Vacanze naturiste

Scritto da , il 2019-12-20, genere saffico

Stanno per finire le nostre vacanze nel campeggio naturista. Abbiamo un’abbronzatura perfetta ed approfittiamo di una giornata nuvolosa per fare qualche foto. Il camping è all’inizio di una piccolo promontorio, più avanti la strada sterrata conduce a piccole baiette solitamente occupate da poche persone. Noi però prendiamo un sentiero che si inerpica sul promontorio fino ad arrivare in cima. Da lassù si gode un ottimo panorama, il percorso è faticoso e raramente si incontrano altre persone. Siamo nudi, nello zaino ho un po' d’acqua, la macchina fotografica, un materassino pieghevole in gommapiuma ed un telo impermeabile. Materassino e telo sono la necessaria attrezzatura per le nostre sedute fotografiche. Solitamente infatti, dopo una quindicina di minuti di scatti più o meno a luci rosse, entrambi siamo arrapati e mia moglie non vuole più posare ma pretende di farsi scopare, il materassino allora fornisce un minimo di confort. Arriviamo in cima e, recuperate le energie, incomincio a scattare le foto ma un attimo dopo arriva un’altra coppia, due quarantenni come noi. Lui ha la pancia del bevitore di birra ed il cazzo è nascosto dalla pinguedine. Lei invece non è una strafiga ma è graziosa, una conferma che, viste nude, le donne belle sono meno belle e quelle brutte sono meno brutte. Ha un bel taglio di capelli che valorizza il suo viso, due tettine eleganti con capezzoli ben ritti, un culetto non male ed una fica coperta da una striscia di peli perfettamente sagomata. Deve avere un bel caratterino, tiene la casa come uno specchio e fa filare dritto il marito. Noi siamo molto differenti, io sono longilineo e tonico, mia moglie tende ad essere curvy. Ha due belle tette, un culo da favola ed una fica completamente depilata. Quando indossa leggins, jeans o tute, l’effetto camel toe è notevole, se indossa vestiti le sue curve non passano inosservate, in breve è una che attrae. Sul momento non sappiamo come comportarci, se continuassimo a fare foto potremmo essere sconvenienti, se stessimo fermi sarebbe come dire state rompendo le palle e quindi andatevene. Di andar via noi, dopo quella scarpinata, non se ne parla proprio. Nel frattempo l’ uomo ha estratto un’ attrezzatura fotografica di tutto rispetto e la donna si è messa in posa per fare foto. A mia volta scatto foto tirandola per le lunghe, tanto per dare l’ impressione che continuo a farlo, in attesa di vedere i due cosa faranno. Noto che all’uomo sta diventando duro. Ad un tratto mette la macchina su un cavalletto e mi chiede la cortesia di premere l’otturatore. Vuole infatti fotografarsi assieme alla moglie e vorrebbe evitare di dover inserire l’autoscatto per ogni foto. Incomincio a scattare, i due sono un crescendo di esibizionismo. Dai primi quasi casti abbracci si passa a palpate di seno, strizzate ai capezzoli, accenni a ditalini. Anche il mio cazzo si è rizzato, mia moglie è contemporaneamente eccitata per lo spettacolo ed incazzata per esser messa da parte. Ad un certo punto finiscono di fare foto e mi ringraziano per la cortesia. Mi spiegano che hanno uno studio fotografico e che si sono arrampicati fino qui essendo venuti a conoscenza del panorama mozzafiato che si gode. Per ricambiare la mia disponibilità mi propongono di fare loro le foto a mia moglie ed in coppia, ovviamente con la mia macchina fotografica. Sono dei professionisti, approfittiamo. Subito mia moglie incomincia a mettersi in posa e la donna le si avvicina e corregge le sue pose, talvolta con le dita sposta un po' il mento, un braccio, una gamba e così via. So benissimo che avere vicino quella donna nuda e vedere i nostri due cazzi duri eccita da pazzi mia moglie. La donna ad un certo punto invita mia moglie a mettere le tette sopra il braccio, tenta di spiegarle come deve mettersi ed alla fine lei stessa le sistema. Per farlo le tocca. le sposta, le palpa ripetutamente dicendo “ hai un bel seno, fallo vedere”, poi, la invita a far inturgidire di più i capezzoli e si mette lei stessa a sfrucugliarli. Mi sorprende l’abilità della donna nel farsi sempre più ardita senza farlo notare. Ad un certo punto propone “ facciamo finta di baciarci ”. Apro una parentesi. Mia moglie ha una forte carica bisessuale, si eccita rapidamente e raggiunge rapidamente violenti orgasmi che la lasciano stordita. Purtroppo l’educazione repressiva ricevuta le impedisce di assecondare la sua vera natura. Quando si lascia andare a trasgressioni la cosa non deve essere fatta rilevare e deve essere fatta in modo da non sembrare quello che è in realtà. Con la proposta di fingere un bacio, tutto diventa una finzione, solo un gioco, quindi accettabile anche perché mia moglie non ha nessun ruolo attivo e lascia fare all’altra. Dopo il finto bacio la donna le accarezza i seni, poi lecca a lungo i capezzoli mentre struscia la fica sulla sua gamba. Passa poi ad accennare ad un ditalino probabilmente per sentire se la fica è bagnata ed il clitoride in tiro, alla fine affonda la faccia tra le sue gambe continuando a titillarle i capezzoli con le dita. Mia moglie ha un violentissimo orgasmo, ufficialmente sempre una finzione, ed entrambe rimangono per qualche minuto distese. Poi la donna si mette carponi e prende a strusciare le tette sul viso di mia moglie. Il marito, che fino a quel momento aveva scattato foto, ancora con la mia macchina fotografica in mano, si avvicina, si inginocchia da dietro e penetra la moglie alla pecorina. I due hanno quasi simultaneamente un bel orgasmo. Sono l’ unico che non ha ancora goduto per cui, con sommo piacere, scopo mia moglie vicino ai due che sono ancora stesi. Lei viene una seconda volta. Tirato tutti il fiato, accenniamo a rientrare. Mi viene restituita la macchina fotografica, raccogliamo il provvidenziale materassino, mentre loro dicono di fermarsi per fotografare il paesaggio. Non ci siamo presentati, non sappiamo niente di loro, il messaggio è chiaro, non ci siamo mai visti. Al rientro scarico le foto sul pc e scopro che tutte le foto con le due donne sono completamente sfocate. In pratica ogni coppia ha solo le proprie foto. Capisco che tutto era una manfrina per farci disinibire e che, quando la donna si è messa improvvisamente alla pecorina, ha dato al marito il segnale che era pronta per essere scopata. Hanno dimostrato un’organizzazione collaudata e mi chiedo quante donne, entrate nel loro studio per fare una fototessera, siano uscite da lì frastornate ponendosi domande sul proprio orientamento sessuale E’ stata comunque una bella esperienza e nel pomeriggio, rivivendola, il cazzo mi diventa duro. Mia moglie lo nota e mi chiede se sono ancora eccitato. Le rispondo “ è logico,dopo le cose che avete finto di fare! ora avrei voglia che tu fingessi di farmi un pompino ...“

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