Gli abissi inverecondi del piacere.Il clistere 2

Scritto da , il 2020-06-01, genere dominazione



Il tuo sguardo ha tradito le intenzioni di reggere il mio. Si è abbassato alla mia seconda frase. Le tue labbra sono serrate in un sorriso tirato, una smorfia di terrore più che altro. Le altre tue labbra si fanno penetrare come burro caldo e le mie dita sono sempre più bagnate di te. Sei un capolavoro di contraddizione.
Ti sollevo il mento, deve essere chiaro che il gioco e la punizione iniziano prima della materiale esecuzione. "Vedi, godo nell' incidere la scorza della tua naturale eleganza, raffinatezza, e tirare fuori il tuo aspetto animalesco, scrutarti nelle tue funzioni così basse ma vitali. " Mi nutro del rossore incipiente delle tue guance. " Sento la tua paura, ma stai tranquilla, sarò con te anche quando sarai seduta sul wc e la signorina inappuntabile cederà il passo beh ... Ti lascio immaginare". Faccio una pausa lunga ed ascolto il tuo respiro che accelera, ti stringo una mano per tranquillizzarti. Poi abbandono il tuo sguardo solo per sussurrarti all orecchio, che penetro un attimo con la lingua per assaggiare la tua pelle tesissima. "Ricordi quando eri snob e da fuori sembravi la tipica perbenista?sembravi una fortezza inespugnabile eppoi invece ti sei ridotta a mugolare e implorarmi di farti venire? Ti sei ridotta a definirti la mia.. la mia." Torno sui tuoi occhi, non mi perderei il tuo sguardo per nulla al mondo. "Dillo tu".
"La tua troia!" Lo dici più velocemente di quanto immaginassi, forse con l'orgoglio che si allea con la rabbia.
Ti lascio fermentare nel silenzio, impastando il tuo clitoride come per dare forma alla tua resa. "Dovrai rassegnarti ad espletare le tue funzioni davanti a me, con i miei occhi che penetrano i tuoi, sarò un medico severo, ma anche dolce, ti terrò le mani, rovisterò nei tuoi odori e rumori più imbarazzanti e segreti. Sarò spietato con la signorina sexy e inappuntabile ma dolce con la bimba paurosa e sudiciona." Ho pronunciato tutto in crescendo ed ho quasi il fiatone. La tua espressione paralizzata mi è un'oasi per la mia bramosia, infatti riprendo con una lucida perfidia. " Infatti ora mi dirai cosa succederà, me lo dirai con le parole di una bimba, su dai, ti tengo le mani"
La paura ha reso la tua voce flebile, parli davvero col timbro di una bimba. "Beh mi farai, mi farai, un clistere". "Questo lo dicono i grandi tu parla come una bimba" ti interrompo come se rimproverassi una bimba, appunto.
"Ri...riempirai di acqua il mio ... Il mio.. culetto", adesso tremi e trattengo il respiro per non turbarti, ti accarezzo solo i capelli.
"Eppoi"- dico stavolta con sincera dolcezza.
"Eppoi resterai con me anche quando devo andare in... in..." Non ho bisogno di usare parole per redarguirti, il mio sguardo ti fa capire che stai provando a girare al largo, la carezza diventa una stretta sui capelli.
" Resterai con me quando... quando...faccio la cacca" la tua frase n dura 15 interminabili secondi. Mi godo ogni singola sillaba, ti costringo con la bocca contro la mia un attimo prima che scoppi in un un accesso di pianto. Mi gemi in bocca.

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