Nina - episodio 2 - Il massaggio (3 parte)

Scritto da , il 2020-07-01, genere etero

Cosa gli stava succedendo? Non si era mai spinto oltre con le sue clienti. Era stato sempre molto professionale. Per lui quello doveva essere solo lavoro, portare una donna all'estremo godimento attraverso un massaggio che aveva imparato da un'antica tradizione indiana. Doveva massaggiare le sue clienti fino a farle eiaculare. Sì, l'eiaculazione femminile esisteva davvero, non era soltanto un'esagerazione della pornografia. La maggior parte delle donne, se adeguatamente stimolata, e se abbastanza libera da lasciarsi andare completamente, poteva "squirtare".
Quel tipo di massaggio in realtà non era solamente una pratica erotica ma era soprattutto un potente strumento per liberare emozioni represse, blocchi, paure, guarire antichi traumi e aumentare la consapevolezza del proprio corpo.
Con Nina però era stato diverso. Quella donna aveva qualcosa di magnetico per lui, un mix di fragilità e sensualità che lo faceva impazzire. Quando le aveva sfilato il perizoma fradicio di umori aveva sentito il suo membro indurirsi e quando le aveva spalancato le gambe si era dovuto trattenere per non affondare il suo pene dentro di lei. Leccare i capezzoli e il clitoride erano cose che faceva abitualmente e con molto piacere con le sue donne ma al di fuori del suo lavoro, di certo non con le clienti del centro. Almeno fino a quel momento.
Era anche abituato a ricevere avance dalle clienti più maliziose e sfacciate, ma con gentilezza e diplomazia era sempre riuscito a mantenere un certo controllo della situazione, declinando i loro inviti senza urtare troppo il loro ego.
Ed ora era scosso da questo nuovo tipo di coinvolgimento.

Nina aprì gli occhi. Si sentiva profondamente rilassata, leggera, diversa, più donna.
Lui si avvicinò al suo viso e le chiese "come ti senti?".
Lei gli rispose "bene", accennando un sorriso.
Lui pensò che c'era ancora qualcosa che poteva fare per portarla all'estrema estasi.
Le disse di mettersi distesa a pancia in giù, e quando lei obbedì, le mise un asciugamano arrotolato sotto le anche, sollevandole il bacino.
In questa posizione aveva comodo e pieno accesso ad entrambi i buchi.
Prese una ciotola con dell'olio caldo e iniziò a cospargerle abbondantemente tutto il corpo, massaggiando delicatamente. Ormai era completamente rilassata e arrendevole.
Continuò per qualche minuto, poi iniziò a farle colare con le dita altro olio sull'orifizio anale che da qui scivolava lentamente verso la sua vagina, regalandole una piacevolissima sensazione. Egli prese a massaggiarle la rosellina dell'ano, si bagnò con altro olio le dita e con l'indice iniziò delicatamente a penetrarla. L'olio rese l'operazione molto semplice e lui iniziò a massaggiarla all'interno e poi a fare entrare e uscire il suo dito, diverse volte. Aggiunse un altro dito e continuò per alcuni minuti.
Poi passò a stimolare la vagina.
Nina iniziò ad ansimare più forte.
Le chiese di girarsi, distendersi a pancia in su, e di aprire le gambe. Le mise l'asciugamano arrotolato sotto l'osso sacro per favorire una posizione che avrebbe amplificato il godimento della donna.
Voleva accendere tutte le sue zone erogene per procedere con quello che aveva in mente.
Lubrificò abbondantemente le dita, inserì il suo anulare nell'ano, il medio e l'indice nella vagina e appoggiò il pollice sul clitoride e iniziò quella stimolazione multipla.
Con l'altra mano le palpava i seni e le strizzava i capezzoli.
Ora le sue mani avevano pieno potere su tutti i centri del piacere di Nina e iniziò a penetrarla lentamente con le dita in entrambi gli orifizi mentre con il pollice premeva e stuzzicava il clitoride. Dopo qualche istante aumentò il ritmo e la profondità. Nina iniziò a gemere sempre più forte, e tra gli ansimi sussurrava "ancora... ancora... ancora".
L'uomo non l'aveva ancora sentita così, e i suoi gemiti scatenarono il lui un'erezione prepotente.
Ma adesso per lui la sola cosa importante era portarla all'estasi estrema, farle raggiungere vette di piacere come mai provate in vita sua e continuò a muovere forsennatamente la sua mano e a penetrarla con le dita finché Nina non ebbe un orgasmo esplosivo che la fece gridare in modo osceno.

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