26 giugno 2134 cap. 1

di
genere
etero

Come detto nell’incipit questo racconto è pensato perché ogni lettore/scrittore possa farlo proprio continuandolo a suo piacimento. Io ne pubblicherò ogni volta un piccolo pezzo dal finale aperto. Buona lettura



Ero preoccupata, anzi spaventata. Erano giorni che mi preparavo mentalmente ad una vita da reclusa, che cercavo di allontanare i fantasmi di severe punizioni corporali e mentali ma il luogo che ci aveva accolti non aveva nulla della prigione anzi, sembrava di essere nell’eden, il paradiso terrestre. Ci avevano assegnato una graziosa villetta a pochi metri da una spiaggia bianchissima che si affacciava sul mare turchese. Tutto intorno giardini curati e piante bellissime e altre casette come la nostra. La donna che ci aveva accompagnato alla nostra destinazione era stata gentilissima e premurosa spiegandoci come muoverci nel villaggio e invitandoci a godere di questo tempo come se fossimo stati in vacanza, quanto a me di non preoccuparmi che mi avrebbero fornito tutto il necessario per la permanenza e che saltuariamente mi avrebbero chiamata per verificare il percorso di ravvedimento. Non quadrava, no, non quadrava.
scritto il
2019-10-11
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