
"ma dimmi un po' mamma perché quando ti ho chiesto di non cambiarti mi hai accontento? “
" perché Luca non mi sembrava una richiesta assurda "
" ma però sapevi che te l ho chiesto solo perché volevano che ti guardavano "
" vabbè ma loro non lo sapevano "
" la prossima volta se dovesse capitare qualche situazione simile mettiti qualcosa di più carino dai.. . "
" Luca ma in che senso dai. ... "
Non feci in tempo a rispondere che il suo dito andò dritto sulla mia bocca per farmi stare zitta..
"dai che ti costa, tanto l'hai fatto una volta puoi farlo ancora,dai qualcosa di più scollato che sarà mai, come dici tu, ce le hai mica puòi nasconderle.."
Il suo dito scorreva sul tutto il mio viso..
"ho visto che per il ragazzo al mare non ti sei fatta problemi.. Eh non fare la santa.."
Il suo dito era sulle mie labbra.. Era la situazione più focosa che potesse mai capitarmi, ci guardavamo negli occhi, la sua mano intorno alla vita andava sempre più in su anche se lentamente..
Non era vera cio che stavo per dire, ma volevo aggiungere ancora di più eccitazione..
"forse Luca hai ragione me le guardavano le tette"
La maglietta anche se solo da un lato ormai era arrivata all altezza del reggiseno..
Non stavo pensando minimamente a ciò che stavo facendo e dicendo ero completamente rapita da quella situazione la sua eccitazione mi trasportava, mi trasformava..
"ma certo che te le guardavano come si fa a non guardare"
Con decisione mi tiro'su la maglietta che mi scopri fino quasi al collo ebbi un gemito ..
"Lucaa"
Mi rimise il dito sulla bocca..
"zitta.. E apri sta bocca"
"Luca non.."
"schhh fai quello che ti dico.... Apri la bocca dai.."
Con quel poco di lucidità cercavo ancora di resistere..
"ma Luca non possiamo..."
"apri la bocca dai.."
Aprivo la bocca lentamente, con timidezza ma lui mi incitava..
"dai apri la bocca, così, bravissima..."
Iniziavo a ciucciarli il dito, mi facevo guidare da lui,tenevo gli occhi chiusi..
"mmmmm si così continua.."
Cercavo di sciogliermi ma non era facile anche se ci provavo..
"così Luca? “
“si così, sei perfetta... Mmmm"
Mi stavo staccando ma lui insisteva..
"ti dico io quando smettere..."
Mi uscì un sorriso strozzato..
Dopo poco tirò fuori il dito era bagnato dalla mia saliva, me lo passava lentamente sul collo bagnandomi a sua volta..
"dai mamma adesso tirarle fuori.. Fammele vedere"
"Luca se ci pentiamo?"
"devi fare quello che ti dico... Dai, tirale fuori, mentre mi guardi, poi te le tocchi"
Nonostante ero completamente presa dalla situazione non riuscivo a essere sciolta,poi il fatto che lui voleva che ero io a farlo mi complicava tutto maledettamente, ma era il suo modo di giocare, di eccitarsi..
"Luca ma..."
"niente ma, fidati che non te ne pentirai devi solo lasciarti andare e ascoltarmi.."
Presi un po' di coraggio...
Sospirai.. Dopo con calma mi abbassai le. Coppe del reggiseno..
"cosi Luca?"
“mmmmm brava, e a chi non piacciono le tette di mia mamma... "
Ad un certo punto avvicina la bocca e inzia a baciarle, a leccarle, mi trattenevo il piacere dentro, lo lasciavo fare ma tenevo gli occhi chiusi, in lui sentivo il profondo desiderio che aveva di me, era vero, voluto e questa era una cosa che sentivo intensamente, poi si staccò mi guardava compiaciuto, io anche se mi piaceva ero molto più frenata e lui sembrava capirlo e accettarlo..
"Luca, andiamo dai.."
Le mie parole erano seguite dai gesti, mi ricoponsi, mi alzai dalle sue gambe lui era ancora seduto..
Me ne andai senza nemmeno dirci una parola, il piacere e l eccitazione facevano a pugni con il mio imbarazzo, la paura di andare avanti, era più forte, il desiderio c'era ma poi si innescano tanti pensieri che inevitabilmente mi bloccavano.
La sera non riuscivo nemmeno a prendere sonno, tutto quello che avevo in testa però era il suo desiderio così vero, non posso dire se un uomo normale potesse mai desiderarmi così tanto perché le mie esperienze erano limitate, ma in lui sentivo questa cosa e questo stato di eccitamento e trasgressione era amplificato, per le cose che mi diceva, che pensava, che facevamo proprio nei momenti in un certo senso più rischiosi e poi chiaramente perché era mio figlio.. Più di così non si poteva andare.
Poi mi imbattevo a pensieri del tipo chissà la gente quali perversioni ha, sembriamo tutti così normali poi se uno sapesse i peccati degli altri non gli sembrerebbero veri.
Infatti pensavo chi potrebbe mai dire una cosa del genere di me o di Luca? Nessuno.
Era una cosa talmente impensabile che l'unico modo per scoprirlo era farsi trovare sul fatto,se no chi poteva mai dire che Luca mi guardava, che avevamo certi tipi di segreti uno con l'altro, che lui aveva certe perversioni su di me? Era una cosa talmente assurda che nessuno avrebbe mai potuto sospettare nulla,l unico modo ripeto era proprio di farsi trovare,ma bastava stare attenti forse.
Quelli erano pensieri che mi accompagnavano per giorni naturalmente, anzi iniziavo a pensare che essere il più normale possibile fosse una soluzione, a me quello che mi preoccupava erano le conseguenze che poteva avere quella storia, per il resto mi sentivo coinvolta il mio freno era quello, e l altro freno era mostrarmi agli occhi di Luca completamente sciolta, e si perché mostrarsi al proprio figlio senza freni é complicato anche se lui lo desidera , lo so che può sembrare assurdo ma quando poi si è dentro non lo ti sembra più così tanto, ma la paura di essere comunque giudicata era tanta.
Dopo pochi giorni eravamo invitati una domenica a mezzogiorno a pranzo da amici di famiglia, ci saremmo trovati con un po' di amici, sapevo bene che Luca non sarebbe mai venuto così chiesi a mio marito se poteva spostare da noi il pranzo.
Si questa volta ero io che volevo mettermi alla prova, cercando di essere il più normale possibile come se non fosse mai successo nulla, ma cercando per quanto possibile di fare contento Luca.
È si, lui voleva vedermi con qualcosa di più carino e perché non farlo contento? Qualcuno si sarebbe insospettito che lo stavo facendo per lui? Assolutamente no.
Così mio marito spostò il pranzo da noi,preciso che non avevo cambiato il mio modo di vestirmi ma volevo solo mettere qualcosa di carino, bastava poco secondo me, non è che sarei scesa tacchi a spillo e minigonna sia chiaro (anche se a qualcuno non dispiacerebbe) ma qualcosa di diverso potevo scegliere.
Così mentre aspettavamo i nostri ospiti, mi stavo preparando, misi un paio di pantaloni bianchi, e una maglietta nera con una solo spallina, lasciando l'altra spalla scoperta, i pantaloni aderenti, si volevo che mi si vedesse il culo, che lo risaltasse,la maglietta era anch'essa aderente e quella spalla scoperta mi dava sicuramente un qualcosa in più, mi misi perfino un pochino di trucco, tutto naturalmente con fare innocente,anche se di innocente non c'era nulla, lo avevo fatto solo esclusivamente per Luca, per giocare un po', si avevo l'intenzione di stuzzicarlo, non volevo nemmeno immaginare se qualcuno mi dava un occhiata anche se solo casualmente l'effetto che avrebbe fatto a Luca ed in realtà era quello che speravo.
Perfino mio marito che non era uno di facili complimenti mi disse che stavo bene, meglio di così.
Quando ero pronta come tutte le domeniche andai a chiamare Luca..
"Luca dai che tra un po' arrivano"
Luca apri'gli occhi ancora frastornato rimase piacevolmente sorpreso,si svegliò quasi di botto mi guardò si stava alzando per controllare dove fosse mio marito ma lo fermai subito..
"tranquillo è giù"
"cazzo mamma sei stupenda"
Facevo l'ingenua ma mi piaceva sentirmelo dire..
"perché Luca cosa ho?"
"fatti guardare girati"
Mi girai orgogliosa su me stessa mentre lui mi squadrava..
Era davvero sorpreso non se lo aspettava..
"sappi che ti guarderò tutto il tempo"
"ma che esagerato..."
"dai di la verità oggi sei diversa come mai?"
"sei tu che mi vedi diversa io sono sempre la stessa"
Gli sorrisi maliziosamente mentre cercavo di allontanarmi ma lui mi prese per un braccio..
"aspetta fammi sentire il tuo profumo"
Mi portò a se, il suo naso era sul mio collo, mi stringeva, poi con fare molto porco mi passava la lingua sul collo..
"dai Luca devo andare giù preparati"
Mi allontanai da lui e scesi giù ad aspettare gli ospiti con mio marito.
La giornata scorreva molto bene, ero piena di entusiasmo e energia, di tanto in tanto con Luca ci scambiavamo qualche sguardo di complicità, non so se davvero potevo attirare qualche sguardo ma pensare che questa era l'idea di Luca mi piaceva, allora cercavo di essere sempre al centro dei discorsi quasi come a farmi notare, quando mi alzavo per predere qualcosa ed ero girata ci stavo sempre quasi qualche secondo più, non sapevo se avevo qualche occhio addosso ma mi piaceva immaginarlo, e mi piaceva sapere che Luca non se lo sarebbe fatto scappare insomma anche se con poca esperienza e probabilmente poca bravura cercavo davvero di farmi notare,lo facevo come gioco, mi divertiva, con leggerezza e spensieratezza.
Si era rimasti al tavolo fino a metà pomeriggio, e vedere luca che di solito se ne sarebbe andato via da un pezzo mi faceva sorridere e capire di quanto si sentiva dentro questa situazione fatta, di gioco e malizia, rinunciava alla sua domenica per stare in una compagnia di persone con la quale non aveva praticamente nulla da condividere, solo per rubare qualche sguardo o farsi chissà quale fantasia mentale, quella sua perversione era una priorità.
Sinceramente non volevo nemmeno che si fissava troppo, nel senso non volevo che trascurasse la sua vita sociale per quella situazione che si era creata anche se a dire il vero lo vedevo molto contento,però chiaramente quei pensieri da madre ci sono sempre.
A un certo punto, dopo il caffè e gli amari, Luca si alza decidendo di uscire,
Va in camera sua per prepararsi, volevo quasi trovare io una scusa per andare su da lui, o speravo mi chiamasse lui, non so esattamente il motivo ma lo speravo, ma io non avevo avuto la brillantezza e lui non mi chiamò.
La sera addirittura lo aspettavo sul divano, solo che c'era anche mio marito ed ero lì che speravo che andasse a dormire prima di me, ma Luca rientrò e purtroppo quella sera non ci fu' la possibilità di un confronto.
La cosa strana e che ero davvero dispiaciuta, non mi ero nemmeno cambiata perché volevo stuzzicarlo, volevo io una situazione ora e non essere riuscita a crearla mi era dispiaciuto tantissimo.
Dopo qualche sera eravamo a cena tutti e tre e alla televisione stavano facendo vedere il tour di Laura pausini, mi è sempre piaciuta un sacco e come battuta dissi a mio marito di portarmi, che naturalmente mi rispose con una risata, e poi Luca mi disse che probabilmente non c'erano nemmeno più biglietti, ma dopo un paio di sere tornando sul discorso mi aveva detto che avevano aggiunto delle date e se ci tenevo tanto mi avrebbe portato lui, mio marito ci prendeva in giro più a lui che a me, che la prese quasi come un affronto e disse che se volevo vedeva se riusciva a prendere i biglietti, naturalmente ne ero entusiasta, era la prima volta che Luca mi propose una cosa del genere e accettai.
Luca penso si sia fatto in quattro per recuperarli, ed era riuscito a trovare solo quelli più cari ma nei posti migliori, potevamo arrivare anche all ultimo minuto perché i nostri posti erano numerati.
Era chiaramente anche l occasione per restare soli una sera intera e questo mi metteva adrenalina ma anche un po' di preoccupazione.
Era una sera di giugno, faceva parecchio caldo, ero contenta sia per il concerto sia perche stavo con Luca non sapevo cosa aspettarmi ma ero felice.
Misi una canottiera leggera bianca con una scritta oro, e una gonna di jeans per cercare di stare comoda e soprattutto di non soffrire quel caldo afoso di inizio estate.
Partimmo un po' prima per fermarci a mangiare qualcosa prima di entrare, scorreva tutto bene, normale, forse troppo normale, sia nel pre concerto che durante che dopo, e si perché non ci fu tra di noi un confronto che poteva presagire qualcosa su di noi, sembrava veramente tutto normale, una giornata tra mamma e figlio, con il figlio che porta la mamma "tardona" a vedere un concerto e farla divertire per una sera.
Pensavo che almeno nel viaggio di ritorno si potesse aprire il discorso, cercavo perfino di fare la simpatica,ma lui nulla, tutto tremendamente normale, e mi dispiaceva, come una ragazza che non viene calcolata dal suo ragazzo era assurdo ma mi sentivo così,e la cosa peggiore che io non ero abbastanza intraprendente per aprire il discorso,era stata una bella serata sia chiaro mi ero divertita, ma mi aspettavo che Luca mi dava qualche attenzione diversa diciamo.
Così arrivammo a casa dopo la mezzanotte..
"Luca faccio una doccia che sono sudata"
"si anch'io mamma, vado nel bagno sopra poi scendo a lavarmi i denti"
Andai in camera mia per dire a mio marito che mi sarei fatta la doccia ma fece quasi un gesto che la cosa non gli interessa e che stava dormendo, mentre vedevo Luca che si chiudeva in bagno.
Scesi di nuovo giù, mi buttai sotto la doccia, stanca per la giornata e per il caldo, volevo aspettare luca prima di uscire dalla doccia, ma non lo feci, mi sentivo un po' rassegnata dalla giornata, ma invece di mettermi l'accappatoio mi misi un asciugamano che riusciva a malapena a coprirmi dalle tette al culo, dentro me pensavo..
"dai Luca scendi.."
Passarono solo pochi minuti lo sentivo che era lì..
"mamma posso? “
" vieni luca "
Aveva solo dei pantaloncini era a petto nudo, mi piaceva vederlo così..
" stanco luca? “
“neanche più di tanto "
Mi stavo sistemando I capelli, tiravo indietro le spalle, o meglio tiravo avanti le tette per attirare la sua attenzione..
"comunque volevo ringraziarti per stasera mi sono divertita"
Avevo negli occhi una malizia, un modo di fare che metteva quasi soggezione..
"mi fa piacere mamma, allora hai un debito con me.."
"si Luca ho un debito, basta chiedere, adesso vado a dormire"
"vai già a dormire? E ci vai con l'asciugamano? “
" Luca si, dove devo andare? Vado su mi cambio e mi metto a letto"
"ma no dai aspetta un attimo"
Lasciò giù lo spazzolino.
"che c'è Luca?"
"dai sta un po' qui con me"
Mi misi a ridere.
"ma sto qui con te in bagno? Poi non ti è bastato avermi tra le I piedi tutto il giorno? “
“si in bagno.. Fammi vedere come ti sistemavi i capelli"
"perché come li sistemavo? “
" tu fallo "
Mi misi davanti allo specchio, come avevo fatto qualche minuto prima ..
" così Luca? “
Si mise dietro di me...
"mamma.. Perché fai così? “
“così come Luca? “
“ma come così? Tu lo sai cosa mi provochi se fai così"
"ma cosa sta facendo? “
“stai facendo di tutto per farti vedere le tette.."
"ma che dici luca mi stavo solo sistemando i capelli"
"non fare la furba con me.. Poi guarda qui, lo sai che se tu alzi appena appena in punta di piedi ti si vede il culo? “
“ma dai luca che dici"
"dai mamma prova.."
"dai Luca.. Poi..."
"cosa poi? “
“non ho ancora messo le mutandine.."
"mmmmm mamma certo che sei fai così.."
"e Luca sono appena uscita dalla doccia"
"dai alzati.."
"Luca però poi mi mandi a letto.."
"promesso"
Mi alzai leggermente..
"dai mamma ancora un po'.."
Mi alzai un punta di piedi, sentivo l asciugamano che veniva in su..
"mmmmm brava hai mezzo culo di fuori.. Dimmi perché lo stai facendo.."
A Quella domanda non ero pronta, mi sentivo impacciata, non che non mi piaceva ma ero impacciatissima lui naturalmente se ne accorse..
"te lo dico io, perché ti piace che ti guardo.. Tu sei come me.."
Mi ritirai giù senza dire una parola..
"Luca adesso posso andare a letto? “
" e non me lo dai il bacio della buonanotte mamma? Dai oggi me lo merito "
Mi girai, ero ferma, immobile, luca si avvicinò, mi diede un bacio sulle labbra, poi un altro..
" Luca sto facendo fatica a credere quello che stiamo facendo..meglio che vado a dormire "
" no mamma voglio un bacio vero.. "
" Luca io non lo so.. "
" mamma sei qui con me, in bagno, papà su, e prima hai fatto di tutto per farti guardare le tette, poi ti ho chiesto di alzarti in punta di piedi per farti guardare il culo.. E adesso non vuoi darmi un bacio..di cosa hai paura?“
“delle conseguenze luca "
"e se ti dico che le conseguenze potrebbero essere molto piacevoli.."
Si mise a sedere su uno sgabello che avevamo in bagno lo vedevo eccitato..
"vieni mamma siediti sopra di me"
Mi tirò verso di lui invitandomi a mettermi a cavalcioni su di lui..
"dai Luca mi si apre tutto"
Tenevo stretto l'asciugamano mentre accettavo il suo invito..
"dai non aver paura ti devo dire un cosa.."
"dai Luca stai attento sono nuda sotto.."
Parlava a voce bassissima..
"mamma anch'io sono senza mutande..."
Lo avevo già capito dal nostro contatto e mi stava facendo perdere la testa..
"dio Luca lo sento.."
"e cazzo mamma.. Tu ti fai guardare così.."
Il nostro contatto si faceva piu intenso e lui si muoveva per farmi sentire la sua eccitazione..
"allora mamma me lo dai sto bacio? “
" voglio chiederti una cosa luca "
Ci fermammo, rimasi sopra di lui..
" come fai a sapere che io e papà non lo facciamo mai? “
"e tu mamma come fai a saperlo che lo so?"
"e Luca l'hai detto tu con quel signore in chat"
"ma mamma hai letto tutte le conversazioni? “
“si Luca “
“e dai dimmi cosa ne pensi"
"vuoi sapere l'idea che mi sono fatta?"
"si"
"detto francamente Luca... Ti ecciti a pensarmi con altri uomini"
Fece un sorriso compiaciuto, quella rivelazione forse non se l'aspettava..
"si mamma da morire.. Ti da così fastidio? “
" mi sto quasi abituando all'idea... "
" mmmmm non volevo sentirmi dire altro..."
" andiamo a dormire luca? “
“Damm la mano mamma.. "
Mi prese la mano con delicatezza la portò sul suo cazzo.. Rimasi sorpresa..ma quanto era duro..
"Luca.."
"dai abbassami I pantaloncini..."
Era tanta la mia voglia di accontentarlo ma era tanta anche la paura..
"Luca sai cosa mi stai chiedendo?"
"si mamma.. Voglio che mi fai una sega.."
Con tutto il timore del mondo, gli abbasai i pantaloncini, lui con la testa mi faceva segno di sì, avevo lo sguardo di chi era riuscito nel suo intento..
"dai che ti piace... Prendilo in mano.."
Aspettai qualche secondo, poi con calma iniziai a toccarglielo..
"mmm brava mamma.. Adesso muovi la mano dai.." iniziavo piano a segarlo, vederlo eccitato mi faceva godere..
"così luca?"
"mmmm sii così brava... Non ti fermare.."
"lucaaa ho voglia di baciarti.."
"aspetta mamma.. Prima metti in bocca il dito.."
Mi mise il dito in bocca d istinto iniziai e leccarlo...
"mmmmmm brava uno in mano e uno in bocca..quanto mi ecciti... Oohh sii"
Erano parole per me molto spinte che un po' mi imbarazzavano ma che dentro di me mi davano un piacere enorme.. Sentivo le sue mani sulle cosce erano uno scossa continua..
"guardami negli occhi mentre lo ciucci daiiii cosiii mmmmmm"
Ogni tanto mi staccavo..
"così Luca ti piace? “
“sei bravissima.. Brava con la mano e brava con la bocca mmmmmm.. Ti piace sentirlo duro in mano mamma? “
" si Luca è durissimo... Voglio farti venire.. "
" mmmmmmm siii ohhhh dimmi che ti piace fare le seghe... Mmmmm"
"si Luca alla tua mamma piace fare le seghe mmmm"
"mmmmmm ohh siii... Anche i pompini mamma?"
Gli feci un sorriso..
"su Luca anche I pompini..."
Mi avvicinai a lui, iniziò a baciarmi, ero completamente rapita da quella situazione non staccavo la mano dal suo cazzo così duro.. Acceleravo il ritmo volevo vederlo godere..
"lucaaa daiii è durissimo lo so che vuoi venire mmmm... Toglimi l'asciugamano daii..."
Non se lo fece ripetere due volte, gli bastò un piccolo gesto, e mi aprì l'asciugamano che scivolò per terra..
"dio mamma che tette..."
La cosa che mi faceva strano che io non mi ero mai vista come mi vedeva lui, capivo che non lo diceva per farmi contenta ma perché gli piacevo veramente e questo per me era un senso di gratitudine nei suoi confronti..
Sentivo la sua mano avvicinarsi al mio interno coscia, sembra assurdo ma era quasi titubante, poi prese coraggio e sentivo il suo dito cercare la mia figa mi sentivo in fiamme..
"mmmm Luca ohh dio..."
Mi stava facendo impazzire non ero più in me, mi avvicinavo al suo orecchio gli facevo sentire quanto mi stava piacendo..
"Luca ahh ahh.."
"mamma mmmm sto per venire... Dimmi qualcosa daiiii ohhhh"
"oh Luca quelli che vuoi.."
"mmm daiii che lo sai cosa mi fa eccitare ohh siii"
"ti piace se mi guardano..."
"siiii bravaaa"
"Lucaaa sai cosa mi ha detto una sera il ragazzo del mare? “
" mmmmm mamma dimmelo che sborrooo... "
" che aveva capito subito che avevo voglia di cazzo... "
" ahh ahhh siiii sborrooooo "
" sii Lucaaa sborra... "
Era un fiume gli schizzi mi arrivarano ovunque... Mi alzai piano per non sporcare.. Strinsi i denti.. A bassa voce dissi..
" sparisci e non fare casino.. "
Mi stampo' un bacio sulle labbra e andò a dormire.









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