24 giugno 2134 cap.12

di
genere
etero

Come detto nell’incipit questo racconto è pensato perché ogni lettore/scrittore possa farlo proprio continuandolo a suo piacimento. Io ne pubblicherò ogni volta un piccolo pezzo dal finale aperto. Buona lettura




I giorni passano lenti e io mi sento rimbalzata come palla tra timore, desiderio, passione, paura. Lotto ogni momento tra il rimanere fedele ai miei principi e cedere definitivamente alle pulsioni che ormai spingono prepotentemente dentro di me. Ho avuto modo anche di capire cosa ha creato questo stato di disagio, questa paura a lasciarmi andare, ne ho parlato ieri con Alberto che è rimasto scioccato dalle mie parole. Tutto ha avuto inizio quando avevo 5 anni. Vivevamo in un modulo piccolo e poco isolato acusticamente. Nel modulo a fianco era venuta a vivere una giovane coppia e ogni volta che facevano l’amore era impossibile non sentire, anche perché la donna gridava forte il suo piacere. I miei genitori facevano di tutto per evitarmi questa situazione che si ripeteva anche più volte al giorno fino a quando una notte, avevo sette anni, mi svegliai per un brutto sogno, chiamai la mamma ma non rispondeva chiamai ancora ma niente, decisi allora di andare nella loro camera ma non c’erano, dall’altra stanza però giungevano forti e chiare le voci ma non erano solo di due persone, sette o otto voci diverse si sentivano chiaramente e tra queste quelle di mia mamma che implorava pietà, che non avrebbe resistito di più, che così la facevano morire, e urlava urlava. Corsi nell’altro appartamento, volevo salvare la mia mamma. I nostri vicini, il papà e la mamma, e altre due coppie, tutti nudi. Mia madre tra due uomini che la scopavano davanti e didietro mentre mio padre si segava in piedi davanti a lei… pochi giorni dopo ci trasferivamo in un'altra casa mentre io venivo affidata al MVS, il Memories Valutation System, un programma che valuta e modifica i ricordi delle persone. Mi hanno così cresciuta con l’idea che il sesso è si piacevole ma assolutamente da vivere nel silenzio della coppia, senza esagerazioni ne fantasie sconvenienti, per non correre il rischio di essere fastidiosi, antipatici e sgradevoli. Ora quei ricordi mai definitivamente cancellati, erano ritornati e io non sapevo come gestirli.
scritto il
2019-11-04
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