Il mio diario cap5 (la convivenza con Sara

Scritto da , il 2020-04-03, genere orge

Dopo l'esperienza avuta con Sara ci venne l'idea di fare una sorpresa al suo ragazzo.
Sara lo invitò una sera. Quando suonò il citofono si sincerò che fosse lui e lasciata socchiusa la porta d'ingresso tornò da me che l'aspettavo a letto. Eravamo già completamente nude e iniziammo a baciarci una avvinghiata all'altra. Sentimmo Luca arrivare al piano , probabilmente restò sorpreso nel vedere la porta d'ingresso socchiusa. Dal leggero prolungato cigolio capimmo che stava entrando titubante "Sara ? Ci sei ?" nessuna di noi rispose. Sentimmo quando Luca si chiuse la porta alle spalle. Probabilmente si guardò in giro ma la casa era piccola per cui presto si diresse verso di noi ed affacciatosi alla stanza da letto lo spettacolo che vide fu uno shock. "Ma ma" non fu capace di dire altro , eventuali altre parole gli rimasero bloccate in gola. Noi continuavamo fingendo indifferenza ma quando Sara si mise in ginocchio tra le mie gambe ed iniziò a leccarmi la passera gli rivolse uno sguardo che non dava adito ad equivoci.
Lo vidi deglutire e subito dopo iniziò a spogliarsi. Non l'avevo mai visto nudo. Era un po scarno per i miei gusti ma proporzionato all'altezza , un culetto niente male ed una dotazione apprezzabile già descritta da Sara quando mi confidava delle loro prodezze.
Guardò entrambe affascinato.
La sua eccitazione era evidente tanto quanto la sua erezione. Si avvicinò a Sara che era carponi con la bocca sulla mia passera ed il fondoschiena rivolto verso la parte inferiore del letto.
Le tastò il sesso constatando che era abbondantemente bagnato di umori e puntato il cazzo nella giusta direzione la penetrò con un colpo secco iniziando subito a pompare deciso. Io godevo della bocca di Sara sulla mia passerotta e lei godeva nel farmi godere e del cazzo che la stava scopando. Quando raggiunse l'orgasmo si aggrappò ai miei seni stringendoli con forza fino a farmi male e gemette dicendo cose incomprensibili perché parlava restando con la bocca appiccicata alla mia figa.
Io tra la stretta ai seni , l'orgasmo di Sara e la vista di Luca che continuava a sbattersela non resistetti così venni dando da bere tanto miele alla mia carissima amica. Lei a quel punto si stacco da me e da lui e voltatasi andò a baciarlo in bocca facendogli assaggiare il mio sapore. Lo facemmo sedere sul letto in mezzo a noi e mentre loro limonavano io mi abbassai per fargli un sontuoso pompino.
Ebbe tempo di soddisfare anche me. Era un discreto scopatore e le dimensioni del pene compensavano alcune mancanze in fatto di fantasia e creatività.
Comunque la sua partecipazione fu premiata con due bocche a succhiargli il cazzo e a raccogliere il suo sperma che distribuì generosamente e con equità.
Fu per tutti e tre una prima esperienza.
La convivenza con Sara durò ben dieci anni durante i quali io facevo progressi nel lavoro che venivano premiati con graduali aumenti di stipendio che mi permettevano di mettere da parte somme sempre maggiori utili per eventuali progetti futuri.
Uno degli ultimi anni della nostra convivenza , avrò avuto 27 anni e lei 29 facemmo una pazzia. Una sera che avevamo alzato un po il gomito mentre giocavamo tra noi nel letto complice l'alcool ci confidammo le fantasie più assurde.
Venne fuori che lei aveva fatto sesso unicamente con uomini della nostra stessa razza e la intrigava parecchio provare a farlo con qualcuno di colore o con un arabo.
Devo ammettere che nemmeno io avevo mai provato la decantata virilità degli uomini di colore e degli arabi e neanche a dirlo iniziai a fantasticare ed a pensare a come mettere in pratica la fantasia di Sara.
Ora siccome Sara lavorava in un grosso supermercato anche li come in molti altri si radunavano gruppetti di extracomunitari per raccogliere qualche soldo aiutando a caricare la spesa od adoperandosi per trovare parcheggio ai clienti nei giorni di maggior affluenza.
Con alcuni di loro era entrata in confidenza grazie alle pause che le permettevano di uscire per una sigaretta o per consumare il pranzo. Ce n'erano 3 in particolare , combinazione due senegalesi e uno che veniva dal Libano che avevano conquistato la sua fiducia per i loro modi garbati e per il fatto che non le avevano mai chiesto ne soldi ne favori inoltre dimostravano un buon livello culturale avendo tutti avuto modo di studiare e ottenere una laurea od un diploma nei loro paesi d'origine.
Erano stati costretti a lasciare le loro case chi a causa di interminabili guerre civili , chi per mancanza di opportunità e chi per sfuggire ad un regime dittatoriale. Le loro aspettative si erano infrante contro la realtà del nostro paese ed in attesa di momenti migliori si ritrovavano li ha guadagnarsi la sopravvivenza spicciolo su spicciolo nel parcheggio di un supermercato.
Nel pieno dell'amplesso e coi fumi dell'alcool ancora ben presenti esordì così
"Li invitiamo tutti e tre e facciamo un'orgia ?"
Io che ero leggermente più presente "ma si e magari chiamiamo anche qualcuno del bar di sotto"
Lei rispose offesa e con tono capriccioso mi fece " e dai non prendermi in giro , dico sul serio"
"Ok" risposi " ne riparliamo domattina a colazione"
Sembrò soddisfatta della risposta e dopo essersi accoccolata accanto a me si addormentò. La accarezzai per alcuni minuti poi la seguii nel sonno.
Quella notte mi svegliai più volte pensano a quell'assurda proposta che mi stava entrando nella testa come un tarlo.
"Ma no , non se ne parla proprio , un'orgia con degli sconosciuti. In fondo anche se sono persone che hanno studiato , acculturate e dal buon comportamento sono sempre dei disperati che non chiedono l'elemosina per dignità e non sappiamo ne dove ne in che condizioni vivono" ed escludevo categoricamente l'idea. In un secondo tempo pensavo " è di certo un azzardo ma cazzo sarebbe un'esperienza esplosiva" cosi riprendevo la cosa in considerazione.
Insomma l'idea mi aveva messo in difficoltà , combattuta tra il desiderio di vivere attimi di intenso piacere sperimentando cose nuove e la ragione che mi faceva valutare tutti gli aspetti per cui era più saggio evitare.
Comunque realizzai che era un falso problema in quanto Sara passata la sbronza e l'adrenalina prodotta dal sesso certamente non si sarebbe mai sognata di mettere in pratica quella pazza idea.
Arrivò puntuale il suono della sveglia a ricordarmi che era giorno di lavoro.
Avevo da poco preparato la colazione per entrambe quando Sara mi raggiunse con tutti i postumi della sbornia al seguito. Le diedi una spremuta d'arancia e la invitai a sedersi.
Avevo preparato il caffèlatte , spalmato alcune fette biscottate con del miele e messo in una ciotola un po di frutta.
Sara mise in bocca una pastiglia contro il mal di testa e la mandò giù con la spremuta. Restò in silenzio con i gomiti sul tavolo e la testa fra le mani finché le passò il dolore.
Si sforzò di mangiare qualcosa su mia insistenza e sembrò riprendere in parte un aspetto dignitoso. Per fortuna aveva il turno del pomeriggio così avrebbe avuto tutto il tempo di recuperare pienamente.

Andò a fare una doccia veloce e tornò a sedersi al tavolo in cucina accanto a me. La doccia le aveva fatto fare un ulteriore passo avanti verso la normalità.
Avevo ancora mezz'ora prima di uscire per recarmi in ufficio.
Sara ruppe all'improvviso il silenzio e........SORPRESA !!! "allora cosa pensi della mia idea ?"
"Intendi l'orgia per caso ?"
"Certo , perché , abbiamo parlato di qualche altro progetto che non ricordo ?"
"No ma credevo che passata la sbornia l'avessi liquidata come un'uscita da ubriachi e non ci avessi più pensato"
"Affatto , era già da un po che mi ronzava per la testa e ieri ho avuto il coraggio di parlartene"
"Ma ci hai pensato bene ?" e le elencai i motivi per cui non era consigliabile farlo ma lei dopo un attimo di riflessione
"Sono bravi ragazzi te lo assicuro , hanno solo avuto la sfortuna di dover emigrare e di arrivare in un paese dove le opportunità sono scarse"
"Va bene , se tu ti fidi io mi fido di te quindi potrebbe anche andare ma sulle condizioni in cui sono costretti a vivere . sai come passano la notte ?"
"Più o meno , non vivono certo in appartamenti come il nostro e non hanno i nostri comfort ma si arrangiano , trovano il modo di lavarsi e di lavare anche i loro panni. Non ho mai sentito uno di loro puzzare"
"Comunque non sono convinta"
"Li convincerò a farsi una doccia qui da noi e naturalmente useranno il preservativo"
Stava forse cercando di convincermi per sfinimento ?
"Va bene , ti prometto che ci penserò ma non dare per scontato che accetti"
"No certo ma cerca di farmelo sapere entro la mattinata così nel caso organizzo per stasera. Domani siamo a casa tutte e due così potremo recuperare le energie consumate la sera prima. Ti chiamo in ufficio , a che ora ?"
"Telefonami verso le 12.30 , il numero per parlare direttamente con me ce l'hai"
Mi alzai e dopo averla baciata sulla bocca come da nostra abitudine uscii per andare al lavoro.
Quella mattina feci fatica a concentrarmi , ero combattuta tra il desiderio di provare e la paura dei rischi che potevamo correre. Certo le rassicurazioni di Sara sulla loro affidabilità e sulle buone condizioni igieniche mi tranquillizzavano un po e poi se avessero fatto la doccia da noi prima di iniziare sarebbe stata un ulteriore rassicurazione sul loro igiene. Sull'uso del profilattico non c'era discussione , o erano disposti ad indossarlo o nisba.
Ben prima dell'orario stabilito squillò il telefono , alzai la cornetta e stavo per dire pronto che
"Allora Susi , che hai deciso ?"
"Va bene mi hai convinta ma devono assolutamente fare la doccia da noi e usare il preservativo"
"No problem , ti adoro" e mise giù di colpo lasciandomi con la cornetta in mano stupita per l'entusiasmo che dimostrava.
Ero forse stata io a condurla sulla strada del vizio ?
Beh lei sembrava felice e allora dov'era il problema , mica l'avevo fatta diventare una criminale.
Tornai a casa nel tardo pomeriggio , Sara sarebbe rientrata in seguito.
Mi feci una doccia e mi misi comoda , una camicia da uomo e un paio di slip , nient'altro. Il mio grosso seno era ancora abbastanza sodo fa reggersi da solo e il reggiseno lo indossavo solo quando uscivo o quando qualcuno dei famigliari dell'una o dell'altra venivano in visita.
Mi accomodai sul divano , accesi la tele e dopo poco mi addormentai. Fui svegliata dal trambusto che fece Sara quando entrò in casa , a volte quando era particolarmente emozionata e nervosa perdeva il controllo ed allora o le cadevano le chiavi o sbatteva contro qualche mobile , insomma combinava un guaio dietro l'altro ed io ne dovevo sopportare le conseguenze. Naturalmente entrò e chiuse la porta con una foga leggermente eccessiva che mi fece saltare sul divano . Cos'era successo , qualcuno aveva sparato ?
“scusa , dormivi , ti ho svegliata ?” e nel frattempo gli cadde il mazzo di chiavi per terra “sono un po nervosa , ho combinato e fra un'oretta saranno qui”
“tranquilla si tratta solo di sesso , indipendentemente dai partecipanti sai come funziona , no ?
“si hai ragione ma un'orgia , non mi sarei mai immaginata di arrivare ad organizzare una cosa del genere , ho portato la pizza , ti va”
“ecco si mangiamo qualcosa e facciamoci un paio di birre così ti rilassi un po”
Non è che le birre e la pizza contribuirono molto a rendere Sara meno nervosa ma tant'è , il dado era tratto , non si tornava indietro. Ci avrebbero pensato i tre maschioni a domare la sua irrequietezza.
Sara andò a cambiarsi e indossò dell'intimo sexy ed un tubino aderente che le stava
pennello. Mi chiese ti aiutarla con la cerniera che terminava poco sopra il sedere e si sedette accanto a me.
“E tu non ti metti qualcosa ?” mi chiese
“non ci penso nemmeno , ci dovremo spogliare comunque , non devo sedurre nessuno e poi io mi trovo sexy anche così”
“Hai ragione con quella camicia da uomo che lascia intravedere solo le ombre sei molto intrigante , se non fosse che fra poco saranno qui tre bei maschi esotici prestanti e con una voglia arretrata da sfogare mi verrebbe voglia di fare l'amore con te”
Ora prima di riprendere il racconto una premessa è doverosa. Quello che vado a raccontarvi è accaduto veramente ma mi sono permessa alcune varianti e qualche aggiunta di fantasia , le più significative delle quali sono che nel narrare le nostre gesta si fa l'amore a pelle e ci si lascia venire in bocca. Nella realtà dei fatti si è usato i preservativi e abbiamo permesso che ci eiaculassero addosso ma non certo in parti suscettibili di contagio nel caso qualcuno di loro avesse avuto qualche malattia sessualmente trasmissibile inoltre lo sperma lo abbiamo subito pulito di dosso prima che venisse assorbito dalla pelle. (se seguite la logica di questa mia premessa non vi sarà difficile capire quali sono le parti reali e quelle di fantasia)
Suona il citofono , Sara va a rispondere , sono loro.
Il tempo che l'ascensore raggiunga il terzo piano e Sara che era sulla porta ad attenderli li fa accomodare.
Me li presenta (non li chiamerò per nome perché già erano di difficile pronuncia tanto che non sono riuscita a tenermeli in mente nemmeno un minuto , figurarsi ora che sono passati anni).
Ve li descrivo. Il libanese era alto attorno al metro e settantacinque , bel fisico non muscoloso ma nemmeno magro , ben proporzionato , carnagione bruno olivastra occhi e capelli neri , dimostrava si e no 28/30 anni
I due senegalesi avevano entrambi la pelle nera ma erano fisicamente molo diversi tra loro , il più giovane dei due , anch'egli non avrà avuto più di trent'anni era alto e molto ben fatto muscoloso ma dal fisico armonioso , aveva un viso dallo sguardo intenso , tra i tre era sicuramente quello che mi attraeva di più.
L'altro dimostrava una decina d'anni in più , se non erano 40 ci era molto vicino. Egli era il più basso , non arrivava al metro e settanta , aveva più o meno la mia stessa statura.
Il fisico era massiccio , collo taurino , robusto con una pancia notevole , a suo modo si poteva considerare interessante.
Si sedettero sul divano a conversare un po per rompere il ghiaccio. Seduto alla mia destra c'era l'uomo citato per ultimo il quale non smetteva di guardarmi le tette , a volte interveniva senza nemmeno alzare lo sguardo che rimaneva fisso sull'apertura della mia camicia. Alla mia sinistra e contemporaneamente alla destra di Sara sedeva il mediorientale che aveva un fare più discreto e quello che sembrava un bronzo di Riace nero era sotto la doccia come concordato con Sara. Fu seguito dal Libanese ed infine da colui che chiamai il buddha per l'aspetto che lo ricordava.
Terminato il “rito di purificazione” ci dirigemmo tutti in camera da letto. Il ragazzo del Libano si avvicina a Sara e la bacia dolcemente mentre le sfila la cerniera del vestito che presto scivola in terra lasciandola col solo intimo di pizzo.
Io scelgo il più prestante mentre buddha se ne sta al momento in disparte.
Siamo ora uno difronte all'altra ,mi slaccio la camicia e me la tolgo scoprendo il seno mentre lui si spoglia completamente.
Nudo è magnifico , uno stallone nero alto e muscoloso di una bellezza selvatica.
Quando il mio sguardo scende resto senza fiato . Il suo membro è un tronco d'ebano che supera abbondantemente i 20 cm. e che punta orgogliosamente ritto verso l'alto . La cappella è di un rosa acceso che tende al viola , gonfia e con una goccia di fluido che esce dall'apertura sulla punta. La pelle che avvolge le palle è setosa e completamente priva di peli. Il tutto è la quintessenza del sesso e mi fa andare su di giri . Quel magnifico esemplare di maschio virile e potente dopo avere giocato un po con miei seni ed avermi tastata per bene in ogni mio angolo mi solleva senza apparente fatica (e si che non sono mai stata una silfide) afferrandomi il culo e puntato il cazzo all'ingresso dell'accogliente e vogliosa tana lo spinge dentro. Rimango alcuni istanti senza fiato , quel cazzo si è letteralmente preso possesso di me, posso sentirne la presenza in punti mai esplorati prima. Mi aspetto che mi arrivi fino in gola. Mentre lui inizia a pompare con movimenti lenti e profondi mi avvinghio stretta ed inizio a godere come mai mi era successo. I gemiti e le urla di piacere si sprecano.
Mi ha letteralmente impalato , mi sta quasi reggendo con il solo cazzo , faccio fatica a crederlo.
Mi posa a terra , quasi mi cedono le gambe.
Si sdraia di traverso rispetto al letto con i piedi a terra e mi invita a cavalcarlo. Salgo su di lui , prendo quella mazza enorme e me la infilo nella passera ancora spalancata dalla penetrazione precedente. Lui mi prende i seni con le mani a coppa , sono grandi almeno il doppio delle mie ma non riesce ugualmente a contenerli tutti. Li palpa , li stringe , mi strizza i capezzoli mentre lo cavalco , non riesco a farlo entrare tutto , se ci provo mi fa male perché preme contro l'utero. Cerco di adattarmi piegandomi un po di lato per trovare un modo di farcela , vorrei arrivare a sedere sulle sue palle , ho una serie di orgasmi simultanei mentre faccio questa operazione , riesco per un attimo nel mio scopo , mi fermo ma lui si muove e spinge coi lombi verso l'alto , mi sento lacerare , devo sfilarmi , mi accascio su di lui per riprendermi e lo bacio. Mi ero scordata di Sara che è sul letto parallela a me messa carponi ed ha ancora l'intimo addosso. Il libanese le ha scostato le mutandine e le sta infilando il suo cazzo circonciso anch'esso di dimensioni apprezzabili , ad occhio e croce direi 20 centimetri e se la scopa con passione. In ginocchio davanti a lei c'è l'altro che si sta facendo succhiare il cazzo , anch'esso manco a dirlo non inferiore ai 20 centimetri ed anche bello grosso , forse in diametro supera addirittura quello del mio stallone.
Mi rialzo e riprendo la cavalcata , mi metto con la schiena dritta e accompagno il su e giù ondeggiando con le anche. Lui sotto di me estasiato osserva i miei seni danzare impazziti in ogni direzione.
Sono talmente in delirio dall'intenso piacere che provo che non mi accorgo che buddha si è scostato da Sara ed ora le sue mani stanno tastando e scorrono lungo le mie curve. Solo quando preme il suo corpo contro la mia schiena mi accorgo della sua presenza ma non sono lucida. Non mi rendo conto di cosa intende fare quando mi spinge a piegarmi in avanti ma appena sento la sua grossa asta sfondarmi il culo con decisione e senza alcun riguardo il male che provo mi riporta alla realtà. Un urlo di dolore mi esce dalla gola ma presto si trasforma in qualcosa di estremamente eccitante. Il cazzo che sto cavalcando mi sta facendo vivere il paradiso in contrasto con l'altro che mi devasta le viscere provocandomi un misto di dolore e godimento che mi fa provare un piacere perverso. Entrambi riescono a farmi godere da impazzire in due modi completamente diversi così da moltiplicare l'estasi.
Vengo più volte con la sensazione di vivere sospesa tra inferno e paradiso.
Ogni tanto mi ricordo di voltarmi verso Sara che si sta godendo il suo torello che sembra avere un energia inesauribile.
Poi mi concentro sui due cazzi , nuova eccitante scoperta. Il bagaglio delle mie esperienze è in costante evoluzione.
Ad un tratto sento Sara urlare , mi volto , non indossa più le mutandine e il porco le ha sfondato il culo ed ora glielo sta scopando incurante del suo dolore.
Mi preoccupo , sto per intervenire quando la sento gemere , ha assorbito il colpo ed ora come è successo a me anni prima si sta godendo le sensazioni che da il sesso anale.
Sento il tizio che mi sta scopando il culo grugnire mentre dice parole nella sua lingua , chissà quali sconcezze escono da quella bocca. La certezza che minimo mi sta dando della troia nella sua lingua madre mi provoca una carica di adrenalina e gli rispondo in italiano usando i termini più osceni che conosco.
Me ne accorgo quando viene , il calore che sento avvolgermi le viscere è il segnale che ha liberato una notevole quantità di sperma dentro di me.
Vengo di nuovo e quando mi sfilo dal tronco dell'amante che ho sotto di me lo vedo fradicio dei miei umori , mi avvento su quel ghiotto boccone e mi metto a succhiare con forza mentre lo sego a due mani “vienimi in bocca , ho sete del tuo seme caldo e cremoso”
Lui mi risponde in italiano ma non lo capisco perché geme tra una parole e l'altra , forse intende dirmi che sta per venire difatti sento la sua asta irrigidirsi seguita da un'esplosione di sperma che mi arriva in gola e mi riempie la bocca tanto che non riesco a contenerla. Devo aprirla per respirare e ne lascio uscire un po ma nel frattempo le ondate si susseguono , mi ingolfo , tossisco ma non mollo , voglio riuscire a tenerlo in bocca e mandarne giù più che posso. Ma quanta ne ha ? Probabilmente ne riempirebbe mezzo bicchiere perché a fatica riprendo il controllo e finalmente riesco a mandarne giù ancora un bel po. L'ha sparata fuori in una decina du ondate , tutte potenti , tutte abbondanti. Mai visto una cosa del genere. Nonostante gran parte me la sia persa ne ho potuto ingoiare una quantità sufficiente da sentirla giungere allo stomaco e avvertirne il calore.
Nel frattempo anche chi aveva deflorato Sara l'aveva riempita del suo seme e una volta che mi ripresi da quella super sborrata la vidi distesa stravolta ed ansimante.
Mi avvicinai a lei “come stai tesoro”
“E' stato allucinante , non me l'aspettavo. Ho provato un dolore lancinante e poi l'estasi , mi montava da dietro mentre io mi masturbavo e venivo in continuazione. Avrò avuto 5 o 6 orgasmi solo così senza contare quelli che ho provato quando mi era nella passera”
Stava bene ed era stravolta ma felice.
L'aiutai a mettersi a sedere e la baciai sulla bocca a lungo , prima furono teneri dolci baci poi gradualmente divennero sempre più passionali fino a limonare con intensità e a toccarci dappertutto. Le tolsi il reggiseno e baciai quelle sue tette sode.
I tre maschi eccitati si mettono attorno a noi e mentre ci osservano iniziano a masturbarsi.
Quando ci accorgiamo di quelle tre mazze così dure e fiere la nostra attenzione è li che si rivolge e non possiamo fare a meno di afferrarle e stringerle , prenderle in bocca e scambiarcele. Mentre ne succhiamo due seghiamo il terzo , io gli massaggio i testicoli mentre Sara gli mena l'asta. Passiamo da uno all'altro in modo democratico cosi che ognuno possa godere equamente delle nostre bocche e delle nostre mani.
Dopo aver ritenuto di averli trastullati a sufficienza riprendiamo ad amarci tra noi ed offriamo loro di nuovo il piccante spettacolo saffico.
Ci lecchiamo mettendoci a 69 , infiliamo le dita l'una negli orifizi dell'altra godendo , gemendo e dicendoci sconcezze senza nessuna vergogna. I tre maschioni eccitatissimi segano i loro bastoni godendosi lo spettacolo che sta andando in scena sotto di loro fino a che , scambiandosi un cenno di intesa , prima uno ed a seguire gli altri sborrano abbondantemente su quelle che ai loro occhi possono apparire come due cagne in calore. Apriamo entrambe la bocca tirando fuori la lingua per bere quel succo prezioso. E' una cascata di sperma che ci colpisce sul viso , sulle tette e cola giù sulla pancia fino alla figa . Non ancora sazie prendiamo i loro cazzi e succhiamo dalle cappelle gonfie le ultime gocce di sperma per poi tuffarci a leccarci a vicenda quella sul corpo dell'altra e con ancora la bocca piena limoniamo.
Nel vedere questa scena con noi due così assatanate i tre cazzi in evidente crisi d'astinenza chissà da quanto riprendono vigore e ci fanno mettere una di fronte all'altra a pecorina e mentre riprendiamo a baciarci i due più dotati ci impalano da dietro e scopandoci alternano culo e figa.
Stanco di masturbarsi da solo quello rimasto a bocca asciutta si mette di fianco ai nostri volti e ci fa intendere che merita pure lui di avere soddisfazione. Ci passiamo il cazzo da una bocca all'altra oppure lo lecchiamo insieme mentre i due dietro di noi pare che non abbiano nessuna intenzione di rallentare il ritmo continuando a far passare il cazzo da un'apertura all'altra.
Abbiamo perso la cognizione del tempo e il conto degli orgasmi.
Quello del cui cazzo ci stiamo prendendo cura sente che è al limite , se lo prende in mano e ci viene in faccia. Noi due ci lecchiamo il viso a vicenda raccogliendo con la lingua quel fluido prezioso.
I due stalloni alle nostre spalle alla vista della scena di noi due che ci laviamo vicendevolmente la faccia con la lingua decidono che è giunto il momento ed a poca distanza l'uno dall'altro stavolta di comune accordo scelgono di venirci sul culo e non nel culo così tirati fuori i loro bastoni liberano il loro seme sulle nostre natiche.
Per concludere l'opera con coerenza ci mettiamo una di fianco all'altra ma in modo di avere il la testa all'altezza del culo. Messe a quattro zampe e sornione come due gatte lecchiamo l'una lo sperma dal culo dell'altra.
Congediamo i tre dopo esserci complimentate per le loro prestazioni decisamente fuori dal comune.
Rimaste sole prima di andare a fare una doccia insieme ci rimettiamo una sopra all'altra nella posizione del 69 e con delle leccatine leggere cerchiamo di dar sollievo alle nostre passere arrossate e ai nostri ani doloranti.
Sotto la doccia torniamo ad amarci teneramente dandoci lunghi baci e dolci carezze.
Quella notte il sonno fu profondo e senza sogni. Ci svegliammo che era primo pomeriggio ancora nude e abbracciate come quando ci eravamo addormentate la notte precedente.

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