26 giugno 2134 cap.4

Scritto da , il 2019-10-17, genere etero

Come detto nell’incipit questo racconto è pensato perché ogni lettore/scrittore possa farlo proprio continuandolo a suo piacimento. Io ne pubblicherò ogni volta un piccolo pezzo dal finale aperto. Buona lettura



Oggi è stato un giorno strano o forse per essere più sincera dovrei dire che è stato un giorno “nuovo”, si nuovo, perché ho fatto quel che mai avrei pensato di poter fare. Non è iniziato meglio degli ultimi giorni, ho litigato con Alberto dopo l’ennesima forzatura per andare in spiaggia senza reggiseno così lui è andato da solo e io sono rimasta a casa cercando un modo per dimenticare. Lo guardavo dalla finestra, solo sulla spiaggia, ed era bellissimo… ogni tanto qualcuno si avvicinava a lui, qualche parola e via tornava ad esser solo. Anche alcune donne si sono fermate e devo dire che alcune erano veramente belle… e nude… ma come gli uomini dopo poco si allontanavano. Insomma, ho tolto la camicetta che era ormai divenuta la mia seconda pelle e, con immensa vergogna sono scesa in spiaggia… non dimenticherò mai la sua espressione quando mi ha vista; stupore meraviglia gioia incredulità ammirazione, e anche una lacrimuccia ha fatto capolino nei suoi occhi. Era commosso, commosso ed eccitato, me ne sono accorta quando mi ha abbracciata e baciata, d'altronde se non era il suo sesso a premere sul mio cos’altro poteva essere? E si, mi sono eccitata, come era tanto che non capitava al punto da sentire il mio piacere scendere come rivoli sulle mie cosce. Che vergogna, e che piacere… non ho mai provato sensazioni più contrastanti; desideravo sentire quel membro rigido dentro di me ma la vergogna mi faceva chiudere su mio marito, lo abbracciavo forte a cercarne la protezione mentre bramavo la sua bocca sulla mia. Intanto spingevo il ventre in un contatto sempre più intimo e maledetta gonna, ero sul punto di levarla… poi gli sguardi degli altri bagnati… attenti, soddisfatti… hanno moltiplicato il piacere. E’ stato difficile separarmi da Alberto, lasciare libero il mio seno agli sguardi degli altri… far finta che il mio corpo provasse piacere.

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